Ottantenne uccisa a Modena, figlio confessa in diretta tv: “Sono stato io”
Le parole choc di Lorenzo Carbone davanti alle telecamere di 'Pomeriggio 5': "L'ho strangolata, prima ho provato col cuscino, poi ho tolto la federa e ho provato con quella"
"Non ce l'ho fatta. Sono stato io. Non ce la facevo più". E' la confessione resa in diretta alle telecamere di Pomeriggio 5 da Lorenzo Carbone, il 50enne ricercato dopo che ieri la madre Loretta Levrini, con cui viveva, era stata trovata in casa priva di vita a Spezzano. Le telecamere lo hanno intercettato sotto casa. "Sono stato a Pavullo, per allontanarmi - ha raccontato l'uomo, sotto choc e in lacrime - ma non ho dormito mica. Giravo in strada a piedi, ma non mi sono nascosto".
"Mia madre era tra la demenza e l'Alzheimer e a volte diceva cose che non mi facevano... Io non ce la facevo più. Sto male. Non riuscivo a gestirla. Non so perché l'ho fatto, non lo so", ha detto. "Ogni tanto mi faceva un po' arrabbiare, perché ripeteva sempre le stesse cose. Io non ero in cura da nessuna parte, mi è venuto così, d'istinto l'ho fatto. L'ho strangolata, prima ho provato col cuscino, poi ho tolto la federa e ho provato con quella e poi ho usato i nastrini, i lacci".
Donna uccisa in casa a Spezzano di Fiorano
— Pomeriggio 5 (@pomeriggio5) September 23, 2024
Il figlio confessa davanti alle telecamere di #Pomeriggio5 pic.twitter.com/3pqhKjfQsy
Nuzzi: "Confessione in tv? Rivaluta giornalismo di strada"
"Tante volte in questo periodo di grandi fatti di cronaca si è puntato l'indice contro la televisione e contro l'informazione che segue in diretta la cronaca, quando invece facciamo tutti il nostro mestiere, che è quello di informare, e parlo soprattutto dei colleghi che passano le loro giornate sul marciapiede". A dirlo all'Adnkronos è Gianluigi Nuzzi, commentando la confessione in diretta di Lorenzo Carbone.
"Si è verificata la situazione particolarissima di un uomo che d'impeto, in maniera disorganizzata, ha ucciso la propria madre -spiega Nuzzi, che era presente in studio nel momento in cui è avvenuta la confessione in diretta dell'uomo- e dopo aver vagato nei pressi dell'abitazione per tutta la notte si è ripresentato nel luogo dove aveva compiuto il delitto. Per fortuna che c'era un inviato di 'Pomeriggio Cinque', Fabio Giuffrida, che ha fatto egregiamente il suo lavoro, avvicinando questa persona che aveva un atteggiamento insolito, era disorientato, stazionava vicino all'ingresso, ed ha intuito che poteva trattarsi dell'assassino, del figlio", osserva il conduttore di 'Quarto Grado'. "Quest'uomo -analizza Nuzzi- non sapeva dove andare e di fatto voleva andare a costituirsi. Quando infatti il giornalista gli ha chiesto se fosse andato dai carabinieri, ha risposto 'non ancora'. Questo fa capire che lui cercava di andarci".
Vedere in tv la confessione in diretta "è un documento scioccante -prosegue Nuzzi- ma a me sciocca di più che chi ha un malato di mente in casa non abbia oggi alcun sostegno, e sia abbandonato a se stesso". E a proposito dell'uomo, un 50enne di Spezzano, comune di Fiorano, appena fuori Modena, Aggiunge: "Non stiamo parlando di un mafioso, ma di un uomo che, per i motivi che verranno verificati dagli inquirenti e che nulla tolgono alla gravità del fatto, non si è dato ad una latitanza. Questo è un delitto d'impeto, di quelli che si consumano in situazioni famigliari faticose e difficili".
Cronaca
Da Caretta a Carbone, tutti gli omicidi confessati in...
La confessione del 50enne non è la prima ammissione di un reato gravissimo davanti alle telecamere
Ha suscitato grande scalpore la confessione, in diretta televisiva, di Lorenzo Carbone, 50 anni, che ha ammesso davanti alle telecamere di 'Pomeriggio Cinque' - che stazionavano davanti all'abitazione della congiunta - di aver ucciso la madre malata. L'uomo è stato intercettato sotto casa a Spezzano di Fiorano, poco fuori Modena, dal giornalista del programma Fabio Giuffrida. Ma non è certo la prima volta che, in diretta tv, avviene l'ammissione di un reato gravissimo.
Un caso eclatante è stato quello di Ferdinando Carretta, che il 4 agosto del 1989 a Parma, all’epoca del fatto 27enne, ha ucciso i propri genitori, Giuseppe e Marta, e il fratello minore, Nicola. La confessione dell'assassinio è avvenuta nel 1998 durante un’intervista ai microfoni di ‘Chi l’ha visto?’, ancor prima di renderla al pubblico ministero. Il giornalista Rai, che si trovava a Londra dove il reo si era rifugiato a seguito dell’omicidio, lo ha scovato grazie ad una segnalazione della polizia londinese che lo aveva fermato per un controllo di routine. "Ho impugnato quell’arma da fuoco e ho sparato ai miei genitori e a mio fratello", ha dichiarato Carretta nell’intervista.
Nella storia delle rivelazioni choc in diretta tv c’è anche quella relativa al ritrovamento del corpo di Sarah Scazzi, la 15enne uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010. Anche se il processo, conclusosi nel 2013, condannerà all'ergastolo per l'omicidio Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, lo zio Michele Misseri a un certo punto della vicenda confessa il delitto (poi ritratterà) e indica il luogo in cui ha occultato il cadavere: la scoperta del corpo e la comunicazione della notizia alla madre di Sarah avvengono in diretta nella trasmissione di Rai 3 Chi l'ha visto? mentre Concetta Serrano Spagnolo è ospite in collegamento (il caso sarà al centro della serie 'Avetrana - Qui non è Hollywood', che sarà presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e poi trasmessa dal 25 ottobre su Disney+).
Ma la confessione degli omicidi in diretta tv non è appannaggio solo dell'Italia. Giusto per ricordare un caso particolarmente scioccante, nel 2016 durante un programma tv in Turchia che si occupava di casi di cronaca e di sparizioni, era ospite Himmet Akturk, sospettato di essere uno dei responsabili della sparizione di una bimba di 4 anni, Irmak Kupal. L'uomo, intervistato dalla conduttrice in modo incalzante, all'improvviso cedette e confessò di essere proprio lui l'autore dell'assassinio della piccola, che uccise dopo averla stuprata per poi seppellirla in un vigneto. Intervenne subito la polizia, che arrestò l'uomo immediatamente.
Cronaca
Da Carretta a Carbone, tutti gli omicidi confessati in...
La confessione del 50enne non è la prima ammissione di un reato gravissimo davanti alle telecamere
Ha suscitato grande scalpore la confessione, in diretta televisiva, di Lorenzo Carbone, 50 anni, che ha ammesso davanti alle telecamere di 'Pomeriggio Cinque' - che stazionavano davanti all'abitazione della congiunta - di aver ucciso la madre malata. L'uomo è stato intercettato sotto casa a Spezzano di Fiorano, poco fuori Modena, dal giornalista del programma Fabio Giuffrida. Ma non è certo la prima volta che, in diretta tv, avviene l'ammissione di un reato gravissimo.
Un caso eclatante è stato quello di Ferdinando Carretta, che il 4 agosto del 1989 a Parma, all’epoca del fatto 27enne, ha ucciso i propri genitori, Giuseppe e Marta, e il fratello minore, Nicola. La confessione dell'assassinio è avvenuta nel 1998 durante un’intervista ai microfoni di ‘Chi l’ha visto?’, ancor prima di renderla al pubblico ministero. Il giornalista Rai, che si trovava a Londra dove il reo si era rifugiato a seguito dell’omicidio, lo ha scovato grazie ad una segnalazione della polizia londinese che lo aveva fermato per un controllo di routine. "Ho impugnato quell’arma da fuoco e ho sparato ai miei genitori e a mio fratello", ha dichiarato Carretta nell’intervista.
Nella storia delle rivelazioni choc in diretta tv c’è anche quella relativa al ritrovamento del corpo di Sarah Scazzi, la 15enne uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010. Anche se il processo, conclusosi nel 2013, condannerà all'ergastolo per l'omicidio Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, lo zio Michele Misseri a un certo punto della vicenda confessa il delitto (poi ritratterà) e indica il luogo in cui ha occultato il cadavere: la scoperta del corpo e la comunicazione della notizia alla madre di Sarah avvengono in diretta nella trasmissione di Rai 3 Chi l'ha visto? mentre Concetta Serrano Spagnolo è ospite in collegamento (il caso sarà al centro della serie 'Avetrana - Qui non è Hollywood', che sarà presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e poi trasmessa dal 25 ottobre su Disney+).
Ma la confessione degli omicidi in diretta tv non è appannaggio solo dell'Italia. Giusto per ricordare un caso particolarmente scioccante, nel 2016 durante un programma tv in Turchia che si occupava di casi di cronaca e di sparizioni, era ospite Himmet Akturk, sospettato di essere uno dei responsabili della sparizione di una bimba di 4 anni, Irmak Kupal. L'uomo, intervistato dalla conduttrice in modo incalzante, all'improvviso cedette e confessò di essere proprio lui l'autore dell'assassinio della piccola, che uccise dopo averla stuprata per poi seppellirla in un vigneto. Intervenne subito la polizia, che arrestò l'uomo immediatamente.
Cronaca
L’Agidae inaugura l’anno scolastico con...
L'Agidae, l'Associazione Gestori Istituti Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica, inaugura domani l’anno scolastico 2024/2025 a Roma, all’Istituto Villa Flaminia, via del Vignola, 56, alla presenza del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e di personalità del mondo cattolico e della formazione, a testimonianza della centralità del ruolo non solo educativo ma anche sociale degli Istituti paritari. Dopo i saluti istituzionali del Direttore dell’Istituto ospitante Fr. Salvatore Santoro e del Presidente nazionale dell’Associazione Padre Francesco Ciccimarra, sono previsti gli interventi del ministro sul tema della Coscienza e dei Valori necessari per un paese che cresce, con una prospettiva impegnativa e stimolante; di S.E. Mons. Giovanni Cesare Pagazzi, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, che illustrerà il rapporto tra esperienza scolastica, crescita umana, culturale, cristiana e le aspettative della Chiesa dal mondo delle Scuole paritarie.
I rappresentanti degli studenti racconteranno l'esperienza dell’incontro tra Scuola cattolica e i ragazzi di altre culture e continenti, con particolare riferimento alle testimonianze in Terra d’Africa. La Professoressa Maria Chiara Sidori, Coordinatrice dell’Istituto ospitante, come voce dei docenti si soffermerà sui fondamenti e sulle problematiche dell’educazione nella Scuola cattolica, tra identità e valori condivisi. Stefano De Lillo, Vicepresidente dell’OdM di Roma, ricorderà il servo di Dio, un illustre allievo di Villa Flaminia, Giuseppe Maria De Lillo. Alessandro Vento, psichiatra, spiegherà il tema prettamente attuale delle false illusioni e delle 'dipendenze' pericolose per le giovani generazioni. Nicola Mercurio, Direttore della Fondazione AGIDAE Labor, affronterà il senso profondo del percorso formativo che si trasforma in fondamentale esperienza di vita.
Le conclusioni sono affidate ad Anna Paola Sabatini, direttore generale Usr Lazio, sul sostegno alle Scuole paritarie. E su quest’ultimo tema appare evidente il riferimento alle parole di Papa Francesco, che manifestò alla scuola italiana, in un celebre discorso del 2014, in Piazza San Pietro, il suo amore per la scuola, per la sua prima insegnante, di cui ricorda perfettamente il volto, motivandolo dall’esigenza di essere sostenuti nella crescita personale e dall’apertura alla realtà, aprendo la mente e il cuore, per non averne paura. Fondamentale il ruolo degli insegnanti, che devono essere stimolati alla continua ricerca e trasformare la scuola in un luogo di incontro, di cultura dell’incontro e per favorire la conoscenza reciproco per un cammino comune. E’ altrettanto esplicita la responsabilità dell’educazione che "non può essere neutra: o è positiva o è negativa, o arricchisce o impoverisce, o fa crescere la persona o la deprime", sviluppando le tre dimensioni sensoriali, quelle del vero, del bene e del bello.