I seggi sono aperti dalle 8 alle 20
Sono 42 le province chiamate al voto il 29 settembre 2024, un vero e proprio election day che si terrà da Nord a Sud. Le province interessate dall’elezione del presidente e del Consiglio provinciale sono 6. Altre 35, poi, sono chiamate soltanto al rinnovo dell’assise. I seggi sono aperti dalle 8 alle 20.
Politica
Rai, Bonelli: “Avs non ha violato nessun patto, basta...
Il leader verde all'Adnkronos: "Alleanza? Le condizioni ci sono, avanti a partire dalle regionali. Renzi? Passato da lasciare alle spalle"
Angelo Bonelli, raggiunto in treno, parla a bassa voce ma a un certo punto non riesce a non alzare i toni. "Sentirci dire che abbiamo fatto un accordo con la destra, con i fascisti è inaccettabile. Sono calunnie che respingiamo in maniera forte e indignata. Noi non abbiamo violato nessun patto. Basta accuse e si dessero tutti una calmata". La spaccatura delle opposizioni sulla Rai lascia macerie e veleni nel percorso, faticoso, di costruzione dell'alternativa alla destra. Un percorso che comunque per Bonelli, al netto delle ultime tensioni, resta ineludibile. "Ci sono le condizioni e c'è l'urgenza di essere uniti per vincere, intanto, le prossime regionali e per chiudere la stagione dei distinguo e cominciare quella della ragionevolezza". Insieme anche a Matteo Renzi? "Quella del renzismo è una stagione del passato e come tale va lasciata alla spalle", dice il leader verde all'Adnkronos.
Bonelli, sulla Rai il campo largo è saltato per aria. Calenda dice che è colpa vostra che avete tradito l'impegno preso a non partecipare al voto sul Cda. Siete voi i traditori?
"E' una calunnia. Una falsità. Avs non ha violato alcun patto. Sentirci dire che abbiamo fatto un accordo con la destra, con i fascisti è inaccettabile. Sono calunnie che respingiamo in maniera forte e indignata. Noi non abbiamo mai partecipato né mai parteciperemo a lottizzazioni. E lo dico anche al Pd. Vedo molti esponenti del Pd che oggi si scoprono movimentisti... Basta accuse e si dessero tutti una calmata".
Lo ha detto anche a Schlein? "Di questo con lei non abbiamo parlato". Ma il patto prevedeva o no l'Aventino? "Basta leggere il testo del documento che abbiamo firmato come capigruppo dell'opposizione. E' pubblico, diffuso alle agenzie. Lì non c'è scritto l'Aventino da nessuna parte. C'è scritto che senza l'avvio della riforma della Rai, noi non avremmo partecipato a nulla. Ma quell'avvio c'è, lo abbiamo ottenuto: il 1 ottobre parte al Senato l'esame delle proposte di legge per la riforma della Rai".
E quindi avete deciso di votare e avete eletto Roberto Natale nel Cda... "Ottenuto quello che avevamo chiesto sarebbe stato incomprensibile non votare. Non si capisce perché avremmo dovuto lasciare alla destra il Cda Rai senza alcun controllo, quando la legge e i regolamenti parlamentari prevedono che l'opposizione indichi suoi rappresentanti che abbiano appunto una funzione di controllo. Perché abdicare a un ruolo istituzionale che la legge ci assegna? C'è chi vuole rinunciare a fare opposizione? Scelta loro, ma non è quello che avevamo deciso e lo trovo uno sconcertante errore di valutazione", rimarca ancora Bonelli.
E ora come se ne esce? La costruzione dell'alleanza di centrosinistra ha subito una battuta di arresto?
"Se ne esce continuando a lavorare. E' in corso un processo di costruzione che deve andare avanti. Ci sono tutte le condizioni e l'urgenza di essere uniti per vincere, intanto, le prossime regionali e per chiudere la stagione dei distinguo e cominciare quella della ragionevolezza".
Ma in questa costruenda alleanza di centrosinistra, Matteo Renzi ci sarà o no? "Su questo serve un po' più di chiarezza da parte del Pd. Noi come Avs, ne è convinto anche Nicola Fratoianni, pensiamo che Renzi appartenga a una stagione che ha lacerato il centrosinistra. Mettiamola così: la stagione del renzismo appartiene al passato e come tale va lasciata alle nostre spalle". Anche in Liguria? Sembra che l'accordo sia a rischio... "No, non ci sarà nessun ripensamento in Liguria". I 5 Stelle stanno ponendo la questione dei renziani in lista, è un problema? "Mi pare che non ci sia nessuna lista con il simbolo di Iv". (Di Mara Montanari)
Politica
Forza Italia: “Stop distinzioni donna-uomo in file...
La proposta di legge: "Dopo ben ottanta anni, aggiorniamo la normativa: donne e uomini potranno votare nella stessa fila, tutti saranno chiamati solo e semplicemente col loro nome"
Forza Italia scende in campo contro l'obbligo a identificare nelle liste elettorali le donne sposate o vedove anche col cognome del marito e la distinzione uomo-donna nelle file. E lo fa con una proposta di legge depositata alla Camera nella quale si chiede la cancellazione della normativa in nome della parità e della semplificazione delle procedure di voto.
"Superiamo l’antistorica divisione tra donne e uomini nelle liste elettorali, cancelliamo l’obbligo a identificare le donne coniugate o vedove anche col cognome del marito. Con la proposta di legge che abbiamo depositato alla Camera dei deputati puntiamo a semplificare e velocizzare le procedure di voto e a riconoscere anche nei seggi la perfetta parità", scrivono in una nota Paolo Emilio Russo, Deborah Bergamini e Alessandro Battilocchio, deputati azzurri e firmatari della proposta di legge.
"Con le 'Modifiche all’articolo 4 della legge 7 ottobre 1947', dopo ben ottanta anni, aggiorniamo la normativa: donne e uomini potranno votare nella stessa fila, tutti saranno chiamati solo e semplicemente col loro nome. In un’Italia che è profondamente cambiata e che ha oggi per la prima volta un Presidente del consiglio donna, cancelliamo una inutile duplicazione, dovuta al fatto che il diritto di voto alle donne fu riconosciuto successivamente a quello degli uomini, e abbattiamo - concludono - una piccola disparità sopravvissuta per troppo tempo”.
Politica
Arriva il servizio civile in agricoltura, Lollobrigida:...
L'annuncio del ministro dell'Agricoltura
"Dal 2 ottobre partirà il servizio civile in agricoltura con la manifestazione d'interesse aperta alle aziende. Per la prima volta, i giovani potranno servire la Patria con una attività di valore agricolo", così il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida rispondendo alle domande di due ragazzi al G7 Giovani.
"Sarà un anno a spese dello Stato - ha spiegato - che vuole valorizzare questa attività. Altro cosa è la protezione del sistema agricolo, siamo la prima Nazione ad avere proibito la costruzione di produzioni in laboratorio perché il nostro modello culturale si base sulle produzioni della nostra terra".
"Il servizio civile per l'Agricoltura e la leva", ha detto facendo riferimento all'altra proposta che è d'attualità in questi giorni, "sono due argomenti del tutto paralleli. Il servizio civile è una cosa che permette a molti ragazzi di valorizzare la propria attività, fare esperienza in tanti mondi. Sull'Agricoltura mancava questo tipo di propensione, quindi l'abbiamo voluta codificare, abbiamo voluto creare un asset specifico che permetterà ai giovani che lo desiderano di svolgere una attività informativa, di partecipazione all'azienda, secondo progetti che verranno disciplinati dal Ministero delle Politiche giovanili, al quale abbiamo conferito anche risorse, perché questo impianto possa coprire migliaia di giovani in prospettiva", ha aggiunto.