Nuova simulazione oggi per possibile attività vulcanica. Quando scatta l'allerta?
It-Alert, nuovo test di simulazione per una possibile attività vulcanica ai Campi Flegrei. Oggi, venerdì 11 ottobre, alle 17.00, i cittadini che si troveranno nel territorio della Regione Campania riceveranno quindi sui propri telefoni cellulari, un messaggio con relativo segnale acustico di allerta. "TEST TEST Esercitazione Campi Flegrei 2024. Questo è un messaggio di TEST IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di una possibile attività vulcanica ai Campi Flegrei. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST", il testo del messaggio in arrivo.
A causa del "fenomeno dell’overshooting", si legge sul sito ufficiale, "il messaggio potrà essere ricevuto anche dagli utenti che si trovano nelle regioni confinanti o limitrofe alla Campania".
"Il sistema IT-alert è operativo dal 13 febbraio 2024 per lo scenario di attività vulcanica ai Campi Flegrei, ma le esercitazioni come “Exe Flegrei 2024” sono di fondamentale importanza. Grazie ai test, alle simulazioni e ai feedback raccolti sarà possibile verificare quanto fino a oggi è stato costruito, verificando il processo di trasmissione dei messaggi, il comportamento delle celle telefoniche e la relativa copertura per migliorare il sistema e renderlo sempre più efficace", si legge ancora.
Nei giorni dell’esercitazione, quindi, dall’homepage del sito www.it-alert.gov.it si accederà a una pagina dedicata dove sarà possibile visionare il testo del messaggio che arriverebbe in caso di pericolo reale e il link al questionario che i cittadini nel territorio coinvolto sono invitati a compilare, anche qualora non dovessero ricevere alcuna notifica.
Attività vulcanica ai campi Flegrei, quando scatta l'allerta?
Ai Campi Flegrei, spiega il sito ufficiale del sistema di allerta, il sistema di allarme pubblico IT-alert viene attivato esclusivamente nel caso di attività eruttiva imminente.
Nel passato, l’attività vulcanica dei Campi Flegrei è stata caratterizzata principalmente da eruzioni di tipo esplosivo, ed è questo lo scenario che è ragionevole attenderci nell’eventualità di future eruzioni.
Il monitoraggio vulcanico dei parametri geofisici e geochimici è fondamentale per definire lo stato di attività del vulcano, il livello di allerta e per l’attuazione delle misure previste dalle fasi operative del Piano di protezione civile.
La notifica IT-alert viene trasmessa in caso di passaggio alla fase di allarme per rischio vulcanico, che prevede l’evacuazione della zona rossa in previsione di una possibile eruzione.
Per altre fenomenologie tipiche della caldera flegrea, quali per esempio i fenomeni bradisismici e l’attività fumarolica in aree note e predefinite, non è previsto l’utilizzo del sistema di allarme pubblico.
In caso di terremoti, nello specifico, IT-alert non sarebbe efficace, trattandosi di eventi imprevedibili che rendono impossibile inviare il messaggio in tempo utile. È importante ricordare che le scosse di terremoto in area vulcanica e i fenomeni di bradisismo, non indicano necessariamente un’eruzione imminente.
Cronaca
Ancora maltempo o tregua sull’Italia? Previsioni...
Dal Centro Meteo Europeo e il centro di calcolo americano (GFS) arrivano tendenze diverse
Maltempo protagonista dell'inizio di autunno in Italia. Il meteo è dominato dalla pioggia con un copione che appre consolidato: allerta per temporali, rischio idraulico o idrogeologico in diverse regioni, con nubifragi che hanno lasciato il segno da Milano a Roma.
Tra precipitazioni abbondanti e temperature più volte sotto la media, si può definirlo in qualche modo anomalo. Qualcosa però potrebbe cambiare in vista della prossima settimana, a partire da lunedì 14 ottobre. Il Centro Meteo Europeo ha infatti intravede una svolta, una rimonta in grande stile dell'alta pressione, che dal Nord Africa si allungherebbe fino a buona parte del bacino del Mediterraneo. Se ciò venisse confermato, è lecito attendersi un fase meteo climatica più stabile e calda. Insomma, ci troveremmo in presenza della tipica ottobrata, dopo un lungo periodo di piogge e maltempo sottolinea iLMeteo.it.
Di diverso avviso, tuttavia, è l'altro principale centro di calcolo, quello americano (GFS), secondo il quale, dopo un avvio di settimana tranquillo e con più sole, le condizioni meteo potrebbero peggiorare rapidamente a causa dell'ingresso di un ennesimo fronte perturbato di origine atlantica, con l'entrata dalla Porta del Rodano (Francia meridionale) di fredde e instabili correnti in discesa dal Nord Atlantico destinate verosimilmente a provocare formazione di un insidioso vortice ciclonico.
Due tendenze, dunque, completamente diversa quelle dei due principali Centri di Calcolo. Non è così strano: ogni tanto può capitare infatti che essi divergano nelle previsioni, anche con ipotesi diametralmente opposte. Molto dipende dai dati in ingresso e dai tanti disturbi tutt'ora in atto a livello emisferico tra uragani e tempeste che di fatto mandano in tilt le previsioni.
Cronaca
Infarto e ictus possono arrivare dall’intestino: la...
Internisti Simi: "Allo studio nuove strategie anti-trombosi"
C'è una via diretta che collega l'intestino al cuore e al cervello. Un''autostrada' lungo la quale, 'a bordo' del colesterolo cattivo, viaggia una sostanza che è presente in alcuni batteri del microbiota e che può innescare una trombosi responsabile di infarti e ictus. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori italiani diretto da Francesco Violi, presidente onorario della Simi (Società italiana di medicina interna) e professore emerito dell'università Sapienza di Roma, che ne parlerà durante il 125esimo Congresso Simi in programma a Rimini dall'11 al 13 ottobre. Per contrastare il nuovo meccanismo di malattia, sono allo studio terapie mirate.
"L'arteriosclerosi - ricordano gli internisti della Simi - è una malattia multifattoriale associata a tanti fattori di rischio, i più noti dei quali sono il fumo, il diabete di tipo 2, l'obesità, la sindrome metabolica, l'ipertensione e l'aumento del colesterolo cattivo Ldl". Il team di Violi ha individuato un nuovo responsabile della patologia.
Cos'è e cosa fa il lipopolisaccaride (Lps)
"Il 'colpevole' sul quale si è appuntata la nostra attenzione - illustra lo specialista - è il lipopolisaccaride (Lps), un glicolipide che si trova nella parete dei batteri Gram negativi come l'Escherichia coli. Questa sostanza entra in circolo dopo aver attraversato la parete dell'intestino e si va a localizzare nella parete dell'arterie, dove provoca un'infiammazione cronica di basso grado. Questo danneggia nel tempo le arterie e richiama dal circolo sanguigno le piastrine che provocano la trombosi del vaso interessato. Abbiamo già condotto sperimentazioni sugli animali - riferisce Violi - che hanno dimostrato come l'Lps abbia in effetti questa 'vocazione' trombotica". Ecco quindi "una nuova via attraverso la quale si estrinseca il danno aterosclerotico, la trombosi, ed è una scoperta della ricerca italiana. Ora è necessario capire come bloccare questo meccanismo, per prevenire l'infarto e le altre forme di ostruzione arteriosa causati dall'Lps".
"Il 'primum movens' di questo nuovo meccanismo di malattia - riepilogano gli internisti - è un'alterata permeabilità dell'intestino causata dalla disbiosi, cioè da un'alterazione del microbiota intestinale, che favorisce il passaggio del lipopolisaccaride nella circolazione generale; questo induce uno stato infiammatorio a livello della parete arteriosa, che dà il via alla progressione dell'aterosclerosi coinvolgendo non solo le cellule di rivestimento delle arterie (cellule endoteliali), ma anche i globuli bianchi e le piastrine, rendendole più prone a formare trombi".
Lps "si muove nel circolo sanguigno a bordo del colesterolo Ldl - precisa Violi - che utilizza come 'cavallo di Troia' per penetrare nella parete delle arterie. La capacità del colesterolo di infiammare le arterie potrebbe dunque essere dovuta non a lui direttamente, ma all'Lps che stimola la produzione di radicali liberi dell'ossigeno, ossidanti che vanno a infiammare la parete delle arterie e la danneggiano. Questo danno richiama poi le piastrine che formano un trombo, andando a interrompere il flusso del sangue all'interno di quell'arteria e dando quindi luogo a un infarto o un ictus".
Chi è più a rischio?
"La presenza di questi batteri pericolosi che possono mandare in circolo l'Lps - prosegue l'esperto - è più probabile nei soggetti classicamente a rischio di infarto, ad esempio le persone con diabete o obesità. Gli individui dismetabolici presentano un'infiammazione intestinale cronica di basso grado che si associa a una disbiosi intestinale con prevalenza di batteri patogeni come l'E. coli. Abbiamo fatto esperimenti sull'animale obeso e" in effetti "siamo arrivati a dimostrare che questa condizione si associa a disbiosi intestinale, ad aumento di Lps e ad aumentato rischio di trombosi". Commenta il presidente della Simi, Giorgio Sesti: "Questa importante serie di ricerche condotte da un gruppo di ricercatori italiani affiliati alla nostra società scientifica sono la dimostrazione che soltanto il medico internista è capace di avere un approccio olistico clinico e sperimentale in grado di affrontare lo studio di patologie complesse e multifattoriali che richiedono conoscenze mediche trasversali a tante aree specialistiche".
Ma come intervenire per combattere gli effetti del meccanismo scoperto?
"Per ora - risponde Violi - possiamo fare solo ipotesi. Ci sono varie possibilità di prevenzione del danno da Lps che stiamo esplorando. Una potrebbe essere modulare la composizione della flora batterica intestinale, attraverso la somministrazione di probiotici e prebiotici. Un'altra possibilità è somministrare cicli di antibiotici intestinali non assorbibili per correggere la disbiosi: negli animali abbiamo ottenuto risultati molto interessanti. Un'altra strada ancora potrebbe essere bloccare l'azione dell'Lps una volta entrato in circolo, impedendogli di interagire con il suo recettore sulla parete delle arterie, quindi di attivare tutta la cascata di eventi che porterà alla trombosi: stiamo già lavorando a una possibile terapia farmacologica che sfrutta l'Lps come nuovo target terapeutico anti-trombosi. Potremmo infine anche pensare a una possibile azione favorevole degli analoghi recettoriali del Glp-1": un'altra applicazione dei nuovi farmaci anti-diabete e anti-obesità, "visto che riducono la permeabilità intestinale e hanno un effetto di protezione cardiovascolare. Ma non ci sono prove in tale senso", almeno al momento.
Cronaca
Padova, investita da treno: morta bambina di 12 anni
La ragazzina avrebbe attraversato i binari con il passaggio a livello chiuso
È morta nella serata di oggi 10 ottobre all'ospedale di Padova, dov'era stata ricoverata d'urgenza, la bambina ucraina di 12 anni investita dalla motrice di un treno merci sui binari di via Friburgo. Il macchinista, accortosi dell’incidente, ha fermato subito il treno e chiamato i soccorsi. Pare che la ragazzina abbia attraversato i binari, ultima di un gruppetto di amiche, nonostante le sbarre del passaggio a livello fossero regolarmente abbassate.