Boom di segnalazioni per l'utilizzo del social
Instagram down e problemi oggi 8 ottobre per accedere all'app. Gli utenti del social della galassia Meta segnalano problemi nell'utilizzo del social. Il sito downdetector, che monitora le anomalie della rete, evidenzia un'impennata delle segnalazioni non solo in Italia. Problemi segnalati anche negli Stati Uniti, in Brasile, in Australia e in tutta Europa: Regno Unito, in Germania, in Spagna, in Portogallo.
I problemi si sono ridimensionati dopo un'ora, con il rapido calo delle segnalazioni relative soprattutto alla difficoltà di effettuare il log in.
Tecnologia
Unboxing proibito, il Macbook Pro M4 in...
Youtuber russo pubblica con settimane di anticipo l'unboxing di un Mac non ancora annunciato: un falso estremamente ben realizzato, oppure una falla senza precedenti nel sistema di sicurezza di Apple?
Un video apparso su YouTube durante il fine settimana ha scatenato un putiferio nel mondo tech. Protagonista, un presunto MacBook Pro con chip M4, mostrato in un unboxing completo dallo youtuber russo Wylsacom, settimane prima del possibile annuncio ufficiale da parte di Apple. Nel video, Wylsacom esibisce quella che sembra essere la confezione del nuovo MacBook Pro da 14 pollici, con tanto di specifiche tecniche: chip M4 con CPU e GPU a 10 core, 16GB di RAM e 512GB di spazio di archiviazione. Il tutto condito da un benchmark Geekbench che mostrerebbe un incremento di prestazioni del 25% rispetto all'attuale chip M3.
Ma sarà tutto vero? Alcuni dettagli destano sospetti. Innanzitutto, la confezione sembra identica a quella dei modelli con chip M3, con la stessa immagine di sfondo. Apple, di solito, aggiorna l'estetica delle confezioni ad ogni nuova release. Inoltre, il MacBook in questione presenterebbe tre porte Thunderbolt 4, una caratteristica finora riservata ai modelli Pro e Max con chip M3 Pro e M3 Max. A rendere il tutto ancora più enigmatico, il modello mostrato nel video è di colore nero, un'altra opzione precedentemente esclusiva dei modelli di fascia alta. Potrebbe trattarsi di un cambio di strategia da parte di Apple, oppure di un indizio sulla falsità del leak.
Wylsacom ha poi condiviso il numero di modello (A3112) e lo SKU (MW2U3LL/A) del presunto MacBook Pro, entrambi inediti. Anche l'identificativo del modello utilizzato in Geekbench (Mac16,1) non corrisponde a nessun dispositivo Apple attualmente in commercio. Ma la domanda più grande rimane: come avrebbe fatto Wylsacom a ottenere un prodotto non ancora annunciato, in Russia? Le sanzioni imposte al paese a seguito della guerra in Ucraina hanno reso l'importazione di prodotti Apple estremamente difficile. Potrebbe trattarsi di un fake estremamente ben realizzato, oppure di una falla senza precedenti nel sistema di sicurezza di Apple.
Tecnologia
Allerta su Word: un bug cancella i file invece di salvarli
Un bug in Microsoft Word sta causando la cancellazione dei documenti salvati. Scopri come proteggere i tuoi file e quali misure adottare per evitare problemi
Il bug non colpisce tutte le versioni di Microsoft Word, ma Microsoft ha comunque avvertito gli utenti di esercitare cautela quando salvano il loro lavoro, in una nota apparsa sulla pagina di supporto ufficiale. Secondo la nota gli utenti, di uno dei software di elaborazione testi più utilizzati al mondo, potrebbero imbattersi in un problema in cui i file vengono eliminati dopo il salvataggio, specialmente se il titolo del file contiene un'estensione maiuscola (.DOCX, .RTF) o il simbolo “#”. Il problema sembra essere stato identificato nella versione 2409 di Word per Microsoft 365, build 18025.20104. Il malfunzionamento sembra essere stato registrato quando l'utente chiude Word dopo aver apportato modifiche al file e accetta il salvataggio quando richiesto. Diversamente il file potrebbe semplicemente scomparire e finire nel cestino, dove comunque può essere ripristinato.
Microsoft raccomanda la massima attenzione agli utenti che dovrebbero salvare manualmente i documenti prima di uscire da Word. “I nostri test attuali mostrano che il problema si verifica dopo il salvataggio quando si fa clic su X per chiudere Word. Non si riproduce attualmente quando si salva manualmente prima della chiusura”, si legge nella pagina di supporto.
Inoltre, Microsoft suggerisce di abilitare l'opzione “Non mostrare il Backstage quando si aprono o salvano file con le scorciatoie da tastiera”, attivabile tramite il percorso File > Opzioni > Salva > Non mostrare il Backstage quando si aprono o salvano file con le scorciatoie da tastiera.
Un'altra soluzione proposta è quella di tornare a una versione precedente di Word, fino a quando non sarà disponibile un aggiornamento risolutivo.
Tecnologia
La sonda europea Hera in viaggio verso l’asteroide...
Verificherà la deviazione causata dall’impatto della sonda DART della NASA, immortalato dal satellite italiano LiciaCube, che due anni fa ha colpito l’asteroide Dimorphos alterandone l’orbita
La sonda Hera dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), il cui obiettivo è raggiungere l’asteroide Dimorphos entro dicembre 2026, è decollata con successo dalla rampa SLC-40 di Cape Canaveral, utilizzando un vettore Falcon 9 della società americana SpaceX. Fondamentale per lo sviluppo di tecnologie di difesa planetaria, la missione di Hera nasce per indagare gli effetti dell’impatto della missione DART della NASA avvenuto nel settembre 2022, quando DART ha colpito Dimorphos, una piccola luna che orbita attorno a Didymos, modificandone l’orbita. Il cubesat LiciaCube dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha catturato oltre 600 immagini dell’impatto, fornendo dati preziosi per lo studio della dinamica degli asteroidi.
Hera rilascerà anche due cubesat per eseguire osservazioni ravvicinate di supporto. Uno di essi, chiamato Milani, sarà realizzato dalla Tayvak e condurrà osservazioni multispettrali della superficie, mentre l’altro, Juventas, sarà il primo a effettuare rilevamenti radar dell'interno di un asteroide. Inoltre, l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) è responsabile dello strumento VISTA (Volatile In Situ Thermogravimeter Analyser), progettato per analizzare l’ambiente di polveri del sistema Didymos-Dimorphos. Questo studio è fondamentale per comprendere la coesione dei corpi celesti e valutare le strategie di deviazione. A bordo di Hera sono presenti numerosi strumenti scientifici e tecnologici italiani, grazie alla collaborazione dell’ASI, che conferma il ruolo dell'Italia ai vertici della ricerca spaziale.
“Sono passati due anni da quando abbiamo ricevuto a Terra le sensazionali immagini del nostro satellite LiciaCube che ha documentato - ha dichiarato Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana - l’impatto della sonda della NASA Dart su un asteroide. Immagini che ci hanno permesso di studiare e verificare una nuova strategia di protezione planetaria in caso di pericolo derivante da asteroidi e altri oggetti. Oggi il satellite dell’ESA, Hera inizia il suo viaggio sempre verso la stessa destinazione per analizzare ancor più da vicino ciò che è accaduto a Dimorphos, colpito allora e deviato nella sua orbita intorno a Didymos. La strategia della caccia agli asteroidi potenzialmente pericolosi si rafforza con questo importante contributo dell’Europa, con l’Italia e l’ASI in prima linea, verso il consolidamento della tecnica scelta per essere utilizzata nel caso in cui dovesse essere rilevato un corpo minore in rotta di collisione con il nostro Pianeta. La partecipazione italiana alla missione è frutto, ancora una volta, di una collaborazione virtuosa tra scienza e tecnologia che fa confermare il nostro Paese ai vertici in questo campo e che fornirà all’Europa una capacità elevata che le permetterà di essere al passo in ambito internazionale”.
Il contributo dell'industria italiana è stato significativo: Thales Alenia Space ha progettato importanti equipaggiamenti, tra cui il transponder per le comunicazioni nello spazio profondo, mentre Leonardo ha fornito i pannelli fotovoltaici, essenziali per l’alimentazione della sonda. Inoltre, OHB-Italia ha realizzato il sistema di potenza elettrica, e AVIO è responsabile della propulsione. La PMI TSD Space, con sede a Napoli, ha sviluppato la Spacecraft Monitoring Camera (SMC) di Hera.
Crediti immagine LiciaCube/Argotec/ASI
Crediti immagine Dimorphos/INAF