Israele avvia operazione di terra “limitata” in Libano: “Non sarà occupazione”. Raid anche in Siria
Sirene a Tel Aviv, Hezbollah rivendica lancio razzi contro sede Mossad. Tre morti a Damasco, tra cui un giornalista. Raid su campo profughi Gaza, 13 morti
Mentre è iniziata l’incursione di terra del Libano meridionale da parte di Israele e l'Idf registra violenti combattimenti al Sud, le sirene d'allarme sono scattate a Tel Aviv e nel centro del Paese in seguito al lancio di razzi dal Libano. I raid israeliani hanno interessato anche la Siria e le operazioni sono proseguite anche a Gaza.
Hezbollah rivendica lancio razzi contro sede Mossad vicino a Tel Aviv
Hezbollah ha rivendicato di aver lanciato razzi contro la base Glilot, sede del quartier generale del Mossad e di un'unità dell'intelligence israeliana a Herzliya vicino a Tel Aviv nel centro di Israele. Secondo il Times of Israel, nell'attacco sono rimaste lievemente ferite due persone e stanno ricevendo cure mediche.
Da Israele nuovo ordine di sgombero località sud del Libano
Da Israele è arrivato un nuovo ordine di sgombero per gli abitanti di diverse località del sud del Paese dei Cedri. "Dovete andare immediatamente a nord del fiume Awali, salvare la vostre vite e lasciare immediatamente le vostre abitazioni", ha scritto su X Avichai Adraee, portavoce delle forze israeliane (Idf). Il fiume Awali si trova più in profondità all'interno del territorio libanese rispetto al fiume Litani, a circa 60 chilometri dal confine.
Idf: "Violenti scontri a sud, Hezbollah usa civili come scudi umani"
Il portavoce in lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, aveva parlato di "intensi scontri in corso a sud del fiume Litani nel Libano meridionale'' tra le truppe israeliane e i miliziani di Hezbollah. Secondo Adraee, che avverte i civili libanesi di stare lontani dalla zona, ''Hezbollah sta usando i civili come scudi umani''.
L'incursione in Libano è stata descritta dalle Forze di difesa israeliane come "limitata, localizzata e mirata” contro obiettivi di Hezbollah. Due funzionari israeliani hanno inoltre dichiarato che questa incursione è limitata nel tempo e nella portata e non è destinata a occupare il Libano meridionale.
Sono diversi gli obiettivi, secondo l'Idf, di Hezbollah, tra cui siti per la produzione di armi e altre infrastrutture militari, presi di mira nei raid aerei condotti nella notte sul quartiere Dahiyeh, a sud di Beirut: "L'organizzazione terroristica di Hezbollah costruisce intenzionalmente i suoi siti di produzione di armi e militari sotto il cuore di Beirut e li inserisce nei centri abitati della città". L'Idf ha aggiunto che continuerà a operare "per garantire il ripristino della sicurezza dello Stato di Israele e dei suoi cittadini".
Raid Idf su casa nel sud del Libano, 10 morti
L'agenzia di stampa libanese Nna ha riferito dal canto suo di un raid contro un'abitazione nella città di Daoudiya, nel Libano meridionale, da parte dell'Idf in cui sono morte almeno 10 persone e altre 5 sono rimaste ferite.
Idf: "Truppe si spostano nel Libano orientale"
Nel frattempo le truppe di terra dell'Idf si sono spostate anche in diversi villaggi nel settore orientale del Libano sotto la copertura dell'aeronautica militare. Qui, secondo informazioni di intelligence, ci sono infrastrutture terroristiche di Hezbollah, come ha dichiarato l'Idf in una nota rilanciata dal Jerusalem Post. La zona, spiega la nota, è stata anche colpita dal fuoco di artiglieria ''con l'obiettivo di distruggere l'infrastruttura terroristica, uccidere i terroristi di Hezbollah e interrompere le attività terroristiche del sud''.
Ministero Sanità Libano: oltre mille morti da inizio raid Idf, 95 ieri
Sono più di mille le persone che sono state uccise in Libano da quando Israele ha deciso di lanciare attacchi contro obiettivi di Hezbollah, riferisce il ministero della Sanità di Beirut che, nel suo ultimo bilancio, parla di circa 95 persone che sono state uccise e 172 ferite negli attacchi aerei israeliani in Libano di ieri. Potrebbero essere fino a un milione le persone sfollate, scrive la Bbc.
Raid anche su Damasco, la condanna della Siria: "Resisteremo e ci difenderemo"
Inoltre tre civili sono stati uccisi e nove sono rimasti feriti in raid aerei israeliani condotti alle prime ore di oggi su Damasco, in Siria. Lo sostiene l'agenzia di stampa Sana citando una fonte militare. "Il nemico israeliano ha lanciato un'aggressione aerea con aerei da guerra e droni dal Golan siriano occupato, prendendo di mira diversi punti di Damasco", afferma l'agenzia la Sana aggiungendo che "tre civili sono stati uccisi e altri nove feriti".
Tra le vittime del raid c'è la giornalista siriana Safaa Ahmed, conduttrice della tv statale, riferisce l'Autorità generale per la radio e la televisione siriana esprimendo condoglianze per quella che ha definito una ''martire della perfida aggressione israeliana a cui è stata sottoposta la capitale Damasco''.
Il ministero degli Esteri siriano ha condannato l'attacco aereo israeliano condotto su Damasco. ''La Siria condanna questa brutale aggressione israeliana e rinnova il suo appello al mondo affinché metta fine al caos israeliano che sta infiammando l'intera regione e minacciando la pace e la sicurezza regionale e internazionale'', si legge in una nota del ministero, il quale sostiene che la Siria ha il ''legittimo diritto di difendere la sua terra e il suo popolo e di resistere a questi crimini con tutti i mezzi garantiti dal diritto internazionale''.
Raid Idf su campo profughi Gaza, 13 morti
Israele nel frattempo prosegue anche con le sue operazioni militari a Gaza. Almeno 13 persone sono invece morte e altre sono rimaste ferite a causa di un raid aereo delle Idf sul campo profughi di Nuseirat nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta la Cnn citando funzionari sanitari dell'ospedale dei martiri di Al-Aqsa e dell'ospedale di Al-Awda.
Idf: colpito centro comando Hamas in scuola Unrwa a Gaza
Le Idf hanno inoltre riferito di aver condotto un raid aereo di precisione nella notte contro un centro di comando di Hamas creato all'interno di una struttura scuola dell'Unrwa a sud di Gaza City. Da questa scuola, si legge in una nota dell'Idf, ''i terroristi pianificavano ed eseguivano attacchi contro le truppe israeliane e lo Stato di Israele''.
I militari spiegano che, prima di condurre il raid, sono stati avvertiti i civili perché lasciassero la zona. ''Questo è un ulteriore esempio di come l'organizzazione terroristica di Hamas abusa in modo sistematico delle infrastrutture civili violando il diritto internazionale'', recita la nota.
Ultima ora
Innovazione, Iemma (Roma Tre): “A workshop U-Space a...
"Oggi faremo una full immersion sul futuro dell'aviazione, sul tema dell'U-Space e di come i nostri cieli saranno rivoluzionati dall'uso di nuove tecnologie, per fornire servizi, per rispondere con nuovi schemi a bisogni vecchi e nuovi della società. E di come cercare di rendere questa tecnologia un'opportunità per costruire un mondo più equilibrato e sostenibile". Così Umberto Iemma, ordinario del Dipartimento di Ingegneria civile, informatica e delle tecnologie aeronautiche dell'Università Roma Tre, intervenendo alla seconda edizione del workshop 'U-Space: The Enabler of Uas operations' a Palazzo Brancaccio a Roma.
Ultima ora
Trasporto aereo, Zoli (MiCo 2026): “Provare subito...
"E' necessario che anche per i droni ci siano sperimentazioni per usare questi aeromobili per scopi civili, per la salute e la sanità in modo appropriato. Usare il drone per il trasporto di prodotto biologici è già tantissimo, serve sperimentare ma serve 'security and safety'. L'importante è provare da subito, mettendo risorse, per poi mettere in produzione le attività. Prima ancora di pensare al trasporto umano bisogna partire subito con il trasporto delle cose, pericolose e non. Fare sperimentazioni per dimostrare alla popolazione, provare subito, lasciateci fare come fatto con gli elicotteri". Lo ha detto Alberto Zoli, Medical Care manager MiCo 2026, intervenendo alla seconda edizione del workshop 'U-Space: The Enabler of Uas operations' a Roma.
Ultima ora
Trasporto aereo, Bruni (Enav): “Volo a bassa quota...
"Noi pronti al volo di droni. Più posti di lavoro, tutela dell'ecosistema e più sostenibilità"
"Secondo una stima del piano strategico 2.0 lo spazio aereo a bassa quota potrà portare entro il 2030 a cubare 14,5 miliardi in termini di più posti di lavoro, tutela dell'ecosistema e più sostenibilità. L'Italia non si è fatta trovare impreparata sul regolamento europeo, partendo da una normativa molto avanzata su voli a bassa quota. Il futuro della sicurezza passa da un sistema unico integrato, facendo dialogare in sinergia tutti i sistemi di controllo di volo aereo, per un controllo a 360 gradi". Lo ha detto Alessandra Bruni, presidente Enav, intervenendo a alla seconda edizione del workshop 'U-Space: The Enabler of Uas operations' a Roma.
Bruni ha sottolineato che in futuro "la differenza ontologica del controllo aereo tradizionale con quello a bassa quota è il dato umano. Un volo aereo tradizionale è sempre caratterizzato dal controllo umano con il dialogo tra torre di controllo e pilota, mentre a bassa quota non si può interfacciare la torre di controllo con un pilota che non c'è. Quindi bisognerà aumentare il monitoraggio umano su un'attività sempre più tecnologica che in quanto tale potrà essere oggetto di attacchi cyber".
In conclusione, Bruni ha sottolineato che "noi siamo pronti al pronti a volo di droni, ma bisogna guardare a piattaforme sempre più comuni con le forze dell'ordine e sempre più monitoraggio da parte dell'uomo", ha concluso.