Royal Family, quanto mi costi? Il no alla monarchia è (anche) questione di soldi
Un'associazione antimonarchica stima che la famiglia reale costi mezzo miliardo di sterline ogni anno
No alla monarchia nel Regno Unito: la royal family costa troppo. Gli attivisti antimonarchici invocano l'austerity per giustificiare il no alla famiglia reale. Carlo, Camilla, William, Kate - per non parlare di Harry 'in esilio' in California - costano oltre 500 milioni di sterline (circa 600 milioni di euro) all'anno. A dare i numeri è Republic, un'organizzazione che si batte per l'elezione di un capo dello Stato, che ha pubblicato un rapporto: il documento analizza dati esistenti, studi e articoli di giornale sulle finanze reali e arriva alla conclusione secondo cui la monarchia costa ben 510 milioni di sterline (613 milioni di euro) all'anno.
I resoconti reali ufficiali pubblicati all'inizio di questìanno hanno rivelato che la monarchia riceverà un aumento di oltre 45 milioni di sterline (55 milioni di euro), con un incremento del 53 per cento del suo reddito annuale, grazie al quale nelle casse della famiglia reale arriveranno 130 milioni di sterline (156 milioni di euro).
L'impennata dei profitti della Crown Estate a 1,1 miliardi di sterline (1,3 miliardi di euro) significa che il patrimonio della corona, finanziato dai contribuenti e che sostiene gli impegni ufficiali della famiglia reale, aumenterà da 86,3 milioni di sterline (104 milioni di euro) nel 2024-25 a 132 milioni di sterline nel 2025-26.
I funzionari hanno affermato che l'aumento verrà utilizzato per contribuire a finanziare le fasi finali del programma di manutenzione decennale da 369 milioni di sterline (443,5 milioni di sterline), aggiornando il cablaggio elettrico, l'impianto idraulico e il sistema di riscaldamento di Buckingham Palace.
Graham Smith, amministratore delegato di Republic, ha dichiarato: "Se la cancelliera dello Scacchiere (equivalente del ministro delle finanze) Rachel Reeves pensa che siano necessarie decisioni difficili in questi tempi difficili, deve iniziare dai reali. Ci viene detto che il bilancio sarà doloroso. Beh, se questo è vero, i tagli devono iniziare dai vertici. Come possiamo parlare di tagliare l'indennità invernale per il carburante sprecando mezzo miliardo di sterline per i reali? Come difende il governo questa retorica di decisioni dolorose quando i reali ci costano abbastanza da pagare 18.000 infermieri del servizio sanitario nazionale?".
"I finanziamenti" alla Royal Family "stanno andando fuori controllo e sono destinati ad aumentare di altri 45 milioni di sterline all'anno - ha aggiunto Smith - Eppure il costo reale della monarchia supera di gran lunga il mezzo miliardo di sterline".
Republic sostiene che il costo maggiore è stato stimato in 150 milioni di sterline (180 milioni di sterline) per la sicurezza reale e ulteriori 96 milioni di sterline (115 milioni di euro) in "mancate entrate", sostiene il rapporto, poiché le residenze reali "occupate dalla famiglia reale non possono essere utilizzate al massimo delle loro potenzialità dallo Stato".
Cronaca
Donna suicida con la capsula per morire, arresti in Svizzera
Si tratta del primo utilizzo della controversa Sarco, la capsula che provoca la morte saturando l'aria di azoto
Arresti in Svizzera nell'ambito di un'inchiesta aperta dalla procura di Sciaffusa dopo la morte di una donna con la controversa 'capsula suicida' Sarco (nome derivato da sarcofago). Si tratta del primo utilizzo della capsula, che provoca la morte saturando l'aria di azoto, e si sarebbe verificato in un capanno situato in una foresta del canton Sciaffusa.
Proprio ieri la ministra della sanità Elisabeth Baume-Schneider ha dichiarato, durante il question time al Consiglio nazionale, che la capsula suicida Sarco non è conforme alla legge. In estate, i ministeri pubblici di diversi cantoni, tra cui quello di Sciaffusa, hanno annunciato che avrebbero avviato procedimenti penali se la capsula fosse stata utilizzata nel loro cantone.
Cronaca
A Milano iniziativa ‘di cuore’: raccolti 1,5...
Quando si dice 'avere un grande cuore'. E' ciò che sta accadendo nell'hinterland di Milano, a Busto Garolfo, dove è stata lanciata una singolare iniziativa per poter acquistare un defibrillatore da destinare alla comunità, che ha riscosso talmente tanto successo che l’obiettivo ora è raddoppiato. L'idea è nata dal Milan Club Busto Garolfo e dall'Associazione Combattenti e Reduci di Busto Garolfo ed è stata realizzata in collaborazione con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e il patrocinio del Comune di Busto Garolfo.
Gli organizzatori hanno lanciato un appello alla cittadinanza, chiedendo di portare quelle monetine che oggi non vuole più nessuno, i cosiddetti 'ramini'. La raccolta è stata organizzata attraverso una capillare attività di distribuzione di volantini e contenitori nei negozi della zona, con il coinvolgimento dei commercianti e del pubblico: "Abbiamo distribuito i volantini nei negozi -spiega Gianni Raimondi, presidente del Milan Club Busto Garolfo e organizzatore dell'evento-. Poi in settimana siamo ritornati nei vari punti vendita e abbiamo recuperato i contenitori".
Nel pomeriggio di domenica scorsa, poi, i volontari si sono riuniti presso la sede di Busto Garolfo della Bcc per pesare le monetine raccolte: "Quando siamo arrivati, alle 15 -racconta Raimondi- abbiamo scaricato tutti i raccoglitori e con le monetine abbiamo creato una composizione, che abbiamo esposto. Intanto che scaricavamo i contenitori, pesavamo le monetine raccolte e siamo arrivati a quasi un quintale e mezzo. Dai conti fatti e dal peso delle monetine, il costo del fibrillatore sembrerebbe già coperto".
Per questo motivo si è deciso di prorogare la raccolta fino a sabato prossimo, 28 settembre, quando sarà allestito un ulteriore punto di raccolta davanti al Circolo Combattenti e Reduci di Busto Garolfo, per provare a raddoppiare l'obiettivo: "Vorremmo consentire a chi non ha ancora contribuito di partecipare all'iniziativa -dice Raimondi-. Sabato pomeriggio, dalle 15 a oltranza, raccoglieremo le ultime monetine. Il sogno è quello di riuscire ad acquistare due defibrillatori. Vediamo se, tra uno sconto e qualcos'altro, riusciremo a prendere anche il secondo".
"Siamo orgogliosi di essere parte di un'iniziativa così significativa e solidale come la raccolta fondi per l'acquisto di un defibrillatore per la nostra comunità di Busto Garolfo -commenta il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi-. Questo progetto rappresenta un esempio tangibile di come l'unione e la partecipazione di tutti possano fare la differenza, anche attraverso un piccolo gesto come donare le monetine che restano in tasca. Ogni singolo centesimo raccolto diventerà un investimento prezioso per la sicurezza e la salute dei nostri concittadini".
Sostenibilità
Sostenibilità, italiani e biodiversità: per oltre l’85% è...
Un’indagine di AstraRicerche per Findus
La conoscenza degli italiani sul tema biodiversità appare limitata, tanto che più di un italiano su due (56%) ammette di avere informazioni frammentarie o inesistenti. Più preparata la Gen Z per cui il livello di consapevolezza, tra chi dichiara di saperne molto o abbastanza, sale al 57%, rispetto al 44% della media nazionale. È quanto emerge dall’indagine 'Gli italiani e la biodiversità' (somministrata ad agosto 2024 ad un campione rappresentativo di 1.528 persone tra i 18 e i 65 anni e 607 giovanissimi tra i 5 e il 14 anni, assistiti da un adulto nella compilazione), commissionata ad AstraRicerche da Findus e presentata in occasione del lancio del progetto 'Futuro Fiorito', che dal 24 al 28 settembre trasformerà l’edicola di Piazza XXIV Maggio di Milano in un’oasi in fiore, ospitando attività e workshop per educare le persone di tutte le età alla salvaguardia del Pianeta e delle sue specie ed aumentare la consapevolezza sulla biodiversità.
Tra i dati emersi dalla ricerca, la necessità di maggiore educazione e sensibilizzazione sul tema della biodiversità (per il 90,2% degli intervistati molto o abbastanza): una maggiore informazione sul tema favorirebbe, almeno in parte, comportamenti pro-ambiente secondo l’84,5% degli intervistati. Pensiero condiviso anche dai più giovani, il cui livello di informazione sul tema cresce all’aumentare dell’età: ne sa molto o abbastanza il 38% degli 11-14enni, il 32% dei bambini di 8-10 anni e il 18% dei piccoli tra i 5-7 anni.
Oltre l’80% di bambini e ragazzi manifesta il desiderio che si parli di più a scuola di natura, ecologia, biodiversità. La stragrande maggioranza degli italiani (85,5%) ritiene necessario preservare la biodiversità dei vari ecosistemi del mondo con opportune azioni e per il 54,8% si tratta di una necessità urgente e importantissima: mari e oceani sono considerati gli ambienti più minacciati (79,8%), seguiti dalle foreste (72,2%) e dai ghiacciai (61,6%). Anche le aziende possono svolgere la loro parte, contribuendo positivamente alla conservazione della biodiversità senza compromettere l'efficienza e la sostenibilità economica (85%).
Dal 24 al 28 settembre in Piazza XXIV Maggio il progetto 'Futuro Fiorito'
Dal 24 al 28 settembre, l’edicola di Piazza XXIV Maggio a Milano ospiterà 'Futuro Fiorito', il nuovo progetto di Findus per aumentare la consapevolezza sulla biodiversità e sensibilizzare persone di tutte le età alla salvaguardia del Pianeta. Questa speciale 'Edicola Fiorita' diventerà il centro di attività e workshop interattivi, offrendo un percorso educativo per sensibilizzare persone di tutte le età alla salvaguardia del Pianeta e ispirare gesti quotidiani per fare la differenza.
“In un momento storico in cui il cambiamento climatico minaccia flora e fauna, Futuro Fiorito rappresenta un tassello chiave nel lungo impegno di Findus per un futuro sostenibile e la tutela della biodiversità - ha dichiarato Marco Miglioranza, Head of Marketing Findus - Produrre cibo impattando meno sull’ambiente, tutelando le risorse naturali, è la sfida di Findus: ci impegniamo a restituire al territorio ciò che da esso riceviamo, contribuendo così a migliorare l'ambiente in cui operiamo e viviamo. Oltre ad adottare pratiche sostenibili all'interno della nostra catena di approvvigionamento e produzione, ci impegniamo a promuovere iniziative di sensibilizzazione tra i nostri consumatori, perché riteniamo che la consapevolezza sia il primo passo verso il cambiamento. Solo informando e coinvolgendo attivamente i consumatori possiamo innescare una trasformazione reale e duratura, affinché ognuno di noi, con piccoli gesti quotidiani, possa contribuire alla salvaguardia del Pianeta e delle sue preziose risorse”. Un esempio concreto dell’impegno di Findus in questo senso è il progetto 'A scuola di futuro', realizzato insieme a ScuolAttiva Onlus, che si occuperà di coinvolgere classi di studenti durante tutta la settimana dedicata a Futuro Fiorito. Attivo da 7 anni, il programma ha già coinvolto 14.500 classi e 261.500 studenti della scuola primaria.
Secondo quanto emerso dalla ricerca, in merito alle azioni da compiere per proteggere la biodiversità, gli italiani ritengono fondamentale riciclare correttamente i rifiuti (65,6%), sostenere il rimboschimento e penalizzare le produzioni che si basano sul disboscamento (61,6%). Sono ritenute rilevanti anche evitare lo spreco di acqua (57,5%), ridurre i consumi quando possibile (53,8%) e aumentare il numero e l’estensione delle aree protette (52,7%). Lo stesso ordine di azioni è condiviso anche dalle generazioni più giovani (5-14 anni), che ritengono inoltre fondamentale piantare un albero o un fiore (32,1%), seguita dal ripulire dall'immondizia le aree naturali (31,2%), ad esempio un parco vicino a casa o una spiaggia.