Sinner, la previsione di Roddick: “Sarà squalificato 6 mesi”
L'ex numero 1 del mondo:"Jannik non ha avuto nessun trattamento speciale"
"Jannik Sinner sarà squalificato per 6 mesi". Andy Roddick, ex numero 1 del tennis mondiale, si sbilancia sul destino che attende Jannik Sinner nel procedimento per doping legato alla positività dell'azzurro al clostebol. L'agenzia mondiale antidoping (Wada) ha presentato ricorso al Tas contro l'assoluzione di Sinner decisa dal tribunale indipendente dell'Itia chiedendo una squalifica di 1-2 anni.
"Due delle tre persone che hanno giudicato il caso e che facevano parte del tribunale indipendente dell'Itia non sapevano che si trattava di Sinner, Solo una persona era al corrente. Stavano trattando il caso sulle loro opinioni sul tema di responsabilità e negligenza ma senza sapere il nome di chi era coinvolto", dice Roddick nel suo podcast Served with Andy Roddick.
"Il preparatore" di Sinner "ha commesso tanti errori, il mio giudizio non è cambiato dopo il ricorso. Per Sinner non avrebbe avuto nessun senso assumere una sostanza senza effetti sulle prestazioni. Se fosse stato consapevole di assumere una sostanza senza vantaggi in campo, mettendo a rischio una carriera da Hall of Fame, sarebbe il dopato più stupido nella storia. Non credo che sia un idiota", dice Roddick, ricordando che Sinner non ha ricevuto nessun trattamento speciale.
"Quando viene notificato un test antidoping positivo, ci sono 48 ore per presentare la propria versione. Sinner e il suo team hanno fatto tutto quello che andava fatto nelle 48 ore. E' stato in grado di muoversi rapidamente, in modo efficace con i suoi avvocati", dice. "La mia è solo una congettura. E' stata chiesta una squalifica di 1-2 anni. Si finirà con 6 mesi, che sarebbe in linea con altri casi in cui non c'è stata colpa o negligenza".
Roddick evidenzia anche l'importanza del periodo in cui cadrebbe l'eventuale squalifica. "Se" la squalifica "scattesse dopo Natale, Sinner sarebbe nel pieno della preparazione per l'Australian Open. Se la squalifica fosse di 3 mesi, salterebbe un torneo dello Slam. Se fossero 6 mesi, salterebbe 2 Slam. Se fossero 9 mesi, salterebbe 3 tornei dello Slam. Sarei sorpreso, a questo punto, se non venisse squalificato per un certo periodo".
Il comunicato del Tas
La Corte arbitrale dello sport (Tas) ha registrato la dichiarazione di appello presentata dall'Agenzia mondiale antidoping (Wada) contro la decisione emessa dal Tribunale indipendente dell'Agenzia internazionale per l'integrità del tennis (Itia) del 19 agosto 2024 (la decisione contestata). Il Tas ricorda che Sinner "è stato ritenuto colpevole di due violazioni delle norme antidoping (ADRV) per le quali non ha avuto "colpa o negligenza" (presenza di metaboliti di Clostebol, uno steroide e sostanza proibita) e per le quali non gli è stato imposto alcun periodo di squalifica (articolo 10.5 del programma antidoping per il tennis 2024 (TADP) dell'ITF)".
"Il giocatore, l'ITIA e la Federazione internazionale di tennis (ITF) sono stati informati dell'appello del Tas. Nel suo ricorso al Tas, la Wada chiede l'annullamento della decisione contestata e una nuova decisione che stabilisca che Jannik Sinner ha commesso due ADRV ai sensi degli articoli 2.1 e/o 2.2 TADP, senza applicazione dell'articolo 10.5 TADP ("Nessuna colpa o negligenza"). La Wada chiede al Tas di imporre una sanzione di un periodo di ineleggibilità tra uno e due anni all'atleta e di confermare la squalifica di tutti i risultati competitivi ottenuti da Jannik Sinner durante il BNP Paribas Open a Indian Wells/Usa", prosegue la nota.
"Sono iniziati i procedimenti arbitrali del Tas. In conformità con il Codice di arbitrato sportivo (il Codice CAS), le regole di arbitrato che disciplinano le procedure del CAS, le parti stanno scambiando presentazioni scritte e il Collegio arbitrale che deciderà la questione è in fase di costituzione", prosegue il comunicato. "Una volta costituito, il Collegio emetterà direttive procedurali per la fase successiva della procedura, inclusa la tenuta di un'udienza. Dopo l'udienza, il Collegio delibererà ed emetterà un Lodo arbitrale contenente la sua decisione e le relative motivazioni. Al momento, non è possibile indicare un lasso di tempo per l'emissione della decisione. La decisione del Collegio del Tas sarà definitiva e vincolante, ad eccezione del diritto delle parti di presentare un ricorso al Tribunale federale svizzero entro 30 giorni per motivi limitati".
Spettacolo
‘Last Christmas’ è di nuovo hit natalizia...
Primo posto in Uk per la canzone natalizia degli Wham!: è il secondo anno consecutivo
'Last Christmas' degli Wham!, pubblicata per la prima volta il 3 dicembre 1984 come primo estratto dal terzo album in studio 'Music from the Edge of Heaven', è diventata la numero uno natalizia del Regno Unito per il secondo anno consecutivo. La canzone di George Michael e Andrew Ridgeley ha battuto i brani natalizi di Mariah Carey, Gracie Abrams, Tom Grennan e Ariana Grande e ha conquistato la vetta della classifica inglese 2024.
Ridgeley ha dichiarato di essere "particolarmente contento" per il suo ex compagno di band George Michael, morto nel 2016, che aveva sempre desiderato che la canzone raggiungesse la prima posizione della hit parade. "Sarebbe stato assolutamente felice che la sua favolosa composizione natalizia fosse diventata un classico, quasi parte del Natale come i mince pies, il tacchino e i pigs in blankets", ha detto Ridgeley alla Bbc. "È la testimonianza di una canzone natalizia davvero meravigliosa, che nella mente di molte persone evoca e rappresenta il Natale come tutti vorremmo che fosse", ha aggiunto il chitarrista degli Wham!, la band che si sciolse nel 1986 su iniziativa del cantante scomparso.
La Official Charts Company ha dichiarato che la canzone è stata ascoltata 12,6 milioni di volte in streaming nella settimana precedente il Natale. Le uniche altre canzoni che hanno raggiunto la vetta della classifica natalizia più di una volta sono 'Bohemian Rhapsody' dei Queen (nel 1975 e nel 1991) e 'Do They Know It's Christmas' dei Band Aid (con versioni diverse nel 1984, 1989 e 2004). Nessuno dei due brani ci è riuscito in anni consecutivi.
Cronaca
Giubileo e possibili rischi sanitari, cosa dicono gli...
Ciccozzi: "Serve monitoraggio virus, consiglio mascherina in luoghi affollati". Bassetti: "Tanti pellegrini dal Sud America, lì Dengue ha fatto danni"
Mancano pochi giorni all'apertura ufficiale del Giubileo 2025 e Roma si prepara ad accogliere milioni di pellegrini in arrivo per l'Anno Santo. "Serve fare il monitoraggio di tutte le persone a seconda del Paese da cui provengono: ogni nazione può avere una particolare endemia dovuta ad un virus che potrebbe arrivare qui da noi. Poi va detto alle persone come comportarsi sui mezzi pubblici o nei luoghi affollati soprattutto ora che è inverno. E poi consiglierei l'uso della mascherina per evitare i contagi. Sono tre cose fondamentali e semplici", dice all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Massimo Ciccozzi che è tra gli autori di un'analisi sui rischi sanitari legati al Giubileo.
"Una cosa semplice che si potrebbe fare è creare dei presidi filtro per evitare che i codici bianchi vadano ad affollare i pronto soccorso degli ospedali romani, utilizzando anche i giovani medici specializzandi", aggiunge. "La sorveglianza epidemiologica è importantissima per la prevenzione. Arriveranno milioni di persone in Italia e soprattutto a Roma. Se ci ricordiamo l'epidemia di Mers è scoppiata proprio durante il pellegrinaggio a La Mecca in Arabia Saudita, ma penso anche a quello che è accaduto ad Haiti con il colera. Movimenti di massa di persone possono essere la causa di epidemie di virus respiratorio", conclude Ciccozzi.
All'Adnkronos Salute fa il punto anche Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. "La previsione di 30 milioni di pellegrini che arrivano a Roma da tutte le parti del mondo, la grande maggioranza dal Sud America, ci deve allertare nel sensibilizzare il sistema sanitario sulle malattie di quella zona del pianeta - sottolinea - Ad esempio in Sud America il 2024 è stato l'anno della Dengue, quindi si deve fare una lavoro di prevenzione sulle zanzare e sui chi potrebbe portare la malattia qui. Dobbiamo poi vedere se il 2025 sarà un anno particolarmente caldo e già a maggio iniziare a disinfestare le zone di Roma dove possono annidarsi le zanzare e abbatterne il numero. Insomma dobbiamo evitare di creare le condizioni di possibili focolai di Dengue come accaduto a Fano. Con un enorme massa di persone concentrata in una città certamente ci sono dei rischi sanitari ma tutti ne sono coscienti e so che è stata organizzato un piano per fronteggiare le emergenze".
Cronaca
Donna investita a Pisa, ipotesi omicidio volontario....
Nuova pista nelle indagini di Volterra dopo la morte di Fabiola Capresi, 57enne falciata da un'auto
Ipotesi omicidio volontario per la morte di Fabiola Capresi. E' il nuovo filone d'indagine che i carabinieri della compagnia di Volterra (Pisa) stanno portando avanti, insieme al principale dell'omicidio stradale, per il decesso della 57enne falciata da un'auto in corsa lungo la strada provinciale di via Tre Comuni a Montescudaio (Pisa) nel pomeriggio di martedì 17 dicembre. È quanto scrive oggi 'Il Tirreno'.
Le indagini
Si ipotizza che il conducente dell'auto volesse ucciderla e non si sia trattato di un incidente. A far propendere per l'omicidio volontario ci sarebbe la violenza dell'urto: la donna, in base alla ricostruzione degli inquirenti, è stata colpita in pieno, mentre si trovava di spalle. Le ferite farebbero pensare che una volta investita con il lato dell'auto, il corpo abbia urtato anche contro il parabrezza. Lo dimostrerebbero le profonde ferite alla testa oltre a quelle nel resto del corpo.
Un impatto, non essendoci alcun segno di frenata, che fa ipotizzare che il conducente fosse pronto a colpire la donna e a rimettersi subito in carreggiata con l'auto. In caso di incidente stradale, infatti, la donna avrebbe dovuto trovarsi (per avere un impatto così violento) sulla carreggiata e non nella parte erbosa che costeggia la provinciale e consente di spostarsi con meno rischi per i pedoni. Va considerato inoltre che per un conducente che se la fosse trovata improvvisamente davanti, ipotesi che il buio della zona rende plausibile, sarebbe stato molto difficile mantenere il controllo dell'auto.
A indagare a 360 gradi, inoltre, scrive sempre 'Il Tirreno', ci sono elementi nella vita della donna, non resi pubblici per motivi di privacy seppur noti nel paese, che rendono plausibile che tra le sue frequentazioni potesse esserci chi potesse avere dei conti da regolare. Ma anche il fatto che gli spostamenti fossero molto prevedibili: Fabiola Capresi faceva quella strada a piedi anche due volte al giorno, più o meno alle stesse ore. Ed è per questo che, dopo aver ascoltato l'autista dell'autobus su cui la donna era a bordo poco prima della morte e il compagno Gianni Cavallini che ne aspettava il rientro e che ha dato intorno alle 18,30 l'allarme, si sia deciso di sentire anche altre persone vicine. Su questo, per il momento c’è il massimo riserbo. Niente trapela sui rapporti di amicizia, sulle frequentazioni della donna.
Continua, invece, il controllo delle immagini delle telecamere, installate all’ingresso di Guardistallo e nei negozi che si trovano lungo la strada provinciale per individuare un'auto di passaggio in un periodo di tempo abbastanza ristretto, circa 15 minuti dalle 17,16 alle 17,30, senza un faro. La luce, infatti, è stata ritrovata nel luogo dell'impatto: i pezzi ricostruiti rendono probabile si tratti di un’auto e non di un furgoncino come inizialmente ipotizzato.
Se gli inquirenti sospettano un omicidio volontario anche il compagno di Fabiola Capresi non lo esclude. "Sì, è possibile, l'hanno uccisa", ha detto Gianni Cavallini alla cronista del "Tirreno", senza poi voler aggiungere nient'altro. Nulla sulla vita che facevano insieme da 15 anni, nulla su eventuali sospetti: "Quello che so l'ho detto ai carabinieri".