Palazzina crollata a Napoli, recuperato nella notte il corpo della nonna
La donna è la quarta vittima della tragedia avvenuta ieri a Saviano. Aperta un'inchiesta
Recuperato dalle squadre Usar dei vigili del fuoco il corpo senza vita della nonna, ultima dei dispersi nel crollo dell’abitazione a Saviano (Napoli) causato ieri mattina alle 7 da un’esplosione per una probabile fuga di gas. Terminate le operazioni di soccorso, l’intervento dei vigili del fuoco prosegue con la messa in sicurezza dell’area interessata. Il bilancio finale della tragedia è di 4 morti (due bambini di 4 e 6 anni, la madre e la nonna) e di 2 feriti (un bimbo di 2 anni e il padre). "Non ci sono parole, non ne ho - ha scritto stanotte in un post sui social il sindaco di Saviano, Vincenzo Simonelli - sperare, ad ogni pietra sollevata, di udire un filo di voce, un respiro, è stato devastante. Nell'inferno di Via Tappia Furignano, ci ha consolato solo l'immensa, instancabile catena di solidarietà di chi ha partecipato ai soccorsi. Li ringrazio tutti, dal primo all'ultimo: non si sono mai fermati, non ci siamo mai fermati". Intanto, la Procura di Nola ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo, con le indagini affidate ai carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna. Tutto si concentrerà sulle cause della fuga di gas e del conseguente scoppio.
Economia
Salone Nautico, Cingolani (Leonardo): “Genova riflette...
“Questo è il posto ideale, in una cornice bellissima, per la commemorazione per i 150 anni della nascita di Guglielmo Marconi”Sono queste le parole di Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, a margine dell'evento dedicato a Guglielmo Marconi al Salone Nautico di Genova.
Economia
IA, Meloni sonda opportunità e vede a NY big hi-tech: ad...
Ieri gli incontri con i vertici di Google-Alphabet, Motorola e Open Ai, stasera il premio da Elon Musk
Ha trascorso l’intera giornata di domenica in albergo, nel cuore di Manhattan, a scrivere e limare gli interventi che terrà al Palazzo di Vetro di New York, all’assemblea generale delle Nazioni Unite. Ma ieri la premier Giorgia Meloni ha lavorato anche a un dossier che, da sempre, occupa uno spazio di tutto rilievo sulla sua scrivania: l’Intelligenza artificiale, su cui dirà la sua anche in due dei discorsi che terrà all’Unga tra oggi e domani. “Non credo che lo sviluppo dell’IA si possa o debba frenare, ma faremmo un errore enorme se non lo governassimo”, ragionava solo la settimana scorsa la presidente del Consiglio con la platea di Confindustria. Perché l’IA reca con sé “grandi opportunità”, ha sempre riconosciuto la premier, e l’Italia non può certo restare a guardare rischiando di non coglierne.
E così ieri a New York Meloni ha visto tre big dell’i-tech , ovvero gli ad di Google-Alphabet, Sunder Pichai, di Motorola, Greg Brown -con lui già il secondo incontro dopo quello di una manciata di mesi fa a Roma- e di Open Ai, Sam Altman. Mentre stasera riceverà il premio tributatole dall’Atlantic Council dalle mani di Elon Musk, mente e cuore di Tesla ma anche a capo di Xai, la startup di intelligenza artificiale dal valore di 24 miliardi di dollari. Tra loro competitor agguerriti, “ma la competizione è tra le aziende che governano, mica con l’Italia”, ragionavano fonti italiane interessate al dossier a stretto giro dagli incontri.
I tre ad, nei faccia a faccia con Meloni, hanno ragionato su rischi e potenzialità di investimento in Italia, mostrando interesse nell’opportunità di puntare sul nostro Paese, viene assicurato dalle stesse fonti. Non si sarebbe parlato di eventuali partnership pubblico-privato, ma sarebbe stato manifestato l’interesse per il mercato italiano. Con un occhio attento alle startup presenti e nascenti, all’opportunità di collaborare con le università italiane a cui sia Pichai, che Brown e Altman avrebbero riconosciuto l’alto livello di formazione, soprattutto ingegneristica. Anche per questo, si sarebbero detti disposti a trasmettere il loro know how alle imprese italiane.
“Tutto ciò che riguarda la IA interessa il nostro Paese”, spiegavano fonti italiane dopo gli incontri, mettendo sullo stesso piano gli interlocutori della premier e non escludendo ipotesi di investimenti anche da parte di Musk, “così come le abbiamo con Google, del resto”. Declassate anche le polemiche per la scelta dell’uomo di Tesla a tributarle questa sera l’onorificenza riconosciuta in passato a personaggi del calibro di Shimon Peres, Henry Kissinger, Mario Draghi, Volodymir Zelensky, Christine Lagarde.
La scelta di Musk “risale a mesi e mesi fa, circa un anno”, dunque ben prima della polemica innescata dal tweet choc contro Joe Biden e Kamala Harris, poi cancellato, subito dopo l’agguato a Donald Trump. Tra Meloni e il numero uno di X “c’è un rapporto personale, di stima reciproca, collaborazione e cooperazione”, puntellato anche da potenziali opportunità di sviluppo in Italia. Inclusa Starlink, la costellazione di satelliti di SpaceX, per l’accesso a internet satellitare in banda larga a bassa latenza. Al momento “solo un’ipotesi: non c’è nulla di firmato, nulla di concreto…”, si affrettano a precisare le stesse fonti.
Esteri
Musk: “Se vince Kamala Harris non andiamo su...
Il numero 1 di Space X: "La burocrazia crescerà se vince lei"
"Non raggiungeremo mai Marte se vince Kamala" Harris alle prossime elezioni americane di novembre. Elon Musk, fondatore di Space X e ceo di X, ha da tempo espresso il proprio sostegno a Donald Trump in vista del voto negli Stati Uniti. Il magnate ha ''promesso di portare chiunque su Marte'', ma allo stesso tempo ha espresso ''molte preoccupazioni su un potenziale regime di Kamala'' se la vicepresidente dovesse imporsi il 5 novembre. Perché ''il mio ostacolo principale è che la burocrazia che attualmente sta soffocando l'America a morte è destinata a crescere sotto un'amministrazione del Partito Democratico'', ha aggiunto.
''Space X ha in programma di lanciare cinque astronavi senza equipaggio su Marte in due anni. Se tutte queste atterrano in sicurezza, allora le missioni con equipaggio saranno possibili in quattro anni. Se dovessimo incontrare delle difficoltà, allora le missioni con equipaggio saranno posticipate di altri due anni'', ha scritto Musk su 'X' dicendo che ''vogliamo consentire a chiunque voglia diventare un viaggiatore spaziale di andare su Marte!''. Musk che punta a lanciare nel 2026 l'astronave Starship verso Marte e ha in programma l'invio dei primi equipaggi sul pianeta rosso nel 2028.