Israele bombarda Gaza: “Sventato attacco con razzi di Hamas per anniversario”
Le commemorazioni iniziate alle 6.30. Fuori dalla residenza di Netanyahu la protesta delle famiglie degli ostaggi. Razzi da Gaza nella zona di Sufa. Annunciata la morte di un ostaggio
Mentre continuano gli attacchi al Libano e a Gaza, Israele celebra oggi il primo anniversario dell'attacco del 7 ottobre da parte di Hamas con veglie e cerimonie in tutto il Paese per ricordare le centinaia di vittime, le decine di ostaggi e i soldati feriti o uccisi nel tentativo di salvarli.
Alle 6.30 del mattino, l'ora esatta in cui Hamas ha lanciato l'attacco, le famiglie delle persone uccise al festival musicale Nova si sono riunite nel luogo in cui sono stati uccisi quasi 400 spettatori e dove molti altri sono stati presi in ostaggio.
Alla stessa ora, le famiglie degli ostaggi ancora detenuti a Gaza - circa 100, un terzo dei quali sarebbero morti - si sono riunite davanti alla residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme per alzarsi in piedi durante una sirena di due minuti, replicando un'usanza delle date più solenni del calendario israeliano, il Giorno della Memoria e del Ricordo.
Herzog: "Attacco è stato una cicatrice per l'umanità"
Il presidente israeliano Isaac Herzog era tra coloro che hanno tenuto le commemorazioni questa mattina presso il sito del festival Nova, dove ha descritto gli attacchi del 7 ottobre come una "cicatrice sulla faccia della Terra" e ha invitato i paesi a sostenere Israele per portare la pace. "Il mondo deve rendersi conto e comprendere che per cambiare il corso della storia e portare la pace e un futuro migliore nella regione, deve sostenere Israele nella sua battaglia contro i suoi nemici", ha aggiunto.
Israele: "Presunto ostaggio morto al festival Nova, il corpo è ancora a Gaza"
Ed è di oggi la notizia che Idan Shtivi, 28 anni, che si credeva fosse tenuto in ostaggio da Hamas, è stato assassinato il 7 ottobre al festival musicale Nova di Reim e il suo corpo è trattenuto a Gaza. Idan Shetewi lascia i genitori, Eli e Dalit, tre fratelli e il compagno, Stav.
Il 7 ottobre - raccontano i media israeliani - arrivò la mattina presto al festival Nova per documentare i suoi amici che si esibivano e conducevano workshop. Shtivi partì in macchina con due amici, Lior e Yulia, ma fu bloccato dai terroristi sulla strada che andava a nord. Girò quindi la macchina e iniziò a guidare verso sud, ma andò fuori strada.
L'ultima volta che è stato visto è stato in quel luogo, e l'auto è stata ritrovata in seguito, piena di fori di proiettile e sangue. Sono stati trovati i corpi dei suoi amici, mentre Shtivi si era creduto fosse stato preso in ostaggio a Gaza. Si ritiene che 97 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 33 persone la cui morte è stata confermata dalle Idf.
Hamas pianificava attacco
Secondo quanto ha reso noto l'Idf in un comunicato in occasione dell'anniversario Hamas aveva "pianificato di lanciare un'ampia raffica di razzi contro Israele questa mattina, ma i suoi piani sono stati sventati "dopo aver individuato i preparativi da parte dell'organizzazione terroristica Hamas di aprire il fuoco su Israele".
I caccia israeliani hanno colpito diversi lanciarazzi e tunnel in tutta Gaza poco prima delle 6,30 del mattino, ora in cui Hamas aveva pianificato di lanciare i razzi. Il gruppo islamista è riuscito a lanciare solo quattro razzi nella zona di Sufa, tre dei quali sono stati intercettati mentre il quarto è caduto in una zona aperta.
Iniziate operazioni di terra in Libano
Sul fronte del Libano, intanto, le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato che la 91ma Divisione regionale 'Galilea' ha iniziato ieri sera le operazioni di terra nel sud del Paese, unendosi ad altre due divisioni che già operano sul posto contro Hezbollah. Lo riporta il Times of Israel.
Gli aerei israeliani hanno bombardato una casa nella cittadina di Srifa, a sud della città di Tiro, nel Libano meridionale, uccidendo almeno quattro persone, secondo quanto riportato da Lebanon 24 e Quds News Network.
Idf: "Soldato israeliano ucciso in combattimento al confine con il Libano"
Un soldato israeliano di 25 anni è rimasto ucciso nella notte durante un combattimento al confine con il Libano. Altri due soldati sono rimasti feriti e sono stati portati in ospedale. Lo ha reso noto l'Idf. Dall'inizio della guerra, un anno fa, sono morti 728 uomini e donne in servizio, aggiunge l'esercito israeliano.
Austin: "Usa impegnati per sicurezza di Israele"
Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha ribadito l'incrollabile impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele, un cessate il fuoco a Gaza e una risoluzione diplomatica che consenta ai cittadini di tornare sani e salvi alle loro case su entrambi i lati del confine tra Israele e Libano. Parlando durante un incontro con il ministro della Difesa Yoav Gallant, Austin ha affermato che Washington mantiene una capacità significativa nella regione per difendere il personale e le strutture degli Stati Uniti, fornire ulteriore supporto all'autodifesa di Israele e scoraggiare un'ulteriore escalation.
Un anno fa l'attacco da parte di Hamas
Oggi, 7 ottobre, è un anno che Hamas ha lanciato un assalto al sud dello Stato ebraico che per gli israeliani è ''il peggior massacro dall'Olocausto''. Tutto ha inizio alle 6.30, quando le sirene antiaeree iniziano a suonare a Gerusalemme avvisando i cittadini dell'attacco in corso e di mettersi immediatamente al riparo. Le Forze di difesa israeliane stimano che circa 2.200 razzi siano stati lanciati verso il sud e il centro di Israele, tra cui Tel Aviv e Gerusalemme, dai miliziani di Hamas. Gli uomini armati di Hamas, molti dei quali in motocicletta, hanno preso d'assalto kibbutz, le comunità israeliane al confine e il rave party Nova che era stato organizzato del deserto del Negev. Più di mille palestinesi, di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi, hanno compiuto quello che l'Onu ha definito un ''attacco coordinato e complesso'' costato la vita a 809 civili, almeno 280 donne e 40 bambini, secondo le Nazioni Unite, e 314 soldati. Quasi 15mila i feriti.
In questo anno non sono mai mancati i timori di allargamento del conflitto innescato dall'attacco di Hamas. Ma mai come ora si teme per il Medio Oriente. Il giorno dopo 'sono scesi in campo' anche gli Hezbollah libanesi, sponsor dell'Iran al pari di Hamas, con attacchi oltreconfine contro Israele. Nell'ultima settimana più che mai preoccupa il rischio escalation.
Sport
Italia: stop Kean, mister Spalletti convoca Lucca
L'attaccante della Fiorentina non al meglio, il CT ha chiamato in ritiro anche la punta dell'Udinese
Problemi fisici per Moise Kean. L'attaccante della Fiorentina ha rimediato una lombalgia dopo la gara di ieri sera contro il Milan. Le sue condizioni saranno valutate nel corso della mattinata dallo staff tecnico della Nazionale italiana.
Per questo, Luciano Spalletti ha deciso di convocare in Nazionale azzurra anche Lorenzo Lucca. Nelle prossime ore il bomber friulano raggiungerà il raduno di Coverciano, dove si aggregherà agli uomini scelti dal CT per le sfide di Nations League contro Belgio e Israele.
L'avvio di campionato di Lucca è stato positivo in bianconero. In queste prime giornate, l'attaccante dell'Udinese infatti è andato a voto ben sette volte (6 da titolare) e ha raccolto 3 gol, con una MediaVoto di 6,07 e una FantaMedia di 7,21.
Fantacalcio.it per Adnkronos
Spettacolo
Damiano David a ‘Che tempo che fa’: “Con...
L'artista ospite di Fazio: "Dopo tanti anni sono arrivato al punto in cui avevo proprio la necessità di esprimere un lato diverso di me, un lato che per tanti anni io stesso avevo tenuto nascosto"
"Siamo amici come prima. È un Erasmus". Damiano David, ospite di 'Che tempo che fa', parla così con Fabio Fazio della sua carriera solista e del periodo di pausa con i Maneskin. "E' tutto ok", sottolinea aggiungendo: "Dopo tanti anni sono arrivato al punto in cui avevo proprio la necessità di esprimere un lato diverso di me, un lato che per tanti anni io stesso avevo tenuto nascosto. Diciamo che ho capito che per me l’amore è un punto di partenza e non un punto di arrivo, quindi ho voluto riprovare a ricostruire tutto partendo da quello. Sono estremamente felice.” “Per me Silverlines (primo singolo da solista, ndr) parla del ritornare in un luogo positivo dopo tante difficoltà ed è stato uno dei primi pezzi che ho scritto, alla fine si è rivelato quasi una premonizione perché poi in realtà è dove mi trovo oggi. Sono stati tre anni difficili, tantissime bellissime cose ma serve fare tanti sacrifici”, aggiunge.
Ci si abitua al successo? “No, ci si abitua a farlo, proprio fisicamente perché è parte del lavoro, ma non ti abitui mai all’idea che ci sono tot mila persone che sono lì per te. Secondo me è un modo sano di viverla non farci mai l’abitudine”.
Dell’incontro con Mick Jagger ha detto: “E' fighissimo, molto più sveglio di me. È gentilissimo, sapeva tutto di noi e ci ha ringraziato sul palco. È stata una bellissima esperienza”. E su quello con Bruce Springsteen: “Era la serata più spaventosa della mia vita: dovevo cantare ed era la prima volta che cantavo da solo, avrei dovuto fare una cover di Bon Jovi. Quando sono salito sul palco mi sono ritrovato Bon Jovi, Springsteen e Paul McCartney davanti al palco, luce singola su di loro e io ho pensato ‘mamma mia, son proprio sicuro di volerlo fare?’, poi l’ho fatto ed è andata bene. Bon Jovi mi aveva fatto i complimenti, mi ha fatto molto piacere”.
Spettacolo
Teocoli-Celentano, nuovo botta e risposta: cosa è successo
Dopo che il 'Molleggiato' ha risposto sui social all'accusa del comico di essere "scomparso", il comico oggi torna sulla vicenda con un'intervista in cui esprime il suo sconcerto per l'allontanamento dell'amico
Nuovo capitolo del botta e risposta tra i vecchi amici Adriano Celentano e Teo Teocoli. Dopo che il 'Molleggiato' ha risposto sui social all'accusa del comico di essere "scomparso", Teocoli oggi torna sulla vicenda con un'intervista in cui esprime il suo sconcerto per l'allontanamento dell'amico.
Cosa è successo
Ma andiamo con ordine. Teocoli, in una puntata di Tintoria di qualche settimana fa era andato giù duro contro Celentano: "Adriano era il mio idolo, era un amico poi da cinque anni è finito tutto. Lui è scomparso, non risponde al telefono, non parla più con nessuno, forse è morto".
Venerdì la replica del 'Molleggiato': "Ciao Teo, ma cos'è questa storia? Ho letto sui giornali che tu soffri perché è da 5 anni che io non rispondo alle tue telefonate, ma se io non rispondo è perché ti voglio BENE! Come fai a non capirlo?", scrive Celentano sui social. E aggiunge: "Tu non devi essere triste, se no poi mi intristisco anch'io", concludendo: "Chiama pure se vuoi tanto io non ti rispondo".
Oggi, in un'intervista al 'Corriere della sera', Teocoli ha rivelato di essere rimasto "basito, dopo tanto tempo, tanti anni, tante cazzate, tante divertimenti insieme".
Nonostante i tentativi di contatto, Celentano infatti non risponde. Richiamarlo? "No, ci ho rinunciato, avrebbe dovuto farsi vivo lui. Mi dispiace. Improvvisamente, dopo una vita, il silenzio", afferma Teocoli. L'ultimo incontro, racconta, risale a quattro anni fa: "la tradizione del suo compleanno il giorno dell’Epifania era rimasta. Quella volta c’era anche Morandi. Poi ho telefonato 10mila volte, ma non mi ha mai risposto nessuno".
Quanto al ruolo di Claudia Mori, il comico risponde: "Lei fa tutto, è la padrona, quando decide una cosa deve essere così. Non è stata tanto leggera con gli amici di Adriano, anzi ha un po’ sconvolto tutto". E cita anche il flop del programma 'Adrian': "Una trasmissione disgraziata". Celentano gli aveva chiesto di interpretarlo, non di imitarlo, per presentare il film e Teocoli, pur perplesso, aveva accettato, ma il progetto è naufragato. Ora, a Teocoli manca soprattutto l'amicizia con il 'Molleggiato': "Non si può chiamare abitudine, ma eravamo abituati ad incontrarci. Certo nel tempo sempre meno, lui stava a Galbiate, non veniva spesso a Milano".