La misura nell'ambito di un'indagine, nota come 'Operazione Integrazione', su riciclaggio di denaro e gioco d'azzardo illegale
Il tribunale di Pernambuco ha ordinato l'arresto del cantante brasiliano Gusttavo Lima, nell'ambito di un'indagine, nota come 'Operazione Integrazione', su riciclaggio di denaro e gioco d'azzardo illegale, che ha portato anche alla detenzione per l'influencer Deolane Bezerra. Secondo il tribunale, che ha disposto anche il sequestro del passaporto del cantante, Lima avrebbe aiutato due ricercati a lasciare il paese. All'inizio del mese era stato sequestrato un aereo intestato alla società Balada Eventos e Produções LTDA., di cui Gusttavo Lima è socio.
In un comunicato, la difesa del cantante ha affermato di aver appreso dai media della richiesta di arresto, che "è una decisione completamente contraria ai fatti già chiariti" e ha assicurato "che non verrà risparmiato alcuno sforzo per combattere legalmente una decisione ingiusta senza fondamenti giuridici”.
Lima è diventato famoso in tutto il mondo grazie alla canzone Balada, vero e proprio tormentone estivo nel 2012.
Esteri
Raid israeliani in Libano, ultime news
Chiuse molte scuole nel nord di Israele
Nuovi raid israeliani sul Libano nella notte all'indomani del giorno più lungo e sanguinoso, il peggiore da quasi 12 mesi, da quando cioè l'8 ottobre dello scorso anno sono iniziate le ostilità al confine tra lo Stato ebraico e il Paese dei cedri. Sono almeno 492 le persone morte, tra cui 35 bambini.
Il Comando responsabile del fronte interno israeliano ha disposto la chiusura per oggi di diverse scuole in alcune città del nord del Paese, mentre continuano gli attacchi di Hezbollah. Secondo quanto riferito dal Times of Israel, sono state cancellate le lezioni nelle aree di Megido, Yokneam Illit, Daliyat al-Karmel e Isfiya, dopo che già erano state chiuse le scuole nell'area di Haifa.
Esteri
Ucraina, Zelensky: “Fine guerra con Russia più vicina...
Il presidente ucraino è in visita negli Stati Uniti, dove si appresta a presentare il suo 'piano per la vittoria'. Trump: "E' il più grande commerciante della storia"
La fine della guerra con la Russia "è più vicina" di quanto si creda. E' quanto sostiene il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista ad Abc News, mentre è in visita negli Stati Uniti, dove si appresta a presentare il suo 'piano per la vittoria'. "Penso che siamo più vicini alla pace di quanto pensiamo... Siamo più vicini alla fine della guerra”, ha detto, secondo alcune anticipazioni dell'intervista che sarà trasmessa integralmente in giornata.
"Per questo chiediamo ai nostri amici, ai nostri alleati, di rafforzarci. È molto importante”, ha aggiunto Zelensky, secondo cui Vladimir Putin "ha paura" dell'operazione di Kiev nella regione russa del Kursk.
Trump: "Zelensky è il più grande commerciante della storia"
Il presidente ucraino Zelensky non è altro che "il più grande venditore della storia", poiché lascia il Paese con miliardi di dollari dopo ogni visita negli Stati Uniti, ha detto il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump durante un comizio nello Stato della Pennsylvania.
Inoltre, l'ex capo della Casa Bianca ha nuovamente affermato che, in caso di vittoria, chiamerà il presidente dell'Ucraina e Vladimir Putin e li esorterà a fare la pace. "Li chiamerò e dirò loro 'dovete fare un accordo. È una follia", ha affermato Trump senza fornire, ancora una volta, alcun dettaglio del suo “piano di pace”.
Esteri
Israele, nuovi raid in Libano: “Colpiti 1.600 siti...
Attacco totale contro Hezbollah che oggi lanciato 20 razzi sul nord di Israele. Quasi 2mila feriti nel Paese dei Cedri. Usa contrari a invasione di terra Israele in Libano: 'idee concrete' per alleviare crisi
I raid aerei israeliani contro Hezbollah nel sud del Libano, che hanno ucciso almeno 492 persone e ne hanno ferite altre 1.645 secondo quanto dichiarato da Beirut, non si fermano.
Nuovi raid di Israele nella notte
Le Forze di Difesa Israeliane hanno annunciato di aver effettuato nella notte un attacco aereo contro la cellula di Hezbollah che ha sparato in direzione dell'area di Afula e di aver distrutto le basi di lancio. Inoltre, i jet hanno colpito decine di obiettivi di Hezbollah in diverse aree del Libano meridionale, con esplosioni secondarie che indicano che negli edifici erano immagazzinate armi, afferma l'Idf.
Hezbollah dal canto suo aveva annunciato all'alba di oggi di aver sparato una ventina di proietti contro postazioni militari israeliane e una fabbrica di munizioni in risposta alla campagna di bombardamenti dell'esercito israeliano. Hezbollah ha confermato attacchi con razzi Fadi-1 e Fadi-2 contro la base di Amos, che considera il principale hub logistico e di trasporto nel nord del Paese, la fabbrica di esplosivi Zichron a 60 chilometri dal confine, la base aerea di Ramat David e l'aeroporto militare di Megiddo, secondo l'emittente televisiva libanese Al Manar.
Israele aveva avvertito che gli attacchi contro il gruppo si sarebbero allargati e i civili libanesi sono stati avvertiti di fuggire dalle aree in cui si pensa che il gruppo terroristico sostenuto dall'Iran nasconda armi.
Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato di aver colpito in un giorno circa 1.600 obiettivi in tutto il Libano, tra cui molte case che - a detta loro - ospitavano armi che minacciavano direttamente il Paese, nel più micidiale bombardamento aereo dalla guerra del 2006 contro Hezbollah, accrescendo i timori di un nuovo scoppio di un conflitto totale sul resistibile confine.
Chiuse molte scuole nel nord di Israele
Il Comando responsabile del fronte interno israeliano ha disposto la chiusura per oggi di diverse scuole in alcune città del nord del Paese, mentre continuano gli attacchi di Hezbollah. Secondo quanto riferito dal Times of Israel, sono state cancellate le lezioni nelle aree di Megido, Yokneam Illit, Daliyat al-Karmel e Isfiya, dopo che già erano state chiuse le scuole nell'area di Haifa.
Molte compagnie sospendono voli per la regione
Diverse compagnie aeree hanno annunciato la sospensione dei loro voli per il Medio Oriente a fronte della nuova escalation di tensioni tra Israele e Hezbollah. Wizz Air ha temporaneamente sospeso i voli per Tel Aviv e Amman per la giornata di oggi, la British Airways ha adottato lo stesso provvedimento per le prossime 48 ore, mentre Qatar Airways non volerà a Beirut fino a domani. Wizz Air ha assicurato di essere in contatto diretto con i passeggeri coinvolti e di seguire la situazione da vicino in coordinamento con le autorità competenti per la sicurezza.
Ieri la Lufthansa aveva annunciato un'estensione delle cancellazioni dei voli per e da Israele fino al 14 ottobre. Una decisione che coinvolge le altre compagnie del gruppo, tra cui Austrian Airlines, Swiss, Brussels Airlines e Eurowings. Malgrado le cancellazioni, un portavoce dell'aeroporto Ben Gurion ha assicurato che lo scalo opera regolarmente per arrivi e partenze. Nessuno volo è stato dirottato su altri paesi.
Francia chiede convocazione riunione di emergenza Consiglio Onu
"Dopo gli attacchi che hanno provocato centinaia di vittime in Libano, ho chiesto che questa settimana venga organizzata una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite". A scriverlo su X, è stato il nuovo ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot.
Cina: condanniamo attacchi indiscriminati contro i civili
Pechino ha espresso sostegno al Libano e condannato gli "attacchi indiscriminati contro i civili": "Prestiamo molta attenzione agli sviluppi nella regione, in particolare alla recente esplosione di apparecchiature di comunicazione in Libano, e ci opponiamo fermamente agli attacchi indiscriminati contro i civili", ha dichiarato l'alto diplomatico cinese Wang Yi incontrando il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib a New York, secondo quanto rende noto il ministero degli Esteri cinese.
Il giorno più lungo e sanguinoso per il Libano
Per il Libano lunedì è stato il giorno più lungo e sanguinoso, il peggiore da quasi 12 mesi, da quando cioè l'8 ottobre dello scorso anno sono iniziate le ostilità al confine tra lo Stato ebraico e il Paese dei cedri. Schermaglie innescate dal sostegno di Hezbollah ad Hamas, che il giorno precedente aveva attaccato Israele e scatenato la campagna militare delle forze israeliane nella Striscia di Gaza.
L'Idf ha dichiarato che l'aviazione stava prendendo di mira le case in cui Hezbollah aveva piazzato “razzi, droni e missili” e ha ripetutamente esortato i civili della Valle della Beqaa in Libano a fuggire dalle case in cui erano conservate tali armi. Ha dichiarato che molti dei morti erano membri di Hezbollah. Anche gli israeliani si sono messi al riparo mentre Hezbollah ha bombardato Israele con oltre 200 razzi nella sola giornata di ieri, facendo scattare le sirene nel nord di Israele, vicino alla metropoli della baia di Haifa e a sud fino ad alcuni insediamenti della Cisgiordania vicino a Tel Aviv, causando alcuni danni ma nessuna vittima grave si legge sul Times of Israel. I bombardamenti, tra i più pesanti da quando sono scoppiati i combattimenti l'8 ottobre dello scorso anno, sono serviti ad alzare la posta in gioco dopo che il giorno prima il gruppo terroristico aveva bombardato le comunità settentrionali con almeno 150 razzi.
In Libano, i video condivisi sui social media sembravano mostrare masse in fuga dalle principali città e le autorità hanno iniziato ad aprire le scuole per ospitare migliaia di nuovi sfollati.
Le parole di Netanyahu
Parlando da una sala di comando sotterranea del quartier generale militare di Tel Aviv, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto che Israele stava cambiando l'equilibrio di potere con Hezbollah, segnalando che Israele non avrebbe più giocato in difesa dopo mesi di violenza transfrontaliera. Decine di migliaia di israeliani sono stati sfollati dalle loro case nel nord di Israele dallo scorso ottobre a causa dell'incessante lancio di razzi da parte di Hezbollah, e la settimana scorsa il gabinetto di Israele ha definito il ritorno sicuro di questi residenti alle loro case come obiettivo ufficiale del conflitto in corso.
Usa contrari a invasione di terra Israele in Libano: 'idee concrete' per alleviare crisi
Gli Stati Uniti stanno presentando idee "concrete" per alleviare la crisi in Libano. Lo ha affermato un funzionario statunitense, riporta Cgtn, esprimendo la contrarietà Usa rispetto a un'invasione di terra israeliana per colpire Hezbollah.