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Festival: a Lugano al via InnovaComiX, il mondo dei fumetti con 76 artisti e 47 incontri

9 premi assegnati da una giuria internazionale

Festival: a Lugano al via InnovaComiX, il mondo dei fumetti con 76 artisti e 47 incontri

Al via, da venerdì 11 ottobre a domenica 13, la prima edizione di InnovaComiX-Lugano International Comic Art Festival in Villa Ciani, a Lugano, con un programma ricchissimo di appuntamenti e presenze. Un punto di incontro nazionale e internazionale dove 76 artisti provenienti da 10 paesi dialogheranno con il pubblico di appassionati, collezionisti, addetti ai lavori. “Il festival è pensato per un pubblico trasversale, ha una dimensione colta, a tratti educativa, ci teniamo a ribadire il messaggio che i fumettisti sono artisti a tutto tondo e che quest’arte è leggera e sofisticata al tempo stesso. Personalmente ritengo che sia la più completa espressione creativa contemporanea per il suo saper coniugare parole, testo, personaggi e scene, tematiche profonde e fantastiche”, afferma la co-ideatrice della manifestazione e direttrice generale, Cristina Rogna Manassero.

Un settore che gode di ottima salute e interesse crescente che riguarda sia le quotazioni delle opere, sia l’editoria, se si pensa che in Svizzera ogni 10 lettori 4 sono concentrati sul fumetto. Inoltre, per molti il fumetto è un mestiere. Infatti un appuntamento per entrare nel clima è 'La vita di un fumettista. Storie personali a confronto' con Tom Tirabosco, Gianenrico Bonacorsi, Midori Yamane, Sonno e Michele Peroncini: un excursus tra generazioni, stili e esperienze di un mestiere assai eclettico.

Previsti 18 dibattiti a più voci che coinvolgono panel di altissimo livello e talenti emergenti: un occhio attento al futuro con l’incontro 'Le Ia nel mondo creativo, tra etica, diritti e opportunità', a cui partecipano Sacha Goerg - che firma anche uno dei manifesti di InnovaComiX - insieme a Marco Rizzo, Dottor Pira e Lorenzo Palloni; pesi e stili dell’editoria esplorati nel dibattito 'La Revue'. 'Desinee Francia e Italia a confronto' con le voci di Lorenzo Palloni, Piero Macola, Lorena Canottiere, Manon Mugnier, Emilie Gleason, Massimo Colella e Baptiste Bouthier; 'Il manga in Europa: una passione e una ispirazione' vedrà tra i protagonisti Yamane Midori, anche coinvolta come giurata del festival.

La dimensione femminile rappresentata da grandi nomi è giocata nel talk 'La rappresentazione della donna nei fumetti attraverso gli anni. Cosa è cambiato e cosa sta cambiando?' con Lina Gaibeh, Elisa Marraudino, Eliana Albertini, Wally Pain, Silvia Ziche, Matilde Simoni, Thomas Von Kummant e Riccardo Corbò; 'Lavorare a 4 mani: sceneggiatori e disegnatori. Segue sfida dal vivo a colpi di matita e parole', poi ancora l’universo della autoproduzioni. Sono 28 le presentazioni dei libri, solo per citarne alcune: 'Prove tecniche di megalomania' di Silvia Ziche, 'Diario di una cagna' di Celine Tran e Grazia La Padula, 'Il Signor Bruno' di Bruno Bozzetto, Pasquale La Forgia e Simone Tempia in dialogo con Marco Lucchetti, gallerista e co-ideatore di InnovaComiX, e 'La Sola Cura' di Giuseppe Palumbo.

È prevista una squadra di interpreti simultanei per la fruizione degli incontri in francese, inglese e italiano, data dall’internazionalità dei nomi e dalle aspettative per il pubblico previsto. Sempre pensando al contatto diretto con gli artisti, i visitatori potranno mettersi in coda per i firmacopie a cui hanno aderito tutti gli artisti ospiti, le pubblicazioni possono essere anche acquistate in un maxi bookshop. In definizione anche un programma di workshop e lectio magistralis di altissimo profilo. E ancora: ogni giorno gratuitamente per i più piccoli laboratori nell’area kids per apprendere i primo rudimenti di arte sequenziale guidati dagli artisti invitati al festival.

Ancora, la mostra 'Us.Noi', una delle più grandi collettive di fumetto in Europa, con 400 opere originali alloggiata al primo piano visitabile nei tre giorni di InnovaComiX, consente di immergersi nel lavoro di tutti gli artisti invitati alla prima edizione: “Non un singolo pezzo, ma una selezione di opere - spiega Ludwig G. Maglione, direttore artistico di InnovaComiX - in rappresentanza di ogni artista, una collettiva di eccellente livello. Il titolo 'Us.Noi' riflette un senso di appartenenza condivisa, un'identità̀ che si esprime non solo attraverso le esperienze individuali degli artisti, ma anche nella loro visione del mondo che ci circonda. Le opere esposte esplorano la ricchezza delle nostre esperienze comuni, offrendo prospettive uniche sull’identità̀ personale, il rapporto con la realtà̀ esterna, i desideri che ci animano e i nostri eroi, reali o immaginari".

Un impegno e uno spessore artistico che è da premiare, anche con un riconoscimento economico: InnovaComiX ha fortemente voluto cinque premi Cygne d’Or dal valore di 2.000 Chf ciascuno che saranno assegnati il 12 ottobre a Villa Ciani. Oltre 350 le candidature arrivate da artisti ed editori con tutti i grandi nomi del fumetto. Il comitato organizzatore ha avuto, la scorsa estate, il compito di selezionare la rosa delle nomination per le sezioni: Best Comic, Best Drawing, Best Writing, Best Coloring e Best Series or Mini-Series. Una giuria tecnica internazionale e multidisciplinare composta da Enrique Bordes, architetto museografo, fotografico e docente, Julien Brugeas, gallerista, Laura Scarpa illustratrice, editrice e divulgatrice, Tom Tirabosco, disegnatore e insegnante, e Midori Yamane, disegnatrice, editor e docente, decreterà i vincitori.

Inoltre, Grand Prix Città di Lugano, oltre al Cygne d’Or, prevede una rosa di premi speciali: dal pubblico, miglior fumetto svizzero, premio Innova - Kessel |Pagani of Lugano e Gran Prix Spécial Città di Lugano. Per la sezione elvetica i 5 finalisti sono: 'Un volcan par jour' - Fanny Vaucher, Antipodes; 'Weg' - Rina Jost, Edition Moderne; 'The valley of the fox' - Timothy Hofmann, Self production; 'On vatouscrever' - Tobias Aeschbacher, Helvetiq; 'L’histoire de Sakana Kid' - Vamille, ÉditionsPépites.club.

Un legame con il territorio forte espresso anche nelle parole del capodicastero Cultura, sport ed eventi, Roberto Badaracco, che si è detto molto felice del ritorno in Città di un grande evento dedicato alla nona arte: “Ormai da anni a Lugano mancava un evento dedicato all’arte del fumetto e a tutti i suoi numerosissimi amatori; Innovacomix è quindi per la Città una nuova e straordinaria opportunità per ritornare ad avere un appuntamento fisso con l’effervescenza creativa della nona arte. Grazie a Innovacomix la città di Lugano potrà accogliere appassionati, collezionisti e curiosi e far conoscere ad un ampio pubblico la qualità della produzione artistica legata al fumetto, un progetto culturale ambizioso che la città ha sostenuto e che speriamo possa consolidarsi negli anni".

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Lavoro

Turismo, dai Gratzel alle vigne autunno slow a Vienna tra...

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La capitale austriaca celebra i suoi quartieri e accoglie i visitatori in una stagione più viva che mai

Turismo, dai Gratzel alle vigne autunno slow a Vienna tra arte e autenticità

Un autunno all'insegna dell'arte e della cultura, quello che si è aperto a Vienna, ma soprattutto del viaggiare 'slow'. Ad attendere i visitatori nella capitale austriaca, infatti, da fine settembre fino a novembre, numerosi eventi per ammirare capolavori artistici, architettura e design, nuove aperture, ma anche i Grätzel, i quartieri cittadini al di fuori del centro storico, che in questo 2024 l'Ente per il turismo di Vienna (www.b2b.vienna.info) invita a celebrare come luoghi di incontro, scambio e creatività, multiculturali e autentici, che ben si prestano a un ritmo lento e sostenibile.

E una visita slow ed ecologica può cominciare fin dal viaggio, grazie ai Nightjet, i treni notturni di nuova generazione che, per l'Italia, collegano Vienna con Venezia, con Milano e la Liguria e finalmente anche con Roma. Il 10 settembre, infatti, è stato inaugurato il nuovo Nightjet che - grazie alla cooperazione tra Trenitalia (Gruppo Fs) e la compagnia ferroviaria austriaca Öbb - unisce le due capitali con partenza dalla stazione Tiburtina ogni giorno alle 17:25 (fermate intermedie a Firenze Santa Maria Novella, Bologna Centrale, Villaco, Klagenfurt, Leoben, Bruck an der Mur) e arrivo a Vienna alle 9:04 del giorno successivo. A bordo, i passeggeri hanno a disposizione una serie di servizi tra cui minibar, Wi-Fi gratuito con accesso al portale Öbb Railnet Night e un moderno sistema di informazione. Le carrozze sono dotate di display con diverse funzioni, come il controllo delle luci o le chiamate al personale, oltre ai sistemi di videosorveglianza e di accesso elettronico per garantire ancora più sicurezza. Un'esperienza particolare di viaggio, che permette di addormentarsi a Roma e svegliarsi nella regione della Bassa Austria.

Una volta sbarcati alla Wien Hauptbahnhof, per dirigersi verso il centro e i quartieri circostanti, mantenendo l'ottica slow e sostenibile, si può scegliere di muoversi in tram, con la linea D, che dalla stazione arriva fino alle colline viennesi, attraversando, lungo il tragitto rimasto pressoché invariato dal 1931, numerose attrazioni, come il Palazzo del Belvedere, una parte della Ringstrasse e il quartiere dei Serviti.

Proprio il Servitenviertel, nel 9° distretto, con i suoi palazzi ottocenteschi (uno fra tutti, l'edificio della vecchia fabbrica di porcellana, oggi una delle sedi universitarie) e le strade piene di locali, è uno dei Grätzel più animati e storici di Vienna. Qui si respira un'aria un po' francese, tanto da essere rinominato 'piccola Parigi': vi ha sede, tra l'altro, una blasonata scuola francese, alle spalle dell'Hotel Harmonie, che fra libri e collezioni d'arte accoglie una clientela che rifugge dalle strade più affollate ed è dotato di certificazione ecologica.

Non mancano i monumenti in questa zona, il più importante dei quali è sicuramente il Palazzo Liechtenstein, residenza estiva della famiglia da cui prende il nome (prima che, nel 1938, si trasferisse in quel piccolo, omonimo Stato stretto fra Austria e Svizzera), ispirata alle ville italiane e dal 2004 aperta come museo, per ospitare la collezione privata della proprietà. A pochi passi, una scala di 58 gradini, la Strudlhofstiege, progettata all'inizio del 1900, è un gioiello liberty che collega due altezze del quartiere. Tra le mete più gettonate da chiunque visiti Vienna, in zona si trova anche la casa-museo di Sigmund Freud, rinnovata e ampliata qualche anno fa. E per gli amanti della musica non dista molto la Volksoper, secondo teatro dell'opera della città.

Il cuore del quartiere è la Chiesa dei Serviti, che gli dà il nome, risalente al primo Barocco, affacciata su una piazzetta raccolta e alberata, dove in un angolo sorge anche un piccolo memoriale della deportazione degli ebrei: una teca piena di chiavi di tutte le case che furono costretti ad abbandonare (non lontano anche un cimitero ebraico, il più antico). Da questa piazza si apre la via pedonalizzata che è il centro del Grätzel, piena di bistrot e ristorantini, dal Mast Weinbistro, specializzato in organic wines, a 'La Mercerie', dal sapore francese, nel luogo dove sorgeva una vecchia merceria. Tra le tappe gourmet nel quartiere, la cioccolateria artigianale 'Xocolat Manufaktur' in Servitengasse e Naschsalon, che, oltre a offrire gelato e pasticceria fatti a mano, si cimenta ogni anno anche nel panettone, tanto da essersi piazzata al secondo posto tra i migliori fatti in Austria.

Avvicinandosi al centro, negozi e locali accoglienti e di tendenza si possono trovare anche nel Freihausviertel (4° distretto): vicino al Naschmarkt, questo Grätzel è un hot spot per la scena creativa di Vienna, dalle moderne gallerie di Schleifmühlgasse ai negozi vintage, fino a chi utilizza materie prime riciclate come il Gabarage, con articoli di design creati da giovani dal passato problematico. A ricordare le antiche pensioni che avevano sede nei palazzi anni Trenta, dove trovavano alloggio i più bisognosi, c'è Vollpension, un caffè dove a preparare i dolci e non solo sono anziane signore del quartiere. Leggendario, per la Wiener Schnitzel, il Café Anzengruber. Mentre al Sekt Comptoir il cibo si può portare da fuori, a patto di accompagnarlo con una 'bollicina' doc servita in questo punto vendita aziendale.

Sempre nel 4° distretto e proprio adiacente è un altro Grätzel, il Gusshaus, che risale al periodo noto come Gründerzeit, fase economica della Germania e dell'Austria del XIX secolo che si concluse con il crack della borsa del 1873. L'omonima fonderia fu costruita nel 1750 per la fabbricazione di cannoni, oggi sede di un istituto dell'Università Tecnica. Le delizie culinarie che si incontrano lungo le strade del quartiere spaziano dalle specialità viennesi tradizionali della Gasthaus Buchecker & Sohn alla proposta gourmet internazionale dello Z'Som, fusion e creativa, in un locale stile industriale con cucina a vista.

Vera porta d'accesso al Gusshaus è la maestosa Karlsplatz, dominata dalla barocca Chiesa di San Carlo e dall'imponente edificio anni Cinquanta che ospita il Wien Museum, completamente rinnovato e riaperto a dicembre scorso. Qui la storia della città viene raccontata in modo originale e innovativo, con oltre 1.700 oggetti dalla preistoria ai tempi nostri, accompagnati da guide digitali e interattive. Un'esposizione permanente accessibile gratuitamente, proprio per invogliare tutti a visitarla e magari a tornarci, come in un luogo d'incontro (l'ultimo piano ospita anche un caffè con vista spettacolare sulla piazza), proprio per conoscerla e apprezzarla piano piano, senza fretta.

E c'è una meta tutta da scoprire nella visita slow della capitale austriaca: i vigneti. Sì, perché non tutti sanno che sulle alture alla periferia, grazie al microclima mite e ventilato, si coltiva la vite da secoli, rendendo Vienna una vera pioniera della viticoltura urbana, con oltre 600 ettari di vigneti all'interno dei confini cittadini tutelati dalla municipalità.

Il 70% del vino prodotto in un anno si degusta nei cosiddetti Heurigen, una sorta di taverne dall’atmosfera rustica, rilassata e cordiale, che servono esclusivamente vino viennese abbinato a pietanze della tradizione, spesso fredde come affettati, sottaceti e formaggi. Come il Mayer am Pfarrplatz, ospitato in quella che fu l'abitazione di Beethoven, che serve il vino prodotto 'in casa' sin dal 1683, tra cui il Riesling premiato più volte e il classico 'Wiener Gemischter Satz' (il 'misto' viennese, prodotto da diversi vitigni vinificati insieme).

La collina dei vigneti e delle taverne si può raggiungere sempre con il tram D, dopo aver oltrepassato la zona che ricorda l'epoca della Vienna Rossa, dal 1919 al 1934, con il più famoso e imponente complesso di case popolari noto come Karl-Marx-Hof, considerato, con i suoi 1,1 chilometri, l'edificio residenziale più lungo al mondo. Per muoversi con i mezzi pubblici, in tutta la città, è possibile acquistare la Vienna City Card, che offre anche interessanti sconti su hotel convenzionati e attrazioni. Un modo semplice e flessibile per raggiungere anche le location dei numerosi eventi e manifestazioni culturali in programma questo autunno.

Ottobre inizia con la fiera d’arte contemporanea 'Fair For Art Vienna', in programma dal 5 al 13 presso l’Aula der Wissenschaften, mentre dal 7 all’11 novembre la Hofburg di Vienna sarà la cornice di 'Art&Antique', con oltre 40 gallerie presenti con opere di antiquariato e design. Nello stesso periodo, dall’8 al 10 novembre, il Mak - Museum of Applied Arts ospiterà 'Blickfang Wien', una fiera dedicata a interior design, moda e gioielleria, con brand provenienti da tutto il mondo. Dopo la 18ma edizione della Vienna Design Week, che si è appena conclusa, in ambito design dal 4 al 6 ottobre è il momento di Design District 1010, con circa 250 espositori austriaci e dal mondo che presenteranno le ultime tendenze in fatto d'interni, ma anche automotive, tecnologia e arte.

E la città di Vienna organizza poi numerose iniziative per avvicinare grandi e piccoli alla cultura, come la 'Lange Nacht Der Museen' (la 'Lunga notte dei Musei'), che il 5 ottobre vedrà musei e gallerie aperti fino a mezzanotte e visitabili con un unico biglietto. O ancora, per gli appassionati di fotografia, il 'Rotlicht Festival for Analog Photography' riunirà per dieci giorni, dal 15 al 24 novembre, la scena locale e internazionale della fotografia analogica presso l’Atelierhaus dell’Accademia delle Belle Arti.

Tra settembre e ottobre la città ospita anche la 16ma edizione del più grande festival di gallerie d’arte in Austria, 'Curated by', una rassegna di 24 gallerie viennesi emergenti e affermate, che richiama curatori da tutto il mondo. E infine, come da tradizione, la stagione si chiuderà in grande stile con la 'Vienna Art Week' (8-15 novembre), con eventi gratuiti nei principali musei e gallerie attorno al tema 'Facing time', ovvero il concetto del tempo visto da diverse prospettive. E, sicuramente, non mancherà quella 'slow'.

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Lavoro

Imprese, digitalizzazione ed efficienza logistica i segreti...

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L’obiettivo è coinvolgere, informare, formare le industrie associate e incoraggiare l’adozione di soluzioni concrete per ridurre i costi operativi, migliorare la produttività e rafforzare la competitività sul mercato interno ed internazionale del tessuto industriale italiano

Imprese, digitalizzazione ed efficienza logistica i segreti per la crescita delle pmi secondo Ibc

Si è tenuta oggi la prima tappa del ciclo di seminari promossi da Ibc, l’associazione industrie beni di consumo, sulla digitalizzazione al servizio delle piccole-medio imprese. L’obiettivo di è “coinvolgere, informare, formare le industrie associate” ha affermato il presidente dell’associazione, Flavio Ferretti, così da incoraggiare l’adozione di soluzioni concrete per ridurre i costi operativi, migliorare la produttività e rafforzare la competitività sul mercato interno ed internazionale del tessuto industriale italiano. A Ibc fanno riferimento oltre 35mila industrie che producono beni di consumo. Realtà italiane ed estere, operanti nei settori alimentare e non alimentare, che generano complessivamente un giro d’affari di 500 miliardi e occupano in Italia oltre 1,1 milioni di persone. L’industria del largo consumo è la terza più grande nell’Unione Europea, rappresentando l’11,6% di tutti i beni manifatturieri e con investimenti annui che raggiungono gli 81 miliardi di euro.

Il tessuto imprenditoriale italiano, per restare competitivo, ha bisogno di aggiornarsi, adottando processi di digitalizzazione ed efficienza logistica. Con i recenti dati dell’inflazione che la danno in calo, la competitività delle industrie di beni di consumo è un fattore di particolare rilevanza dal punto di vista economico. “Stiamo cercando di trovare delle modalità che possano, all'interno delle nostre aziende, riuscire a ridare competitività” ha affermato durante il suo intervento iniziale il presidente Ferretti. Per crescere “abbiamo bisogno di produttività, parola che si sposa con maggiore efficacia ed efficienza dei processi aziendali. E a capo di questo c’è la digitalizzazione – ha spiegato il numero uno di Ibc -. In Europa, a riguardo, dobbiamo coprire un gap strutturale consistente e dobbiamo farlo velocemente o rimarremo indietro". Delle 35mila aziende associate, 20mila fatturano meno di un milione di euro l’anno e “con dimensioni di questa natura, l'efficienza diventa assolutamente indispensabile".

È necessario quindi fornire degli strumenti adeguati al tessuto imprenditoriale, ma alla volontà devono seguire i fatti. L’intenzione delle aziende di investire su queste tematiche esiste, ma essendo realtà composte da poco personale, mancano tempi e competenze. La trasformazione digitale va affrontata, è urgente per tutte quelle piccole e medio imprese che hanno l’obiettivo di recuperare competitività. Le pmi imprese rappresentano circa il 90% del tessuto imprenditoriale italiano, l'ossatura cardine in tutti i settori dell’economia italiana. "Questa sfida che passa da competenze, che passa da investimenti, che passa da piani a medio lungo termine, è fondamentale per garantire competitività e apertura verso nuovi mercati" ha sottolineato il presidente di Piccola Industria Assolombarda, Mattia Macellari. Per le piccole medie imprese italiane "c'è bisogno di colmare gap ultradecennali" perché le inefficienze e gli alti costi in filiera determinano "un mercato fatto di alti prezzi e alti margini, ma bassi profitti" ha fatto eco Andrea Ausili, Cio di Gs1 Italy. “Una trasformazione digitale, l'adozione di regole e linguaggi comuni non è più rimandabile nel contesto odierno - ha sottolineato Ausili -. Le sfide e le opportunità che la tecnologia ci mette a disposizione possono essere colte solo se sono stati assolti compiti e processi di base che necessariamente devono essere consolidati prima di sviluppare nuove tecnologie".

Come riuscirci? Uno dei problemi che affligge il tessuto delle pmi italiane è la mancanza di comunicazione tra le aree aziendali, per questo "serve un sistema integrato che affronti le necessità delle varie aree di business e una strategia it di lungo termine" secondo Pierpaolo Mamone, consumer products sector leader di Deloitte. Secondo Mamone, il tema da affrontare è quello dei dati che devono essere accessibili, accurati e completi. “Il petrolio del futuro” li definisce l’esperto di Deloitte, in quanto “hanno attributi fondamentali dai quali non si può prescindere e che richiedono investimenti”.

Le prossime conferenze si svolgeranno a Bologna, Verona e in altri capoluoghi italiani, sempre con l’obiettivo di sviluppare nuove sinergie con le associazioni e le imprese presenti sul territorio e creare un contesto più favorevole alla competitività e agli investimenti, necessari per restare competitivi a livello globale.

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Lavoro

Pna-Rete di imprese pietra naturale autentica, 34mila...

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Il presidente Stefano Ghirardi fa il punto del comparto

Stefano Ghirardi presidente Pna

"Pna-Rete di imprese pietra naturale autentica nasce nel 2018 per promuovere e difendere i valori fondamentali della pietra naturale autentica. La Rete affonda le sue radici in una solida tradizione artigianale e industriale: Pna riunisce infatti 40 fra aziende, enti e organizzazioni (fra i più importanti a livello nazionale) tutti accumunati dall’obiettivo di dimostrare che il valore della pietra naturale è eterno e rappresenta in modo eccellente nel mondo le qualità migliori del 'made in Italy'". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia Stefano Ghirardi, presidente di Pna. "Il comparto - ricorda - da cui trae origine Pna è uno tra i più dinamici dell’economia nazionale, tanto che l’industria lapidea e tecno-marmifera italiana muove annualmente oltre 4,5 miliardi di euro, con un valore delle esportazioni di 3,2 miliardi e un saldo commerciale annuo attivo di 2,7 miliardi. Con oltre 3.200 aziende (soprattutto piccole e medio-piccole), il settore impiega un totale di circa 34.000 addetti, dimostrando anche nei periodi di crisi una tenuta economica e occupazionale solida".

"La mission principale di Pna - spiega - è promuovere e difendere la competitività della pietra naturale autentica, valorizzandone tradizione, eccellenza e versatilità. In tal senso, Pna organizza e promuove annualmente campagne di comunicazione e partecipa ad eventi di rilevanza nazionale e internazionale. Tra gli obiettivi fondamentali della mission di Pna riveste poi particolare importanza il tema della sostenibilità. Pna trasforma infatti la risorsa rappresentata dalla pietra naturale in impegno costante verso la sostenibilità ambientale, tramite codici di comportamento condivisi e studi tecnici di settore all’avanguardia, come il recente studio sulla Lca mondo (Life cycle assessment), di fatto il primo studio settoriale che valuta l'impatto ambientale delle pietre naturali lavorate in Italia, prendendo in considerazione l'intero ciclo di vita del prodotto, a prescindere dalla provenienza geografica delle materie prime. Lo studio è stato presentato in anteprima a Marmo+Mac, la più importante fiera del settore lapideo in Italia e fra le prima nel mondo".

"L’anno prossimo - afferma Stefano Ghirardi - per la prima volta, Pna darà vita ad un Forum internazionale che riunirà a Venezia architetti, designer, artisti e appassionati del mondo della pietra naturale. Il Forum, unico nel suo genere, si svolgerà a Venezia il 12 e 13 giugno in contemporanea alla Biennale di Architettura 2025 e nell’arco di due giornate dedicate, proporrà incontri, convegni, dibattiti, laboratori, workshop e approfondimenti sul tema della sostenibilità della pietra naturale. Gli incontri vedranno la presenza di relatori di fama nazionale e internazionale, e saranno un'opportunità per riflettere su tematiche d’attualità e fornire casi di studio ed esperienze specifiche".

"Il Forum - chiarisce - sarà dedicato al mondo degli architetti, degli studi di progettazione, degli organismi istituzionali di settore, delle realtà economiche coinvolte (aziende, artigiani, professionisti), del mondo accademico (docenti e studenti) e delle istituzioni culturali, nonché dell’informazione e di tutti gli appassionati e di coloro che desiderano approfondire attraverso incontri tecnici l’aspetto della sostenibilità della pietra naturale, le qualità di questo materiale unico, che alle doti di resistenza, unicità, resa estetica e non deperibilità, unisce anche le potenzialità legate alle innovazioni tecnologiche e al rispetto ambientale".

"Il Forum comprenderà diverse tipologie di eventi (conference, laboratori, workshop e speech dedicati) su tematiche di forte attualità che toccheranno i 4 focus principali individuati dal comitato scientifico coordinato dall’architetta Raffaella Laezza: la sostenibilità ambientale nel settore della pietra, pietra e architettura contemporanea, l'evoluzione dell'utilizzo della pietra naturale autentica nel design di oggi, pietra e arte contemporanea. La macchina organizzativa del Forum è già in piena attività e sta siglando partnership importanti con realtà del mondo imprenditoriale e accademico", aggiunge.

"In futuro - conclude Stefano Ghirardi - Pna intende continuare ad allargare la base dei retisti, coinvolgendoli anche sulle questioni legate ai nostri progetti sulla sostenibilità. In particolare, intendiamo avviare il dialogo con le Aziende sul progetto fondamentale del prossimo anno in quest’ambito: la realizzazione del primo Epd Italia Settoriale, per poi verificare in futuro se questo potrà essere di stimolo per il raggiungimento di un Epd Mondiale, coinvolgendo tutte le associazioni estere del settore pietre naturali".

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