‘Ius scholae, Tajani scafista?’: la contestazione dei giovani Lega
La replica di Forza Italia: "Dichiarazioni ingiuriose a Pontida, certi che la dirigenza della Lega prenderà le distanze"
A Pontida i giovani della Lega attaccano il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, sullo striscione che portano in corteo spunta la scritta 'Ius scholae in vista, Tajani scafista?'. Uno striscione che vede i giovani della Lega aggiungere il coro 'Tajani vaff...'. Tra gli striscioni si legge anche 'Salis, Orban ti aspetta'. Una volta arrivati nel tendono scatta poi lo slogan 'secessione, secessione'.
La replica di Forza Italia
"Le dichiarazioni che giungono da Pontida, ottusamente ingiuriose nei riguardi del nostro segretario nazionale Antonio Tajani, provengono evidentemente da ignoranti, perché evidentemente ignorano il contenuto della proposta di Forza Italia sullo 'Ius Italiae' e intervengono scompostamente con slogan volgari e frasi fatte di miserabile livello" scrive in una nota Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia e il capogruppo azzurro al Senato, Maurizio Gasparri. "Se così fosse, sono certo che la la dirigenza della Lega - una volta lette - prenderà le distanze da tali inqualificabili parole e non farà mancare il leale sostegno al segretario Tajani".
Politica
Ius Italiae, cosa prevede la proposta di legge di Forza...
"Le regole puntano la loro sostanza sulla serietà e sui diritti. Essere cittadino italiano è una cosa seria'', ha detto il vicepremier Tajani presentando la proposta di legge
Si articola su tre punti cardine la proposta per l'ottenimento della cittadinanza presentata da Forza Italia, denominata Ius Italiae e illustrata oggi a Milano dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in chiusura della Giornata dell’Economia organizzata dal partito a Palazzo Lombardia. Il testo, ha tenuto a precisare Tajani, "non è contro qualcuno ma serve a risolvere un problema". Ius Italiae sarà presentato alla Camera e al Senato "ma prima di farlo ne parleremo con i nostri alleati", ha garantito il ministro, ai quali "abbiamo inviato il testo della proposta perché la possano valutare".
Dieci anni di scuola dell'obbligo e altri requisiti
La proposta introduce lo Ius Italiae e prevede che lo straniero nato in Italia o lo straniero che arriva in Italia entro il compimento del quinto anno di età, che risiede ininterrottamente per dieci anni in Italia e frequenta e supera con profitto le classi della scuola dell'obbligo (5 anni elementari, 3 anni di medie, 2 di superiori) può ottenere la cittadinanza italiana (a 16 anni). Finché è minorenne la richiesta deve essere fatta da un genitore. Se il genitore non esercita questa facoltà, il ragazzo potrà chiedere la cittadinanza al compimento del diciottesimo anno. "Abbiamo lavorato intensamente per dare nuove regole per l'acquisizione della cittadinanza italiana - ha detto Tajani -. Non si tratta di regole permissiviste e non vogliono favorire l'immigrazione illegale nel nostro Paese ma le regole puntano la loro sostanza sulla serietà e sui diritti. Essere cittadino italiano è una cosa seria''.
"Per essere cittadini italiani - ha detto il vicepremier - bisogna conoscere l’italiano, la storia e la geografia italiana, la Costituzione e l’educazione civica: ecco perché diciamo nella nostra proposta che dopo 10 anni di scuola dell’obbligo condotta con profitto puoi diventare cittadino italiano”.
Il principio dello 'ius sanguinis'
Il secondo punto riduce la possibilità di trasmissione della cittadinanza per lus sanguinis. Lo straniero con sangue italiano non potrà più avere la cittadinanza se genitori, i nonni e i bisnonni sono nati all'estero. Questa disposizione si applica esclusivamente ai nati dopo l'entrata in vigore di questa legge. "Abbiamo deciso di ridurre l'albero genealogico: il principio è valido fino al bisnonno e poi basta, non fino al 1861 come in precedenza - ha spiegato il ministro -. Quello che vogliamo evitare sono le truffe: la cittadinanza non è un business né una barzelletta: vogliamo veri italiani, non persone che chiedono la cittadinanza solamente per avere un passaporto comunitario".
Le pratiche in Comune
Il terzo punto la proposta azzurra riconosce ai Comuni la facoltà di aumentare a 600 euro il contributo per le pratiche relative al riconoscimento della cittadinanza richiesta dagli oriundi e allo stesso tempo prevede il medesimo innalzamento a 600 euro del costo della documentazione che deve essere prodotta dai consolati per le medesime richieste di cittadinanza. Previsto anche un anno di tempo per i Comuni per lo smaltimento delle pratiche giacenti.
I tempi di attesa
La proposta riduce poi i tempi di attesa, portandoli dagli attuali tre anni (24 mesi prorogabili fino a un massimo di 36 mesi) a uno anno prorogabile di ulteriori 6 mesi (12 mesi prorogabili fino a un massimo di 18 mesi), previsti per dare risposta alle domande di ottenimento della cittadinanza richiesta a seguito di matrimonio, adozione di maggiorenne, residenza (decennale o quadriennale a seconda che il richiedente sia extracomunitario o comunitario) sul territorio italiano.
Politica
A Pontida cori giovani Lega contro Tajani:...
"Quei ragazzi sono 4 o 5 scemi, chiedo scusa a nome loro. Ogni alleato è un amico" ha detto il leader del Carroccio
A Pontida i giovani della Lega attaccano il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, sullo striscione che portano in corteo spunta la scritta 'Ius scholae in vista, Tajani scafista?'. Uno striscione che vede i giovani della Lega aggiungere il coro 'Tajani vaff...'. Tra gli striscioni si legge anche 'Salis, Orban ti aspetta'. Una volta arrivati nel tendono scatta poi lo slogan 'secessione, secessione'.
"Slogan volgari e frasi fatte di miserabile livello", così sono state definite da Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia e il capogruppo azzurro al Senato, Maurizio Gasparri che, in una nota, hanno chiesto alla dirigenza della Lega di "prendere le distanze". Poco dopo è stato lo stesso leader del Carroccio Matteo Salvini a scusarsi.
Le scuse di Salvini
"Quei ragazzi sono 4 o 5 scemi, chiedo scusa a nome loro. Tajani è un alleato, ogni alleato è un amico" ha detto Matteo Salvini a Pontida. "E' un alleato, in un momento in cui c'è il rischio di una guerra mondiale devastante, lavoro perché non si arrivi allo scontro totale, no si può perdere tempo per beghe interne che non interessano a nessuno", aggiunge Salvini. "Noi lavoriamo contro quelli che stanno a sinistra, mi spiace che qualcuno sul prato sacro della Lega abbia mancato di rispetto a qualcuno".
"Non dobbiamo sbagliare niente, non stiamo giocando, rischio sei anni di carcere perché ho fatto quello che credevo, quindi non possiamo scherzare, gli avversari sono fuori, Tajani è un amico e un alleato, Meloni è una amica e un'alleata, se qualcuno vuole giocare il mondo è grande, ci sono tanti parchi gioco". "Gli attacchi alla maggioranza facciamoli fare alla Schlein e a Conte", aggiunge. "Se qualcuno - dice - vuole giocare, fuori dalle palle".
Tajani: "Grazie Salvini, anche per me ogni alleato è un amico"
"Grazie Matteo Salvini. Anche per me ogni alleato è un amico. La lealtà è il principio sul quale si regge la coalizione di centrodestra al governo dell’Italia" scrive su X Antonio Tajani, vicepremier e leader di Fi apprezzando le scuse del segretario nazionale della Lega che ha condannato i cori ingiuriosi dei giovani leghisti a Pontida.
Politica
Napoli, la mamma di Giogiò: “La politica dovrebbe...
La dichiarazione di Daniela Di Maggio, madre del musicista Giovanbattista Cutolo, ucciso a Napoli un anno fa
"Dove sono i politici che ti propongono di scendere in campo?", si chiede Daniela Di Maggio, madre del musicista Giovanbattista Cutolo, ucciso a Napoli un anno fa, parlando con l'Adnkronos in merito alle voci circolate nei mesi scorsi su una sua possibile candidatura alle Europee. Sottolineando che non si tratta di una richiesta ma di una semplice riflessione, Di Maggio precisa: "Un eventuale invito dovrebbe arrivare ora, dopo un anno di impegno civico e di battaglie che hanno portato, ad esempio, a cambiare una legge sui minori, non quando ero sopraffatta dal dolore per la morte di Giogiò. Aspetto di vedere quale partito avrà il coraggio di dirmi: 'Daniela Di Maggio, ambasciatrice della legalità e impegnata da un anno per il bene della città, la vogliamo con noi'. Le persone me lo chiedono ma io, comunque, ogni giorno continuo con il mio impegno: giro l'Italia per portare il seme della legalità".
Poi parlando del successo di Geolier e delle dichiarazioni del rapper sulla legalità: "Il giornalismo dimentica le vere cause del cambiamento. Le rivoluzioni non avvengono per caso e Geolier è cambiato anche grazie a Giovanni Battista Cutolo". Intervenendo ieri a un evento promosso dall'Associazione Nazionale Magistrati di Torre Annunziata davanti a 1.500 studenti a Pompei, Geolier infatti ha affermato: "È meglio un libro che una pistola, perché è la cultura che annienta la criminalità". Parole riportate da numerosi organi di stampa, che hanno suscitato lo stupore e il piacere della signora Di Maggio perché "se oggi Geolier parla di libri e non più di pistole è anche grazie alla rivoluzione Giogiò".
"Un certo tipo di giornalismo – prosegue – rischia di indottrinare la massa, presentando Geolier come colui che è cambiato e diventato 'bello, bravo, buono e gentile' autonomamente. Ma la verità è che Geolier è cambiato anche grazie alla promessa che mi ha fatto davanti alla bara di mio figlio il 6 settembre dell'anno scorso, di non inneggiare più alla pistola, l'arma che ha tolto la vita a Giogiò. Va detto perché mio figlio si è immolato per tutti quanti. Questa per me è una battaglia civile. Sto girando l'Italia per cambiare questa società e molte iniziative positive stanno nascendo grazie a mio figlio. Questa è la vera rivoluzione", afferma Daniela che ricorda anche i diversi premi e riconoscimenti dedicati alla memoria di Giovanbattista e al suo impegno per la crescita sociale, culturale e civile del Paese.