Ucraina, armi Ue contro Russia: Strasburgo spacca governo e opposizione
Confermate le divisioni interne sul tema sia nella maggioranza che nella minoranza
La risoluzione non vincolante del Parlamento Europeo sul sostegno dell'Ue all'Ucraina, con un controverso paragrafo che chiede la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi inviate a Kiev, consentendo agli ucraini di colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo, conferma le divisioni che attraversano sia la maggioranza di governo che l’opposizione. A Strasburgo non è un argomento nuovo: già nello scorso luglio, nella prima plenaria della legislatura, venne approvata una risoluzione che chiedeva la stessa cosa, ma allora il voto non era stato palese.
La divisione nel governo sul sostegno a Kiev
La maggioranza ieri si è divisa, con Fdi e Forza Italia da una parte e la Lega dall’altra: ad unirla, resta la contrarietà alla rimozione esplicita delle restrizioni all’uso delle armi inviate dall’Europa in territorio russo, chiesta nel paragrafo 8 del testo. Ma mentre Fdi e Fi hanno votato a favore del complesso della risoluzione, la Lega ha votato contro. Gli eurodeputati di Fratelli d'Italia (gruppo Ecr) hanno votato sì alla risoluzione: tra gli altri, il capodelegazione dei Fratelli Carlo Fidanza, Pietro Fiocchi, Nicola Procaccini, la vicepresidente del Parlamento Antonella Sberna.
Si è tenuto un voto separato sulla conferma del paragrafo 8, che è comunque contenuto nel testo approvato nel suo insieme: su questo i Fratelli hanno votato contro, mentre i polacchi del Pis, che stanno anche loro nell'Ecr, hanno votato a favore. I colleghi di Forza Italia (Ppe) Caterina Chinnici, Salvatore De Meo, Flavio Tosi si sono espressi contro la conferma dell'emendamento (si è astenuto Herbert Dorfmann dell'Svp). Massimiliano Salini, di Fi, ha votato a favore. Gli stessi eurodeputati di Forza Italia/Ppe hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, come Fdi: il ministro degli Esteri Antonio Tajani, segretario nazionale azzurro, si è più volte detto contrario alla rimozione esplicita delle restrizioni all'uso delle armi inviate in Ucraina, perché "non siamo in guerra con la Russia". Contraria sia al testo della risoluzione nel suo insieme che al paragrafo 8, invece, la Lega, che milita nel gruppo Patrioti per l'Europa (PfE).
La spaccatura tra i dem
Contro la risoluzione, e contro la conferma dell’emendamento 8, ha votato anche una parte dell'opposizione, quella a sinistra del Pd, in particolare i Cinquestelle (The Left), i Verdi (Verdi/Ale), Sinistra Italiana (The Left), mentre il Pd (S&D) ha votato in grande maggioranza a favore, pur votando contro l'emendamento controverso.
Si sono distinte la vicepresidente dell'Aula Pina Picierno e la deputata Elisabetta Gualmini, entrambe Dem, che hanno votato a favore anche in questo caso, dichiarandolo pubblicamente. Per contro sulla risoluzione nel suo complesso, gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada (eletti nelle liste Pd ma non iscritti al partito) si sono astenuti, a differenza dei colleghi Dem che hanno votato a favore. I due indipendenti si sono espressi contro la conferma del paragrafo 8, come gli altri (tranne Picierno e Gualmini). Si sono registrate assenze, in generale, perché diversi eurodeputati sono dovuti scappare per prendere l’aereo.
Il voto dei gruppi europei
Tra i gruppi europei, l'Europa delle Nazioni Sovrane (Esn), quello fondato da Alternative fuer Deutschland dopo essere stata espulsa dal gruppo Identità e Democrazia, un eurodeputato, il lituano Petras Grazulis, ha votato a favore dell'emendamento sull'uso delle armi e anche dell'intera risoluzione, mentre il resto del gruppo si è espresso in senso contrario in entrambi i casi. Nel gruppo Ecr hanno votato contro la risoluzione di sostegno a Kiev i rumeni dell'Aur e un lussemburghese. Nel voto sull'insieme della risoluzione Patrioti, Esn e Left formano il grosso dei contrari (non pochi Patrioti, tra cui gli spagnoli di Vox, si sono astenuti). Il Ppe ha votato quasi tutto a favore, con una manciata di astenuti e nessun contrario.
L'S&D ha votato in maggioranza a favore, con 4 contrari e 8 astenuti, tra cui Tarquinio e Strada. Massicciamente a favore Renew Europe, con un solo astenuto. I Verdi/Ale hanno votato in maggioranza a favore, con 5 contrari (tra cui gli italiani Ignazio Marino, Leoluca Orlando e Benedetta Scuderi) e 4 astenuti. Spaccata in tre tronconi la Left, gruppo non nuovo a divisioni su temi sensibili. Al di là della conferma delle divisioni che attraversano la politica italiana sulla guerra in Ucraina, e in particolare sull’uso che gli ucraini dovrebbero fare degli aiuti militari europei, un dato politico interessante, a livello Ue, è arrivato dal voto su una risoluzione sulla situazione in Venezuela, dove in luglio si sono tenute elezioni presidenziali fortemente contestate.
Ppe centrale
Il voto di ieri conferma la centralità del Ppe non solo nella nuova Commissione, ma anche in Parlamento. Il Ppe può scegliere, a seconda dei dossier, con chi fare maggioranza, praticando la classica politica dei due forni andreottiana. A Strasburgo esiste, sempre che i Popolari lo vogliano, una maggioranza di centrodestra e i risultati del voto sulla situazione nel Paese sudamericano lo confermano.
La risoluzione, che riconosce Edmundo Gonzalez come presidente legittimamente eletto, è passata con 309 voti favorevoli, espressi da Ppe, Ecr, Patrioti per l'Europa, Europa delle Nazioni Sovrane (il gruppo fondato dai tedeschi di Alternative fuer Deutschland). I gruppi a sinistra del Ppe (S&D, Sinistra, Verdi/Ale) hanno votato contro, ma i contrari sono stati solo 201, non abbastanza per invertire gli equilibri. I liberali di Renew Europe, che non avrebbero comunque potuto cambiare la situazione, hanno ritirato le tessere dai banchi, perché il testo è stato cofirmato dal gruppo dei Patrioti. Si contano anche 12 astenuti.
Sport
Sinner, i tifosi scrivono all’Atp: “Kyrgios...
La lettera è stata inviata ed è diventata virale sui social
Jannik Sinner nelle ultime settimane è stato bersaglio preferito degli attacchi di diversi esponenti del mondo tennis, in particolare Nick Kyrgios. L'australiano ha intrapreso la sua personale crociata contro il numero uno del mondo dopo la positività riscontrata al Clostebol, che ha portato a una prima assoluzione e al conseguente ricorso della Wada, su cui il Tas si esprimerà in via definitiva non prima di febbraio.
A difesa dell'azzurro oggi si sono schierati ufficialmente anche i suoi tifosi, che hanno inviato una lettera all'Atp per protestare contro i continui attacchi di Kyrgios: "Con questo appello, gli sportivi che seguono e amano il tennis giocato, tifando nel rispetto delle regole e della concorrenza leale, chiedono all'Atp Tour di prendere una posizione formale e sostanziale nei confronti dei continui attacchi, diffamazioni e incitamenti all'odio esternati da Nick Kyrgios nei confronti di alcuni colleghi", comincia così la lettera dei fan di Sinner, diventata subito virale su X.
A group of sportsmen, increasingly concerned by the recent behaviour by Mr. Nick Kyrgios, has decided to write a letter to @atptour and other #tennis institutions.
— Antonio Loy (@AntonioLoy) December 18, 2024
We ask that this appeal be followed by the necessary determinations on the part of #ATP.
Respectfully. #Tennisfans pic.twitter.com/rLeSAeCfbd
"Il ruolo dello sport e di chi lo rappresenta è quello di sostenere i suoi valori fondanti di rispetto e lealtà", continuano i tifosi, "nessuno ha il diritto di spogliare lo sport dei capisaldi che lo definiscono, da cui le persone traggono ispirazione e i giovani si relazionano cercando modelli da seguire. Siamo disgustati, indignati e preoccupati per le irripetibili espressioni che Nick Kyrgios esprime, anche nel ricordo di atti violenti già avvenuti per mano di fanatici alimentati dall'odio".
A sostegno della propria tesi i tifosi citano anche il codice di condotta: "Non può non esistere un codice di condotta all'interno del circuito che protegga i giocatori da simili abusi e infatti l’articolo 8.03 dice che una precisa responsabilità dell'Atp nei confronti dei giocatori e, soprattutto, nei confronti del pubblico a cui ci si vuole rivolgere, per il quale deve essere un punto di riferimento. Ora qualunque azione futura ne derivi, plasmerà chi siete come istituzioni".
Cronaca
Natale, la chef degli animali avverte: “Sì alla pasta...
Sonia Orlandi alias Cheffadog e i suoi suggerimenti natalizi: "Attenzione anche ai fritti e ai cibi salati"
Come ogni anno, il Natale è sinonimo di festa e di abbuffate, ma attenzione a non essere troppo indulgenti con i cani e gatti di famiglia, che puntano a rimediare qualche pezzetto di cibo dalla tavola imbandita. Alcuni alimenti rischiano infatti di essere molto dannosi per la loro salute. A mettere in guardia dal pericolo è Sonia Orlandi, più conosciuta sui social come Cheffadog, esperta di alimentazione e vera e propria chef per i nostri animali. "Si può dar loro tutto - dice all'Adnkronos - purché non si tratti di uvetta e cioccolata, niente pandori e panettoni, vietati i torroni. E farei attenzione anche al fritto. Se si mangia sano, senza troppi intingoli e con poco sale, si può dare quasi tutto: ho delle amiche che addirittura mettono nella ciotola qualche tortellino o delle tagliatelle, purché scondite. Se, per esempio, avanza dal cenone del 24 un po' di pesce fatto al forno e senza lische, si può tranquillamente condividere con il cane. Così sarà festa anche per loro".
"Quello dell'attenzione verso l'alimentazione dei nostri animali è un fenomeno in crescita. Fondamentalmente perché per noi gli animali, i cani ma anche i gatti, sono una parte del nostro 'branco', della nostra famiglia. C'è un ritornare indietro, a quelle che erano le buone abitudini di una volta insomma, una forma di amore e una di cura per la salute di cani e gatti, preferendo cibi più naturali rispetto a quelli industriali, che comunque hanno fatto grandi passi avanti in termini di qualità. Molti padroni poi -osserva- hanno scoperto che tanti amici a 4 zampe sono intolleranti o allergici".
Sonia Orlandi, con i suoi Kiki e Kosimo, sui social non lesina ricette e consigli. Anzi, molto spesso è lei stessa ad anticipare le richieste più bizzarre dei suoi follower: "In termini di ricette ho fatto di tutto, dai ravioli cinesi al sushi per cani, fino alle caramelle anche in gelatina. Tutto - conclude - rigorosamente con l'attenzione necessaria per i nostri amici".
Cronaca
Attentato a Magdeburgo, Viminale convoca riunione Comitato...
All'indomani dell'attentato in Germania con 5 morti e oltre 200 feriti
All'indomani dell'attentato di Magdeburgo, in Germania, il Viminale ha convocato una riunione del Comitato analisi strategica antiterrorismo. L'incontro è attualmente in corso.
Il bilancio dell'attentato si è aggravato: i morti sono saliti a cinque (tra questi c'è un bambino), mentre i feriti sono oltre 200, di cui 41 in gravi condizioni.
"La strage di ieri sera, compiuta nel vile attentato terroristico di Magdeburgo, apre scenari di forte preoccupazione tra gli operatori della Sicurezza della Capitale, a maggior ragione, in occasione dell'imminente apertura della porta Santa e dell'anno Giubilare - afferma in una nota il segretario romano del Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) Marco Milani - Come Polizia Locale abbiamo già invitato Sindaco e Comando del Corpo a rivedere le politiche di gestione Urbana della Sicurezza, che richiedono interventi già a partire dalla gestione del mercato di Porta Portese. Formazione, Protocolli operativi, personale ed idonei strumenti sono ormai imprescindibili per un Corpo di Polizia cittadina che costituisce ormai la presenza prevalente delle istituzioni sul territorio urbano, al pari di una legge di riforma Nazionale, che superi l'ipocrisia del mancato riconoscimento delle Polizie Locali come Forza di Polizia".
A Milano dopo l'attentato a Magdeburgo ci sarà un incremento delle attività di controllo del territorio, con particolare riguardo a tutti i luoghi interessati da eventi e manifestazioni con cospicuo afflusso di pubblico, nonché ai siti dove tradizionalmente sono allestiti mercatini e fiere natalizie, agli obiettivi istituzionali e di governo, agli scali aeroportuali e ferroviari, alle stazioni della metropolitana, alle reti del trasporto pubblico e alle fermate di stazionamento dei bus turistici. Particolare attenzione ai luoghi di culto e alle manifestazioni a carattere religioso. Si tratta delle decisioni assunte dalla riunione di coordinamento con i vertici provinciali delle Forze di polizia convocata stamani d'urgenza dal Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, dopo l'attentato terroristico nella città tedesca.