Israele prepara una “rappresaglia significativa” – Ascolta
Sempre più grave la situazione in Medio Oriente dopo l'attacco missilistico dell'Iran su Israele di ieri. Secondo funzionari israeliani citati da Axios lo Stato ebraico lancerà una “significativa rappresaglia” entro pochi giorni, e potrebbe colpire gli impianti di produzione di petrolio all'interno dell'Iran e altri siti strategici. Si parla anche della possibilità di omicidi mirati o dell'eliminazione dei sistemi di difesa aerea iraniani. Da parte sua il capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane, Generale Mohammad Bagheri, ha minacciato di colpire le infrastrutture di Israele, se le forze dello stato ebraico intraprenderanno ulteriori azioni di rappresaglia contro Teheran. Di quello che sta succedendo ce ne parla il professor Laris Gaiser, analista geopolitico e di studi sulla sicurezza, presso l'Università Cattolica di Milano, ex diplomatico, gia’ consigliere politico Nato membro del consiglio scientifico di Limes e Federico Borsari, resident fellow del Center for European Policy Analisys, esperto di difesa e sicurezza.
Esteri
Ucraina, Russia prende controllo di Vuhledar: Kiev ordina...
Per Mosca la città nel Donetsk è strategica per avanzata a nord
Le truppe russe hanno assunto il controllo completo della città orientale di Vuhledar, difesa dalle forze ucraine fin dall'inizio dell'invasione da parte di Mosca, due anni e mezzo fa. Il comando militare orientale dell'Ucraina ha confermato di aver ordinato alle truppe ancora impegnate nei combattimenti in alcune parti di Vuhledar di ritirarsi per evitare di essere circondate.
Fin dall'inizio della guerra la Russia cerca di conquistare questa città per avanzare più a nord e raggiungere snodi di trasporto regionali come Kurakhove e Pokrovsk. Ieri, i blogger militari pro-Cremlino avevano pubblicato diversi video che mostravano soldati russi con bandiere sui tetti di diversi edifici a Vuhledar. Sempre ieri, le autorità regionali di Donetsk avevano confermato che le truppe russe avevano quasi raggiunto il centro della città, con le forze ucraine ancora presenti in alcuni quartieri.
La Bbc ha parlato con due soldati della 72a brigata che sono riusciti a lasciare la città prima dell'assalto finale e ad assumere nuove posizioni nella stessa area. Affermano che le loro truppe si sono ritirate dalla città. Negli ultimi giorni i soldati ucraini hanno dovuto lasciare Vuhledar a piedi, perché era impossibile altrimenti andarsene, ha raccontato un mitragliere. Molti sono stati feriti e uccisi dai droni e dall'artiglieria russa mentre cercavano di retrocedere, ha raccontato un altro soldato. Molti altri sono ancora dispersi.
Esteri
Harry va a Londra ma non vede il padre: dietro il mancato...
Il duca di Sussex e il re Carlo si sono incontrati sono una volta quest'anno
Sembra che ci sia Camilla dietro il mancato incontro fra re Carlo e il figlio Harry, che lunedì è arrivato a Londra per la consegna del premio WellChild, iniziativa benefica dedicata all'infanzia. Secondo una sua amica, la regina ha esortato il re, in cura per il cancro, a non vedere il duca di Sussex nel tentativo di evitargli inutili stress.
Parlando con il Daily Beast, la fonte ha affermato che Camilla "è stata la voce principale che ha esortato Charles a rallentare e a prendere le cose con calma. L'ultima cosa che vuole che lui faccia è stressarsi per un incontro con Harry". Camilla desidera inoltre che suo marito sia abbastanza in forma per partire per l'Australia prima della fine del mese, un viaggio per il quale si sta preparando godendosi un po' di tempo libero nella sua residenza in Scozia.
Il monarca, 75 anni, ha visto Harry solo una volta quest'anno, quando il duca è volato nel Regno Unito a febbraio dopo aver appreso della diagnosi di cancro di suo padre. L'amica di Camilla ha dichiarato che Carlo è comunque ansioso di seppellire l'ascia di guerra con il figlio, nonché di allentare la pressione sulla monarchia. "Il re ha un impulso istintivo verso la riconciliazione cristiana e la sua diagnosi di cancro non ha fatto altro che accentuarlo", ha affermato la fonte. "Vuole che questa questione venga risolta, non solo perché ama entrambi i suoi figli, ma perché è stata destabilizzante per la monarchia".
Anche Harry, all'inizio dell'anno, aveva chiarito di essere disposto a incontrare il padre per discutere la possibilità di una riconciliazione. A maggio, inoltre, aveva detto pubblicamente di essere deluso per non aver incontrato Charles durante il suo breve viaggio nel Regno Unito, ma aveva affermato di auspicare un incontro in futuro.
Esteri
Israele contro l’Onu: “Segretario Guterres...
Il ministro degli Esteri, Katz: "Questo è un segretario generale che odia Israele, che dà sostegno a terroristi, stupratori e assassini"
Il ministro degli Esteri di Israele, Israel Katz, ha deciso di dichiarare il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, persona non grata nello Stato ebraico, vietandogli l'ingresso nel Paese. Lo riferisce Ynet.
"Chi non è in grado di condannare inequivocabilmente l'attacco criminale dell'Iran contro Israele non è degno di mettere piede sul suolo israeliano. Questo è un segretario generale che odia Israele, che dà sostegno a terroristi, stupratori e assassini. Guterres sarà ricordato come una macchia nella storia delle Nazioni Unite", ha dichiarato Katz, a poche ore dalla riunione del Consiglio di Sicurezza convocato nella mattinata americana per discutere dell'attacco iraniano a Israele.
Il provvedimento di Israele arriva dopo mesi di tensioni e accuse nei confronti di Guterres, criticato dal governo di Benjamin Netanyahu per la posizione in relazione alla crisi di Gaza e alle operazioni condotte da Israele dopo l'attacco effettuato da Hamas il 7 ottobre 2023.
L'Onu ha assunto una posizione critica anche verso le operazioni in Libano. Sono di ieri le parole della coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert; "Si è materializzato ciò che temevamo. Con attacchi in tutto il Libano, anche nel cuore di Beirut, e incursioni oltre la Linea Blu, la violenza sta raggiungendo livelli pericolosi. Ogni razzo e ogni missile lanciato, ogni bomba sganciata, ogni incursione di terra allontanano ulteriormente le parti - ha affermato - dalla visione definita nella risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza e dalle condizioni necessarie per il ritorno in sicurezza dei civili su entrambi i lati della Linea Blu", la linea di demarcazione del confine tra Israele e Libano.