Tecnologia e territori, Intelligenza artificiale e imprenditorialità innovativa: dal 4 al 12 dicembre torna la Bologna Tech Week
Torna la manifestazione che accende il capoluogo emiliano romagnolo di innovazione, connessioni e impegni comuni per il futuro, anche attraverso il digitale: si scaldano i motori della Bologna Tech Week, ideata e organizzata da Search On Media Group e WMF - We Make Future, in programma dal 4 al 12 di dicembre su tutto il territorio cittadino. Aperta fino al 20/11 la call for events che offre l’opportunità agli attori e alle realtà del territorio di inserirsi nel calendario della settimana più innovativa dell’anno con eventi che raccontino i vari volti della città. Largo ai temi legati al digitale, all’AI e alle tecnologie, ma anche al sociale con la sostenibilità e l’ambiente, la valorizzazione del territorio e delle sue industry più celebri come Food, Automotive e il Travel. Tra gli eventi già annunciati in calendario anche Forum delle Transizioni Giuste, CTE COBO EXPO, WMF Innovation Week e due tra gli eventi di formazione per il settore AI & Digital Tech più storici: Search Marketing Connect e Social Media Strategies, che annuncia sul suo palco il live set di N.A.I.P.. Tra i partner della manifestazione anche Cineca, Intel e Esa - European Space Agency.
Bologna, 12 /11/2024
Dal 4 al 12 dicembre 2024 Bologna torna ad accogliere e a mettere in mostra il futuro del settore AI & Digital Tech con la Bologna Tech Week, manifestazione ideata e organizzata da Search On Media Group e WMF - We Make Future che animerà la città di eventi tematici tra la centralissima location di Palazzo Re Enzo e lo spazio cittadino.
Dopo gli oltre 40 eventi del 2023, la manifestazione torna dunque per la sua seconda edizione offrendo occasioni di formazione, confronto e scoperta su molteplici temi legati al settore AI & Digital Tech ma anche all’innovazione sociale, all’ambiente e ai territori, abilitando uno scambio virtuoso che coinvolge il tessuto sociale, culturale e produttivo della città.
La manifestazione si svolge sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e gode inoltre del patrocinio della Regione Emilia - Romagna, del Comune di Bologna, della Città Metropolitana di Bologna.
“Torniamo quest’anno a realizzare la manifestazione con e per il territorio, coinvolgendo attraverso la call for events, gli attori che oggi trainano lo sviluppo innovativo, digitale e sociale di Bologna e della Regione” spiega Cosmano Lombardo, Founder e CEO di Search On Media Group e ideatore di Bologna Tech Week e WMF. “ L’intento, per questa progettualità di lungo periodo, rimane quello di scoprire e analizzare i temi tecnologici e sociali attraverso le esperienze di chi sta contribuendo a svilupparli sul territorio, creando contestualmente opportunità di connessione e crescita” e conclude “saranno molteplici i temi affrontati proprio grazie al coinvolgimento dei partner, che ringraziamo, e dei loro eventi, tra i quali possiamo già svelare Forum delle Transizioni Giuste, CTE COBO Expo, con l’esposizione di startup innovative e WMF innovation Week, che coinvolgerà speaker ed esperti dall’estero in tavole rotonde sui temi dell’imprenditorialità innovativa.”
“Il futuro è adesso e il futuro è Bologna” afferma Max Bugani, Assessore all’innovazione digitale del Comune di Bologna “Le sfide che ci attendono a livello nazionale e internazionale richiedono un salto culturale che non può essere rinviato. L'AI, l'innovazione digitale, la robotica, l'informatica, il gemello digitale, la smart city, la cybersecurity, non sono solo parole, bensì sono prospettive. Bologna ha abbracciato questo mondo perchè ne ha capito l'importanza fondamentale con largo anticipo. Dal 4 al 12 dicembre, grazie alla Bologna Tech Week e alla seconda edizione del Forum dell’Alleanza per le Transizioni Giuste, Bologna sarà nuovamente il fulcro della tecnologia e dell'innovazione al servizio dei cittadini” e prosegue “Economia, ambiente, lavoro, istruzione, welfare, mobilità, sicurezza: per migliorare ognuno di questi pezzi della società serve una cultura digitale e la conoscenza degli strumenti informatici, per sfruttarne a pieno il potenziale e per avere piena consapevolezza dei rischi.
Andiamo avanti e non lasciamo nessuno indietro."
Spazio dunque alle candidature da parte di attori e soggetti che con l’innovazione, che sia digitale, tecnologica o sociale, stanno contribuendo a rendere il territorio bolognese tra i principali punti di riferimento a livello nazionale e internazionale. La Call for Events, in chiusura il prossimo 20/11, consente infatti di proporre il proprio evento per l’inserimento nel calendario ufficiale della manifestazione: un modo per dare visibilità alle molteplici progettualità locali e consentire al cittadino di scoprire tutte le anime della città. L’evento infatti punta anche quest’anno al coinvolgimento attivo di cittadini e settore produttivo dell’Emilia-Romagna, attraverso la partecipazione di enti, organizzazioni, stakeholder e attori operanti nel territorio. Questa partecipazione offre l'opportunità di ottenere visibilità, stabilire nuove connessioni e partecipare a incontri di business che si terranno durante l'evento.
Hanno già aderito alla Bologna Tech Week 2024 realtà territoriali e non, del calibro di Cineca, Esa - European Space Agency, Intel, Alleanza per le Transizioni Giuste, Intesa San Paolo Innovation Hub, Moreno Concessionaria, Tutela Digitale.
I primi eventi confermati in calendario
La Bologna Tech Week dal 4 al 12 dicembre offre un programma completo di formazione per il settore AI & Digital-Tech, occasioni di confronto e dibattito e una visione verso lo sviluppo sostenibile. Gli eventi in calendario, sia gratuiti che a pagamento, sono progettati per rispondere alle diverse esigenze del pubblico, favorendo il networking per incontrare nuovi partner e creare collaborazioni strategiche.
A dare il via alla programmazione di Bologna Tech Week sarà la seconda edizione del Forum dell’Alleanza per le Transizioni Giuste, evento che dal 4 al 7 dicembre riunisce a Bologna amministratori, cittadini, imprenditori, ricercatori e attivisti per discutere di politiche innovative e sostenibili per le città del futuro. Durante quattro giornate di incontri, seminari e workshop, i partecipanti esploreranno temi chiave come la prossimità come modello organizzativo, piattaforme digitali alternative ai giganti tech,futuro del lavoro e digital divide, modelli partecipativi e gestione delle emergenze.
L'iniziativa, che vedrà i lavori del giorno 6 dicembre realizzati in collaborazione con Bologna Tech Week e Search On Media Group, è promossa dal Comune di Bologna, Fondazione Feltrinelli e ARCI Nazionale in collaborazione con importanti organizzazioni nazionali e internazionali, con l’obiettivo di ispirare un cambiamento reale e condiviso.
In concomitanza anche il via della WMF Innovation Week, evento internazionale organizzato da WMF - We Make Future, Fiera internazionale sull’Innovazione AI, Tech & Digital che dal 4 al 9 dicembre si svolgerà online ed è dedicato all'innovazione e al futuro sostenibile. Coinvolgendo il network internazionale del WMF, composto da professionisti, leader di settore, investitori e startup d'avanguardia, la WMF Innovation Week offrirà un fitto programma incentrato su tematiche cruciali come l'Intelligenza Artificiale, l'impatto sociale e ambientale e l'Open Innovation. Attraverso conferenze e tavole rotonde, l’evento mira a promuovere pratiche innovative e soluzioni tecnologiche ad alto impatto, incoraggiando collaborazioni e sinergie strategiche. L’evento rappresenta un'opportunità per scoprire le ultime tendenze, connettersi con l'ecosistema WMF e costruire relazioni con innovatori e leader visionari da tutto il mondo. Tornano a far parte di Bologna Tech Week anche due eventi storici di casa Search On dedicati alla formazione per i professionisti e professioniste del digitale: Social Media Strategies e Search Marketing Connect. Social Media Strategies, l’evento per i professionisti dei Social Media e del Web Marketing, si terrà il 10 e 11 dicembre presso la centralissima location di Palazzo Re Enzo. Il programma formativo affronterà argomenti essenziali come Artificial Intelligence, Content Marketing, TikTok, Linkedin, Instagram, Advertising web analytics mentre la Sala Plenaria ospiterà speech di visione su tematiche di attualità, come l'impatto dell'Intelligenza Artificiale nei social media e nell'ambito della creatività professionale.
L’11 e 12 dicembre, sarà la volta di Search Marketing Connect, l’evento avanzato per i professionisti del digital marketing. Nato nel 2006 come primo appuntamento italiano dedicato alla SEO, SMConnect celebra quest'anno la sua 18ª edizione e propone un focus sull’impatto rivoluzionario dell'Intelligenza Artificiale nel settore. Per i partecipanti è stato creato un percorso formativo approfondito che esplora tutti gli aspetti del Digital Marketing influenzati dall’AI, con 18 interventi di altissimo livello che tracciano i nuovi orizzonti di SEO, Content Marketing, Analytics, E-commerce e MarTech. Oltre a questo, il programma è strutturato in 8 sale formative con un programma avanzato e verticale sui temi del digital marketing come SEO, analytics, deep tech e advertising, mentre nella Sala Plenaria si alterneranno speaker di rilievo nazionale, tra cui Giorgio Taverniti, Co-founder, Head of SEO presso Search On Media Group e Community Manager & Tech Educator presso WMF - We Make Future, Aleyda Solis, International SEO Consultant & Founder presso Orainti, Alessio Pomaro Head of AI @Search On Media Group.
Parallelamente ai due storici eventi di Search On, si terrà dal 10 al 12 dicembre a Palazzo Re Enzo CTE.COBO EXPO, un’iniziativa aperta e gratuita che celebra i primi due anni della Casa delle Tecnologie Emergenti del Comune di Bologna. L’evento offrirà opportunità di networking e scambio tra startup, PMI, stakeholder e partner, promuovendo il dialogo sull’innovazione tecnologica in ambito Industry 4.0, Servizi Urbani Innovativi e Industrie Culturali Creative. Il programma include il Demo Day del COBO Accelerator il 10 dicembre, con presentazioni dedicate alle startup, e il COBO Power Up l’11 dicembre, con esposizioni dei progetti innovativi. Il 12 dicembre inoltre, un programma dedicato all'analisi del contesto normativo e competitivo e all'incontro di una selezione di startup con investitori e imprenditori del territorio. È inoltre attiva una Call for Contents per chi desidera proporre interventi o candidarsi all’area expo. La partecipazione è gratuita, previa registrazione.
La Bologna Tech Week è ad accesso gratuito, mentre alcuni degli eventi all’interno del suo calendario, essendo a pagamento, dispongono di ticket dedicati e acquistabili sui relativi siti ufficiali. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito della manifestazione e il relativo calendario. Per proporre un proprio evento per l’inserimento nel calendario ufficiale è possibile candidarsi compilando il form della pagina dedicata entro il 20/11.
Link Utili
- Bologna Tech Week
- Call for Events - Bologna Tech Week
- Social Media Strategies
- Search Marketing Connect
Per maggiori informazioni:
Tel: 051 0951294
Search On Media Group
Dal 2004 l'azienda ha l'obiettivo di diffondere la cultura digitale gestendo community, supportando attività di condivisione e svolgendo consulenza strategica e operativa, con il reparto Search On Consulting, nel settore del Digital Marketing e della Digital Transformation per grandi aziende. Dall’esperienza e dalla professionalità di Search On Media Group nascono poi la Business Unit Education - che organizza il WMF e altri eventi formativi - e la piaUfficio Stampa Search On Media Groupttaforma ibrida.io - che gestisce eventi online, ibridi e offline, in modo personalizzabile e flessibile.
Immediapress
Treno in ritardo? Puoi chiedere il rimborso che ti spetta
20 dicembre 2024.Secondo un’inchiesta svolta da Altroconsumo attraverso un questionario a 1.492 cittadini per conoscere la loro opinione ed esperienza sul servizio ferroviario, 1/3 di chi ha viaggiato con un treno ad alta o media velocità nel corso degli ultimi 12 mesi è arrivato in ritardo a destinazione. Questo è successo nel 36% dei casi con Trenitalia e in percentuale minore con Italo. La tratta che ha registrato la maggior incidenza di ritardi è risultata la Milano-Genova, seguita dalla Bologna-Lecce. In 2/3 dei casi, l’entità del ritardo non ha superato la mezz’ora, limite oltre il quale si ha il diritto di richiedere un’indennità.
Circa 1 persona su 2 ha presentato un reclamo per ottenere un rimborso del ritardo superiore ai 30 minuti e quasi tutte le richieste sono state fatte online. Trenitalia e Italo hanno evaso la quasi totalità delle richieste di indennizzo, principalmente tramite voucher (46%) o accredito (42%) sul conto della carta con cui era stato effettuato l’acquisto.
Dall’inchiesta emerge che viaggiare sui treni di Italo è più apprezzato rispetto a Trenitalia in tutti i parametri valutati: pulizia a bordo treno, livello di manutenzione, puntualità all'arrivo.
Ma perché il ritardo è diventato cronico? I problemi iniziano quando i treni veloci, cui viene data la precedenza, si immettono nella linea normale. La linea dell'alta velocità, infatti, è discontinua e si innesta in molti tratti sulla rete tradizionale. I treni italiani corrono su due binari, quello veloce e privilegiato delle tratte dedicate alla Tav e quello vecchio e lento su cui si affannano ogni giorno le vecchie carrozze. Negli anni, il cronico problema della mancanza di puntualità si è riversato anche sui treni veloci e i ritardi sono diventati la norma anche sui binari della Tav. A rendere il quadro più complesso ci sono numerosi cantieri previsti tra il 2025 e il 2026, che renderanno disponibili a singhiozzo numerose tratte ferroviarie creando nuovi disagi per gli utenti. Rfi ad oggi dichiara che ogni giorno ci sono sulla rete 1100 cantieri aperti, il 20% in più del 2023.
Inoltre, per la mancanza di puntualità, i passeggeri ricevono rimborsi miseri, visto che Trenitalia ha pensato bene di alzare le soglie di ritardo per il quale è previsto l'indennizzo: un escamotage per ridurre il numero dei rimborsi. Chi viaggia in treno riceve rimborsi per il 50% del prezzo del biglietto, ma solo se il ritardo supera le due ore. Altroconsumo, tramite la sua petizione, chiede invece rimborsi integrali del costo del biglietto per questa casistica e rimborsi che scattino per ritardi più brevi e idonei a un servizio di Alta Velocità e che siano attribuiti automaticamente agli utenti senza bisogno di farne richiesta.
"Secondo la nostra ultima indagine, i disagi ferroviari sono sempre più frequenti anche a causa dei cantieri che hanno caratterizzato la scorsa estate e che proseguiranno nel 2025 e nel 2026. La modernizzazione della rete è certamente necessaria e prioritaria, ma deve andare di pari passo con il rispetto dei diritti dei passeggeri, che meritano un servizio di qualità adeguato ai costi sempre più elevati dei biglietti. Quanto sta accadendo evidenzia una grave carenza nella programmazione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e non possiamo permettere che a pagarne il prezzo siano i passeggeri. Gli indennizzi previsti dal Regolamento europeo non sono sufficienti: attualmente il rimborso del 50% del biglietto è previsto solo per ritardi superiori alle due ore. Noi chiediamo il rimborso totale del biglietto, il rimborso del 50% per ritardi superiori a un’ora per tutti i treni e a 30 minuti per i treni Alta Velocità, considerando che, secondo la nostra indagine, il 34% dei treni in ritardo rientra in queste tempistiche. Inoltre, il 45% dei ritardi si colloca tra i 15 e i 30 minuti, per i quali attualmente non è previsto alcun indennizzo. Per questi casi chiediamo un rimborso del 30% del biglietto. Come Altroconsumo chiediamo anche che i rimborsi siano automatici, senza inutili trafile burocratiche, e che il passeggero possa scegliere tra rimborso in denaro o sotto forma di voucher. Vi invitiamo quindi a firmare la nostra petizione: insieme possiamo fare la differenza e far sentire la nostra voce." Dichiara Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo
Immediapress
Accademia Consulenza d’Immagine presenta la Palette...
Roma, 20/12/2024 - Accademia Consulenza d’Immagine lancia la Palette Psicocromatica, un percorso formativo che integra armocromia, neuroscienze e psicologia positiva della moda. Si tratta di un corso che punta a trasformare l'approccio dei professionisti della consulenza d’immagine, combinando elementi psicologici e cromatici al fine di offrire un servizio più profondo e personalizzato.
Il programma è stato ideato da Ilaria Marocco, Presidente di Asso Style Image, e Chiara Salomone, esperta di psicologia della moda e fondatrice di NEUROFASHION®. Insieme, le due professioniste, hanno sviluppato un metodo unico, un protocollo di lavoro che va oltre l’armocromia tradizionale e ne diventa l’evoluzione esplorando il legame tra i colori, emozioni e personalità ed integrandoli a quelli della palette valorizzante.
"Con questo modulo formativo, non ci limitiamo a scegliere i colori valorizzanti in base alla stagione cromatica della persona", spiega Chiara Salomone. "Esploriamo anche come questi possano divenire strumenti per migliorare il benessere delle persone, scegliendo sfumature che abbiano un forte legame emotivo con l’individuo. Ogni cliente ha una storia e i colori più adatti sono quelli che entrano in sintonia con essa"
Ilaria Marocco evidenzia l'importanza di questa innovazione nel campo della consulenza d’immagine: "La Palette Psicocromatica è un’evoluzione straordinaria dell’armocromia, che amplia le possibilità di lavoro per i consulenti d’immagine. Abbiamo creato una metodologia che prevede 5 step, volta non solo a rispondere alle necessità estetiche del cliente, ma ad integrare anche i suoi bisogni, rendendo ogni consulenza un’esperienza di consapevolezza al fine di generare un buon livello di benessere."
Il valore di questo approccio psicocromatico risiede, infatti, nella capacità di creare una connessione profonda tra l’individuo, i colori scelti e quelli valorizzanti. Non si tratta solo di migliorare l’aspetto esteriore di un individuo, ma di un percorso che aiuta la persona a sentirsi autentica, rafforzando la sua percezione di sé. Questo è possibile grazie all’unione tra analisi del colore, neuroscienze e psicologia positiva per la moda, strumenti che permettono di individuare le tonalità che oltre a valorizzare, favoriscono il benessere della persona e la sua autoefficacia.
L’introduzione della Palette Psicocromatica segna quindi una vera e propria rivoluzione nel mondo della consulenza d’immagine, intesa sempre più come lavoro di cura, e aprendo nuove prospettive per i professionisti del settore. I consulenti che parteciperanno a questo percorso formativo acquisiranno competenze uniche che li posizioneranno come esperti in un campo in continua evoluzione, dove la personalizzazione e la cura del cliente sono alla base di un servizio di alta qualità.
Con il supporto delle esperte Chiara Salomone e Ilaria Marocco, i partecipanti avranno l’opportunità di perfezionare le loro capacità, imparando a utilizzare i colori non solo come strumento estetico, ma anche come potente mezzo per migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone.
Scopri di più su Accademia Consulenza d'Immagine
Accademia Consulenza d'Immagine è un’istituzione di formazione professionale per consulenti d’immagine e professionisti del settore moda. Offre programmi innovativi che integrano armocromia, psicologia positiva e neuroscienze, preparando i suoi studenti a offrire consulenze integrate altamente personalizzate che promuovono il benessere e la valorizzazione dell’immagine esteriore delle persone. Con un approccio orientato alla crescita personale e professionale, l’Accademia è una delle realtà più avanzate nel panorama della consulenza d’immagine.
Contatti
Per maggiori informazioni sul programma e su come iscriversi, è possibile visitare il sito web di Accademia Consulenza d’Immagine.
Contatti per la stampa
Accademia Consulenza d'Immagine
Email: info@accademiaconsulenzaimmagine.com
Telefono: +39 3208886305
Sito web: www.accademiaconsulenzaimmagine.com
Immediapress
Comunicato Stampa congiunto Farmindustria Egualia...
Oltre alla beffa, il danno, sia per l’industria farmaceutica, che è leva strategica del Paese, sia per la salute dei cittadini
Roma, 20 dicembre 2024 – Le aziende farmaceutiche, già colpite da una Legge di Bilancio che rappresenta una “mazzata” per la sua competitività, hanno appreso – leggendo la stampa specializzata – che l’applicazione del regolamento UE sulla “Tracciatura Europea dei medicinali”, le obbligherebbe ad adottare nei loro complessi processi industriali, dal 9 febbraio 2025, alcune disposizioni di cui a oggi non sono note nemmeno le specifiche tecniche. Disposizioni che richiederebbero passaggi amministrativi e autorizzazioni ancora non chiari.
Farmindustria ed Egualia segnalano la gravità estrema di questa situazione surreale.
Nei testi circolati mancherebbero elementi ovvi come il necessario periodo di transizione di almeno 24 mesi per gli adempimenti richiesti alle aziende e come la certezza di poter continuare ad operare secondo gli standard oggi vigenti per un periodo atto ad aggiornare le proprie procedure. La legge delega prevede un tempo congruo di adattamento, tutti i Paesi lo hanno. Solo in Italia mancherebbe.
Nel rispetto di altre normative, le aziende non potrebbero così procedere al rilascio per la commercializzazione dei lotti dei farmaci prodotti dopo il 9 febbraio 2025. Questo significherebbe il rischio concreto e drammatico di carenze di medicinali, anche per patologie gravi, e di blocco della produzione. Avrebbe anche effetti critici sull’ occupazione.
Uno stato di crisi, dunque, con conseguenze pesanti per tutto il Paese, che deve essere evitato senz’altro. L’industria ha più volte rappresentato alle Istituzioni questi rischi sin dal 2022, offrendo la più ampia disponibilità al confronto.
Il meccanismo come ciliegia sulla torta prevederebbe in Italia, rispetto alla normativa Ue, anche il persistere di ulteriori dispositivi da apporre sulle confezioni che genereranno costi aggiuntivi per le imprese e complessità industriali, sinora del tutto ignorate. A pagarne le spese sarebbero pure i cittadini che vedrebbero messa in seria discussione la tutela della salute.
Senza l’immediata presa d’atto da parte del Governo di quanto segnalato dall’industria, da sempre impegnata per la continuità nella fornitura dei medicinali, le imprese sarebbero costrette a dichiarare, senza alcuna responsabilità, carenze per moltissimi medicinali con prevedibili allarmi sociali.
Sarebbe un esito incredibile per quanti hanno a cuore il bene dell’Italia. E l’industria farmaceutica è certamente tra questi.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Egualia
Sara Todaro
Mob. +39 348 9009082
sara.todaro@egualia.it
www.egualia.it
EGUALIA (già Assogenerici) è l’organo ufficiale di rappresentanza dell’industria dei farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Italia. L’associazione, fondata nel 1993, rappresenta oggi più di cinquanta tra imprese multinazionali e aziende italiane dislocate su tutto il territorio nazionale, per un totale di 10mila occupati e quasi 40 siti produttivi. In ambito europeo, EGUALIA è membro di Medicines for Europe (già EGA), la voce delle industrie produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Europa che rappresenta 350 siti produttivi e di ricerca con un totale di 160mila addetti.