La risposta potrebbe essere ancora una volta negativa
Harry arriverà oggi a Londra per la cerimonia dei WellChild Awards. Riuscirà a rivedere re Carlo e magari a riconciliarsi con il padre? Se lo chiedono in molti, ma la risposta potrebbe essere ancora una volta negativa. Il duca di Sussex parteciperà in qualità di patrono e dovrebbe consegnare un premio, tenendo un breve discorso all'evento che celebra i successi dei bambini gravemente malati nel Regno Unito e di chi li assiste. Ma re Carlo - scrive l'Independent - molto probabilmente resterà a Balmoral, in Scozia, dove si trova, anche nei prossimi giorni.
Quella di Harry sarà una delle poche visite che farà nel Regno Unito quest'anno e non si saprà fino all'ultimo se in questa occasione incontrerà di nuovo Carlo. L'ultima volta che padre e figlio si sono visti è stato per circa 45 minuti a febbraio, dopo l'annuncio della diagnosi di cancro del re.
Esteri
Hezbollah, chi è Naim Qassem: numero due del gruppo sciita...
Oggi il primo discorso dall'uccisione di Hasan Nasrallah: "Se Israele vuole combattere una guerra totale, noi siamo pronti"
Un elogio per Hasan Nasrallah. La conferma che Hezbollah, orfano del suo leader, continuerà a combattere. Accuse per Israele e Stati Uniti. Naim Qassem, numero due del gruppo sciita libanese, ha fatto sentire la sua voce per la prima volta dall'uccisione del segretario generale del Partito di Dio, morto venerdì scorso in un raid israeliano che ha martellato la periferia sud di Beirut, storica roccaforte di Hezbollah.
I riflettori si sono accesi su 'Sheikh Naim Qassem' dall'uccisione di Nasrallah. Il nuovo segretario generale verrà scelto appena possibile, ha assicurato nel lungo discorso televisivo, da un luogo segreto. Nato nel sud del Libano (a Kfar Kila, nella regione di Nabatieh), 71 anni, numero due di Hezbollah dal 1991, aveva iniziato la 'carriera' con il movimento dell'imam Musa al-Sadr, per poi confluire in Amal, a cui disse addio per contribuire alla 'creazione' di Hezbollah. Membro del Consiglio della Shura, ha pubblicato ormai 20 anni fa un libro su Hezbollah. Oggi si è fatto vedere vestito di nero, con il turbante bianco in testa, la lunga barba grigia. Alle spalle persiane di legno chiuse, o forse un separè.
"Se Israele vuole combattere una guerra totale, noi siamo pronti", diceva all'inizio di giugno alla tv satellitare al-Jazeera. Qualche mese prima, ad aprile, alla Nbc, spiegava che "non ci aspettavamo la guerra durasse così a lungo perché non pensavamo Benjamin Netanyahu fosse così folle, e lo stesso per Joe Biden e altri Paesi". Il riferimento era alla campagna militare israeliana contro Hamas nella Striscia di Gaza, avviata il 7 ottobre 2023, in risposta all'attacco di quel giorno in Israele. Ventiquattro ore dopo è 'sceso in campo' anche Hezbollah, con attacchi oltreconfine, in "solidarietà" con Hamas, sostenuto dall'Iran al pari del Partito di Dio. Nei giorni scorsi al-Jazeera indicava Naim Qassem come uno dei due 'contendenti' per la successione a Nasrallah, insieme Hashem Safieddine.
Esteri
Naim Qassem, numero due di Hezbollah: “Se Israele...
L'Idf ha alzato i livelli di allerta in Cisgiordania in vista delle festività ebraiche come riferisce il portale di informazioni israeliano Walla, aggiungendo che, nonostante le minacce terroristiche, l'esercito israeliano sta operando in varie località della Cisgiordania. Primo discorso pubblico nel frattempo dopo l'uccisione in un raid israeliano di Hassan Nasrallah di Naim Qassem, Vicesegretario generale di Hezbollah. Le sue parole.
Esteri
Elezioni Austria, vince estrema destra di Kickl: è la prima...
Il Partito della Libertà ha ottenuto il 29,2% dei voti. Male il centro-destra dell'attuale cancelliere Nehammer: 26,2%, quasi -11 sul risultato di cinque anni fa
Il Partito della Libertà (FPOe, formazione di estrema destra) ha vinto le elezioni parlamentari in Austria con il 29,2% dei voti. Lo ha annunciato il ministero degli Interni austriaco. E' la prima volta dalla fine della Seconda Guerra Mondiale che in Austria un partito di estrema destra vince le elezioni.
Il Partito Popolare Austriaco (OeVP) del cancelliere Karl Nehammer, che guidava la coalizione del governo uscente, ha ottenuto il 26,5% dei voti, spiega il ministero. Il Partito Popolare Austriaco ha perso l'11% dei voti rispetto alle elezioni del 2019, mentre il Partito della Libertà ha guadagnato il 13% delle preferenze.
Il Partito Socialdemocratico (SPOe) ha ottenuto il 21,1% dei voti, con u calo di 0,1 punti. I Verdi, che facevano parte del governo con i conservatori, si sono fermati all'8% (con un calo del 5,9%) e poco più sopra, al 9%, i liberali di Neos.
"Tendiamo la mano a tutti"
Il leader del Partito della Libertà d'Austria (Fpo), Herbert Kickl, si è detto "pronto a guidare il nuovo governo" e ha aperto al dialogo con le altre forze politiche.
Ritenendo che l'esito delle elezioni segnerà un cambiamento per l'Austria, Kickl ha interpretato la vittoria del suo partito come una "chiara dichiarazione" da parte dell'elettorato austriaco "che le cose non possono andare avanti così in questo Paese".
"Stiamo tendendo una mano in tutte le direzioni", ha aggiunto il leader del partito euro-scettico, anti-migranti e filo-russo, sottolineando di voler costruire una "fortezza austriaca". Per il momento, tuttavia, nessun altro partito austriaco si è mostrato disposto a formare un governo con l'Fpo e Kickl ha detto che ora si deve chiedere agli altri partiti "cosa pensano della