Tumori, Brescacin (Veneto): “Al fianco donne con cancro alle ovaie con team multidisciplinari
"Grazie al lavoro con associazioni pazienti oggi, rispetto a dieci anni fa, il 70% delle donne con tumore ovarico già conosce la malattia"
"Tra gli obiettivi del Consiglio Regione Veneto, c'è sicuramente quello di far sentire le donne con una diagnosi di tumore alle ovaie accolte e protette, intervenendo sulla gestione multidisciplinare in oncologia che consenta di prendere in cura la donna in tutte le fasi della malattia, migliorando la risposta ai trattamenti, favorendo il tempestivo accesso alle terapie riabilitative di supporto per un efficace ritorno alla vita normale". Così Sonia Brescacin, consigliere Regione Veneto, presidente V Commissione Politiche socio-sanitarie, intervenendo oggi all'incontro promosso dall'Alleanza contro il tumore ovarico (Acto Ets) "Tumore ovarico in Veneto: Cambiamo Rotta", confronto tra clinici, istituzioni e pazienti sull'importanza della personalizzazione della cura del tumore ovarico e dei test genetici per la prevenzione dei tumori eredo-familiari, che si è tenuto oggi a Silea (Treviso).
"L'impegno della Regione e anche delle aziende sanitarie e dei suoi professionisti - ha ribadito Brescacin - è stato quello, negli anni, di sviluppare sempre di più l'approccio multidisciplinare e multi-professionale in oncologia. Questo permette di riunire nell'Ospedale hub la presa in carico della donna, dalla fase preoperatoria, fino a quella post-operatoria, seguendola in tutto il suo percorso, fino alle cure mediche, al follow-up e alla riabilitazione. Tale approccio è stato applicato anche nell'ospedale di Treviso proprio perché la presa in carico della donna deve essere a 360 gradi permettendo effetti migliorativi nei trattamenti e offrendo la possibilità di accedere il prima possibile ai supporti necessari per la donna. Un riconoscimento anche all'umanità che i professionisti della ginecologia dimostrano nei confronti delle donne".
Sulle associazioni aggiunge "è importantissimo il lavoro svolto da Acto Italia e Acto Triveneto perché è un'attività non solo di informazione, ma anche di sostegno per le donne al fine di indirizzarle nei loro percorsi di cura migliori. Il grande lavoro svolto insieme anche ai professionisti della salute ci permette di dire oggi, rispetto a dieci anni fa, che il 70% delle donne con una diagnosi di tumore ovarico già conosce la malattia. Fino a dieci anni fa solo il 30% ne era a conoscenza" conclude.
Cronaca
Roma, calci e pugni a infermiere del Gemelli: arrestato
Dovrà rispondere di lesioni a esercente della professione sanitaria, minacce e interruzione di pubblico servizio
Un paziente, ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale Gemelli di Roma, ha aggredito con calci e pugni un infermiere. È successo mercoledì scorso. L'uomo, un romano di 67 anni, è stato arrestato dai carabinieri della stazione Trionfale con le accuse di lesioni a esercente della professione sanitaria, minacce e interruzione di pubblico servizio.
Soltanto ieri è stato approvato in Cdm il decreto legge con misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari.
Cronaca
Roma, aggredisce la moglie a martellate nel sonno: arrestato
La donna di 50 anni è in codice rosso al San Camillo di Roma
È stato arrestato e portato nel carcere di Civitavecchia il 72enne italiano che questa mattina alle 7.30 ha aggredito la moglie cubana di 50 anni con una martellata al cranio mentre dormiva. In casa anche il figlio 20enne. L'uomo deve rispondere di tentato omicidio.
I fatti alle 7.30 di questa mattina, in via Sorrento, a Ladispoli. Soccorsa dagli agenti e dai sanitari del 118, allertati dai residenti della zona, la cinquantenne cubana è stata portata in codice rosso all'ospedale San Camillo di Roma con ferite lacero-contuse sul cranio ed escoriazioni sulle braccia. Cosciente, non sarebbe in pericolo di vita.
Cronaca
Tumori, Cappellari (Gsk): “Da ascolto donne con...
"Al fianco di Acto con progetto 'Cambiamo Rotta' vogliamo contribuire a sensibilizzare anche le istituzioni per migliorare percorso qualità vita di queste pazienti"
"Il progetto 'Cambiamo Rotta' è un viaggio di scoperta per tutti noi. Attraverso l'ascolto attivo di donne con tumore ovarico abbiamo imparato a conoscere la loro percezione di malattia, i loro bisogni e le loro necessità, affinché queste informazioni preziose costituissero la base della realizzazione del Libro bianco 'Cambiammo rotta'". Così all'Adnkronos Salute Laura Cappellari, Patients Affairs Director di Gsk, a margine dell'incontro promosso dall'Alleanza contro il tumore ovarico (Acto Ets) "Tumore ovarico in Veneto: Cambiamo Rotta", confronto tra clinici, istituzioni e pazienti sull'importanza della personalizzazione della cura del tumore ovarico e dei test genetici per la prevenzione dei tumori eredo-familiari, che si è tenuto oggi a Silea (Treviso).
"Non solo Libro Bianco, ma anche un manifesto dei diritti e dei bisogni di donne affette da tumore ovarico - spiega Cappellari - Un libro che abbiamo dapprima presentato al Ministero della Salute e successivamente portato in Regione Campania e oggi in Regione Veneto. Obiettivo di questi incontri aumentare l'informazione e la consapevolezza sul tumore ovarico, oltre a contribuire al miglioramento della presa in carico e della gestione delle donne con questa malattia e, in generale, della loro qualità di vita".
"Per noi di Gsk è importante essere al fianco delle iniziative di Acto e alle donne che oggi vivono con un tumore ovarico. Nostro intento è sensibilizzare anche le istituzioni affinché contribuiscano a migliorare il percorso e la qualità di vita di queste pazienti" conclude.