Ucraina, Zelensky: “Fine guerra con Russia più vicina di quanto si creda”
Il presidente ucraino è in visita negli Stati Uniti, dove si appresta a presentare il suo 'piano per la vittoria'. Trump: "E' il più grande commerciante della storia"
La fine della guerra con la Russia "è più vicina" di quanto si creda. E' quanto sostiene il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista ad Abc News, mentre è in visita negli Stati Uniti, dove si appresta a presentare il suo 'piano per la vittoria'. "Penso che siamo più vicini alla pace di quanto pensiamo... Siamo più vicini alla fine della guerra”, ha detto, secondo alcune anticipazioni dell'intervista che sarà trasmessa integralmente in giornata.
"Per questo chiediamo ai nostri amici, ai nostri alleati, di rafforzarci. È molto importante”, ha aggiunto Zelensky, secondo cui Vladimir Putin "ha paura" dell'operazione di Kiev nella regione russa del Kursk.
Trump: "Zelensky è il più grande commerciante della storia"
Il presidente ucraino Zelensky non è altro che "il più grande venditore della storia", poiché lascia il Paese con miliardi di dollari dopo ogni visita negli Stati Uniti, ha detto il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump durante un comizio nello Stato della Pennsylvania.
Inoltre, l'ex capo della Casa Bianca ha nuovamente affermato che, in caso di vittoria, chiamerà il presidente dell'Ucraina e Vladimir Putin e li esorterà a fare la pace. "Li chiamerò e dirò loro 'dovete fare un accordo. È una follia", ha affermato Trump senza fornire, ancora una volta, alcun dettaglio del suo “piano di pace”.
Esteri
Raid israeliani in Libano, ultime news
Chiuse molte scuole nel nord di Israele
Nuovi raid israeliani sul Libano nella notte all'indomani del giorno più lungo e sanguinoso, il peggiore da quasi 12 mesi, da quando cioè l'8 ottobre dello scorso anno sono iniziate le ostilità al confine tra lo Stato ebraico e il Paese dei cedri. Sono almeno 492 le persone morte, tra cui 35 bambini.
Il Comando responsabile del fronte interno israeliano ha disposto la chiusura per oggi di diverse scuole in alcune città del nord del Paese, mentre continuano gli attacchi di Hezbollah. Secondo quanto riferito dal Times of Israel, sono state cancellate le lezioni nelle aree di Megido, Yokneam Illit, Daliyat al-Karmel e Isfiya, dopo che già erano state chiuse le scuole nell'area di Haifa.
Esteri
Brasile, ordinato l’arresto del cantante Gusttavo Lima
La misura nell'ambito di un'indagine, nota come 'Operazione Integrazione', su riciclaggio di denaro e gioco d'azzardo illegale
Il tribunale di Pernambuco ha ordinato l'arresto del cantante brasiliano Gusttavo Lima, nell'ambito di un'indagine, nota come 'Operazione Integrazione', su riciclaggio di denaro e gioco d'azzardo illegale, che ha portato anche alla detenzione per l'influencer Deolane Bezerra. Secondo il tribunale, che ha disposto anche il sequestro del passaporto del cantante, Lima avrebbe aiutato due ricercati a lasciare il paese. All'inizio del mese era stato sequestrato un aereo intestato alla società Balada Eventos e Produções LTDA., di cui Gusttavo Lima è socio.
In un comunicato, la difesa del cantante ha affermato di aver appreso dai media della richiesta di arresto, che "è una decisione completamente contraria ai fatti già chiariti" e ha assicurato "che non verrà risparmiato alcuno sforzo per combattere legalmente una decisione ingiusta senza fondamenti giuridici”.
Lima è diventato famoso in tutto il mondo grazie alla canzone Balada, vero e proprio tormentone estivo nel 2012.
Esteri
Israele, nuovi raid in Libano: “Colpiti 1.600 siti...
Attacco totale contro Hezbollah. Quasi 2mila feriti nel Paese dei Cedri. Usa contrari a invasione di terra Israele in Libano: 'idee concrete' per alleviare crisi
Non si fermano i raid aerei di Israele contro Hezbollah nel sud del Libano. Almeno 492 persone sono morte e 1.645 ferite negli ultimi attacchi, secondo quanto dichiarato da Beirut.
Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato di aver colpito in un giorno circa 1.600 obiettivi in tutto il Libano, tra cui molte case che - a detta loro - ospitavano armi che minacciavano direttamente il Paese, nel più micidiale bombardamento aereo dalla guerra del 2006 contro Hezbollah, accrescendo i timori di un nuovo scoppio di un conflitto totale sul resistibile confine.
Nuovi raid di Israele nella notte
Le Forze di Difesa Israeliane hanno annunciato di aver effettuato nella notte un attacco aereo contro la cellula di Hezbollah che ha sparato in direzione dell'area di Afula e di aver distrutto le basi di lancio. Inoltre, i jet hanno colpito decine di obiettivi di Hezbollah in diverse aree del Libano meridionale, con esplosioni secondarie che indicano che negli edifici erano immagazzinate armi, afferma l'Idf.
Israele aveva avvertito che gli attacchi contro il gruppo si sarebbero allargati e i civili libanesi sono stati avvertiti di fuggire dalle aree in cui si pensa che il gruppo terroristico sostenuto dall'Iran nasconda armi.
Oltre 65 razzi dal Libano, ferita una donna
Stamani sono stati più di 65 i razzi che sono stati lanciati dal Libano in direzione del nord di Israele. Lo rendono noto le forze israeliane (Idf), precisando che una decina di missili sono stati lanciati contro aree a est di Haifa, molti dei quali sono stati intercettati dalla difesa area. Fonti mediche, riporta inoltre il Times of Israel, hanno confermato il ferimento, in modo lieve, di una donna di 58 anni colpita da schegge di un razzo intercettato. La zona di Kiryat Shmona è invece finita nel mirino di una raffica di 50 razzi, molti dei quali sono stati intercettati, mentre altri hanno provocato danni materiali. Qui i Vigili del Fuoco sono al lavoro per domare un incendio. Cinque razzi sono stati lanciati in direzione della valle di Jezreel.
Chiuse molte scuole nel nord di Israele
Il Comando responsabile del fronte interno israeliano ha disposto la chiusura per oggi di diverse scuole in alcune città del nord del Paese, mentre continuano gli attacchi di Hezbollah. Secondo quanto riferito dal Times of Israel, sono state cancellate le lezioni nelle aree di Megido, Yokneam Illit, Daliyat al-Karmel e Isfiya, dopo che già erano state chiuse le scuole nell'area di Haifa.
Raid Idf su Gaza, almeno 7 morti
Oltre a quelli in Libano, continuano i raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Come riporta l'agenzia di stampa Wafa, ''i paramedici hanno recuperato i corpi di cinque morti e alcuni feriti dopo che un raid israeliano ha preso di mira una casa'' a Khan Younis. Altre due persone, prosegue la Wafa, sono state uccise e cinque sono state ferite in diversi bombardamenti israeliani dell'area. Colpito anche il quartiere di Zeitoun a Gaza City, scrive la Wafa.
Premier Mikati sarà ad Assemblea Onu
Il primo ministro libanese Najub Mikati volerà a New York per partecipare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il cambio di programma è stato annunciato dall'ufficio del premier libanese ''alla luce dei recenti sviluppi''. Cancellata, quindi, la riunione di governo che Mikati aveva convocato per questa mattina a Beirut.
In precedenza il premier libanese aveva annunciato l'intenzione di restare in Libano dopo gli intensi raid israeliani contro il suo Paese. Ieri Mikati aveva accusato Israele di condurre una ''guerra di sterminio'' e di aver elaborato un ''piano di distruzione di villaggi e città libanesi''. Aveva anche chiesto ''alle Nazioni Unite e ai Paesi influenti di fermare l'aggressione'' israeliana.
Molte compagnie sospendono voli per la regione
Diverse compagnie aeree hanno annunciato la sospensione dei loro voli per il Medio Oriente a fronte della nuova escalation di tensioni tra Israele e Hezbollah. Wizz Air ha temporaneamente sospeso i voli per Tel Aviv e Amman per la giornata di oggi, la British Airways ha adottato lo stesso provvedimento per le prossime 48 ore, mentre Qatar Airways non volerà a Beirut fino a domani. Wizz Air ha assicurato di essere in contatto diretto con i passeggeri coinvolti e di seguire la situazione da vicino in coordinamento con le autorità competenti per la sicurezza.
Ieri la Lufthansa aveva annunciato un'estensione delle cancellazioni dei voli per e da Israele fino al 14 ottobre. Una decisione che coinvolge le altre compagnie del gruppo, tra cui Austrian Airlines, Swiss, Brussels Airlines e Eurowings. Malgrado le cancellazioni, un portavoce dell'aeroporto Ben Gurion ha assicurato che lo scalo opera regolarmente per arrivi e partenze. Nessuno volo è stato dirottato su altri paesi.
Francia chiede convocazione riunione di emergenza Consiglio Onu
"Dopo gli attacchi che hanno provocato centinaia di vittime in Libano, ho chiesto che questa settimana venga organizzata una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite". A scriverlo su X, è stato il nuovo ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot.
Cina: condanniamo attacchi indiscriminati contro i civili
Pechino ha espresso sostegno al Libano e condannato gli "attacchi indiscriminati contro i civili": "Prestiamo molta attenzione agli sviluppi nella regione, in particolare alla recente esplosione di apparecchiature di comunicazione in Libano, e ci opponiamo fermamente agli attacchi indiscriminati contro i civili", ha dichiarato l'alto diplomatico cinese Wang Yi incontrando il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib a New York, secondo quanto rende noto il ministero degli Esteri cinese.
Anp: "Israele vuole allargare il conflitto"
Il ministero degli Esteri dell'Autorità palestinese "condanna l'aggressione dell'occupazione contro il Libano" dopo che ieri mattina si è intensificata l'escalation tra gli Hezbollah libanesi e Israele. Per le autorità palestinesi è un "tentativo di allargare il cerchio della guerra e l'aggressione per far esplodere tutta la regione". In una nota diffusa nelle scorse ore il ministero denuncia "una palese violazione del diritto internazionale umanitario" e un allargamento "della guerra di sterminio e sfollamento" lanciata da Israele contro i palestinesi. Dal ministero arrivano le condoglianze al governo di Beirut per "i martiri e i feriti" e per la "distruzione di strutture pubbliche e proprietà private". L'accusa è che si tratti di operazioni "a beneficio degli obiettivi e dei piani dell'estrema destra al potere in Israele".
Intanto il leader palestinese Mahmoud Abbas ha sollecitato la mobilitazione degli ospedali palestinesi in Libano e ha invitato i palestinesi che vivono nel Paese dei Cedri di "andare a donare il sangue per aiutare i fratelli palestinesi feriti".