Cimmino Caserta (Plasmon): “Programma Academy modello condiviso”
'Impegno a valorizzare la filiera italiana con eccellenze normative a tutela dei bambini'.
"Il programma Academy rappresenta un esempio virtuoso di collegamento tra le istituzioni, le società scientifiche, gli operatori della filiera, i giovani professionisti, i media e le aziende. E' la consapevolezza di un'azienda come Plasmon, con 122 anni di esperienza, che decide quale impegno assumere per il futuro e su quali temi concentrarsi. L'obiettivo è catalizzare approcci collaborativi, superando quelli a silos, in modo che tutti gli stakeholder possano contribuire a creare un modello condiviso". Così Luigi Cimmino Caserta, responsabile dei Rapporti istituzionali di Kraft Heinz Italia - Plasmon, oggi al Senato, nel suo intervento in occasione di un incontro sul tema 'Da buone pratiche regionali a linee guida nazionali sull'alimentazione dei bambini negli asili nido', con l'obiettivo di incoraggiare le Regioni a dotarsi di specifici strumenti d'indirizzo per l'alimentazione dei bambini nelle scuole dell'infanzia e la compilazione di vere e proprie linee guida nazionali.
"Grazie al lavoro svolto" con le istituzioni, "è stato siglato un protocollo di intesa - continua Cimmino Caserta - volto a valorizzare la filiera agroalimentare per gli alimenti destinati all'infanzia. Chi acquista un alimento per l'infanzia, infatti, non sceglie solo un marchio, ma un prodotto frutto di una trasformazione di materie prime, supportata da agricoltori e allevatori. L'impegno è quindi di valorizzare la filiera italiana, che si distingue per le eccellenze normative nel settore degli alimenti per bambini. Negli ultimi anni - aggiunge - il programma si è evoluto coinvolgendo istituzioni nazionali e regionali e riunendo tutti gli stakeholder interessati a dare un contributo al progetto di filiera. Questo ha portato alla creazione di un modello, partito dalla regione Lombardia, ma che potrebbe essere applicato anche in altre regioni, in cui sono coinvolte sia le società scientifiche, che dettano le linee guida, sia quelle che contribuiscono alla formazione dei nuovi professionisti, impegnati non solo nella clinica, ma anche nella prevenzione".
Un altro aspetto rilevante "riguarda gli operatori della filiera per valorizzare una parte spesso sconosciuta del processo produttivo - sottolinea Cimmino Caserta - Ad esempio, quando si va a mangiare una pizza, si è attenti a scegliere in maniera consapevole, informandosi sull'origine degli ingredienti. Tuttavia, questa consapevolezza manca spesso quando si tratta di alimenti per bambini da 0 a 3 anni, dove diamo per scontata la qualità. In realtà, se un genitore desidera sapere l'origine della pastina che dà al proprio figlio, che potrebbe essere fatta con grano importato dal Canada o trasformata in un Paese dell'Est, dovrebbe avere accesso a queste informazioni per fare una scelta consapevole. Purtroppo - riflette - questa chiarezza manca anche nella ristorazione scolastica. Per questo stiamo lavorando per creare un modello aperto a tutti, non solo a Plasmon, ma anche a tutti gli operatori che vogliono valorizzare un percorso Made in Italy, facilitando la creazione di un percorso di eccellenza".
"Sosteniamo la filiera italiana nel piatto del bambino - prosegue Cimmino Caserta - e siamo impegnati a promuovere una corretta alimentazione soprattutto nei primi mille giorni di vita, cruciali per lo sviluppo metabolico e per la salute dell'adulto. In questo senso siamo molto soddisfatti e orgogliosi del lavoro svolto. Gli attori coinvolti rappresentano un modello virtuoso che speriamo di poter estendere a livello più ampio".
Del resto, osserva, "nel momento in cui consideriamo un brand che rappresenta un pezzo di storia di questo Paese, come Plasmon che ha 122 anni, riconosciamo che la sua missione iniziale era aiutare i soggetti fragili. Plasmon nacque come integratore per fornire proteine a bambini e anziani in un periodo in cui l'alimentazione non era adeguata. Fu creato questo prodotto per offrire supporto nutrizionale a coloro che ne avevano più bisogno. Oggi, dopo un lungo percorso, ci troviamo a fronteggiare sfide simili. Se però non mettiamo al centro della nostra attività l'aspetto rigorosamente scientifico legato alla nutrizione - rimarca - rischiamo di cadere in un percorso esclusivamente di marketing, perdendo di vista la nostra visione originaria. Uno degli obiettivi del progetto Academy è stato quello di creare uno 'zaino di salute' per la famiglia. L'idea è quella di fornire, ai bambini che vanno a scuola, informazioni utili, che ritrovano poi anche negli ambulatori medici, attraverso materiali istituzionali, non legati a specifiche aziende".
Questi materiali "diventano un investimento in salute per tutta la famiglia - evidenzia Cimmino Caserta - Quando i genitori prestano particolare attenzione a ciò che mangiano i loro figli, anche le abitudini alimentari della famiglia migliorano, fanno scelte più consapevoli anche per se stesse, come spegnere la televisione durante i pasti o evitare di dare il telefonino o l'iPad al bambino mentre mangia. Ci sono studi che dimostrano che i bambini distratti durante i pasti, ad esempio con dispositivi elettronici, hanno un tasso di obesità più elevato, perché non prestano attenzione a ciò che stanno mangiando". In questo contesto, conclude, "è fondamentale valorizzare la diversità culturale del nostro Paese. Le aziende devono impegnarsi a mantenere certi valori, come la trasparenza, affinché le famiglie possano fare scelte consapevoli".
Salute e Benessere
Sanità, Consulcesi: “2024 a difesa professionisti,...
"Permesso il recupero di 293mila euro tra somme non corrisposte e diritti negati"
Consulcesi, il network legale più grande in Italia, celebra i risultati della sua attività per il 2024 "a tutela dei diritti dei medici e dei professionisti sanitari". Un bilancio che evidenzia "il grandissimo impegno in difesa delle categorie spesso chiamate a confrontarsi con contesti lavorativi complessi, dispute giuridiche e la necessità di un adeguato riconoscimento del proprio ruolo". Lo sottolinea Consulcesi in una nota. Nel 2024 Consulcesi "ha respinto azioni legali per un valore complessivo di 2 milioni e 700mila euro e ha permesso il recupero di 293mila euro tra somme non corrisposte e diritti negati. Numeri significativi che testimoniano la capillarità e l’efficacia dell’azione legale svolta dai professionisti del network, in risposta alle crescenti difficoltà che medici e operatori sanitari si trovano ad affrontare in condizioni lavorative sempre più complesse".
Tra i casi più rilevanti, "sono state respinte azioni giudiziali legate alla responsabilità medica per un valore superiore a 1,5 milioni di euro e 1 milione di euro, a testimonianza della solidità delle difese predisposte dai legali Consulcesi - prosegue la nota - Altri interventi hanno riguardato dispute sul demansionamento, con un recupero di 100mila euro, e sul riconoscimento delle ferie non godute, con esiti favorevoli per importi che hanno superato 35mila euro anche in sede d’appello".
Parallelamente all’azione giudiziale, i legali Consulcesi & Partners "hanno risolto in via extragiudiziale decine di situazioni lavorative attraverso attività di negoziazione con le strutture sanitarie di appartenenza. Tali interventi hanno toccato temi cruciali per i professionisti, come il riconoscimento dell’aspettativa non retribuita, il rinnovo delle convenzioni con le Asl per i medici di medicina generale, l’adeguamento delle mansioni, l’esonero dai turni notturni e di reperibilità e l’accoglimento di domande di trasferimento - conclude la nota - Questi risultati sottolineano il ruolo fondamentale svolto da Consulcesi nella valorizzazione dei diritti degli operatori sanitari e nella difesa della loro professionalità, contribuendo concretamente al miglioramento delle condizioni lavorative e al riconoscimento dei giusti compensi e indennizzi".
Salute e Benessere
Malattie rare, chef Valbuzzi: “Con Aisla condividiamo...
Al Christmas Party, evento conclusivo del programma del Natale solidale di Aisla: "Lo stare insieme passa attraverso il cibo, creiamo piatti che uniscono tutti"
"Il significato di questa serata, insieme ad Aisla e SlaFood, è lo stare insieme, la condivisione di un obiettivo: contrastare la Sla e cercare di creare coesione tra le persone che combattono questa malattia e le famiglie che li aiutano, nonché i ricercatori e i volontari che tutti i giorni cercano di contrastare l'avanzare e il progredire di questa patologia". E' quanto affermato dallo chef Roberto Valbuzzi, in occasione del Christmas Party che ha concluso il programma del Natale solidale di Aisla. Nel corso della serata è stato annunciato un traguardo straordinario: i fondi raccolti hanno raggiunto la cifra di 230mila euro, un risultato concreto e un esempio di impegno collettivo. La campagna era stata lanciata a Roma il 21 novembre scorso con la diretta streaming 'La Promessa per la Ricerca', a cui hanno partecipato illustri personalità del mondo dello sport, dello spettacolo, delle istituzioni e del giornalismo.
"Lo stare insieme passa sempre attraverso il cibo. Il cibo è qualcosa di fondamentale che non dovrebbe mancare a nessuno", spiega lo chef che sottolinea come purtroppo, a causa della disfalgia che colpisce i malati di Sla, "è difficile a volte riuscire ad arrivare a tutti. Da parte nostra, dunque, è importante cercare di creare dei piatti o aiutare a dare spunti per far sì che tutte le persone possano mettersi a tavola insieme e godere di un momento di condivisione, come tavola richiede", conclude.
Salute e Benessere
Salute: in Italia 120mila persone colpite da ictus ogni...
Santalucia (Isa-All): "Patologia che si può curare ma è consigliabile prevenirla, con aggiustamenti degli stili di vita"
In Italia "sono 120mila le persone colpite da ictus ogni anno e 12mila di loro sono under 55. Il 25% dei casi avviene infatti prima dei 65 anni di età. Si tratta di una delle prime tre cause di morte e la prima di disabilità, che riguarda 45mila dei sopravvissuti all’evento acuto, e su cui è possibile intervenire con azioni di prevenzione mirate". Per sensibilizzare alla patologia e migliorare le opportunità di prevenzione, Isa-Aii, l’Associazione italiana ictus, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha lanciato ad aprile una campagna di sensibilizzazione sulle malattie cerebrovascolari e nell’ambito di questa collaborazione sono state effettuate nella Caserma della Guardia di Finanza dell’Aquila due giornate di screening gratuiti.
“L’ictus può colpire soggetti di ogni età – spiega Paola Santalucia, Presidente Eletto Isa-Aii –, in particolar modo se in presenza di stili di vita scorretti. Infatti fattori di rischio come ipertensione, glicemia e colesterolo elevati e non sotto controllo, abitudine al fumo o all’eccesso di alcool, sovrappeso e sedentarietà danneggiano il sistema cardiovascolare con effetto che aumenta con il loro persistere nel tempo fino alla manifestazione dell’evento clinico, come infarto e ictus. Per questa ragione, in collaborazione con la Guardia di Finanza, abbiamo lanciato un progetto di screening del personale che mediamente ha un’età giovane e comunque al di sotto dei 60 anni. Il progetto è iniziato ad aprile in occasione del Congresso nazionale Isa-Aii ospitato proprio dalla Scuola Allievi della Guardia di Finanza, e proseguirà nei prossimi mesi presso altre sedi sul territorio italiano".
"L’ictus - prosegue Santalucia - ha ricadute sia sulla salute del singolo individuo che sul benessere dell’intera popolazione, e intervenire con azioni di prevenzione primaria e screening ha effetti anche nella prospettiva di riduzione dell’impatto socio-economico, che oggi, in Europa, supera i 60 miliardi di euro. Le patologie cardiovascolari, come l’infarto e l’ictus, oggi si possono curare ma è molto meglio prevenirle attraverso la conoscenza e il controllo dei fattori di rischio. Grazie a questa campagna di sensibilizzazione, l’Associazione Italiana Ictus (Isa-Aii) e la Guardia di Finanza contribuiscono alla diffusione della cultura della prevenzione e alla riduzione della patologia cardiovascolare e delle sue drammatiche conseguenze".
“Gli screening che svolgiamo nel contesto della campagna di Isa-Aii in collaborazione con la Guardia di Finanza sono rivolti al personale e ai familiari stretti, purché sopra i 50 anni d’età – aggiunge Simona Sacco, presidente Eso, European Stroke Organization –. Includono la valutazione anamnestica sulla presenza dei principali fattori di rischio cardiovascolari (stili di vita, alimentazione, attività fisica e storia pregressa di malattie o familiarità per patologie cardiovascolari), la misurazione della pressione arteriosa e della glicemia, il calcolo del Body Mass Index e dei valori di colesterolemia. Successivamente effettuiamo una valutazione del rischio con lo Score 2, un indice validato per l’ictus, e stratifichiamo i soggetti a rischio basso, intermedio e alto".
"A chi ha una probabilità intermedia o alta effettuiamo un ecocolor doppler delle carotidi. Infine offriamo suggerimenti su come ottimizzare i propri comportamenti per ridurre la possibilità di malattie cerebrovascolari. In caso vengano individuati elementi di rischio importanti raccomandiamo una visita medica in ospedale per una valutazione più formale - aggiunge Sacco - Le indicazioni variano in base al tipo di anomalia: in caso di pressione alta proponiamo di compilare un diario, misurando il valore a domicilio, e di recarsi poi o dal medico di medicina generale o dallo specialista interno alla Guardia di Finanza per un confronto. Abbiamo individuato diverse persone a rischio intermedio e alto e il fumo è ancora un fattore di rischio molto rappresentato nella popolazione, insieme a sedentarietà e sovrappeso. Queste ultime caratteristiche sono spesso causate da lavori d’ufficio che portano a trascorrere molto tempo fermi e senza svolgere attività fisica, e proprio in questi casi è necessario implementare del movimento nella propria routine quotidiana".
Alle giornate di screening svolte a L’Aquila hanno partecipato i dottori Matteo Foschi, Federico De Santis, Chiara Ragaglini e Maria Grazia Vittorini. Per la Guardia di finanza le attività sono state coordinate dalle dottoresse Carmen Pagano ed Agata Correnti.