Fotografia: ‘Calabria con i miei occhi’, ragazzi autistici raccontano una terra e la disabilità
A Cosenza la presentazione del volume nato dalla collaborazione della 'Associazione Jole Santelli' con 'Modelli si nasce onlus'
L'attrice Margareth Madè è la madrina d’eccezione della presentazione del volume fotografico 'Calabria con i miei occhi', in programma Cosenza: "Queste manifestazioni sono come un abbraccio che ti accoglie e ti riempie il cuore di umanità e di autentica bellezza", ha detto Madè all'evento organizzato al 'Fellini'. "Ringrazio Paola Santelli dell’associazione Jole Santelli per avermi permesso di fare questa meravigliosa esperienza", ha aggiunto Madè.
'Calabria con i miei occhi' nasce grazie al contributo e alla collaborazione dell’Associazione Jole Santelli con 'Modelli si nasce onlus', la prima ed unica realtà associativa in Italia ad offrire percorsi formativi personalizzati che preparano i ragazzi autistici ad entrare nel mondo della moda e della pubblicità come modelli. I ragazzi e le ragazze autistici indossano abiti di fashion designer e brand emergenti quali: Beatrice Bocci Designer, Boutique Central, Hobo’s, Migale Couture, Vintage Revenge e White Official.
"Questo book promozionale della Calabria con alcune delle sue location più suggestive ha visto come modelli dei meravigliosi ragazzi autistici che con naturalezza si sono immersi nella natura risultando quasi dei modelli professionisti -hanno detto Paola e Roberta Santelli-. La loro forza e la loro voglia di esserci si evince chiaramente dalle foto e questo è un buon auspicio per il loro futuro e una grande speranza per il tanto temuto ‘dopo’ per loro famiglie! Hanno dimostrato di essere gli attori principali non solo di questi book ma della loro vita. Questo è un buon esempio di vivere attivamente e positivamente la disabilità e non di subirla passivamente".
(Adnkronos) - "Non c’è dubbio che i ragazzi di 'Modelli si Nasce' sono fonte d’ispirazione, lo sono stati per questo encomiabile lavoro e lo saranno, mi auguro, per tanti altri che verranno -ha detto la presidente di Modelli si nasce, Silvia Cento-. L’autismo, come la Calabria, e’ un mondo nascosto, misterioso ed affascinante che va scoperto! Il connubio Calabria ed autismo è stato vincente, i ragazzi nelle bellissime location, hanno mostrato le loro enormi potenzialità attraverso la moda, la Calabria li ha saputi accogliere in un abbraccio che supera giudizi e pregiudizi. Ringrazio l’Assiciazione Jole Santelli che ci ha permesso di fare questa esperienza e Liria Ingallina che ha curato il progetto".
Nel volume i modelli autistici si raccontano e raccontano storie e luoghi straordinari della Calabria, mostrando la loro bellezza ed esaltando quella del territorio. Paesaggi del passato, tramonti mozzafiato, eccellenze della terra calabrese e luoghi ricchi di storia si uniscono e si fondono ai modelli che con i loro abiti, a volte fiabeschi e a volte irriverenti, rappresentano il futuro di una terra e di una condizione, come quella autistica, che meritano un approccio completamente diverso, scevro da diffidenza e da indifferenza. Il volume è curato da Liria Ingallina, ha come partner editoriale la casa editrice Rubbettino e sarà presto disponibile online e nelle librerie. Le fotografie sono di Emanuele Tetto.
L’Associazione Jole Santelli è stata costituita su iniziativa delle sorelle di Jole, Paola e Roberta, per rendere onore alla memoria di Jole Santelli, parlamentare, membro di governo e prima presidente donna della regione Calabria prematuramente scomparsa nel 2020.
(Adnkronos) - Jole Santelli era una donna forte, coraggiosa e follemente innamorata della sua terra, per questo l’associazione che porta il suo nome è fortemente radicata sul territorio e intende promuovere i valori che hanno contraddistinto le sue azioni e il suo operato politico. L’Associazione da anni promuove in Calabria iniziative di solidarietà sociale allo scopo non solo di sostenere chi ha maggiormente bisogno ma, soprattutto, di innescare virtuosi processi formativi, avviando sul territorio numerose attività di reale e materiale sostegno a diverse tematiche sociali.
'Modelli si Nasce' è un’associazione no profit nata a Roma nel 2018 grazie all’intraprendenza e all’impegno di alcuni genitori di ragazzi autistici. Fino ad oggi l’Associazione ha operato a Roma, anche se i ragazzi provengono da tutta Italia. Da marzo 2024 sono stati avviati percorsi formativi anche in Calabria. Liria Ingallina, siciliana doc, vive a Roma. Esperta in comunicazione e relazioni istituzionali ha lavorato a Roma, Milano e New York svolgendo la propria attività professionale presso agenzie di comunicazione, aziende ed istituzioni.
Emanuele Tetto, noto fotografo di moda romano, ha collaborato con PhotoVogue e lavorato durante gli eventi stagionali di Fashion Week Milano, Altaroma, Roma Fashion Week e Montecarlo Fashion Week.
Cronaca
Camion si ribalta e va a fuoco a Udine, morto il conducente
E' successo a Pontebbia, l'incidente stradale mortale sulla SS13
Incidente stradale mortale a Pontebba, in Provincia di Udine, dove un camion ha preso fuoco dopo essersi ribaltato. E' successo alle 17, al km. 197+300 della SS13. Il conducente è stato trovato incastrato all'interno della cabina e il personale sanitario ne ha potuto solo constatare il decesso. Sul posto i Vigili del fuoco con le squadre dei distaccamenti di Pontebba Tarvisio Gemona e l'autogru della sede centrale che hanno immediatamente spento l'incendio. Al momento sono in corso le operazioni di raddrizzamento del camion ribaltato. Chiusa al traffico la strada statale.
Cronaca
Ottantenne uccisa a Modena, figlio confessa in diretta tv:...
Le parole choc di Lorenzo Carbone davanti alle telecamere di 'Pomeriggio 5': "L'ho strangolata, prima ho provato col cuscino, poi ho tolto la federa e ho provato con quella"
"Non ce l'ho fatta. Sono stato io. Non ce la facevo più". E' la confessione resa in diretta alle telecamere di Pomeriggio 5 da Lorenzo Carbone, il 50enne ricercato dopo che ieri la madre Loretta Levrini, con cui viveva, era stata trovata in casa priva di vita a Spezzano. Le telecamere lo hanno intercettato sotto casa. "Sono stato a Pavullo, per allontanarmi - ha raccontato l'uomo, sotto choc e in lacrime - ma non ho dormito mica. Giravo in strada a piedi, ma non mi sono nascosto".
"Mia madre era tra la demenza e l'Alzheimer e a volte diceva cose che non mi facevano... Io non ce la facevo più. Sto male. Non riuscivo a gestirla. Non so perché l'ho fatto, non lo so", ha detto. "Ogni tanto mi faceva un po' arrabbiare, perché ripeteva sempre le stesse cose. Io non ero in cura da nessuna parte, mi è venuto così, d'istinto l'ho fatto. L'ho strangolata, prima ho provato col cuscino, poi ho tolto la federa e ho provato con quella e poi ho usato i nastrini, i lacci".
Donna uccisa in casa a Spezzano di Fiorano
— Pomeriggio 5 (@pomeriggio5) September 23, 2024
Il figlio confessa davanti alle telecamere di #Pomeriggio5 pic.twitter.com/3pqhKjfQsy
Nuzzi: "Confessione in tv? Rivaluta giornalismo di strada"
"Tante volte in questo periodo di grandi fatti di cronaca si è puntato l'indice contro la televisione e contro l'informazione che segue in diretta la cronaca, quando invece facciamo tutti il nostro mestiere, che è quello di informare, e parlo soprattutto dei colleghi che passano le loro giornate sul marciapiede". A dirlo all'Adnkronos è Gianluigi Nuzzi, commentando la confessione in diretta di Lorenzo Carbone.
"Si è verificata la situazione particolarissima di un uomo che d'impeto, in maniera disorganizzata, ha ucciso la propria madre -spiega Nuzzi, che era presente in studio nel momento in cui è avvenuta la confessione in diretta dell'uomo- e dopo aver vagato nei pressi dell'abitazione per tutta la notte si è ripresentato nel luogo dove aveva compiuto il delitto. Per fortuna che c'era un inviato di 'Pomeriggio Cinque', Fabio Giuffrida, che ha fatto egregiamente il suo lavoro, avvicinando questa persona che aveva un atteggiamento insolito, era disorientato, stazionava vicino all'ingresso, ed ha intuito che poteva trattarsi dell'assassino, del figlio", osserva il conduttore di 'Quarto Grado'. "Quest'uomo -analizza Nuzzi- non sapeva dove andare e di fatto voleva andare a costituirsi. Quando infatti il giornalista gli ha chiesto se fosse andato dai carabinieri, ha risposto 'non ancora'. Questo fa capire che lui cercava di andarci".
Vedere in tv la confessione in diretta "è un documento scioccante -prosegue Nuzzi- ma a me sciocca di più che chi ha un malato di mente in casa non abbia oggi alcun sostegno, e sia abbandonato a se stesso". E a proposito dell'uomo, un 50enne di Spezzano, comune di Fiorano, appena fuori Modena, Aggiunge: "Non stiamo parlando di un mafioso, ma di un uomo che, per i motivi che verranno verificati dagli inquirenti e che nulla tolgono alla gravità del fatto, non si è dato ad una latitanza. Questo è un delitto d'impeto, di quelli che si consumano in situazioni famigliari faticose e difficili".
Cronaca
Tragedia Vago di Lavagno, morte cerebrale del 15enne:...
Il ragazzo colpito da un proiettile in testa sparato dalla madre che poi si è tolta la vita
Si sono concluse le sei ore di osservazione previste dalla norma e la seconda riunione della specifica Commissione ospedaliera ha confermato la morte cerebrale del 15enne di Vago di Lavagno (Verona), colpito da un proiettile in testa sparato dalla madre che poi si è tolta la vita. Sono quindi state "sospese tutte le terapie e dei supporti per le funzioni vitali", spiega una nota dell'ospedale Borgo Trento di Verona.
Il padre del ragazzo ha espresso la volontà di donare gli organi del figlio ed è quindi stata data l’autorizzazione all’espianto. Arrivato all’ospedale di Borgo Trento venerdì pomeriggio in condizioni cliniche già gravissime e ricoverato nel reparto di Neurorianimazione diretto dal professor Leonardo Gottin, al ragazzo era stato diagnosticato il danno cerebrale irreversibile dopo due giorni in terapia di supporto massimale.