Ecommerce, Assoluce-Lightingeurope: più protezione su prodotti di illuminazione, il 71% non è conforme
Tali prodotti compromettono infatti la sicurezza dei consumatori, la sostenibilità ambientale e la competitività delle imprese italiane ed europee
Assoluce si unisce alla dichiarazione congiunta firmata da 59 associazioni di categoria e organizzazioni di tutela dell’ambiente e dei consumatori, e fa appello all'Unione Europea per un intervento contro le lacune normative che permettono la vendita online di prodotti di illuminazione non conformi. Tali prodotti compromettono infatti la sicurezza dei consumatori, la sostenibilità ambientale e la competitività delle imprese italiane ed europee. Se il commercio elettronico è in rapida crescita, un numero sempre maggiore di prodotti per illuminazione venduti online non rispetta le normative europee in materia di sicurezza e sostenibilità. LightingEurope, l'associazione che rappresenta i produttori e le associazioni nazionali del settore illuminazione in Europa, ha stimato che il 71% della merce online ispezionata non sia conforme, e che il 95% dei prodotti verificati manchi delle marcature Weee e CE e non rispetti i requisiti di informazione per Ecodesign, etichettatura energetica e la sicurezza elettrica.
"Il Green Deal europeo e le normative sui dispositivi elettrici e elettronici stabiliscono standard rigorosi per garantire sostenibilità e sicurezza. Tuttavia, il proliferare di prodotti non conformi rischia di compromettere gli sforzi dell'Unione Europea per un futuro più sostenibile e minaccia questi progressi, creando concorrenza sleale per le imprese che rispettano le regole”, commenta Carlo Urbinati, presidente di Assoluce. “E' paradossale che le imprese italiane debbano affrontare barriere non tariffarie complesse, mentre nell'UE entrano prodotti non conformi senza adeguati controlli. Assicurare che tutti gli operatori rispettino i requisiti dell’UE è fondamentale per proteggere i consumatori e salvaguardare un mercato equo”.
LightingEurope, insieme agli altri partner industriali e organizzazioni di difesa dell’ambiente e dei consumatori, chiede all’Europa responsabilità per i prodotti venduti online, il miglioramento della tracciabilità e il rafforzamento delle autorità doganali, con regole più efficaci per fermare le importazioni non conformi, specialmente quelle provenienti da Paesi extra-UE. “Assoluce - conclude Urbinati - si impegna a collaborare con le istituzioni europee e i partner del settore per garantire un mercato competitivo, sicuro e sostenibile per tutti”.
Economia
Csr, Tondi (Ikea Italia): “Cultura e governance nella...
"La campagna del 2011 per l'apertura dello store di Catania, nella quale si diceva che eravamo aperti a tutte le famiglie, intendendo anche le famiglie omosessuali, è indicativa di un certo tipo di cultura, che è estremamente consistente e strutturata in Ikea".
Lo ha detto Laura Tondi, sustainability manager di Ikea Italia, intervenendo al panel 'Esg tra social e washing: quando la sostenibilità diventa un diversivo', durante il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, in corso a Milano.
"Il concetto della cultura, per noi, è fondamentale -spiega Tondi-; la svedesità che ci contraddistingue, in questo senso, rappresenta nettamente un vantaggio competitivo, in un contesto un po' più lento. Chiaramente questo non può essere l’unico elemento perché sarebbe una bellissima presa di posizione valoriale e culturale, ma poi bisogna effettivamente dare della consistenza e della struttura. Ecco perché il secondo elemento che aggiungerei è il 'setup organizzativo' e la governance, cioè una strategia di sostenibilità che sia chiara e strutturata, che abbia degli obiettivi e che abbia anche delle persone e delle figure di riferimento, così come abbiamo noi in Ikea".
Economia
Eni Supply Chain Day 2024, filiera ruolo chiave per...
Il Complesso del Gazometro di Roma Ostiense ha fatto da cornice all’Eni Supply Chain Day 2024, intitolato “Energies in Transition”. Si tratta dell’evento conclusivo di una serie di incontri con le imprese dei principali siti produttivi, che ha riunito più di 10.000 realtà tra rappresentanti istituzionali, grandi imprese, PMI e startup. Al centro della giornata, il tema della competitività, il ruolo chiave che ricopre la filiera nel raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica e il confronto su strategie e opportunità.
Economia
Nobel per la chimica a Baker, Hassabis e Jumper: il premio...
"Per la progettazione computazionale delle proteine"
L’Accademia reale svedese delle scienze ha deciso di assegnare il Premio Nobel per la chimica 2024, a David Baker “per la progettazione computazionale delle proteine” e, congiuntamente, a Demis Hassabis e John M. Jumper “per la previsione della struttura delle proteine”.
La motivazione
Nella motivazione dell'assegnazione del premio, l'Accademia svedese delle Scienze spiega che David Baker - americano, 62 anni docente presso l'Università di Seattle - "è riuscito nell'impresa quasi impossibile di costruire tipi di proteine completamente nuovi" mentre l'inglese Demis Hassabis, 48 anni, Ceo di Google DeepMind e l'americano John Jumper, 39 anni, nato in Arkansas ma anche lui attivo a Londra pressoil Google DeepMind - "hanno sviluppato un modello di intelligenza artificiale per prevedere le complesse strutture delle proteine".
Scoperte che - si sottolinea - "hanno un potenziale enorme". "Una delle scoperte premiate quest'anno riguarda la costruzione di incredibili proteine. L'altra riguarda la realizzazione di un sogno vecchio di 50 anni: prevedere le strutture delle proteine dalle loro sequenze di amminoacidi. Entrambe queste scoperte aprono vaste possibilità", afferma Heiner Linke, presidente del Comitato Nobel per la chimica.
Le proteine sono generalmente composte da 20 diversi amminoacidi, che possono essere descritti come i mattoni della vita. Nel 2003, David Baker è riuscito a utilizzare questi blocchi per progettare una nuova proteina diversa da qualsiasi altra. Da allora, il suo gruppo di ricerca ha prodotto una creazione proteica dopo l'altra, tra cui proteine che possono essere utilizzate come prodotti farmaceutici, vaccini, nanomateriali e minuscoli sensori.
La seconda scoperta riguarda la previsione delle strutture proteiche. Nelle proteine, gli amminoacidi sono collegati tra loro in lunghe stringhe che si ripiegano per creare una struttura tridimensionale, decisiva per la funzione della proteina. Dagli anni '70, i ricercatori avevano cercato di prevedere le strutture proteiche dalle sequenze di amminoacidi, ma questo era notoriamente difficile. Tuttavia, quattro anni fa, c'è stata una svolta sorprendente. Infatti nel 2020, Demis Hassabis e John Jumper hanno presentato un modello di intelligenza artificiale chiamato AlphaFold2.
Con il suo aiuto, sono stati in grado di prevedere la struttura di praticamente tutte le 200 milioni di proteine che i ricercatori hanno identificato. Sin dalla loro scoperta, AlphaFold2 è stato utilizzato da oltre due milioni di persone provenienti da 190 paesi. Tra le infinite applicazioni scientifiche, i ricercatori possono ora comprendere meglio la resistenza agli antibiotici e creare immagini di enzimi in grado di decomporre la plastica.