Aveva 89 anni. E' stato, tra l'altro, disegnatore dei personaggi di Ken Parker, Sherlock Holmes e Julia
Il pittore e illustratore Giorgio Trevisan, tra i maestri del fumetto italiano di fama internazionale, disegnatore dei personaggi di Ken Parker, Sherlock Holmes e Julia, è morto sabato 5 ottobre all'ospedale 'Madre Teresa di Calcutta' di Monselice (Padova) all'età di 89 anni.
Nato a Merano (Bolzano) il 13 ottobre 1934, dopo il diploma al Liceo classico, Trevisan si trasferì, su consiglio del padre, a Padova per seguire i corsi della Facoltà di Agraria. Qui venne consigliato di dedicarsi al fumetto e all'illustrazione (aveva già disegnato una breve storia a fumetti per un piccolo tipografo editore sull'eroe altoatesino Andrea Soffher) e si trasferì a Milano, dove cominciò a collaborare con lo Studio Dami. Per Roy D'Amy (Rinaldo Dami) tra il 1956 e il 1960 disegnò le matite di "Cherry Brandy racconta..." ed eseguì matite e inchiostrazioni per storie di guerra destinate al mercato britannico.
Tra il 1959 e il 1977 Trevisan lavorò ininterrottamente per la casa editrice del "Corriere della sera". Per il "Corriere dei piccoli" dipinse a tempera le figurine della "Storia di Roma" e "Storia del Risorgimento", poi il paginone centrale con la "Storia d'Italia" su testi di Mino Milani. Per il "Corriere dei ragazzi" disegnò storie delle serie "Catastrofi sulla terra" (in particolare "Paura a Milano", su testo di Milani), "I grandi generali" e "Processi alla Storia". Per "Corrier Boy" disegnò storie a fumetti della serie "I grandi capi indiani".
Nel frattempo, tramite l'agenzia Maffi, tra il 1960 e il 1968, lavorò per la francese Lug disegnando vari personaggi, alcuni dei quali (come Archie e Fury) arriveranno anche alle edicole italiane su testate come "Alex & C.", "Rodeo" e "Zembla". Nel 1961-1962 realizzò anche avventure salgariane per l'editore Vaglieri. Negli anni Sessanta si trasferì a Este (Padova, Italia), dove ha vissuto con la moglie Vera e i quattro figli.
Nel 1965 con lo Studio Dami lavorò per la Fleetway illustrando a china colorata i romanzi per ragazzi "Il giardino segreto", "Il cane delle Fiandre", "Till Ulenspiegel", "Pollicino" e "Gulliver", mentre realizzò a fumetti "Il mago di Oz". Trevisan ha illustrato anche alcuni romanzi per i cofanetti-regalo agli abbonati Mondadori: per il 1971 racconti di Poe, Melville, Melburne; per il 1972 "L'amore" di Stendhal, "Il giovane Werter" di Goethe e "Jacopo Ortis" di Foscolo. Nel 1971 cominciò la collaborazione con il "Messaggero dei ragazzi" di Padova, realizzando "Fatima" su testo di Nicolette. L'insieme della sua attività per la casa editrice della Basilica del Santo gli è valso il Premio Europeo Stampa Cristiana.
Dal 1973 ha disegnato tutti gli otto numeri della serie "Medium" (copertine comprese) per la casa editrice Dardo, più un numero che è rimasto inedito, tutto su testi di Romano Garofalo. Sempre per Dardo disegnò anche varie storie di guerra per le collane Super Eroica, Reportage, Prima linea e Uomini e guerra; realizzò anche molte copertine per "Il menntrò come disegnatore nella Sergio Bonelli Editore per la quale realizzerà, anche durante gli anni ottanta, serie a fumetti che diverranno particolarmente famose come Storia del West e Ken Parkersile" e "Reportage". Alla fine degli anni Settanta Trevisan entrò come disegnatore nella Sergio Bonelli Editore per la quale ha realizzato, anche durante gli anni Ottanta, serie a fumetti che diverranno particolarmente famose come Storia del West e Ken Parker. Passò successivamente a far parte della squadra di Julia, la criminologa creata da Giancarlo Berardi e venne incaricato di realizzarne anche il numero celebrativo 100, "Clowns", a colori. Sempre durante gli anni Ottanta Trevisan realizzò anche storie a fumetti con il personaggio di Sherlock Holmes pubblicate dalla rivista "L'Eternauta" su testi di Giancarlo Berardi, trasposizione di alcuni racconti originali di Arthur Conan Doyle. Nel 1991 Trevisan realizzò i Tarocchi Romantici e i Tarocchi del Rinascimento prodotti dalle edizioni Lo Scarabeo.
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Cultura
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Il Premio Malaparte, una delle manifestazioni culturali più attese nel panorama letterario italiano, è tornato a Capri riportando sull'isola il suo spirito innovativo e la sua celebrazione della letteratura. Il Premio, istituito da Graziella Lonardi Buontempo nel 1983 per iniziativa di Alberto Moravia, è tornato a radunare a Capri personalità di spicco del mondo della cultura grazie al supporto di Ferrarelle Società Benefit, coerente con la sua missione di sostenere attivamente la cultura, l’eccellenza e la storia del nostro Paese.
La curatrice del Premio, Gabriella Buontempo, insieme alla giuria composta da Leonardo Colombati, Giordano Bruno Guerri, Giuseppe Merlino, Silvio Perrella, Emanuele Trevi e Marina Valensise, premierà domenica 6 ottobre, la vincitrice di quest’edizione: Rachel Cusk, l’autrice inglese è nota soprattutto per la sua trilogia, che comprende i romanzi Resoconto, Transiti e Onori, pubblicati tra 2018 e 2020 da Einaudi con traduzione di Anna Nadotti.
Il Premio Malaparte segna un importante passo nel processo di crescita dell’autrice che ha iniziato a scrivere nel 1993 e vanta oggi una carriera letteraria variegata e prolifica, con la pubblicazione di nove romanzi, tre raccolte di saggi e un’opera teatrale.