Israele avvia operazione di terra “limitata” in Libano: “Non sarà occupazione”. Raid anche in Siria
L'attacco preannunciato dagli Usa. Da Biden e Harris ordine a forze Usa di abbattere i missili dell'Iran. Pentagono: "Conseguenze gravi". Khamenei: "Imminente vittoria divina". Attentatori in azione a Jaffa: 6 morti
Attacco dell'Iran che ha lanciato 200 missili balistici e cruise contro Israele nella serata di oggi, 1 ottobre. "Stasera l'Iran ha commesso un grosso errore e pagherà per questo. Rispetteremo la regola che abbiamo fissato: chiunque ci attacchi, noi attaccheremo lui", le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu, in apertura della riunione del gabinetto di sicurezza.
Le forze di difesa israeliane stilano il primo bilancio dell'offensiva di Teheran affermando di aver intercettato "un gran numero" dei missili lanciati dall’Iran. Le difese aeree di Israele sono state "efficaci", afferma l'esercito, aggiungendo che anche gli Stati Uniti hanno partecipato alla difesa di Israele, sia rilevando la minaccia dell'Iran sia intercettando alcuni missili.
L'Idf sostiene che ci sono stati impatti "isolati" nel centro di Israele e molti altri impatti nel sud. L'attacco non ha tuttavia danneggiato le capacità dell'aeronautica militare israeliana e gli aerei, le difese aeree e il controllo del traffico aereo dell'Iaf operano normalmente.
Esplosioni sono state avvertite nelle regioni di Tel Aviv e Gerusalemme, riferiscono i media israeliani. Le esplosioni udite in tutto il Paese - ha chiarito però l'Idf - sono state provocate dall'intercettazione dei missili o dall'impatto dei razzi.
Due persone sono state lievemente ferite dalle schegge dei missili iraniani intercettati su Tel Aviv, ha reso noto il servizio di soccorso Magen David Adom.
C'è una vittima dell'attacco iraniano. E' un palestinese di 38 anni, colpito da una scheggia di un missile intercettato a Gerico, in Cisgiordania, ha reso noto un portavoce dell'Autorità palestinese per la difesa civile.
Idf: cessato allarme
Dopo un'ora di attacco è cessato l'allarme. "Non sono state individuate nello spazio aereo di Israele altre minacce provenienti dall'Iran", ha stabilito l'Idf in consultazione con il Comando centrale americano, ha reso noto il portavoce delle forze israeliane, Daniel Hagari. I residenti a Gerusalemme hanno ricevuto il messaggio dal sistema di allerta automatico che possono uscire dai rifugi, in un'indicazione della fine dell'attacco iraniano contro Israele, scrive il New York Times.
L'allerta lanciata dagli Usa
L'attacco era stato preannunciato intorno a mezzogiorno di oggi dagli Usa. Gli Stati Uniti avevano allertato Israele affermando di avere indicazioni che l'Iran si stava preparando a un imminente attacco contro Israele, ha riferito Axios, citando una fonte della Casa Bianca.
Durante l'attacco il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris hanno monitorato l'attacco "dalla Situation Room della Casa Bianca " e Biden "ha ordinato alle forze armate statunitensi di sostenere la difesa di Israele contro gli attacchi iraniani e di abbattere i missili che hanno come obiettivo Israele", ha fatto sapere la Casa Bianca.
Idf: "Attacco avrà conseguenze. Colpiremo duro anche stanotte"
"Proteggeremo i cittadini di Israele, questo attacco avrà conseguenze. Abbiamo piani, agiremo nel momento e nel luogo che sceglieremo", ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari.
L'aeronautica israeliana "continua ad operare a pieno regime e anche stasera continuerà a colpire con potenza in Medio Oriente, come è avvenuto nell'ultimo anno", ha detto il portavoce delle Idf Daniel Hagari, rivendicando che contro l'attacco iraniano "i sistemi di difesa aerei americano e israeliano hanno operato in modo efficace, c'è stata una stretta cooperazione nel rilevamento e nell'intercettazione" dei missili lanciati dall'Iran.
Usa: "Attacco inaccettabile, ci devono essere conseguenze"
Jake Sullivan, consigliere del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha confermato che le forze armate statunitensi hanno nuovamente collaborato con quelle israeliane per rispondere all'attacco iraniano. "L'esercito degli Stati Uniti si è coordinato strettamente con le Forze di difesa israeliane per aiutare a difendere Israele da questo attacco. I cacciatorpediniere navali statunitensi si sono uniti alle unità di difesa aerea israeliane nel fuoco" contro i missili iraniani, ha aggiunto, affermando che l'attacco dell'Iran "sembra essere stato neutralizzato".
Sullivan ha descritto l'attacco come una "grave escalation" da parte dell'Iran e ha detto che Washington sta discutendo con Israele in merito alla sua possibile risposta.
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha definito l'attacco missilistico iraniano contro Israele "totalmente inaccettabile" e ha aggiunto che "il mondo intero deve condannarlo". Secondo quanto riferito dalla Cnn, Blinken ha confermato che l'attacco ha visto l'utilizzo da parte iraniana di "circa 200 missili balistici", ma è stato "sconfitto efficacemente".
"Israele ha il diritto di difendersi, come ogni nazione. Ci devono essere delle conseguenze" per l’attacco dell'Iran, ha detto in una conferenza Stampa il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller, aggiungendo di "non voler entrare nei dettagli di quali saranno queste conseguenze oggi, ma ci sono cose su cui ci coordineremo con le nostre controparti israeliane".
Iran "in stato di guerra". L'avvertimento dei Pasdaran
Intanto l'Iran fa sapere che "il Paese è entrato in stato di guerra e qualsiasi contenuto a favore del nemico e che indebolisca il Paese, il governo, l'esercito è considerato tradimento", ha dichiarato il ministero dell'Intelligence iraniano dopo la conclusione dell'attacco contro Israele.
I Guardiani della rivoluzione iraniana fanno sapere di aver lanciato decine di missili verso Israele e hanno avvertito che, in caso di ritorsione da parte di Israele, la risposta di Teheran sarà "più schiacciante e rovinosa". Lo riferisce la tv di stato iraniana.
Khamenei: "Imminente vittoria divina dell'Iran"
Le "persone giuste" potrebbero dover fare sacrifici, "ma non saranno sconfitte alla fine della giornata". "Sono loro i vincitori sul campo". Lo ha detto in due post su X che mostrano il lancio di missili iraniani contro Israele, l'ayatollah Ali Khamenei, che, citando versetti del Corano, sembra predire "imminente vittoria divina" dell'Iran.
Attacchi a Jaffa: 6 morti
Almeno due assalitori, uno dei quali armato con un fucile d'assalto, sono entrati in azione in serata alla stazione ferroviaria di Jaffa. Sono sei i morti e 9 i feriti nell'attentato a Jaffa, rende noto la polizia israeliana. I due assalitori che poco prima avevano aperto il fuoco, sono stati "neutralizzati".
"In Libano attacchi mirati"
I raid delle truppe israeliane nel Libano meridionale, iniziati la notte scorsa, sono stati limitati e hanno interessato solo una breve distanza oltre confine. Inoltre non ci sono stati scontri diretti con Hezbollah all'interno del Paese. Lo ha indicato un alto funzionario israeliano della sicurezza citato dal Guardian, contraddicendo le precedenti affermazioni dell'Idf di "violenti combattimenti" al Sud. Un'operazione più ampia che abbia come obiettivo la capitale libanese Beirut, colpita da ripetuti attacchi aerei negli ultimi giorni, "non è sul tavolo", ha poi aggiunto.
Il Partito di Dio ha confermato che non si sono verificati "scontri diretti sul campo", ma in una dichiarazione alla tv satellitare al-Jazeera, il responsabile del gruppo sciita libanese per i media, Mohammad Afif, ha ripetuto che i miliziani sono "pronti allo scontro".
Sempre secondo al-Arabiya, le Idf si sono spinte in terra libanese per "cinquecento metri". In precedenza, una fonte della sicurezza libanese ha riferito ad Asharq Al-Awsat che "le forze israeliane non sono ancora entrate nel territorio libanese, nonostante l’annuncio delle Idf di essere impegnato in aspri combattimenti nel sud del Libano”.
Spettacolo
Domenica In, da Ozpetek a De Sica: gli ospiti di oggi 22...
Tra gli ospiti anche Ferrari, Salemme e Madonia
Si aprirà con Ferzan Ozpetek la 15esima puntata di "Domenica In", condotta da Mara Venier, in onda oggi, domenica 22 dicembre, alle 14 su Rai 1 e Rai Italia, in diretta dagli Studi "Fabrizio Frizzi" di Roma.
Tutti gli ospiti in studio
Il regista interverrà in studio per presentare il suo nuovo film, "Diamanti", uscito nelle sale il 19 dicembre. Con lui otto attrici: Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Lunetta Savino, Paola Minaccioni, Vanessa Scalera, Anna Ferzetti, Milena Mancini e Carla Signoris.
Tanti gli ospiti della puntata. Tra loro il ballerino e coreografo Angelo Madonia che si racconterà tra vita privata e carriera, ripercorrendo alcuni momenti del suo percorso a "Ballando con le stelle". Christian De Sica interverrà poi con Isabella Ferrari e Francesco Bruni per presentare il film di Natale "Cortina Express", al cinema dal 23 dicembre per la regia di Eros Puglielli.
Spazio alla solidarietà con Nico Acampora, fondatore del progetto d'inclusione "Pizzaut", dedicato ai ragazzi autistici e alle loro famiglie. L'attore Vincenzo Salemme sarà in collegamento dall'Auditorium di Napoli per presentare la commedia "Natale in casa Cupiello" di Eduardo De Filippo, in onda giovedì 26 dicembre alle 21.30 in diretta su Rai 1.
Per la Maratona Telethon, sostenuta dalla Rai e che terminerà domenica sera, interverrà in studio Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Fondazione Telethon.
Cronaca
Natale, Saviano: “Ecco come nasce la tradizione del...
Sulle pagine del 'Corriere della Sera' lo scrittore racconta come è nata la tradizione
''Il presepe napoletano è un sogno… Non sembri, questa mia, un’iperbole o l’esagerazione di un appassionato; il presepe napoletano è davvero generato da un sogno e qui vi racconto la sua storia''. Così sulle pagine del 'Corriere della Sera' Roberto Saviano racconta come è nata la tradizione del presepe napoletano.
''Vi siete mai chiesti perché Gesù bambino nasce a Napoli? Perché ci sono dintorno pizzaioli, lavandaie, zampognari? Che c’entra la spoglia e desertica Betlemme, poi, con i cortei, i mercati, i pastori e le indovine? C’entra eccome, perché il presepe napoletano è un diorama che non mette in scena la realtà, ma il sogno del pastore Benino - spiega Saviano - Benino, in alcune versioni chiamato impropriamente Benito (nome che gli viene dato durante il periodo fascista), è il pastore che si addormenta la notte di Natale perché completamente ubriaco, anche se non in tutte le versioni è il vino ad agevolare il sonno. Esiste infatti un’iconografia che mostra Benino con accanto un fiasco di vino e un’altra con accanto un agnello. Leggenda vuole che Benino, satollo di cibo e vino, e avvinto da Morfeo (del resto Gesù nasceva in quel momento, quindi il sonno non poteva che essere indotto da un dio pagano), non si rechi alla messa di mezzanotte e inizi invece a sognare… Ed è il sogno a propiziare la creazione del presepe. Ma Benino è un sempliciotto e non è in grado di ricreare nella sua mente le ambientazioni tipiche della Giudea; Benino è un abitante di Napoli e non può far altro, quindi, che trasporre tutto ciò che è avvenuto a Betlemme nelle strade e nei luoghi che conosce. Ecco spiegato perché il presepe è ambientato a Napoli. Ma che cosa sogna Benino? Per l’esattezza, sogna la nascita di Gesù bambino e ambienta, il lieto evento, a Napoli. Benino è colui il quale permette l’anarchia del presepe, e con anarchia non si intende caos o disordine (il termine 'anarchia' viene quasi sempre utilizzato con un significato che non gli è proprio), ma un ordine non gerarchizzato dal potere''.
''E quindi, innanzitutto, accade che nel presepe napoletano, secondo tradizione, la natività non debba essere al centro della scena, come invece accade nei presepi nordici o di derivazione francescana, dove al centro si trovano proprio la grotta e la sacra famiglia. La natività, nel presepe sognato da Benino, è nascosta, te la devi proprio andare a cercare - continua Saviano - Il messaggio che arriva a colei e a colui che osserva è questo: nel caos, nel rumore del quotidiano, trova il miracolo, trova dove sta nascendo il Dio bambino''.
Esteri
Attentato Magdeburgo, mesi fa allarme sul killer ricevuto...
Lo rende noto lo stesso ufficio: "Denuncia presa seriamente, ma non siamo investigatori e abbiamo indirizzato chi ha fornito le informazioni alle autorità"
L'Ufficio federale per l'immigrazione e i rifugiati aveva ricevuto mesi fa attraverso i suoi social un allarme riguardo a Taleb al-Abdulmohsen, il 50enne medico saudita incriminato per l'attentato di venerdì notte contro il mercatino di Natale di Magdeburgo. Lo rende noto lo stesso ufficio con un post su X in cui afferma che, "come per ognuna delle numerose segnalazioni che riceviamo, abbiamo preso questa denuncia seriamente".
Ma aggiunge che, non essendo un ufficio investigativo, aveva indirizzato la persona che aveva fornito le informazioni alle autorità responsabili. Al momento circolano su Internet screenshot dei messaggi che sarebbero stati inviati all'Ufficio riguardanti Abdulmoshen, ma non è stata confermata l'autenticità di questi messaggi. Intervistato ieri notte dalla Zdf, il capo dell'ufficio immigrazione, Holger Münch, ha confermato di aver ricevuto un allarme sul saudita nel 2023, affermando che da allora sono iniziati i controlli.
"La polizia della Sassonia Anhalt ha anche iniziato a prendere misure investigative pertinenti", ha aggiunto, riconoscendo comunque che non c'era molto di concreto. Anche se contattato dalle autorità il sospettato rispose "con insulti e minacce, però non era segnalato per crimini violenti". "Tuttavia queste cose dovrebbero essere verificate di nuovo per vedere se le autorità di sicurezza si sono perse qualcosa", ha infine ammesso.
Al-Abdulmohsen è stato incriminato questa mattina per cinque capi di imputazione di omicidio, diversi capi di imputazione di tentato omicidio e lesione aggravata.