Sabatini: “Totti compie 48 anni, è a un bivio di vita. Spero la Roma gli offra un futuro dirigenziale”
Gli auguri dell'ex ds giallorosso alla bandiera nel giorno del suo compleanno
"Francesco Totti compie 48 anni. È un augurio importante perché si avvia a un'età che è sempre molto leggera, 48 anni sono pochi, però lo porta a un bivio della sua vita. Mi auguro che la Roma gli offra un futuro dirigenziale. La Roma ha bisogno di una bandiera? È un posto che spetta di diritto a Francesco". Sono le parole all'Adnkronos con cui l'ex ds della Roma, Walter Sabatini, fa gli auguri di buon compleanno a Francesco Totti che oggi compie 48 anni.
Poi un commento alla sfida di ieri in Europa League contro l'Athletic Bilbao terminata 1-1 all'esordio di Juric in Europa: "La Roma contro l'Athletic? Primo tempo bene, un po' meno nel secondo ma la squadra non ha ancora una condizione fisica strepitosa. C'è bisogno di qualche partita. Però complessivamente, se non prendono questo stupido gol, sarebbe stata una bella vittoria. I baschi sono sempre difficili da affrontare". "Hummels farà il suo esordio? Certamente lo inseriranno, - ha continuato Sabatini - ma aspetteranno anche di avere delle risposte a livello prestativo, atletico, perché non ha fatto la preparazione ed ha 38 anni, quindi è ovvio che un po' di tempo gli serve, ma è certo che Hummels potrebbe essere decisivo per la Roma. Dybala è rimasto a Roma? E' solo un valore aggiunto e basta. È un campione, forse l'unico in questo momento, quindi il fatto che sia rimasto sarà un vantaggio per tutti".
Sul campionato in corso l'ex ds giallorosso ha aggiunto: "Torino e Udinese in vetta al campionato? E' un campionato strano ma il risultato del derby di Milano chiaramente rimette tutto a portata di mano per tutte le squadre forti, compreso il Napoli e la Roma, ma sarà sicuramente un campionato divertente" (di Emanuele Rizzi).
Salute e Benessere
Staminali, trapianto in 25enne ‘azzera’ diabete...
E' la prima volta al mondo. La donna cinese: "Ora posso mangiare lo zucchero"
Per la prima volta al mondo un trapianto di cellule staminali riprogrammate ha 'azzerato' il diabete di tipo 1 in una donna di 25 anni di Tianjing che ha iniziato a produrre autonomamente l'insulina meno di 3 mesi dopo l'intervento. Sono i risultati dello studio cinese del Research Institute of Transplant Medicine, Organ Transplant Center del Tianjin First Central Hospital pubblicato su 'Cell'. Finalmente "ora posso mangiare lo zucchero", ha raccontato la donna in una intervista a 'Nature'. Lo studio clinico ha riportato i risultati preliminari a un anno dal trapianto autologo di staminali, prelevate dall'addome. Le cellule sono state riprogrammate chimicamente e sono state fatte crescere come delle cellule 'Beta' del pancreas. Una volta mature sono state inserite nel fegato della ragazza e hanno iniziato a rispondere ai segnali fisiologici, come la glicemia.
James Shapiro, chirurgo specializzato in trapianti e ricercatore all'Università di Alberta a Edmonton, ha spiegato a 'Nature' che i "risultati dell'intervento sono sorprendenti" e i ricercatori "hanno completamente invertito il diabete nel paziente, che prima necessitava di notevoli quantità di insulina". Lo studio, pubblicato oggi su 'Cell', segue i risultati di un altro gruppo di ricercatori, che a Shanghai - in aprile - ha riferito di aver trapiantato con successo isole produttrici di insulina nel fegato di un uomo di 59 anni con diabete di tipo 2. Grande fermento quindi su questa frontiera delle cellule staminali.
"Nel diabete di tipo 1, il sistema immunitario attacca le cellule delle isole pancreatiche - evidenzia lo studio -. I trapianti di isole pancreatiche possono curare la malattia, ma non ci sono abbastanza donatori per soddisfare la crescente domanda e i riceventi devono usare farmaci immunosoppressori per impedire al corpo di rigettare il tessuto del donatore. Come noto, invece, le cellule staminali possono essere utilizzate per far crescere qualsiasi tessuto nel corpo e possono essere coltivate indefinitamente in laboratorio, il che significa che potenzialmente offrono una fonte illimitata di tessuto pancreatico. Utilizzando tessuto ricavato dalle cellule di una persona, i ricercatori sperano anche di evitare la necessità di immunosoppressori".
Nello studio pubblicato su 'Cell', "la paziente ha raggiunto un'indipendenza prolungata dall'insulina a partire da 75 giorni dopo il trapianto", evidenziano i ricercatori del Tianjin First Central Hospital. L'intervallo glicemico target del paziente "è aumentato da un valore basale del 43,18% al 96,21% entro il quarto mese dal trapianto, accompagnato da una diminuzione dell'emoglobina glicata".
Cronaca
Giovani, Mons. Fisichella: “Politica non si...
Mons. Rino Fisichella nel corso dell’evento all’Università degli studi Link a Roma in cui sono state premiate le 60 giovani promesse della politica italiana.
“In politica bisogna essere in relazione con l’impegno che comporta la tua responsabilità politica, non per prendere i voti. Oggi il mio compito è un altro, più che parlare di politica. Don Sturzo diceva ‘ho sempre percepito la mia vita in politica come un dovere, e il dovere è speranza’. Il futuro richiama la speranza, e il presente è determinato dalla speranza. Impegnatevi in politica sapendo che questo significa grande responsabilità, prima di tutto nei confronti di voi stessi”. Lo ha dichiarato Mons. Rino Fisichella nel corso dell’evento all’Università degli studi Link a Roma in cui sono state premiate le 60 giovani promesse della politica italiana. L’evento è promosso dall’associazione 'La Giovane Roma' in collaborazione con il magazine 'Politica'. I giovani selezionati, tutti under 30, si sono già distinti all'interno delle principali istituzioni del Paese, sia a livello nazionale che locale.
“Chi si impegna in politica ha bisogno di formazione, non ci si improvvisa. Serve una scelta, un dovere, attraverso cui vivere e sperimentarla. Non sottovalutate il momento storico che siete chiamati a vivere: la grande sfida che ci attende è quella di una nuova cultura. Della cultura digitale, dell’intelligenza artificiale, che modifica la natura dell’uomo in modo determinante. - ha aggiunto Fisichella - Ancora non c’è piena consapevolezza che siamo dinnanzi a una svolta antropologica formidabile, determinata da una nuova cultura globale e globalizzata. Il mistero non è ciò che non si capisce, il mistero è ciò che ci viene fatto conoscere. L’uomo non deve mai diventare schiavo della tecnologia. Quindi attenzione, voi giovani che volete impegnarvi nella politica, ad avere formazione e capacità di pensiero. Se pensiero è debole la politica è debole”.
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Giovani, Mons. Fisichella: “Politica non si...
Mons. Rino Fisichella nel corso dell’evento all’Università degli studi Link a Roma in cui sono state premiate le 60 giovani promesse della politica italiana.
“In politica bisogna essere in relazione con l’impegno che comporta la tua responsabilità politica, non per prendere i voti. Oggi il mio compito è un altro, più che parlare di politica. Don Sturzo diceva ‘ho sempre percepito la mia vita in politica come un dovere, e il dovere è speranza’. Il futuro richiama la speranza, e il presente è determinato dalla speranza. Impegnatevi in politica sapendo che questo significa grande responsabilità, prima di tutto nei confronti di voi stessi”. Lo ha dichiarato Mons. Rino Fisichella nel corso dell’evento all’Università degli studi Link a Roma in cui sono state premiate le 60 giovani promesse della politica italiana. L’evento è promosso dall’associazione 'La Giovane Roma' in collaborazione con il magazine 'Politica'. I giovani selezionati, tutti under 30, si sono già distinti all'interno delle principali istituzioni del Paese, sia a livello nazionale che locale.
“Chi si impegna in politica ha bisogno di formazione, non ci si improvvisa. Serve una scelta, un dovere, attraverso cui vivere e sperimentarla. Non sottovalutate il momento storico che siete chiamati a vivere: la grande sfida che ci attende è quella di una nuova cultura. Della cultura digitale, dell’intelligenza artificiale, che modifica la natura dell’uomo in modo determinante. - ha aggiunto Fisichella - Ancora non c’è piena consapevolezza che siamo dinnanzi a una svolta antropologica formidabile, determinata da una nuova cultura globale e globalizzata. Il mistero non è ciò che non si capisce, il mistero è ciò che ci viene fatto conoscere. L’uomo non deve mai diventare schiavo della tecnologia. Quindi attenzione, voi giovani che volete impegnarvi nella politica, ad avere formazione e capacità di pensiero. Se pensiero è debole la politica è debole”.