Casa, Dea digital mutua: “Club affitto protetto copre fino a 6 mensilità, massimo 18mila euro”
Con un costo estremamente competitivo, pari al 3% della somma garantita, e una quota di iscrizione annuale di soli 30 euro al Club, ad esempio, garantire un importo di 6.000 euro costa appena 200 euro
"Dea digital mutua, la prima mutua digitale italiana nata per promuovere la cultura della prevenzione, la sostenibilità, la solidarietà e dell'innovazione, ha ideato una soluzione a tutela della rendita immobiliare: si tratta di Club affitto protetto, un sussidio mutualistico che offre un indennizzo in caso di mancato pagamento dell'affitto da parte dell'inquilino, coprendo fino a tre contratti di locazione, di tre immobili, sia ad uso abitativo che commerciale. La copertura può arrivare fino a sei mensilità di affitto, per un importo complessivo massimo di 18.000 euro". E' quanto si legge in una nota.
"Inoltre - sottolinea - con un costo estremamente competitivo, pari al 3% della somma garantita, e una quota di iscrizione annuale di soli 30 euro al Club, ad esempio, garantire un importo di 6.000 euro costa appena 200 euro. Una soluzione altamente accessibile che rende la serenità dell'investimento immobiliare alla portata di tutti. Inoltre Club affitto protetto, per il tramite di un comitato scientifico, sostiene una causa no profit".
"Club affitto protetto - si legge ancora - si inserisce in uno scenario caratterizzato da incertezza e dinamiche in continua evoluzione: basti pensare che in Italia si contano circa 1,14 milioni di locatori, ma l’11% di essi preferisce non affittare le seconde case per evitare di incorrere in inquilini inadempienti o in un articolato percorso burocratico. Una concreta risposta a queste preoccupazioni, pertanto, risulta ancora più importante se si tiene conto che quando un cittadino decide di acquistare un immobile, sul piatto ci sono i risparmi di una vita, il futuro dei propri figli e le aspirazioni legate al proprio benessere. Dea digital mutua, proprio grazie al suo impegno nell’esaltare i valori della prevenzione e del benessere, ha dato vita ad una soluzione particolarmente affidabile, offrendo un concreto contributo alle mutevoli esigenze sociali e attenuando l’impatto negativo di un’economia globale sempre più volatile".
Lavoro
Commercio, Avedisco: cresce la vendita diretta, 709 mln...
Gli incaricati alla vendita sono 364mila
La vendita diretta è una realtà consolidata, che si basa su un modello di business all’avanguardia, capace di evolversi e intercettare i cambiamenti in atto nella società per rispondere ai bisogni e alle nuove priorità dei lavoratori. Queste caratteristiche fanno sì che numerosi italiani decidono di intraprendere una carriera nel settore che offre meritocrazia, flessibilità e autorealizzazione per il proprio futuro professionale. A rilevare i dati è Avedisco, Associazione vendite dirette servizio consumatori, che rende noto il fatturato complessivo delle proprie aziende associate e il numero di incaricati alla vendita nel 2023, pari rispettivamente a 709 milioni di euro e 364mila venditori. Nel dettaglio, analizzando i risultati ottenuti dalle quattro aree geografiche, emerge che:
A incidere maggiormente sul business è stata l’area Nord-Ovest d’Italia, che ha registrato un fatturato di oltre 270 milioni di euro, con oltre 114mila incaricati alla vendita e un tasso occupazionale pari al 31,3% del totale associativo. La regione che ha avuto i migliori risultati è stata la Lombardia, con un contributo del 24,7% al fatturato complessivo delle aziende associate Avedisco e un numero di incaricati alle vendite di oltre 76mila, pari al 21% del totale associativo.
Segue il Nord-Est d’Italia, con un giro di affari di oltre 180 milioni di euro e oltre 96mila incaricati alle vendite, che corrisponde al 26,5% delle 345.000 persone impiegate a livello nazionale. La regione che ha avuto più incidenza sia a livello di fatturato che di occupazione è stata il Veneto che ha registrato volumi di vendita pari all’11% del fatturato complessivo delle aziende associate Avedisco, e un tasso occupazionale del 12,8%, con oltre 46mila ncaricati alla vendita.
I volumi di vendita aumentano anche nel Centro Italia con un fatturato di quasi 152 milioni di euro e un numero di incaricati alla vendita che rappresenta il 19.5% - oltre 71mila persone - del totale associativo. Ad incidere maggiormente sul business è stata la Toscana, con un giro d'affari pari al 12% del fatturato complessivo delle aziende associate Avedisco, mentre il Lazio, ha registrato la percentuale maggiore di incaricati alla vendita, con un tasso di occupazione del 9,4%, che corrisponde ad oltre 34mila unità.
Infine, l’area del Sud Italia e Isole ha registrato volumi di vendita di oltre 107 milioni di euro, con un’occupazione pari al 22,7% del totale associativo, corrispondente a oltre 82mila incaricati alla vendita. La regione che ha ottenuto i risultati migliori è stata la Sicilia, con un contributo del 3,9% al fatturato complessivo delle aziende associate Avedisco e un’occupazione del 5,7% rispetto al totale associativo, pari ad oltre 20mila unità.
"Avedisco accoglie con soddisfazione i risultati raggiunti nel 2023, riconoscendo l’impegno e la passione che gli incaricati delle nostre aziende associate mettono quotidianamente nel loro lavoro. È grazie alla loro dedizione e competenza che siamo riusciti a conseguire traguardi così rilevanti, rafforzando la nostra leadership e contribuendo all'evoluzione e all'innovazione del settore della vendita diretta. Questi successi non rappresentano solo la qualità del contributo di ogni singolo Incaricato, ma evidenziano anche il ruolo chiave di questo settore come catalizzatore di crescita economica e coesione sociale, dimostrando come il nostro modello di business sia in grado di creare valore sostenibile nel lungo periodo", afferma Giovanni Paolino, presidente di Avedisco.
Lavoro
Addio alle generazioni, lo scenario della società del...
L'autore prospetta una diversa organizzazione del lavoro, del mercato e in generale della società nel saggio edito da Luiss University Press
Una diversa organizzazione del lavoro, del mercato e in generale della società. E' quella necessaria a livello globale secondo Mauro F. Guillén, sociologo economico di fama, che descrive questo nuovo scenario nel suo saggio 'Perennials. Società e lavoro dopo la fine delle generazioni', edito da Luiss University Press e con la prefazione di Alfonso Giordano.
Per lo studioso è tempo di dire addio alle generazioni, quella arbitraria suddivisione della vita umana in quattro grandi fasce di età – infanzia, giovinezza, età adulta e vecchiaia – alle quali corrispondevano altrettante attività – gioco, apprendimento, lavoro e riposo. E secondo Guillén è arrivato il momento di diventare 'perennials': con l'addio alle diverse etichette generazionali ecco un nuovo paradigma in cui individui di tutte le età, 'perennial' appunto, si adattano, crescono e contribuiscono continuamente alle loro economie e comunità. Infatti mentre almeno otto generazioni abitano contemporaneamente il pianeta, l’aumento delle aspettative di vita in salute e il miglioramento della forma fisica e mentale rendono possibili vite più lunghe e flessibili nel corso delle quali le nostre scelte saranno meno definitive e irreversibili e una più variegata gamma di opportunità e ripensamenti di carriera sarà a nostra disposizione.
Nell’era della grande accelerazione guidata dalla tecnologia digitale, dove le potenzialità di benessere e ricchezza diffusi sono enormi ma, al contempo, lo spaesamento dovuto alle continue mutazioni può essere grande e avere serie conseguenze, occorre cambiare il nostro mindset, scarsamente adatto a una quotidianità poco lineare. E con questo libro Guillén invita i lettori a diventare 'perennials', persone definite non da quando sono nate ma da ciò che fanno e pronte a inaugurare insieme una nuova era di innovazione e cambiamento.
Lavoro
Made in Italy, BD plast: “Passione per meccanica...
Il corporate manager Dino Boicelli: "Gamma di prodotti fortemente specializzati e personalizzati in un settore di nicchia ma molto importante come quello della lavorazione dei polimeri"
La passione per la meccanica tramandata attraverso 4 generazioni. Così, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Dino Boicelli, corporate manager BD plast, parla dell'azienda. "Plast filtering systems srl - racconta - nasce nel giugno 1986 a Bondeno, un piccolo paese alle porte di Ferrara. La passione per la meccanica tramandata appunto attraverso quattro generazioni ha permesso ad una piccola realtà famigliare di creare una gamma di prodotti fortemente specializzati e personalizzati in un settore di nicchia ma molto importante come quello della lavorazione dei polimeri. Partendo dalla collaborazione con i principali costruttori italiani di linee di estrusione, BD plast ha ampliato considerevolmente i propri orizzonti avviando collaborazioni con i più importanti costruttori ed utilizzatori finali europei e mondiali, arrivando a coprire una produzione annua di circa milleduecento macchine suddivise su diverse tipologie".
"Lo scopo dei sistemi di filtrazione proposti da BD plast - spiega - è quello di garantire la purezza dei polimeri vergini o, nel caso di materiali da riciclare, di offrire il più alto grado di qualità del prodotto finito perché poi questo possa essere riutilizzato in un secondo nuovo ciclo vitale per lo stesso fine per cui era stato inizialmente utilizzato dando reale impulso alla logica dell’economia circolare. I sistemi di filtrazione prodotti da BD plast si collegano direttamente agli impianti di estrusione permettendo la filtrazione a caldo del polimero attraverso l’utilizzo di reti metalliche filtranti che trattengono le impurità o i copri estranei contenuti nel polimero lasciando quindi passare a valle della macchina stessa materiale totalmente esente da inquinanti o corpi estranei e, quindi, virtualmente puro".
BD plast è focalizzata già da diversi anni sul tema di una tangibile sostenibilità ambientale. Nel 2016 - sottolinea - BD plast ha installato un impianto fotovoltaico della potenza di 200Kw per ridurre considerevolmente i consumi di energia elettrica, favorendo contemporaneamente l’immissione nelle reti pubbliche energia pulita. Ad oggi, BD Plast con il suo impianto ha prodotto 1755Mw di corrente elettrica proveniente da una fonte rinnovabile certa e ha contribuito ad una riduzione di 1228 tonnellate di CO2. In chiave di ingegnerizzazione dei propri prodotti, da sempre viene prestata particolare attenzione ai consumi energetici dei propri prodotti, sia attraverso uno studio meticoloso da parte dei nostri tecnici mirato all’ottimizzazione delle masse riscaldate, sia tramite la più recente implementazione di elementi termoisolanti che contribuiscono ad una ulteriore riduzione del consumo energetico stimata attorno al 30%".
"La plastica di per sé - dice Dino Boicelli - non è un materiale inquinante. Come spesso accade, è il modo in cui viene smaltita dopo l'uso a risultare problematico. Spesso mancano il senso civico e il rispetto delle corrette modalità di smaltimento. Tuttavia, la plastica può avere un ruolo ecologico importante, ad esempio nella conservazione degli alimenti e nello stoccaggio dei liquidi. I polimeri trovano impiego in numerose applicazioni, e l'introduzione di un'economia circolare consentirebbe di prolungarne il ciclo di vita, riducendo l'impatto ambientale rispetto ad altri materiali riciclabili come carta e vetro. BD plast è fortemente convinta del potenziale del riciclo della plastica, tanto da aver investito recentemente in una tecnologia automatizzata e avanzata, già brevettata nell'UE e negli Stati Uniti".
"A partire dallo scorso anno - ricorda - BD plast ha avviato un ampio processo di ammodernamento, iniziato con la completa ristrutturazione della palazzina uffici. Questo intervento è stato realizzato seguendo principi ergonomici innovativi, con l'obiettivo di creare un ambiente di lavoro che favorisca il benessere dei dipendenti. La stessa attenzione viene ora rivolta ai reparti produttivi. A inizio settembre è stato inaugurato un nuovo reparto di assemblaggio macchine, progettato secondo i principi Lean e la metodologia 5S. Nei prossimi mesi, lo stesso approccio di ammodernamento sarà esteso al magazzino, al reparto spedizioni, e ai settori di produzione e lavorazione meccanica. Quest'ultimo beneficerà anche dell'installazione di macchinari Cnc di ultima generazione, che sostituiranno quelli più datati".
"Parallelamente - continua - BD plast sta aggiornando e modernizzando i propri sistemi informatici. A inizio 2025, verrà introdotto un nuovo sistema gestionale Sap, basato sulla tecnologia Hana, che permetterà di ottimizzare e migliorare in modo significativo i flussi operativi aziendali".