“Non sono Biden”, Harris tra lealtà e distanza a un mese da elezioni Usa
Il difficile equilibrio della candidata alle presidenziali
Tra le battute più apprezzate fatte da Kamala Harris durante il dibattito presidenziale di settembre, al primo posto figura "Chiaramente, non sono Joe Biden". A ricordarlo, citando una ricerca interna al team Harris, è la Cnn in un articolo che spiega come la vicepresidente stia cercando di raggiungere un difficile equilibrio tra giusto spazio personale ed eccessiva presa di distanza da Biden, lealtà verso il presidente e rischi per la vittoria. Equilibrio tanto più difficile per una vicepresidente che deve trovare risposte per elettori desiderosi di cambiamenti, fare fronte a repubblicani che rispondono a ogni sua nuova proposta chiedendole perché non l'abbia già attuata e restare all'ombra di un presidente in carica i cui numeri sono saliti in alcuni dei collegi di cui ha maggiormente bisogno.
Staccarsi da Biden o continuare ad appoggiarsi al presidente?
Candidarsi come 'estensione' del presidente non è essere in una posizione forte, come sanno gli assistenti di Harris, mentre lo è affermare ciò che lei rappresenta. Si tratta di decidere fino a che punto sia prudente staccarsi o non sia meglio invece continuare ad appoggiarsi ad un presidente che - ad esempio domani - volerà a Milwaukee per un evento in cui si annunceranno altri progetti resi possibili dal lavoro dell'amministrazione. Nessuno tra i membri del team della vicepresidente è comunque contrariato per il fatto che Biden stia per trascorrere un'intera settimana all'estero per un viaggio diplomatico in Germania e Angola. Alcuni vorrebbero anzi che stesse via più a lungo.
Il team di Harris sta cercando di elaborare nuovi piani e promesse elettorali su ciò che Harris farebbe da presidente, in parte per far risaltare le differenze con Biden, emerse ad esempio nei suoi recenti discorsi sui diritti all'aborto e sulla gestione del confine meridionale. "La sfida" di avere così poco tempo a disposizione nel quadro di una corsa elettorale breve, ha detto alla Cnn un consigliere della vicepresidente, consiste nel cercare "di raggiungere gli elettori indecisi, e riuscire a comunicare loro le differenze con Biden".
Gli incarichi ufficiali del presidente possono interferire con la campagna della candidata Harris: lo stesso viaggio nelle terre colpite dall'uragano Helene è stata una fonte di tensione tra le due agende. La decisione di Biden di recarsi in North Carolina all'inizio della settimana ha fatto sì che Harris abbia dovuto rimandare il proprio viaggio in uno Stato che sta combattendo intensamente per vincere.
Medio Oriente ed economia, le 'spine' di Harris
Nessuna questione per Harris è stata più spinosa dell'escalation di violenza in Medio Oriente in vista dell'anniversario degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023: con centinaia di migliaia di voti in palio nel solo Michigan, una serie di leader la sta spingendo a prendere esplicitamente le distanze da Biden. Ma i suoi assistenti sanno che non ci può essere alcuna distanza per una persona che siede alla sua destra nella Situation Room.
L'economia rimane però la questione dove le cose si fanno più difficili: perché gli elettori continuano a lamentarsi di una ripresa che continua comunque ad essere maggiore di quanto quasi tutti gli esperti avessero previsto. Biden vuole accaparrarsi il merito, mentre Harris vuole parlare delle difficoltà che la gente sta provando e di quanto ancora ci sia da fare senza risultare coinvolta nelle sofferenze patite sotto la guida di questa amministrazione.
Esteri
Melania Trump e re Carlo sono amici di penna da anni: la...
La moglie di Donald Trump lo racconta nella sua autobiografia
Melania Trump ha rivelato di essere amica di penna di re Carlo, con il quale condivide una "corrispondenza continua" dopo il loro primo incontro avvenuto nel 2005. L'inaspettata amicizia tra il sovrano e la moglie di Donald Trump è stata rivelata nel libro di memorie dell'ex modella 'Melania: A Memoir', recensito dal New York Times e che uscirà alla fine del mese.
L'ex First Lady, 54 anni, racconta che, dopo il primo incontro con Carlo a New York nel 2005, i due si sono rivisti nel 2019 durante una visita di Stato nel Regno Unito, quando Donald Trump era alla Casa Bianca. E' stato un "assoluto piacere riprendere i contatti con re Carlo" nel 2019, scrive la signora Trump. "Quella volta abbiamo avuto un'interessante conversazione sul suo profondo impegno per la salvaguardia dell'ambiente".
L'autobiografia racconta l'infanzia di Melania Trump in Slovenia, il successivo lavoro come modella e la sua relazione con Donald Trump, che l'ha vista diventare la seconda first lady in assoluto a nascere fuori dagli Stati Uniti. Sembra che anche Trump, in corsa per un secondo mandato alla Casa Bianca, abbia un buon rapporto con la famiglia reale e che re Carlo gli abbia scritto una lettera dopo il fallito tentativo di assassinio di luglio.
Esteri
Aggredita troupe Tg3 in Libano, morto di infarto...
Lo riporta su X la testata Rai, postando il servizio con il racconto dell'inviata Lucia Goracci
La troupe del Tg3 in Libano aggredita stamattina. La giornalista Lucia Goracci e l'operatore Marco Nicois sono stati attaccati a pochi chilometri da Sidone. L'autista, cardiopatico, è morto di infarto. L'auto della troupe, che si muove in Libano con tutti i permessi, è stata minacciata e inseguita da un gruppo di persone in moto. L'autista, Ahmad, ha accusato un malore: è intervenuta un'ambulanza e sono stati prestati soccorsi. L'autista è morto, tra il dolore e lo sconcerto di Goracci e Nicois.
Il racconto
"Eravamo a Jiyeh, a Nord di Sidone, sul luogo di un bombardamento avvenuto due notti fa", ha detto Goracci. "Stavamo riprendendo senza problemi, un uomo si è scagliato verso l'operatore cercando di strappargli la telecamera. Abbiamo protetto Marco e siamo tornati in auto per allontanarci, sono arrivate altre persone. L'uomo" che ha cercato di strappare la telecamera "ha lanciato una pietra. Siamo andati via, quest'uomo ci ha inseguito. Quando ci siamo fermati in un distributore, quest'uomo ha strappato le chiavi all'autista, ha tentato di rompere la telecamera entrando attraverso i finestrini".
"Nessuno ci è venuto in aiuto. Ahmad ha cercato di farsi ridare le chiavi e a quel punto si è accasciato a terra. E' arrivata l'ambulanza, siamo corsi in ospedale: ci hanno che era morto dopo lunghi tentativi di rianimarlo. Ahmad lavorava con gli uffici della Rai di Beirut e Gerusalemme da molti anni. Io e Marco, che è qui con me, non abbiamo parole per descriverne la profondità umana e la dolcezza", ha concluso la giornalista.
Esteri
Ucraina, Francia consegnerà caccia Mirage a inizio 2025
Il ministro della Difesa francese: "Continua l'addestramento dei piloti e dei meccanici ucraini" in Francia per guidare gli aerei da combattimento. Russia, Ue adotta nuovo quadro sanzioni contro guerra ibrida
La Francia fornirà all'Ucraina i caccia da combattimento Mirage 2000 nei primi tre mesi del prossimo anno. Lo ha annunciato il ministro della Difesa francese Sebastien Lecornu, spiegando che i caccia saranno dotati di tutte le più moderne attrezzature. Lecornu ha aggiunto che ''continua l'addestramento dei piloti e dei meccanici ucraini'' in Francia per guidare gli aerei da combattimento e provvedere alla loro manutenzione.
Intanto continuano i bombardamenti. Un attacco russo contro l'area industriale Kharkiv ha ferito 11 persone. Lo ha riferito il governatore Oleh Syniehubov, che inizialmente aveva dichiarato che nel raid la Russia ha utilizzato bombe aeree Kab, ma in seguito ha chiarito che il tipo di armi utilizzate è ancora in fase di definizione.
Russia, Ue adotta nuovo quadro sanzioni contro guerra ibrida
Il Consiglio Ue ha istituito oggi un nuovo quadro di misure restrittive, in risposta alle azioni destabilizzanti della Russia all’estero, elementi della cosiddetta guerra ibrida. Il nuovo quadro, spiega il Consiglio, consentirà all’Ue di prendere di mira individui ed entità coinvolti in azioni e politiche del governo della Federazione Russa, che compromettono i valori fondamentali dell’Ue e dei suoi Stati membri, la loro sicurezza, indipendenza e integrità, nonché quelli di organizzazioni internazionali e Paesi terzi.
L’Ue, assicura il Consiglio, sarà così in grado di affrontare una serie di minacce ibride, come l’indebolimento dei processi elettorali e il funzionamento delle istituzioni democratiche; le minacce e i sabotaggi contro attività economiche, servizi di interesse pubblico o infrastrutture critiche; il ricorso alla disinformazione coordinata, alla manipolazione e all'interferenza di informazioni straniere; le attività informatiche dannose, la strumentalizzazione dei migranti e altre attività destabilizzanti.
La decisione, basata su una proposta dell’Alto rappresentante Josep Borrell, fa parte della risposta dell’Ue alla "continua campagna di attività ibride" da parte della Russia, che recentemente è aumentata, attraverso nuove operazioni sul suolo europeo. Nell’ambito di questo nuovo quadro normativo, i soggetti designati saranno soggetti al congelamento dei beni e ai cittadini e alle imprese dell’Ue sarà vietato mettere a loro disposizione fondi. Inoltre, anche le persone fisiche saranno soggette a un divieto di viaggio, che impedirà loro di entrare o transitare nei territori dell’Ue.