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Maria Varano, Fiabe Viventi: il Bestseller su come superare i momenti difficili attraverso le fiabe autobiografiche

Maria Varano, Fiabe Viventi: il Bestseller su come superare i momenti difficili attraverso le fiabe autobiografiche

Milano, 04.10.2024 –La vita di ciascuno di noi è fatta di problemi che a volte possono sembrare insormontabili. Tuttavia, esiste uno strumento, alla portata di tutti, capace di farci trovare nuove prospettive di crescita e guarigione personale.

Per tutti coloro che desiderano superare un momento buio della propria vita ma non sanno come fare, esce oggi il libro di Maria Varano“FIABE VIVENTI. Come Creare Fiabe Autobiografiche Per Superare Ostacoli E Trovare Soluzioni”(Bruno Editore). Al suo interno, l’autrice condivide con i propri lettori strumenti pratici e innovativi per provare a riscrivere la propria vita, trovando nuove prospettive di crescita e guarigione attraverso uno strumento davvero efficace: le fiabe autobiografiche.

“Il mio libro è una guida pratica che accompagna il lettore nella creazione di una fiaba personale di guarigione” afferma Maria Varano, autrice del libro. “Attraverso esercizi mirati e riflessioni guidate, il testo aiuta a esplorare i temi centrali della propria vita, trasformando le difficoltà in momenti di crescita così da integrare i messaggi delle fiabe nella vita quotidiana”.

Quello dell’autrice è un percorso di auto-esplorazione e trasformazione, pensato per chi desidera usare la narrazione come strumento di miglioramento e sviluppo personale. Motivo per il quale Maria Varano è fortemente convinta che per trasformare le sconfitte in momenti di crescita, una strategia efficace sia proprio quella di identificare e riscrivere il "momento di svolta" nella propria fiaba personale.

“Con il suo libro, l’autrice desidera spiegare perché le fiabe sono importanti non solo per i bambini ma anche per noi adulti” incalza Giacomo Bruno, editore del libro. “Esistono molte fiabe già scritte, ma quelle di Maria Varano sono fiabe autobiografiche che possono davvero servire per trovare suggerimenti finalizzati a cambiare il proprio punto di vista, così da imparare a guardare positivamente anche alle difficoltà che ognuno di noi si trova ad affrontare”.

“Ho deciso di affidarmi alla Bruno Editore perché lo ritengo un vero punto di riferimento nel mondo dell'editoria, grazie ai suoi libri che offrono contenuti di valore e strumenti concreti per la crescita personale e professionale” conclude l’autrice. “L’esperienza di Giacomo Bruno in questo settore e l'approccio orientato al successo dei propri autori mi hanno convinta che fosse la scelta giusta per portare il mio libro al grande pubblico, garantendo al contempo una diffusione capillare e una gestione editoriale di alta qualità”.

Il libro è disponibile su Amazon a questo indirizzo:https://amzn.to/3B51YKA

Maria Varano, nata a Torino nel 1956, psicologa, psicoterapeuta e arte terapeuta. Formatore e supervisore, ha lavorato per molti anni in ambito socio-educativo. Dal 2024 in pensione. È appassionata di fiabe, che considera chiavi per un’interpretazione metaforica della vita. Tra i libri che ha scritto ricordiamo: Guarire con le fiabe. Come trasformare la propria vita in un racconto, Meltemi, 2004 (terza edizione ampliata, 2018), Come parlare ai bambini della morte e del lutto, Claudiana, 2012, Il cestino delle storie Voglino Editrice 2020; come coautrice: Fiabe e intercultura, EMI, 1998; Grammatica delle emozioni. Come comprendere e gestire le proprie e quelle dei figli, Sonda, 2004; Navigare a vista. Dialoghi sull'educazione, Del Cerro, 2005; L'arte di inventare fiabe. Per sé stessi e per gli altri, Sonda, 2007; La pedagogia del coraggio, Claudiana, 2012; Gustarsi la vita, Neos,.2013 e la curatela di Brindare alla vita, Neos, 2015; Storie che escono dal cassetto. I nonni raccontano e si raccontano, Armando, 2018. Narrare: l’oltre l’altrove e l’altrimenti. Per dialogare con le fiabe Anthology Digital Publishing 2023.

Giacomo Bruno, classe 1977, ingegnere elettronico, è stato nominato dalla stampa “il papà degli ebook” per aver portato gli ebook in Italia nel 2002 con la Bruno Editore, 9 anni prima di Amazon e degli altri editori. È Autore di 34 Bestseller sulla crescita personale e Editore di oltre 1.100 libri sui temi dello sviluppo personale e professionale. È considerato il più esperto di Intelligenza Artificiale applicata all’Editoria ed è il più noto “book influencer” italiano perché ogni libro da lui promosso o pubblicato diventa in poche ore Bestseller n.1 su Amazon. È seguito dalle TV, dai TG e dalla stampa nazionale. Per info: https://www.brunoeditore.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Barrette ai cereali: dalla colazione alla merenda, sono uno...

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Ecco alcuni consigli utili da Altroconsumo per aiutare i consumatori nella scelta.

Milano, 4 ottobre 2024 –Barrette ai cereali a colazione o a merenda, oppure da mettere in borsa, in uno zaino e da portare in giro come snack o durante una gita in montagna. Pensando “ai cereali” viene in mente la prima colazione, quindi un prodotto per iniziare la giornata, da affiancare ad un caffè e magari ad un frutto. Il fatto, però, che le barrette siano confezionate singolarmente, le rende comode e pratiche anche come snack di metà mattina o metà pomeriggio.

Tramite la piattaforma ACmakers, Altroconsumo ha chiesto a mille consumatori e la maggior parte di loro le preferisce come snack fuori dai pasti. In realtà non c’è un momento giusto o uno sbagliato per mangiare una barretta e ce ne sono di ogni tipo e di ogni gusto: alcune hanno il cioccolato, altre la frutta, altre ancora la frutta secca; e spesso le troviamo con un mix di questi vari ingredienti. Da non trascurare, poi, un’altra tipologia di barrette, simile nella forma e nelle occasioni di consumo alle barrette ai cereali, ma diversa nella composizione, essendo fatte da semi (semi di girasole, di zucca, di sesamo…) e non da cereali.

Non solo la scelta è ampia, ma anche le caratteristiche nutrizionali sono diverse e variano in funzione degli ingredienti usati. Nel comparatore on line di Altroconsumo si trovano oltre 100 barrette ai cereali valutate sulla base degli ingredienti e dei valori nutrizionali.

Ma quali sono gli ingredienti? Quali i benefici? Possono sostituire un pasto completo e essere consumate anche dai bambini?

Nel caso delle barrette ai cereali, da zuccheri e grassi non possiamo prescindere dal momento che tra gli ingredienti principali troviamo la frutta essiccata/disidrata, ricca di zuccheri, e la frutta secca, fonte di grassi. È importante, invece, stare attenti agli zuccheri e ai grassi aggiunti, e meno ce ne sono e meglio è.Fonte di zuccheri sono i vari sciroppi che troviamo nella lista degli ingredienti (sciroppo di glucosio, di riso), il miele, destrosio.

Nelle barrette “light”, lo zucchero è sostituito da un edulcorante, spesso il maltitolo. Ha un potere dolcificante simile al saccarosio, con il vantaggio di fornire meno calorie, circa 2,4 kcal/g contro le 4 kcal/g fornite dal saccarosio.

Tra i grassi aggiunti c’è spesso l’olio di girasole, buono dal punto di vista qualitativo essendo costituito soprattutto da acidi grassi insaturi. A proposito di grassi, alcuni prodotti si dichiarano “senza olio di palma” ma poi, tra gli ingredienti hanno il grasso di cocco, che dal punto di vista nutrizionale non è migliore essendo ricco di acidi grassi saturi, più dannosi per la nostra salute.

Molti dei consumatori intervistati tramite ACmakers, ritengono che le barrette ai cereali siano ricche di fibre. In effetti, il riferimento alle fibre è tra gli slogan più riportati sulle etichette delle barrette. Ma ci sono alcune considerazioni da fare.

Il contenuto di fibra varia molto tra le barrette, spesso è effettivamente alto se si considerano i valori per 100g; le porzioni, però, sono “leggere”, e quando si guarda alla quantità per singolo pezzo, i grammi di fibra si riducono e molte barrette ne hanno meno di una mela (che ne ha circa 2,5g). Più della metà delle barrette del comparatore ha meno di 2 g di fibra per singolo pezzo.

Inoltre, alcuni prodotti sono naturalmente ricchi di fibre (alcune barrette a base di semi o barrette a base di cereali integrali), altri, invece, sono arricchiti e la fibra è uno degli ingredienti, indicata come oligofruttosio, fibra di cicoria o fibra vegetale.

Per quanto riguarda gli additivi, nel comparatore Altroconsumo di oltre 100 barrette, sono 18 quelle senza. Nella maggior parte dei prodotti troviamo 2-3 additivi. Nessun conservante, qualche colorante come caroteni e caramello semplice, ossia coloranti “accettabili”. Sono molto usanti gli antiossidanti, per preservare la frutta e la frutta secca, gli umidificanti (sorbitolo e glicerolo) per mantenere una consistenza morbida e gli emulsionanti come la lecitina di soia. Per saperne di più sugli additivi è possibile consultare la banca dati Altroconsumo.

Sicuramente le barrette rappresentano uno spuntino pratico e gustoso, ma è anche sano? Dipende dagli ingredienti e dai valori nutrizionali. Secondo le linee Guida per una sana alimentazione, uno spuntino per un adulto deve corrispondere al 5% del fabbisogno calorico giornaliero, che per il valore di riferimento di 2000 kcal, corrisponde a 100 kcal. È un valore indicativo, da adattare alle proprie esigenze, anche in base all’attività fisica prevista per la giornata.

Ci sono anche barrette più leggere a cui si può abbinare un frutto, e ci sono anche barrette molto caloriche con oltre 200 kcal a porzione da destinare, magari, a giornate particolarmente intense. Come molti alimenti consumati come spuntino la formulazione ideale non esiste. È importante sceglierle con consapevolezza, sapendo che se c’è la frutta, le barrette saranno un po’ più ricche di zuccheri; se, invece, c’è la frutta secca aumenta il tenore di grassi.

Le barrette ai cereali non possono sostituire un pasto completo. Un pranzo e una cena devono avere un adeguato apporto calorico (600-700 kcal) dato dal giusto equilibrio dei nutrienti, cioè carboidrati, proteine e grassi. A comporre il pasto ci devono essere cereali, preferibilmente integrali, le verdure e una fonte di proteine; olio extravergine per condire e un frutto alla fine.

Le barrette ai cereali, invece, hanno nella maggior parte dei casi 100-150 kcal per singolo pezzo, caratteristica che le rende più adatte ad essere consumate come snack.

Le barrette ai cereali non devono essere confuse con le barrette appositamente formulate come sostituto di un pasto per il controllo del peso. In questo caso il prodotto deve rispondere a precisi requisiti di legge sulla composizione, a cominciare dalle calorie che devono essere comprese tra 200 e 250 kcal.

Nell’indagine fatta tramite la piattaforma ACmakers, la maggior parte dei consumatori con figli ha risposto che compra le barrette anche per loro, preferendo la tipologia al cioccolato e proponendole come merenda.

Per i bambini, lo spuntino di metà mattina così come quello di metà pomeriggio, deve corrispondere al 5-8% del fabbisogno calorico giornaliero. In questo caso è difficile dare un valore di riferimento perché nella “fascia bambini” i fabbisogni calorici variano al crescere dell’età. Molto indicativamente possiamo parlare di 100-160 kcal per spuntino. Ci sono molte barrette anche intorno a questo range, in particolare le barrette ai cereali e frutta secca. Magari non sono particolarmente apprezzate dai bambini, che preferiscono merendine più “tradizionali”, ma non c’è un motivo per cui non proporle.

Le barrette del supermercato hanno dalla loro la praticità: pronte, comode da portare in borsa o nello zaino e disponibili in mille versioni per accontentare tutti i gusti. A volte, però, abbondano di ingredienti ultraprocessati, di additivi e di zuccheri aggiunti.

Una soluzione potrebbe essere farle in casa. Le combinazioni tra gli ingredienti sono infinite: si può usare solo l’avena oppure un mix di cereali, e poi frutta secca a piacere con o senza uvetta o mirtilli. E per tenere insieme tutti gli ingredienti molte ricette propongono il miele, altre invece il cioccolato.

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Gruppo Oknoplast: un’avventura iniziata 30 anni fa

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Gruppo Oknoplast: un’avventura iniziata 30 anni fa

Milano, 04 ottobre 2024 - 3.500 showroom presenti in Europa e Nord America, 124.000 m ²l’area complessiva di produzione suddivisa in cinque stabilimenti situati tra Polonia e Spagna, per un totale di 2,3 milioni di finestre prodotte all’anno: questi i sorprendenti numeri del Gruppo Oknoplast, che nel 2024 festeggia 30 anni di attività.

Tra i mercati più importanti per l’azienda sicuramente l’Italia, dove Oknoplast è approdata nel 2006In quasi 2 decenni il brand ha consolidato la propria posizione di leadership nella produzione e distribuzione di finestre in PVC e alluminio, chiudendo il 2024 con un fatturato stimato di 215 milioni di euro (+75% sul 2023).

Tutto è iniziato nel 1994 quando l’azienda polacca ha avviato a Cracovia la produzione di finestre in PVC con l’obiettivo di offrire un prodotto robusto, dal design moderno e all’avanguardia dal punto di vista tecnico. In tre decenni Oknoplast ha saputo cogliere le continue sfide e rispondere in modo puntuale ai trend di un mercato sempre più esigente ed evoluto - arrivando a estendere l’offerta anche a soluzioni in alluminio – nonché globale: le esportazioni, infatti, oggi rappresentano l’85% dei profitti dell’azienda, con rivenditori presenti oltre che in Europa anche in Nord America e Africa (Camerun).

Con all’attivo circa 5.000 finestre prodotte giornalmente e un’espansione così repentina il Gruppo OKNOPLAST ha dovuto necessariamente adeguare la propria capacità produttiva e anche per questo motivo ha recentemente completato la costruzione di un innovativo magazzino di stoccaggio automatizzato presso la sua sede centrale a Cracovia. Questo moderno edificio ad alta capacità, caratterizzato da un’altezza impressionante di 15 metri, rappresenta un’importante pietra miliare nel percorso di crescita dell’azienda. Con una metratura totale di 29.557,8 m3 il magazzino può ospitare fino a 1800 pallet specializzati, offrendo uno degli spazi di stoccaggio più grandi nel settore.

“Un risultato così positivo, ottenuto nonostante le condizioni di mercato non siano sempre state facili, è il frutto di una strategia aziendale che presuppone la diversificazione e l’adattamento dell’offerta alle mutevoli condizioni e richieste dei clienti”, afferma Giuseppe Bencivenga, referente OKNOPLAST in Italia. “L’innovazione e l’impegno nella ricerca di soluzioni tecnologicamente all’avanguardia hanno permesso all’azienda di rispondere in modo puntuale ed efficace alle richieste del mercato. Tutto ciò senza mai perdere di vista il design, la qualità dei prodotti e il servizio offerto ai clienti”.

In questi trent’anni l’orientamento al cliente è stato l’obiettivo primario del gruppo. La consapevolezza dell’importanza della lavorazione è condivisa da tutti i dipendenti, che sviluppano costantemente nuove tecnologie e soluzioni estetiche per soddisfare le richieste dei clienti di tutto il mondo. Una consapevolezza che abbraccia la qualità dei prodotti e che si estende al modo in cui vengono realizzati. Un impegno produttivo responsabile e sostenibile, come dimostrato dal certificato ISO 14001, riconoscimento che attesta come l’azienda abbia ridotto al minimo l’impatto ambientale della produzione, rendendo i suoi impianti tra i più ecologici d’Europa. Negli ultimi anni il consumo di gas è stato dimezzato e quello di elettricità diminuito grazie ai pannelli fotovoltaici e l’illuminazione LED installati negli stabilimenti. Inoltre, anche l’impatto ambientale del reparto di impiallacciatura è stato ridotto del 95%.

I profili per finestre sono prodotti a ciclo chiuso, utilizzando rifiuti riciclati. Ogni anno 2.000 tonnellate di rifiuti vengono riciclate e destinate a nuovi usi, rendendo le finestre del Gruppo tra le più ecologiche del settore.

L’azienda ha fatto dell’ecologia un vero e proprio manifesto, dimostrando come agire in modo sostenibile sia possibile anche attraverso le più semplici azioni quotidiane svolte sul lavoro, con l’obiettivo di guardare al futuro con ottimismo.

Anche la responsabilità sociale è tra i valori che guidano il Gruppo Oknoplast, un impegno che spinge l’azienda a fornire un concreto aiuto laddove ce n’è più bisogno e in modi differenti: dal supporto al progetto della Fondazione Once Upon a Time to Live, che combatte lo spreco alimentare, al contributo a favore delle popolazioni colpite dalla Guerra in Ucraina, al sostegno ad attività artistiche e culturali attraverso le quali trasmettere messaggi importanti.

L’azienda, infatti, è conosciuta da anni anche per la sua partecipazione attiva a iniziative volte allo sviluppo dell'arte contemporanea e alla promozione, attraverso di essa, del dialogo su importanti tematiche sociali. È quanto è accaduto con OKNOPLAST FOR ART, nelle sue due edizioni, realizzate in partnership con il MOCAK – Museo di Arte Contemporanea di Cracovia, iniziativa che ha dato voce ad artisti emergenti provenienti da tutta Europa utilizzando la finestra come tela su cui esprimere la propria arte.

Ed è quello che sta avvenendo proprio in queste settimane a Venezia, con il sostegno di Oknoplast in qualità di Main Sponsor alla mostra ONLY IMAGINATION GOT THERE dell’artista polacco Dobiesław Gała, aperta fino al 31 ottobre presso la Fondazione Marta Czok.

Contatti:

OKNOPLAST

t. 0549 905424

www.oknoplast.it

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Giorgio Pasotti e Chiara Francini al Festival Nazionale...

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Giorgio Pasotti e Chiara Francini al Festival Nazionale dell’Economia Civile

Un viaggio ideale sul tema della città grazie alle parole dei grandi pensatori ed economisti della storia, da Aristotele a Giorgio La Pira, per riflettere sul vivere il valore della partecipazione all’interno dei contesti sociali, economici e istituzionali.

Firenze, 4 ottobre 2024.Di questo si è parlato a Palazzo Vecchio, nella prima serata del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in programma a Firenze fino al 6 ottobre. Ospiti della serata – dal titolo “Come partecipare alla Nuova Economia”, a cura di MUS.E – gli attori Giorgio Pasotti e Chiara Francini, che sono stati moderati e accompagnati nel corso della serata dal giornalista e scrittore Aldo Cazzullo.

Pasotti ha dichiarato: «Arte ed economia civile devono camminare insieme e dialogare. L’obiettivo deve essere continuare a cercare una via per arrivare ai giovani. Questi, rapidi nell’apprendimento e veloci nelle connessioni, hanno pochissimo tempo di concentrazione. Ma il post-Covid è un momento fertile per loro, essendoci grande voglia di socializzare e stare insieme. Dobbiamo approfittarne per seminare la cultura civile del futuro».

Chiara Francini ha invece dichiarato: «La società civile è il più grande agglomerato che racconta l’essere umano, di cui scienze come economia e pedagogia sono parte. Ma ne è parte anche l’arte, che è quindi una di quelle entità che non deve essere divisa dalle altre e che anzi vi si deve stringere».

La serata è stata accompagnata dalla musica del “Nico Gori Swing 10TET”.

Il FNEC è promosso da Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti), con il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, Assicooper, Coopersystem, Federazione Toscana delle BCC, Frecciarossa e la collaborazione della SEC (Scuola di Economia Civile) e di MUS.E.

Ufficio Stampa Festival Nazionale dell’Economia Civile

Stefano Testini 3356138145

Matteo Spinelli 3347661138

ufficiostampa@festivalnazionaleeconomiacivile.it

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