Federpol etica e legalità: un registro nazionale per contrastare le truffe in rete!
Roma, 09 ottobre 2024 - “Il 20 settembre 2024 nella cornice di InfoCamere a Padova, si è svolto il Convegno Nazionale della Federpol, la Federazione Italiana degli Istituti Privati per le Investigazioni, - dichiara Luciano Tommaso Ponzi Presidente Nazionale Federpol - dal titolo significativo “Verità, Giustizia e Sicurezza: Parallelo delle Professioni in Continua Evoluzione”. L’evento ha riunito esperti, professionisti e rappresentanti delle istituzioni, affrontando temi fondamentali per il futuro dell’investigazione privata in Italia e la sua regolamentazione. Al centro del dibattito, una proposta chiave: la creazione di un Registro Nazionale degli Investigatori Privati e altri punti qui elencati:
• 1 La Battaglia contro l’Abusivismo: Il Tesserino Ministeriale
• 2 La Richiesta di un Registro Nazionale degli Investigatori Privati
• 3 Accesso alle Banche Dati: Un Altro Passo Necessario
• 4 Un Settore in Evoluzione tra Innovazione e Etica
• 5 La Sicurezza Sussidiaria: Collaborazione tra Pubblico e Privato
• 6 Conclusioni: Una Professione Proiettata nel Futuro
I lavori sono stati aperti dal Presidente Nazionale di Federpol, Luciano Tommaso Ponzi, che ha sottolineato come l’introduzione del tesserino ministeriale, consegnato ormai pressoché da tutte le Prefetture italiane, rappresenti un successo importante per la categoria. Questo strumento, fortemente voluto dalla Federpol, consente di contrastare l’abusivismo professionale e di tutelare sia gli investigatori regolarmente autorizzati sia i cittadini che richiedono i loro servizi. “Il tesserino è un passo avanti per la trasparenza e la legalità,” ha dichiarato Ponzi, “ma non basta. È necessario fare un ulteriore passo avanti con la creazione di un Registro Nazionale degli Investigatori Privati, accessibile a tutti, per garantire ancora più sicurezza e fiducia nel nostro settore”.
La proposta di creare un Registro Nazionale Digitale, già avanzata in altre sedi, è stata uno dei temi centrali del convegno. Ponzi ha spiegato l’importanza di uno strumento che permetta a ogni cittadino di verificare l’effettiva licenza di chi opera nel campo delle investigazioni private. Il Registro, consultabile online, fornirebbe un’ulteriore garanzia contro l’abusivismo, permettendo un controllo diretto e trasparente sull’identità e la professionalità degli investigatori. “Un tale registro è fondamentale per combattere chi esercita illegalmente la professione e garantire al cittadino un punto di riferimento chiaro e sicuro,” ha dichiarato il Presidente. “La proposta ha trovato il consenso della platea, composta da esperti del settore, ma anche da avvocati e rappresentanti delle forze dell’ordine, i quali hanno riconosciuto l’importanza di tale strumento per migliorare l’interazione tra pubblico e privato in materia di sicurezza”.
Un altro tema cruciale affrontato durante il convegno è stato l’accesso alle banche dati minimali dell’Anagrafe Nazionale delle Persone Residenti (ANPR), attualmente riservato agli avvocati. Ponzi ha ribadito l’urgenza di estendere questo diritto anche agli investigatori privati, al fine di facilitare le indagini e garantire un lavoro più rapido e accurato. “Non possiamo più permetterci ritardi dovuti a mancanze informative,” ha aggiunto Ponzi. “Se vogliamo che la nostra professione rimanga al passo con i tempi e continui a fornire un servizio indispensabile alla giustizia, dobbiamo avere accesso a queste informazioni, sempre nel pieno rispetto delle leggi sulla privacy”.
Il convegno ha inoltre affrontato questioni di ampio respiro riguardo all’evoluzione della professione dell’investigatore privato, in particolare in relazione all’intelligenza artificiale (IA) e all’uso delle nuove tecnologie. La Dott.ssa Gaja Nutini, esperta in IA, ha presentato un intervento illuminante su come queste tecnologie possano ampliare le capacità investigative, offrendo strumenti innovativi per la raccolta e l’analisi dei dati. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di una formazione continua per gli investigatori, affinché possano sfruttare appieno queste tecnologie senza compromettere la sicurezza dei dati personali. Accanto all’innovazione, la tutela della privacy rimane un argomento centrale. L’intervento dell’Avv. Marco Martorana ha esplorato il delicato equilibrio tra il diritto all’informazione e la protezione dei dati personali, un tema che si fa sempre più cruciale con l’avanzare della digitalizzazione e della raccolta di dati su larga scala.
Un altro punto importante trattato durante il convegno è stato il ruolo della sicurezza sussidiaria, dove gli investigatori privati possono operare in sinergia con le forze dell’ordine e gli enti pubblici. Il Dott. Valerio Bottino, Vicepresidente Area Nord Federpol, ha sottolineato come una collaborazione strutturata tra il settore pubblico e quello privato sia essenziale per garantire una sicurezza efficace e capillare sul territorio. “Le sinergie tra investigatori privati e forze dell’ordine sono fondamentali per gestire con successo situazioni complesse che riguardano la sicurezza urbana e aziendale,” ha affermato Bottino. Ha poi ricordato “l’importanza di una regolamentazione chiara e di linee guida precise per facilitare questa cooperazione, evitando sovrapposizioni o conflitti di competenza”.
Il Convegno Nazionale Federpol ha tracciato una rotta chiara per il futuro della professione investigativa in Italia. L’introduzione del tesserino ministeriale e la richiesta di un Registro Nazionale rappresentano due tasselli fondamentali per garantire maggiore legalità e trasparenza in un settore in evoluzione, mentre l’accesso alle banche dati e l’utilizzo delle nuove tecnologie aprono scenari inediti e sfidanti per gli investigatori privati. La figura dell’investigatore, come emerso nel corso del convegno, è chiamata a svolgere un ruolo sempre più importante nel garantire verità, giustizia e sicurezza, in sinergia con le istituzioni pubbliche e all’interno di un quadro normativo sempre più chiaro e aggiornato. “Ci troviamo di fronte a un bivio,” ha concluso Ponzi. “O accettiamo le sfide del cambiamento e facciamo evolvere la nostra professione, o rischiamo di rimanere indietro. Ma sono certo che, con l’impegno e il supporto delle istituzioni, saremo pronti ad affrontare questo futuro con successo”.
FEDERPOL | Alberto Patruno
Ufficio Stampa e Comunicazione
Federazione Italiana degli Istituti Privati per le Investigazioni,
per le Informazioni e per la Sicurezza
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Laura Heintz l’imprenditrice immobiliare Under 30 più forte...
Classe 2000. Una laurea in Marketing and Management a Milano. Laura Heintz è una delle più forti imprenditrici immobiliari Under 30 italiane, ha fondato circa tre anni fa un’azienda che si occupa di affitti turistici. "Mi occupo sia di investimenti immobiliari, sia di gestione di immobili. Sono specializzata nelle ville di lusso in Sardegna, a Porto Cervo, ma non solo". Heintz gestisce cento immobili sparsi in Italia: Roma, Milano, Venezia e Bergamo. A poco più di venti anni ha già acquistato tre case: "Acquisto case da mettere a reddito".
È ormai diventata un punto di riferimento sia in Costa Smeralda ma anche nelle più grandi città italiane, per chi vuole mettere a reddito un immobile. “Mi occupo solo di affitti brevi turistici mi contattano turisti da tutto il mondo” continua. La sua attività nasce da tanto studio e impegno: "Durante la pandemia ho gestito gli affitti delle prime case, ora sono arrivata alla gestione di cento immobili, tra i miei clienti ho anche diversi personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo”. La sua attività imprenditoriale dà lavoro a decine di persone che gravitano nell'indotto turistico come ad esempio quello della Capitale, culla del Giubileo appena iniziato.
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OTT e marketing, Gianpio Gravina spiega i rischi per il...
Milano, 30 Dicembre 2024. Negli ultimi anni, i servizi OTT (Over-The-Top) sono diventati una componente essenziale del panorama digitale, trasformando il modo in cui i contenuti vengono distribuiti e consumati. Piattaforme come Netflix, YouTube, Disney+ e molti altri servizi di streaming video, audio e contenuti digitali, sono diventati parte integrante delle strategie di marketing aziendale. Tuttavia, se da un lato le opportunità offerte dagli OTT sono enormi, dall’altro si presentano diversi rischi per le imprese che basano il proprio marketing su questi canali.
Per avere le idee più chiare in proposito ne abbiamo parlato con Gianpio Gravina, uno dei più noti esperti italiani di MarTech (Marketing Technology), che ha illustrato i rischi principali legati all’utilizzo degli OTT nel contesto del marketing.
Eccessiva dipendenza dalle piattaforme OTT
Uno dei principali rischi per il business che utilizza gli OTT come canale di marketing – spiega Gravina - è la dipendenza eccessiva dalle piattaforme stesse. I servizi OTT sono gestiti da terzi e le aziende che investono in pubblicità su queste piattaforme si trovano ovviamente vincolate alle loro condizioni, che possono cambiare in qualsiasi momento. Modifiche negli algoritmi o nelle politiche di distribuzione possono influenzare drasticamente la visibilità dei contenuti e l’efficacia delle campagne di marketing.
Inoltre, le piattaforme OTT possono modificare i costi associati alla pubblicità o ridurre l'accesso a dati analitici preziosi, limitando la capacità delle aziende di ottimizzare le proprie campagne pubblicitarie.
Limitazioni sui dati e privacy
È innegabile, spiega Gravina, che le piattaforme siano ottimi strumenti per raggiungere ampi bacini di utenza, ma l'accesso ai dati dettagliati su questi utenti è spesso limitato. Le normative sulla privacy, come l’ormai notissimo GDPR, impongono restrizioni sull'utilizzo dei dati, rendendo più difficile per le aziende personalizzare le campagne e tracciare in modo accurato le preferenze degli utenti. Le aziende devono investire in soluzioni MarTech avanzate per colmare il divario e ottimizzare l'uso dei dati disponibili.
Frammentazione del pubblico e difficoltà nelle misurazioni
Con la proliferazione delle piattaforme OTT, misurare e confrontare i risultati delle campagne su diversi canali può risultare complesso. Le aziende si trovano di fronte alla sfida di aggregare dati provenienti da piattaforme con metriche e formati di reporting differenti, rendendo necessaria l’adozione di strumenti di analisi avanzata e di una pianificazione attenta per monitorare l'efficacia delle campagne su più canali. Tutto questo può comportare costi non indifferenti.
La saturazione pubblicitaria e il rischio di ad-blocking
La crescita della pubblicità sulle piattaforme OTT non è esente dal rischio di saturazione. La competizione per gli spazi pubblicitari aumenta e, in molti casi, la ripetitività dei messaggi può portare all’esaurimento dell’efficacia della campagna. Questo può indurre i consumatori a utilizzare strumenti di ad-blocking, riducendo ulteriormente la visibilità delle campagne. Non è un rischio da sottovalutare spiega Giovanni Pio Gravina.
I rischi per la Brand Safety (sicurezza del marchio)
Tra i rischi più critici per le aziende che investono in pubblicità sulle piattaforme OTT, Gravina cita quelli per la Brand Safety. Le aziende non sempre hanno il controllo su dove i loro annunci vengono mostrati e questi possono finire associati a contenuti inappropriati o controversi, con possibili danni alla reputazione del marchio (Brand Reputation). È fondamentale che le imprese adottino misure di protezione e collaborino con le piattaforme per assicurarsi che i loro annunci vengano visualizzati in contesti sicuri e appropriati.
Problemi di scalabilità delle campagne
Le piattaforme OTT offrono opportunità per le aziende di tutte le dimensioni, ma non si può ignorare il fatto, puntualizza Gravina, che la scalabilità delle campagne può essere limitata per le imprese più piccole. La concorrenza per gli spazi pubblicitari di alta qualità è intensa e le aziende con risorse limitate potrebbero faticare a competere. Per gestire al meglio questo rischio è importante pianificare con attenzione e utilizzare strumenti che consentano di ottimizzare la distribuzione delle risorse.
Per maggiori informazioni:
Gianpio Gravina
https://www.linkedin.com/in/gianpio-gravina/
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How Hong Kong offers top talents their next big break
HONG KONG SAR - Media OutReach Newswire - 30 December 2024 - Snooker superstars Ronnie O’Sullivan and Judd Trump are among the latest high-profile talents to become Hong Kong residents under the city’s Quality Migrant Admission Scheme (QMAS), which facilitates top quality professionals from various fields to live and work in Hong Kong.
Seven-time world champion Ronnie O’Sullivan in action at the 2024 Hong Kong Snooker All-Star Challenge.
Seven-time world champion O’Sullivan and current world No.1 Trump, both frequent visitors to the city, are looking forward to spending more time in Hong Kong and embarking on a new phase of their careers.
"I am here because I enjoy the city; I love everything about Hong Kong – the food, the people, and the buildings. It is inspiring for me to be here," said Trump, who announced his successful QMAS application last week (December 24). “For me, I really enjoy the energy in Hong Kong, so I love to be around people and I love to see people thriving and go about their business.”
O’Sullivan was delighted to announce his residency under the scheme on October 31. “Your food, your culture, it’s just a great place to live; a great place to be,” he said. “If you’re going to live your life and you want to have a good life, you should come to Hong Kong.”
O' Sullivan and Trump will compete in front of their new “home” crowd during the World Grand Prix at the soon-to-open Kai Tak Sports Park (KTSP) in March 2025.
World No.1 Judd Trump during the 2024 Hong Kong Snooker All-Star Challenge.
It will be one of the first major sports events at KTSP, a state-of-the-art 28-hectare venue, which is set to transform Hong Kong’s sports and entertainment landscape.
Secretary for Labour and Welfare, Chris Sun, hailed the effectiveness of the QMAS.
“We hope to achieve more success, because we truly believe in the attraction of Hong Kong. Be it our tax system, our natural beauty, the convenience, the great food and all the great things here in Hong Kong,” Sun said.
Hong Kong Talent Engage is a one-stop platform to attract and assist top professionals and people with valuable skills and experience to live and work in Hong Kong and enhance the city’s economic competitiveness. QMAS is one of several talent attraction schemes to attract highly skilled or talented persons globally to Hong Kong.
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