Blitz rapidi prima dell’operazione di terra, così Israele è già entrato in Libano
La strategia dello Stato ebraico per preparare il terreno a un'invasione più ampia
Incursioni rapide in Libano di commando israeliani, prima di quelle 'limitate' iniziate ieri sera e, soprattutto, prima di dare il via alla 'nuova fase' della guerra con l'operazione di terra. Negli ultimi giorni, infatti, ci sono state veloci incursioni in vista della successiva operazione su più vasta scala, la prima dalla guerra dei 33 giorni del 2006 tra Israele e gli Hezbollah libanesi, e i blitz sono serviti "per preparare il terreno per una possibile invasione più ampia", ha scritto il New York Times, citando sei ufficiali e funzionari israeliani e un funzionario occidentale.
La strategia di Israele
Raid con l'obiettivo di raccogliere informazioni d'intelligence sulle posizioni di Hezbollah vicino al confine con il Libano e per individuare tunnel e siti militari del gruppo sciita, 'decapitato', orfano del suo leader Hasan Nasrallah. Blitz che si sono intensificati negli ultimi giorni e che, scrive ancora il Nyt citando cinque funzionari, sono seguiti a mesi di analoghe 'missioni sotto copertura' in cui le forze speciali israeliane hanno rapidamente superato il confine per attività di ricognizione.
Il Wall Street Journal ha scritto di raid "limitati, mirati" nel sud del Libano per raccogliere informazioni d'intelligence e prove prima di una più ampia incursione di terra. Il giornale ha riferito di raid recenti e nei mesi scorsi, anche con l'ingresso in tunnel di Hezbollah "lungo il confine", e di un blitz recente della scorsa settimana, secondo fonti di Usa, Libano e Nazioni Unite.
L'Esercito libanese, si legge sul giornale, ha riferito all'Onu della presenza di truppe israeliane in un'area tra Hanita, sul lato israeliano del confine, e Alma el Chaab, sul lato libanese, vicino alla Linea Blu, la linea di demarcazione definita dopo il ritiro delle forze israeliane dal sud del Libano nel 2000. Una delle fonti del Wsj ha raccontato che i militari israeliani hanno riferito al comandante di Unifil, la forza Onu nel sud del Libano, di lavori in corso, e poi del ritiro.
Anche nelle scorse ore, hanno confermato funzionari Usa alla Cnn, ci sono state operazioni speciali delle forze israeliane in territorio libanese vicino al confine. Blitz "molto precisi, ben mirati, molto limitati", con le capacità di Hezbollah nel mirino. La rete americana evidenzia come le fonti Usa non descrivano queste operazioni come un'incursione di terra.
Incursione di terra, gli scenari: cosa succederà?
Secondo la fonte del Washington Post, la nuova campagna potrebbe essere su scala ridotta rispetto alla guerra del 2006 e concentrarsi sullo smantellamento delle infrastrutture militari del gruppo sciita libanese lungo il confine.
Fonti militari citate dal Jerusalem Post avevano quindi parlato di un'accelerazione di un'invasione israeliana del sud del Libano. Ieri mattina a fare implicitamente riferimento a un'operazione di terra era stato, del resto, direttamente il ministro israeliano della Difesa. Yoav Gallant aveva parlato dell' "eliminazione di Nasrallah", venerdì scorso in un raid a Beirut, come di "un passo importante, ma non l'ultimo". E alle truppe del fronte nord aveva detto che "presto useremo tutte le nostre capacità, voi inclusi", con l'obiettivo dichiarato di far rientrare nelle loro case migliaia di abitanti del nord di Israele, sfollati da quando l'8 ottobre 2023 sono iniziate le ostilità tra Israele e gli Hezbollah libanesi, all'indomani dell'avvio della campagna militare israeliana contro Hamas nella Striscia di Gaza in risposta all'attacco di quel giorno in Israele.
Non è ancora chiaro, ha scritto il New York Times, quanto territorio occuperebbe Israele o se intenda avanzare più di qualche centinaio di metri all'interno del Libano meridionale. Non c'è nulla di chiaro neanche sulla durata di un eventuale controllo israeliano di territorio libanese, ha evidenziato il Wall Street Journal. O se l'incursione possa somigliare di più a una serie di blitz più ampi. Per Amir Avivi, ex ufficiale israeliano che continua a essere ascoltato dall'apparato israeliano della difesa, Hezbollah appare così indebolito che il dilemma israeliano sarebbe in realtà quanto Israele debba spingersi all'interno del territorio libanese. Quando e a quali condizioni Israele si ritirerebbe non è chiaro, ha evidenziato. "Siamo pronti per un impegno di terra con il nemico se decideranno di entrare", aveva intanto affermato stamani Naim Qassem, numero due di Hezbollah nel primo discorso televisivo di un esponente del Partito di Dio dall'uccisione di Nasrallah.
Esteri
Israele lancia operazione di terra limitata in Libano:...
La nota dell'esercito israeliano, al via l'operazione 'Northern Arrows': "Obiettivi nei villaggi vicini al confine, minaccia immediata per le nostre comunità del Nord"
E' iniziata l'operazione di terra israeliana contro Hezbollah in Libano, un'operazione che viene definita "mirata e limitata". Ad annunciarlo ufficialmente è l'esercito israeliano, che parla di "attacchi precisi su obiettivi militari", dopo il raid su Beirut nella serata di ieri contro il sobborgo roccaforte dell'organizzazione sciita nella periferia della città.
"In conformità con la decisione del livello politico, poche ore fa, l'Idf ha avviato raid terrestri limitati, localizzati e mirati basati su intelligence precisa contro obiettivi terroristici e infrastrutture di Hezbollah nel Libano meridionale. Questi obiettivi si trovano in villaggi vicini al confine e rappresentano una minaccia immediata per le comunità israeliane nel nord di Israele", si legge.
Le Idf, si legge ancora, "operano secondo un piano metodico stabilito dallo Stato Maggiore e dal Comando Settentrionale, per il quale i soldati dell'esercito si sono addestrati e preparati negli ultimi mesi. L'aeronautica militare israeliana e l'artiglieria delle Idf stanno supportando le forze di terra con attacchi precisi su obiettivi militari nella zona".
Queste operazioni, si spiega, "sono state approvate e svolte in conformità con la decisione del livello politico. L'operazione 'Northern Arrows' continuerà in base alla valutazione della situazione e parallelamente al combattimento a Gaza e in altre arene".
Le Idf "continuano a operare per raggiungere gli obiettivi della guerra e stanno facendo tutto il necessario per difendere i cittadini di Israele e riportare i cittadini del nord di Israele alle loro case", conclude la nota.
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Chi è Yunchaokete Bu, il sorprendente cinese che sfida...
Il 22enne è il numero 96 del mondo
Dopo la vittoria sul ceco Jiri Lehecka, Jannik Sinner oggi affronta il cinese Yunchaokete Bu nella semifinale del torneo Atp 500 di Pechino. Il 22enne, numero 96 del mondo, arriva all'appuntamento dopo un percorso in crescendo. Entrato in tabellone grazie a una wild card, il tennista di Xinjang ha fatto strada battendo il connazionale Shang Jungchen, numero 52 del mondo e fresco vincitore del torneo di Chengdu, l'azzurro Lorenzo Musetti e il russo Andrey Rublev, tesa di serie numero 4.
Nato nel gennaio del 2002, è cinque mesi più giovane di Sinner. A differenza del tennista azzurro, però, la sua carriera è ben più recente. Solo nel gennaio 2022 ha conquistato il suo primo punto Atp e da lì è iniziata la scalata: nel 2023 è diventato il terzo under 21 della sua nazionalità a vincere un Challenger (quello di Seoul). Ha chiuso lo scorso anno dopo aver superato il primo turno al Masters 1000 di Shanghai.
Nel 2024 si è aggiudicato il suo secondo Challenger al Wuxi Open, in Cina, sconfiggendo Egor Gerasimov e diventando così il più giovane giocatore cinese a vincere più titoli a questo livello. Ora, dopo l'ingresso nella top 100, si prepara a scalare altre posizioni con i risultati ottenuti a Pechino.
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Sinner contro Bu oggi, semifinale Pechino: orario e diretta...
Nell'altra semifinale sfida tra Alcaraz e Medvedev
Jannik Sinner oggi in campo contro Yunchaokete Bu nella semifinale del torneo Atp 500 di Pechino 2024. L'azzurro, numero 1 del mondo e detentore del titolo, nel match in diretta tv e streaming affronta il 22enne cinese che per la prima volta arriva così lontano in un torneo del circuito. Sinner, a caccia del settimo trionfo stagionale, continua a mietere vittorie nonostante il tarlo del caso doping ancora aperto. Il 23enne altoatesino è a quota 58 successi in 63 partite disputate.
Bu, numero 96 del ranking, è più giovane solo di qualche mese, ma tra i due tennisti c'è un abisso in termini di esperienza, classifica e premi: in carriera Sinner ha incassato 27,6 milioni di dollari, oltre 10 solo quest'anno. Bu da professionista è a quota 421mila dollari, ben 265mila solo nella stagione attuale.
Sinner e Bu saranno protagonisti della seconda semifinale, al via alle 13 italiane, le 19 in Cina. Prima, andrà in scena l'altra semifinale, che oppone lo spagnolo Carlos Alcaraz e il russo Daniil Medvedev. L'iberico, testa di serie numero 2, conduce 5-2 nei confronti diretti con il russo, numero 3 del seeding.
Sinner-Bu in diretta tv e streaming
Il match sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky dalle 13: si potrà seguire in diretta sui canali 201 (Sky Sport Uno) e 203 (Sky Sport Tennis). Sarà visibile in streaming per abbonati con Sky Go e NOW.