Bergamo, oltre 160 milioni il valore generato per il territorio nel 2023 da A2A
Sono i numeri chiave del Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Bergamo del Gruppo, giunto alla sua nona edizione
Oltre 160 milioni di euro distribuiti al territorio sotto forma di ordini ai fornitori, stipendi, imposte locali, dividendi e sponsorizzazioni; più di 39 milioni di investimenti nelle infrastrutture locali; 64mila tonnellate di CO2 evitate grazie agli impianti locali di cogenerazione e termovalorizzazione e 2.400 studenti e docenti coinvolti in progetti di educazione ambientale. Sono i numeri chiave del Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Bergamo del Gruppo A2A, giunto alla sua nona edizione, presentato oggi dal presidente e dall’amministratore delegato di A2A, Roberto Tasca e Renato Mazzoncini, alla presenza della sindaca di Bergamo, Elena Carnevali. Il documento illustra le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo nel 2023 e le prospettive future.
“Nel 2023 il legame di A2A con Bergamo si è ulteriormente rafforzato, sono cresciuti gli investimenti e il valore distribuito - ha spiegato il presidente di A2A Roberto Tasca - La nostra collaborazione con il tessuto locale, che coinvolge piccole e medie imprese, e il sostegno alle comunità più vulnerabili, come dimostrato dai risultati del Banco dell’Energia, confermano il nostro impegno per uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Il 2023 è stato un anno straordinario per la città, nominata Capitale italiana della cultura. Siamo particolarmente orgogliosi di aver sostenuto questo progetto, in collaborazione con Brescia, attraverso l'iniziativa Light is Life. Non solo è stato un grande successo di pubblico, ma ha anche rappresentato un'importante occasione per sensibilizzare la comunità sull'uso sostenibile delle risorse e fornire un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà attraverso il Banco dell’Energia”.
"La decarbonizzazione è al centro della nostra strategia per il territorio di Bergamo - ha aggiunto l’ad di A2A Renato Mazzoncini - Siamo tra i partner che hanno sottoscritto il Climate City Contract e intendiamo supportare la città nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di neutralità climatica attraverso l’estensione della rete del teleriscaldamento, la gestione virtuosa dei rifiuti, l’efficientamento energetico degli edifici e servizi di mobilità a zero emissioni. Il recente studio che abbiamo presentato con Ambrosetti a Cernobbio sulla sostenibilità urbana, indica Bergamo come uno dei modelli virtuosi di transizione ecologica e innovazione per il Paese. Il teleriscaldamento, in particolare, è una leva strategica per decarbonizzare la climatizzazione degli edifici: un teleriscaldamento di nuova generazione, che utilizza calore di scarto e cascami termici. Il progetto Rea Dalmine-A2A, inaugurato nei giorni scorsi, ne è un esempio emblematico: consentirà di riscaldare 11mila appartamenti senza l’uso di fonti fossili”.
“Il bilancio di sostenibilità territorio di A2A è uno strumento prezioso anche per la nostra Amministrazione, impegnata nella sfida del Climate City Contract - ha commentato la sindaca di Bergamo Elena Carnevali - La decarbonizzazione delle città è un’opportunità strategica per creare spazi urbani più sostenibili e inclusivi. A2A si dimostra sempre più un player fondamentale di gestione virtuosa per la capacità di investimenti aumentati del 37%, per strategia e per ricerca e sviluppo come si è visto con l'investimento di 30 milioni nell'impianto Rea di Dalmine, che permette l'ampliamento del teleriscaldamento per altre 11mila abitazioni, riducendo l'uso di combustibili fossili e le emissioni utilizzando i cascami di calore. Sul piano sociale e culturale, A2A sostiene il Festival Pianistico Internazionale e il progetto educativo 'Tutti in campo per il nostro pianeta', coinvolgendo i giovani nella tutela dell'ambiente. Il legame con il territorio è testimoniato anche dall'evento 'Light is Life' che ha caratterizzato l’anno di Capitale della cultura e supportato le famiglie in difficoltà. Tutto questo testimonia il forte legame che A2A ha con il nostro territorio, sia dal punto di vista ambientale che sociale, con iniziative che promuovono la sostenibilità e supportano le famiglie più vulnerabili”.
Anche nel 2023, A2A ha generato valore per il territorio bergamasco e per i suoi stakeholder, distribuendo 163 milioni di euro, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente, sotto forma di dividendi, stipendi, imposte locali, canoni e concessioni, sponsorizzazioni, liberalità, contributi ad associazioni e ordini di forniture. Significativo il rapporto con il tessuto imprenditoriale locale: lo scorso anno sono stati attivati 207 fornitori, di cui oltre la metà rappresentati da micro e piccole imprese. Nel complesso il valore degli ordini ai fornitori ha raggiunto i 116 milioni di euro. Consapevole del fatto che la sostenibilità di un’azienda coinvolge l’intera catena del valore, A2A ha inoltre redatto un vademecum per affiancare concretamente i propri fornitori, in particolare le Pmi, nel percorso di integrazione della sostenibilità all’interno della strategia aziendale.
Gli investimenti in infrastrutture locali e nella manutenzione degli impianti hanno superato i 39,5 milioni di euro, registrando una crescita del 37% rispetto al 2022. Un progetto di grande rilevanza è l’ampliamento della rete di teleriscaldamento, che oggi si estende per 87 chilometri e serve circa 37mila appartamenti equivalenti, permettendo di evitare l’emissione in atmosfera di circa 16mila tonnellate di CO2. Il piano di espansione prevede ulteriori 22 chilometri di nuove tubazioni, raggiungendo ulteriori zone della città come i quartieri Colognola, Malpensata e San Tomaso, la nuova area ChorusLife oltre alla zona dello stadio, compreso il nuovo Gewiss Stadium. Nelle scorse settimane è stato completato il collegamento tra il termovalorizzatore Rea Dalmine e il sistema di teleriscaldamento di Bergamo: in questo modo A2A Calore e Servizi potrà recuperare calore di scarto per riscaldare fino a 11mila appartamenti equivalenti in più, evitando l’emissione di circa 15mila tonnellate l’anno di anidride carbonica.
Altro investimento in corso sul territorio è quello per la nuova sede del Gruppo, in via per Zanica, a fianco dell’ex centro servizi, area da tempo abbandonata e ora in fase di riqualificazione: nella porzione di competenza di A2A sarà realizzato un polo integrato ad uso uffici con aree per le attività operative (Unareti e Aprica). Nel settore ambientale, A2A si conferma un modello di eccellenza nella gestione dei rifiuti, con una percentuale di raccolta differenziata arrivata al 77% nel Comune di Bergamo, ben oltre il target europeo del 65% fissato per il 2035. Sul territorio, il Gruppo recupera il 100% dei rifiuti e pertanto niente viene conferito in discarica, chiudendo il cerchio dell’economia circolare: il 76% viene trasformato in nuova materia, mentre il 24% in energia. Nel 2023 gli impianti di trattamento rifiuti di A2A hanno generato 125 GWh di energia termica e 70 GWh di energia elettrica. Nel maggio 2024 l'azienda ha poi vinto la gara bandita dall’Amministrazione comunale del capoluogo per l’affidamento dei servizi energetici di 160 edifici di proprietà del Comune di Bergamo: manutenzione ordinaria e straordinaria, fornitura di energia e lavori di riqualificazione energetica.
Sul fronte mobilità elettrica, nel 2023 il Gruppo ha installato nel territorio orobico 8 infrastrutture di ricarica, di cui 6 nel capoluogo. Nel complesso lo scorso anno i 90 punti di ricarica A2A per mezzi elettrici hanno consentito di effettuare 36.655 ricariche e di percorrere 4,2 milioni di km a zero emissioni, evitando l’emissione di 456 tonnellate di CO2.
Il 2023 è stato un anno speciale per Bergamo, nominata con Brescia 'Capitale italiana della cultura'. A2A ha contribuito con l’iniziativa Light is Life, la 'Festa delle Luci A2A', che ha riscosso un grande successo di pubblico (340mila i partecipanti alla tappa orobica) e ha permesso di raccogliere oltre 230mila euro per il Banco dell’Energia. L’impegno di A2A per i temi Esg si è concretizzato anche in azioni per la tutela del benessere delle proprie persone, che nelle sedi bergamasche nel 2023 sono 435; lo scorso anno, nel territorio orobico, sono state assunte 61 persone, il 38% con meno di 30 anni. Nel corso dell’anno sono state anche erogate 14 borse di studio per studenti meritevoli a figli di dipendenti bergamaschi. Nel 2023 le iniziative di educazione alla sostenibilità organizzate dal Gruppo hanno coinvolto 2.400 studenti e docenti attraverso progetti didattici e collaborazioni con scuole locali. Infine, grazie alle iniziative del Banco dell’Energia, sono state aiutate 200 famiglie vulnerabili.
Spettacolo
‘Last Christmas’ è di nuovo hit natalizia...
Primo posto in Uk per la canzone natalizia degli Wham!: è il secondo anno consecutivo
'Last Christmas' degli Wham!, pubblicata per la prima volta il 3 dicembre 1984 come primo estratto dal terzo album in studio 'Music from the Edge of Heaven', è diventata la numero uno natalizia del Regno Unito per il secondo anno consecutivo. La canzone di George Michael e Andrew Ridgeley ha battuto i brani natalizi di Mariah Carey, Gracie Abrams, Tom Grennan e Ariana Grande e ha conquistato la vetta della classifica inglese 2024.
Ridgeley ha dichiarato di essere "particolarmente contento" per il suo ex compagno di band George Michael, morto nel 2016, che aveva sempre desiderato che la canzone raggiungesse la prima posizione della hit parade. "Sarebbe stato assolutamente felice che la sua favolosa composizione natalizia fosse diventata un classico, quasi parte del Natale come i mince pies, il tacchino e i pigs in blankets", ha detto Ridgeley alla Bbc. "È la testimonianza di una canzone natalizia davvero meravigliosa, che nella mente di molte persone evoca e rappresenta il Natale come tutti vorremmo che fosse", ha aggiunto il chitarrista degli Wham!, la band che si sciolse nel 1986 su iniziativa del cantante scomparso.
La Official Charts Company ha dichiarato che la canzone è stata ascoltata 12,6 milioni di volte in streaming nella settimana precedente il Natale. Le uniche altre canzoni che hanno raggiunto la vetta della classifica natalizia più di una volta sono 'Bohemian Rhapsody' dei Queen (nel 1975 e nel 1991) e 'Do They Know It's Christmas' dei Band Aid (con versioni diverse nel 1984, 1989 e 2004). Nessuno dei due brani ci è riuscito in anni consecutivi.
Cronaca
Giubileo e possibili rischi sanitari, cosa dicono gli...
Ciccozzi: "Serve monitoraggio virus, consiglio mascherina in luoghi affollati". Bassetti: "Tanti pellegrini dal Sud America, lì Dengue ha fatto danni"
Mancano pochi giorni all'apertura ufficiale del Giubileo 2025 e Roma si prepara ad accogliere milioni di pellegrini in arrivo per l'Anno Santo. "Serve fare il monitoraggio di tutte le persone a seconda del Paese da cui provengono: ogni nazione può avere una particolare endemia dovuta ad un virus che potrebbe arrivare qui da noi. Poi va detto alle persone come comportarsi sui mezzi pubblici o nei luoghi affollati soprattutto ora che è inverno. E poi consiglierei l'uso della mascherina per evitare i contagi. Sono tre cose fondamentali e semplici", dice all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Massimo Ciccozzi che è tra gli autori di un'analisi sui rischi sanitari legati al Giubileo.
"Una cosa semplice che si potrebbe fare è creare dei presidi filtro per evitare che i codici bianchi vadano ad affollare i pronto soccorso degli ospedali romani, utilizzando anche i giovani medici specializzandi", aggiunge. "La sorveglianza epidemiologica è importantissima per la prevenzione. Arriveranno milioni di persone in Italia e soprattutto a Roma. Se ci ricordiamo l'epidemia di Mers è scoppiata proprio durante il pellegrinaggio a La Mecca in Arabia Saudita, ma penso anche a quello che è accaduto ad Haiti con il colera. Movimenti di massa di persone possono essere la causa di epidemie di virus respiratorio", conclude Ciccozzi.
All'Adnkronos Salute fa il punto anche Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. "La previsione di 30 milioni di pellegrini che arrivano a Roma da tutte le parti del mondo, la grande maggioranza dal Sud America, ci deve allertare nel sensibilizzare il sistema sanitario sulle malattie di quella zona del pianeta - sottolinea - Ad esempio in Sud America il 2024 è stato l'anno della Dengue, quindi si deve fare una lavoro di prevenzione sulle zanzare e sui chi potrebbe portare la malattia qui. Dobbiamo poi vedere se il 2025 sarà un anno particolarmente caldo e già a maggio iniziare a disinfestare le zone di Roma dove possono annidarsi le zanzare e abbatterne il numero. Insomma dobbiamo evitare di creare le condizioni di possibili focolai di Dengue come accaduto a Fano. Con un enorme massa di persone concentrata in una città certamente ci sono dei rischi sanitari ma tutti ne sono coscienti e so che è stata organizzato un piano per fronteggiare le emergenze".
Cronaca
Donna investita a Pisa, ipotesi omicidio volontario....
Nuova pista nelle indagini di Volterra dopo la morte di Fabiola Capresi, 57enne falciata da un'auto
Ipotesi omicidio volontario per la morte di Fabiola Capresi. E' il nuovo filone d'indagine che i carabinieri della compagnia di Volterra (Pisa) stanno portando avanti, insieme al principale dell'omicidio stradale, per il decesso della 57enne falciata da un'auto in corsa lungo la strada provinciale di via Tre Comuni a Montescudaio (Pisa) nel pomeriggio di martedì 17 dicembre. È quanto scrive oggi 'Il Tirreno'.
Le indagini
Si ipotizza che il conducente dell'auto volesse ucciderla e non si sia trattato di un incidente. A far propendere per l'omicidio volontario ci sarebbe la violenza dell'urto: la donna, in base alla ricostruzione degli inquirenti, è stata colpita in pieno, mentre si trovava di spalle. Le ferite farebbero pensare che una volta investita con il lato dell'auto, il corpo abbia urtato anche contro il parabrezza. Lo dimostrerebbero le profonde ferite alla testa oltre a quelle nel resto del corpo.
Un impatto, non essendoci alcun segno di frenata, che fa ipotizzare che il conducente fosse pronto a colpire la donna e a rimettersi subito in carreggiata con l'auto. In caso di incidente stradale, infatti, la donna avrebbe dovuto trovarsi (per avere un impatto così violento) sulla carreggiata e non nella parte erbosa che costeggia la provinciale e consente di spostarsi con meno rischi per i pedoni. Va considerato inoltre che per un conducente che se la fosse trovata improvvisamente davanti, ipotesi che il buio della zona rende plausibile, sarebbe stato molto difficile mantenere il controllo dell'auto.
A indagare a 360 gradi, inoltre, scrive sempre 'Il Tirreno', ci sono elementi nella vita della donna, non resi pubblici per motivi di privacy seppur noti nel paese, che rendono plausibile che tra le sue frequentazioni potesse esserci chi potesse avere dei conti da regolare. Ma anche il fatto che gli spostamenti fossero molto prevedibili: Fabiola Capresi faceva quella strada a piedi anche due volte al giorno, più o meno alle stesse ore. Ed è per questo che, dopo aver ascoltato l'autista dell'autobus su cui la donna era a bordo poco prima della morte e il compagno Gianni Cavallini che ne aspettava il rientro e che ha dato intorno alle 18,30 l'allarme, si sia deciso di sentire anche altre persone vicine. Su questo, per il momento c’è il massimo riserbo. Niente trapela sui rapporti di amicizia, sulle frequentazioni della donna.
Continua, invece, il controllo delle immagini delle telecamere, installate all’ingresso di Guardistallo e nei negozi che si trovano lungo la strada provinciale per individuare un'auto di passaggio in un periodo di tempo abbastanza ristretto, circa 15 minuti dalle 17,16 alle 17,30, senza un faro. La luce, infatti, è stata ritrovata nel luogo dell'impatto: i pezzi ricostruiti rendono probabile si tratti di un’auto e non di un furgoncino come inizialmente ipotizzato.
Se gli inquirenti sospettano un omicidio volontario anche il compagno di Fabiola Capresi non lo esclude. "Sì, è possibile, l'hanno uccisa", ha detto Gianni Cavallini alla cronista del "Tirreno", senza poi voler aggiungere nient'altro. Nulla sulla vita che facevano insieme da 15 anni, nulla su eventuali sospetti: "Quello che so l'ho detto ai carabinieri".