Fiere, Iccs premia Ieg Asia come migliore Pmi italiana a Singapore
Durante gli Iccs Business Awards ‘24
La Camera di Commercio Italiana a Singapore (Iccs) ha premiato Ieg Asia Pte. Ltd., società controllata da Italian Exhibition Group (Ieg), durante gli Iccs Business Awards ‘24, riconoscendola ‘Migliore Pmi italiana a Singapore’. La prestigiosa iniziativa evidenzia il ruolo delle imprese nel promuovere le relazioni internazionali e la collaborazione economica tra l’Italia e la Città del Leone. La giuria ha premiato Ieg Asia per i suoi investimenti nel settore Mice (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions) di Singapore, in particolare attraverso Sigep Asia e Sije, e per l’impegno nel plasmare il panorama di business della Città del Leone e promuovere la collaborazione con l’Italia. A ricevere il premio alla presenza dell’ambasciatore italiano a Singapore, Dante Brandi, del direttore dell’Italian Trade Agency (Ice) a Singapore, Giorgio Calveri, dei leader e rappresentanti delle comunità imprenditoriali italiane e singaporiane, sono stati Ilaria Cicero, Ceo di Ieg Asia e Francesco Santa, international business development director di Ieg. Presente Carlo Costa, Cco di Ieg.
"Ringrazio Iccs e coloro che hanno sostenuto Ieg Asia in questo percorso di crescita in una città in cui sempre più aziende italiane approdano e che rappresenta il più importante hub economico di tutta l’area Asean", sottolinea Ilaria Cicero. "In poco più di un anno, Ieg Asia ha acquisito manifestazioni nei settori F&B, Ho.re.Ca. e Gioielleria da un organizzatore locale e da uno internazionale, anche con il supporto e la consulenza di Algebra Pte. Ltd. di Singapore. Numerose le sfide affrontate, altre ci attendono: continueremo con tenacia e professionalità a espandere il nostro business a Singapore e nei Paesi Asean".
"Questo premio ci onora. Ed una conferma del nostro impegno nel portare l'eccellenza italiana nel mondo, in particolare a Singapore, la prima destinazione delle esportazioni del nostro Paese nel Sud-Est asiatico che nel 2023 hanno superato i 2,8 miliardi di euro (+16,9%)", aggiunge Francesco Santa. "È il risultato del lavoro e della passione del nostro team, e della fiducia e supporto dei nostri partner e clienti". “Secondo le stime del Ministero del Commercio e dell'Industria, l'economia di Singapore è cresciuta del 2,7% nel Q1 del 2024: più velocemente di quanto fatto nel Q4 del 2023. Anche alla luce di questi numeri - ha sottolineato Carlo Costa - questo riconoscimento è importante, oltre a dimostrare che lo ‘spirito Ieg’, che ci motiva ad affrontare il mercato con curiosità, professionalità, gioco di squadra e attenzione ai dettagli, è vincente anche lontano dal nostro headquarter, sempre fortemente connesso a tutte le sedi del Gruppo".
E nel frattempo arriva un altro importante riconoscimento: Italian Exhibition Group è per il secondo anno consecutivo l’unico italiano tra i primi 27 player fieristici nel mondo inseriti nella prestigiosa classifica di Stax - realtà di consulenza strategica globale - basata sul fatturato prodotto esclusivamente da fiere dirette degli organizzatori. Rilevante anche il fatto che quattro delle prime 27 posizioni della classifica sono occupate da partner industriali o commerciali di Ieg che proietta le industry leader del Gruppo in aree geografiche strategiche come Medio Oriente e Americhe.
Informa è infatti collocato da Stax al primo posto ed è partner di Ieg con Jgt in Dubai dedicata alla filiera dell’oro e del gioiello. Così come partner di Ieg sono Koelnmesse (per Sigep China), mentre Deutsche Messe è partner di Ieg in Messico e Canada. Presente in classifica anche Nürnberg Messe, che nel quartiere fieristico vicentino di Ieg organizza Focus on Pcb.
Economia
Nuovo Frecciarossa 1000, più green e tech, circolerà da...
Oltre 1,3 mld di investimento per 46 treni, 36 già commissionati a Hitachi con opzione per ulteriori 10 treni
Più tecnologico e più sostenibile, il nuovo Frecciarossa 1000 di Trenitalia (Gruppo Fs) inizierà a viaggiare sui binari italiani entro il 2025. Presentato oggi a Berlino, durante la fiera internazionale InnoTrans, il nuovo Frecciarossa fa parte di un ordine di Trenitalia commissionato a Hitachi per la fornitura di 36 treni Etr1000, con opzione per ulteriori 10 convogli, per un totale di 46 treni e un valore economico complessivo di oltre 1,3 miliardi di euro. Le prime consegne sono previste a partire dal prossimo anno, fino al 2028, con un ritmo di circa otto treni l’anno.
Il Frecciarossa 1000 raggiunge una velocità massima di 300 km/h (è omologato per raggiungere i 360 km/h) ed è il primo treno alta velocità al mondo ad avere ottenuto la certificazione di impatto ambientale (Epd) basata su un’attenta Analisi del Ciclo di Vita (Lca). Ogni dettaglio, dalle leghe leggere di cui è composto, fino ai nuovi motori elettrici che lo spingono, è stato progettato per ridurre al minimo il consumo di energia.Tra le caratteristiche della nuova generazione di Frecciarossa 1000, l’aumento del tasso di riciclabilità che arriva al 97,1% (+2,7% rispetto alla precedente flotta), un’affidabilità accresciuta grazie al miglioramento dell’efficienza del sistema di trazione, unito ad un miglioramento dell’efficienza energetica.
Corradi: "nuovo Frecciarossa 1000 più green, pensiamo alle future generazioni"
"Un treno come questo dura più di 25 anni, è diventata una responsabilità fondamentale pensare a cosa lasciamo alle prossime generazioni", dice Luigi Corradi, Ad Trenitalia, in un punto stampa in occasione dell’inaugurazione del nuovo Frecciarossa 1000 a InnoTrans. Uno dei punti che noi ormai mettiamo nelle gare per comprare i treni è proprio la riciclabilità dei materiali e il passaggio che stiamo introducendo, e lo abbiamo già fatto sugli intercity, è di usare materiali riciclabili: sugli intercity abbiamo fatto dei sedili nuovi utilizzando plastiche riciclate, recuperate dal mare". Non solo, "abbiamo ridotto i consumi. Tra il fatto che pesa un po' meno e le tecnologie nuove usate per il convertitore, ci aspettiamo una riduzione dei consumi del 5-10%. Considerato che le flotte sono ampissime e vanno avanti e indietro per l'Italia, parliamo di un impatto importante. Un treno come questo fa più di 500mila km l'anno".
Un piano di espansione in Europa
Il Frecciarossa 1000 è stato progettato e realizzato per viaggiare, oltre l'Italia, su sette reti ferroviarie europee, Francia, Germania, Spagna, Austria, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio. Frecciarossa raggiunge 120 destinazioni in Italia con oltre 270 collegamenti giornalieri, e corre anche sui binari di Spagna e Francia. "Un treno totalmente italiano ma che esportiamo anche all'estero - aggiunge Corradi - Gira fondamentalmente in Italia, è operato in Italia ma anche in Spagna con successo enorme - stiamo crescendo moltissimo sul mercato spagnolo - e poi andiamo anche in Francia. Abbiamo un piano di espansione che non posso svelare oggi, ma vedremo sempre più questo treno in giro per l'Europa, è stato progettato per andare nei sette Paesi europei più importanti dal punto di vista ferroviario".
Rixi: "Con Frecciarossa 1000 l'Italia corre verso il futuro"
"Benvenuto al Frecciarossa 1000, gioiello del Made in Italy al 100% presentato a Berlino". Così il vice ministro al Mit Edoardo Rixi nel corso de suo intervento per il debutto ufficiale del treno Frecciarossa 1000 a InnoTrans. "Grazie alla sua tecnologia avanzata, ridefinisce gli standard di efficienza e sicurezza del trasporto ferroviario internazionale. Con una velocità massima prossima a 400 km/h, il Frecciarossa 1000 è il frutto della collaborazione tra alcune delle migliori aziende del settore, che hanno saputo creare un mezzo di trasporto all’insegna della sostenibilità, del comfort e della velocità. Interamente prodotto in italia rappresenta una eccellenza del Made in italia per confort, lusso e prestazioni".
Economia
Cdp, in arrivo a novembre la nuova edizione...
In questi anni sono state coinvolte oltre 70 imprese italiane e francesi con oltre 100 ore di formazione e oltre 400 incontri di business matchin.
Sostenere crescita, innovazione e internazionalizzazione delle imprese è sicuramente uno dei pilastri dell’attività di Cassa Depositi e Prestiti. E' con questa consapevolezza che è stata ampliata l’offerta alle aziende affiancando ai tradizionali strumenti di supporto finanziario, anche prodotti dedicati allo sviluppo del capitale umano e alla crescita delle imprese sul mercato domestico e internazionale, due condizioni necessarie per lo sviluppo economico e sociale del Paese. (VIDEO)
Per questi motivi, Cassa Depositi e Prestiti ha lanciato diversi programmi di formazione rivolti alle Pmi e alle Mid-Cap italiane e tra questi, emerge l’Acceleratore franco-italiano. Il successo del programma e i risultati tangibili del consolidamento e della crescita delle imprese, hanno portato Cdp, insieme agli altri partner, a lanciare la terza edizione a novembre 2024.
“L’Acceleratore franco-italiano - spiega Giulia Totaro, Relazioni Business Imprese Centro- Ovest di Cdp - è un programma volto a promuovere collaborazioni bilaterali tra Italia e Francia al fine di favorire le occasioni di business delle aziende partecipanti. In questi anni sono state coinvolte oltre 70 imprese italiane e francesi con oltre 100 ore di formazione fornite su temi cardine legati ad export e internazionalizzazione e oltre 400 incontri di business matching effettuati di cui circa il 30% si è poi effettivamente trasformato in opportunità di business per le aziende partecipanti. Inoltre, l’adesione al programma permette di partecipare a degli eventi esclusivi locali e internazionali organizzati da Elite e Bpifrance nei quali si ha occasione di sviluppare occasioni di networking e scambio di feedback tra i partecipanti”.
Tra le aziende che hanno partecipato alle edizioni precedenti dell’Acceleratore e che hanno avuto modo di conoscerne le potenzialità, si evidenzia: Lem Industries spa. “Il gruppo - sottolinea Corso Biagioni, general director Lem Industries spa - ha deciso di aderire a questa importante iniziativa di Cassa Depositi e Prestiti con la ferma intenzione di dare avvio ad un processo di internazionalizzazione del Gruppo che non aveva nella sua società questo tipo di caratteristiche ma che abbiamo sentito il bisogno di implementare viste le tante attività diversificate, ognuna delle quali ha anche una forte propensione per i mercati esteri”.
“Naturalmente - avverte Biagioni - è molto importante, almeno dal nostro punto di vista lo è stato, partecipare a questo tipo di iniziativa con spirito proattivo perché chiaramente non ci si può aspettare che solo l’organizzazione possa dare tutti i contenuti necessari, perché ogni azienda ha i propri obiettivi, i propri target, ma abbiamo visto che impegnandosi, dando profondità alle relazioni che questo strumento ci ha dato a disposizione, i risultati sono arrivati, ma soprattutto ci ha insegnato un metodo. Ci ha dato l’occasione di essere da una parte deprovincializzati in termini di contenuti e dall’altra di essere più adulti verso mercati che si stanno molto complicando e che hanno bisogno di uno standing sia di preparazione sia di strumenti più alto di quello che normalmente abbiamo utilizzato.
Tecnicamente l’Acceleratore franco-italiano ha l’obiettivo di sostenere la crescita e i processi di internazionalizzazione delle Pmi e Mid Cap nel mercato italiano, per le aziende francesi, e francese, per quelle italiane, attraverso un percorso di 12 mesi, con 6 sessioni di 2 giorni ciascuna che si svolgono alternativamente tra Francia e Italia, dedicate all’attività di formazione svolte da prestigiose business school di entrambi i Paesi per potenziare competenze specifiche funzionali all’export e all’internazionalizzazione, e attività di business matching attraverso l’organizzazione di incontri bilaterali one-to-one con stakeholder individuati sulla base di esigenze predefinite per espandere le proprie attività nel mercato francese.
Economia
Tabacco, Di Paolo (Bat Italia): “Con WePlant filiera...
"WePlant è un progetto altamente innovativo che prevede, per la prima volta, l'applicazione dell'intelligenza artificiale su larga scala nella filiera del tabacco italiano. Grazie ad un’analisi incrociata delle informazioni provenienti dal monitoraggio di dati satellitari insieme ai dati raccolti dagli agricoltori su un Quaderno Digitale di Campagna, sarà possibile ottimizzare risorse preziose per il pianeta, come l’acqua o altri elementi come concimi e pesticidi che, se non monitorati, potrebbero essere dannosi". Lo ha dichiarato Andrea Di Paolo, Corporate & Regulatory Affairs Director di Bat Italia e Presidente Bat Trieste, a margine del panel dal titolo “Innovazione tecnologica nel settore agricolo” che si è tenuto a Ortigia durante il G7 Agricoltura e Pesca. L’evento è stata l’occasione per il lancio del progetto WePlant il cui obiettivo è rendere più sostenibile la filiera tabacchicola.
“WePlant - spiega Di Paolo - è un altro tassello del nostro purpose aziendale ‘A better tomorrow’, volto a creare un futuro migliore per i consumatori, i dipendenti e le comunità in cui operiamo e che traduciamo in azioni concrete che hanno un impatto positivo sull'ambiente, sulle persone e sull'economia. Siamo felici di consolidare ancora una volta il ruolo chiave di Bat Italia per l'intera filiera tabacchicola italiana e la realizzazione del progetto WePlant ne è la testimonianza concreta. In Bat crediamo fortemente che innovazione e tecnologia debbano andare di pari passo per avere una crescita in quanto non riusciamo ad immaginare il futuro senza questi due elementi. Un futuro che è già arrivato a Trieste con il nostro investimento del Trieste Innovation Hub, che incarna perfettamente il Transformation Journey di cui siamo protagonisti. Il Trieste Innovation Hub è il primo hub nel mondo Bat non solo per la fabbricazione di prodotti di nuova generazione ma anche dal punto di vista di sostenibilità tanto da aver ottenuto, già dopo un anno di attività, la certificazione di Carbon Neutrality e la certificazione di Zero Waste to Landfill, due degli obiettivi che ci siamo prefissati fin dal primo giorno e che abbiamo ottenuto dopo pochi mesi”.
Di Paolo poi conclude: “Ovviamente quello di oggi è solamente l'inizio di un percorso più ampio, perché se da una parte abbiamo una tecnologia applicata sia ai processi produttivi che alla fabbrica stessa, dall’altra il nostro obiettivo è quello di minimizzare l'impatto della nostra attività nelle comunità in cui operiamo. Progetti come WePlant rappresentano al meglio l'idea di sostenibilità che abbiamo noi in Bat, perché sono progetti sostenibili, volti all'ottimizzazione di risorse preziose e soprattutto scalabili. Oggi infatti la sperimentazione che noi facciamo viene applicata sulle colture di tabacco, ma un domani ci auguriamo che possa essere replicata su qualsiasi altra coltura”.