Chiara Ferragni torna alla Fashion Week: “Un segnale essere qui”
"Come sto? Bene dai, pian piano sempre meglio"
"E' un segnale essere qui stasera". Chiara Ferragni torna a partecipare alla Fashion Week di Milano e lo fa prendendo parte ai Cnmi Sustainable Fashion Awards, gli 'Oscar' green della moda in corso al Teatro alla Scala di Milano, che chiudono la settimana di sfilate milanesi. Ferragni torna all'evento milanese dopo un anno esatto dall'ultima apparizione e lo fa in un momento particolare, con i messaggi incrociati con Fedez tra dissing, post su Instagram e canzoni.
"E' un segnale essere qui stasera" ha detto l'imprenditrice digitale arrivando al Piermarini fasciata in un lungo abito marrone con lo strascico firmato Dsquared2. È passato un anno esatto dall'ultima apparizione di Ferragni alla settimana della moda: dopo il Pandoro-gate non aveva più preso parte ad alcuna sfilata o evento organizzato durante la fashion week. "E' una serata importantissima, è importante essere qui per parlare di sostenibilità e Made in Italy - ha detto Ferragni - e sono molto contenta di essere qui stasera. Io cerco di fare il massimo per la sostenibilità e anche stasera indosso un abito di Dsquared2 d'archivio del 2013". A chi le chiedeva 'Come stai?' Chiara Ferragni ha risposto: "Bene dai, pian piano sempre meglio".
Moda
Elegante e sartoriale, Philipp Plein sfila nel suo nuovo...
Lo stilista tedesco presenta la collezione negli spazi di via Manin, a Milano: "E' contemporanea e moderna"
E' una collezione "sexy, elegante e divertente" quella disegnata da Philipp Plein per la prossima primavera-estate e presentata per la prima volta nel suo The Plein Hotel, il nuovo luxury resort dello stilista tedesco inaugurato in via Manin, a Milano, che rappresenta l'esordio del creativo nell'hotellerie di lusso. "Questo è un sogno che finalmente si avvera - dice lo stilista accogliendo i suoi ospiti nelle sale tutte marmo, cristalli e specchi -. Io sono un sognatore, abbiamo lavorato a questo progetto per sei anni, con un numero impressionante di persone coinvolte. Questa è una soft opening e quando sarà aperto nessuno vedrà un posto così".
In passerella sfila una collezione particolarmente elegante e incentrata sui toni chiari: grigio, bianco e sparkling, come i completi formali per il giorno, look nerdy come la minigonna portata con il bomber e occhiali da vista, blazer con micro cristalli, mini e maxi abiti di paillettes bianche, tailleur pantalone con maxi bottoni dorati stile workwear, completini in tweed bon ton, varsity jacket e denim spalmato su trench, giubbotti e pantaloni sfilacciati. Completano i look occhiali futuristici e qualche tocco di nero.
"E' una collezione molto sartoriale - sottolinea Plein -. Ci sono diverse dinner jacket, perfette per essere indossate nel nostro hotel. Ma è anche un massimalismo alla Philipp Plein. Questa collezione è molto contemporanea e moderna. Nella moda oggi devi cambiare ogni stagione altrimenti muori e noi facciamo questo da 26 anni perché cambiamo, sempre".
(di Federica Mochi)
Moda
Giada, omaggio al Rinascimento italiano
Il direttore creativo Gabriele Colangelo coglie l’anima della 'Nascita di Venere' di Sandro Botticelli, per immaginare la primavera-estate 2025
Ricorda un viaggio in un universo etereo nel quale l’acqua e gli elementi naturali scrivono le regole, come in un giardino colmo di rose, simbolo di forza e intimità, che sbocciano delicatamente come segreti sussurrati. Ispirandosi alla grazia del Rinascimento italiano e dalla sua arte, il direttore creativo di Giada, Gabriele Colangelo, coglie l’anima della 'Nascita di Venere' di Sandro Botticelli, per immaginare la primavera-estate 2025.
La collezione si muove in equilibrio tra opposti, tracciando il percorso di un viaggio emozionante che attraversa i codici contemporanei e sofisticati del brand. I capispalla sartoriali esaltano l’eleganza naturale di chi li indossa, con maxi-cappe e l’iconico cappotto 'Andi' caratterizzato da spacchi grafici indossati con gli shorts o in sofisticati e morbidi trench in nappa plongé e pantaloni dai volumi rilassati. L'organza trasparente è impalpabile ed evanescente, stratificata su gonne midi e parka dipinti a mano, aggiunge un diafano tocco di luce su abiti aderenti in maglia e body leggeri indossati come sottovesti.
Le rose di derivazione pittorica ingannano la vista, trasformandosi in decorazioni astratte. Stampate e impreziosite da pennellate d’argento su abiti midi a bustino, o delicatamente ricamate con piume e foglie applicate ad evocare un foliage che si avviluppa sul corpo negli abiti a collo alto in tessuto traforato e sui cappotti leggerissimi. Il motivo floreale di stagione si estende anche alla gioielleria. Gocce di madreperla e petali d’argento, perle grigie e color rame disposte in grappoli animano orecchini a cascata e spille ornamentali, come cimeli senza tempo.
Il gusto architettonico di Giada si esprime anche nella linea di calzature e accessori di stagione, con la nuova borsa origami 'Luna', presentata nelle versioni tote, crossbody e mini mentre le décolleté e le mule che avvolgono il piede come un guanto presentano tacchi ricurvi e punteggiano la collezione con un tocco modernista.
Moda
Luisa Spagnoli esplora l’armadio di ogni donna
In passerella la donna è libera di abbinare i capi che preferisce, dalle camicie over, bianche, morbidissime, con la gonna in raffia ai bottoni delle giacche con richiami anni '70
“Sei tu a decidere la donna che sei, quello che vuoi esprimere attraverso il modo in cui ti vesti, e il modo in cui vivi”. Non potrebbe essere diverso per Luisa Spagnoli, che per la prossima primavera-estate esplora l'armadio di una donna. I suoi vestiti, la sua sensibilità. Il suo senso del bello. Senza costrizioni ma un viaggio nella costruzione di sé stessa. La collezione disegnata da Nicoletta Spagnoli, bisnipote di Luisa Spagnoli e ora alla guida del celebre brand di abbigliamento, va alla scoperta non di spazi esotici, di viaggi in luoghi remoti, ma cerca nello spirito di ogni donna gli spazi di libertà che merita.
La collezione è pensata nella leggerezza e nella precisione, tra tradizione e innovazione, sartorialità e industria. Una visione di eleganza come sinonimo di libertà. In passerella la donna Luisa Spagnoli è libera di abbinare i capi che preferisce, dalle camicie over, bianche, morbidissime, con la gonna in raffia ai bottoni delle giacche curatissimi con richiami anni '70, fino ai cardigan ampi un po' maschili e i pantaloni altrettanto comodi (anche a zampa).
Tra i capi immancabili nel guardaroba tutti quelli in maglia, le tuniche di garza impalpabili e i lunghi abiti tattili. Nella scala di colori che parte dal nero fino al giallo, verde acqua e rosa baby il f conduttore è il marrone che torna attraverso gli abiti accessoriati con la gioielleria di corno, un dettaglio etnico che spicca su orecchini e lunghe collane dorate. (di Federica Mochi)