Atp e Wta Finals, Italia centra storico en-plein: ecco gli italiani qualificati
A novembre l'Italia avrà Sinner e Paolini protagonisti in singolare; una coppia maschile (Simone Bolelli e Andrea Vavassori) e una femminile (Sara Errani e Paolini) nel doppio
Storico en plein per il tennis azzurro alle Finals. A novembre l'Italia avrà un giocatore (Jannik Sinner) e una giocatrice (Jasmine Paolini) protagonisti in singolare; una coppia maschile (Simone Bolelli e Andrea Vavassori) e una femminile (Sara Errani e Paolini ) nel doppio. Per un poker così di qualificati della stessa nazione in tutti i tabelloni tra ATP e WTA Finals bisogna risalire agli Stati Uniti nel 2009.
Sinner
Alle Nitto ATP Finals l'Italia arriva con il numero 1 del mondo, Jannik Sinner, già sicuro di chiudere la stagione in vetta alla classifica ATP, lì dove nessun italiano era mai arrivato prima. L'anno scorso è stato il primo italiano in finale, fermato da Djokovic che aveva battuto nel girone, diventando così il primo italiano a battere due numeri 1 del mondo diversi nell'era del ranking computerizzato. Ci arriva al culmine di una stagione in cui ha mostrato la continuità di rendimento dei grandissimi, 14 quarti di finale su 14 tornei, 11 semifinali, 7/8 finali, 6/7 titoli compresi i primi due Slam della carriera. Nessun italiano ne aveva mai vinti due nella stessa stagione, nessuno dal 1977 aveva vinto i primi due major in singolare della sua carriera dello stesso anno.
Paolini
Se l'altoatesino aveva già dato segnali di poter aspirare a un ruolo di grande protagonista già dal debutto in Top 10 e alle ATP Finals da riserva nella prima edizione torinese nel 2021, ben diverso è il caso di Jasmine Paolini. Era davvero difficile, forse impossibile, immaginare che una giocatrice mai arrivata oltre la posizione numero 29 e mai andata oltre il secondo turno negli Slam fino al 2023 potesse prendere una tale accelerazione nel 2024. Prima giocatrice fuori dalla Top 5 a raggiungere la finale del Roland Garros e di Wimbledon nello stesso anno e prima italiana di sempre a giocare almeno una finale in due Slam diversi, può puntare a eguagliare la migliore posizione mai raggiunta da una giocatrice italiana nel ranking WTA, la numero 4 di Francesca Schiavone.
La toscana ha iniziato da numero 30 del mondo ed è entrata tra le prime 25 per la prima volta in carriera dopo l'Australian Open. Alla quinta partecipazione nel torneo, Jasmine ha infatti vinto per la prima volta una partita ed è andata avanti fino agli ottavi, dove mai si era spinta prima in uno Slam. Ha cambiato marcia a Dubai, diventando la terza azzurra capace di vincere un WTA 1000 dopo Flavia Pennetta (a segno ad Indian Wells 2014) e Camila Giorgi (trionfatrice a Montreal 2021). Ha firmato l’ottantesimo titolo conquistato da una tennista italiana nell'era Open ed è entrata per la prima volta in Top 15. Al Roland Garros cambia tutto. Raggiunge la sua prima finale Slam ed entra in Top 10. L'ufficialità è di lunedì 10 giugno, il giorno in cui per la prima volta l'Italia può contare contemporaneamente un giocatore in Top 10 nella classifica ATP (Sinner, per la prima volta numero 1) e una Top 10 nella classifica WTA.
Doppio Errani-Paolini
Alle soddisfazioni in singolare vanno aggiunte quelle in doppio con Sara Errani, con cui giocherà le WTA Finals a Riad. Si ritroverà dunque nella posizione di Sarita, qualificata contemporaneamente in singolare e in doppio con Roberta Vinci nel 2012 e 2013.
Quest'anno, la coppia azzurra ha vissuto una stagione densa di soddisfazioni iniziate con il titolo a Linz e agli Internazionali BNL d'Italia, il primo nel torneo di casa per "Jas" e il primo dal 2012 per Errani. Dopo la finale al Roland Garros, sulla stessa terra rossa alla Porte d'Auteuil conquistano la prima medaglia d'oro nella storia per l'Italia nel tennis ai Giochi Olimpici. Errani completa così il Career Golden Slam in doppio, ovvero può fregiarsi del trofeo conquistato in tutti gli Slam e dell'oro alle Olimpiadi, come solo altre sei giocatrici avevano fatto prima di lei nel doppio femminile: Pam Shriver, Gigi Fernandez, Serena Williams, Venus Williams, Barbora Krejcikova e Katerina Siniakova. In Asia arriva poi il successo che certifica la qualificazione alle WTA Finals, al WTA 1000 di Pechino, il primo per una coppia italiana nella storia del torneo.
Coppia Bolelli/Vavassori
Al termine delle WTA Finals, che si concluderanno il 9 novembre a Riad, idealmente Paolini ed Errani lasceranno il testimone a Sinner e alla coppia Bolelli/Vavassori che dal 10 daranno vita all'edizione più italiana di sempre delle Nitto ATP Finals alla Inalpi Arena di Torino. Sarà ancora più speciale per Vavassori, che a Torino è nato. Per Bolelli si tratta di un ritorno alle Finals. Insieme a Fabio Fognini, infatti, ha formato nel 2015 la prima e finora unica coppia italiana alle Finals. In quell'occasione, nell'ultima partita del girone contro Rohan Bopanna e Florin Mergea hanno ottenuto il primo successo in assoluto per un giocatore o una coppia italiana alle Nitto ATP Finals. Insieme hanno vinto tre titoli (Buenos Aires, Halle e Pechino) e giocato due finali Slam, all'Australian Open e al Roland Garros. Sono diventati la terza coppia italiana finalista in un major dopo Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola (sconfitti al Roland Garros 1955 e campioni a Parigi nel 1959) e quella composta dallo stesso Simone Bolelli e Fabio Fognini, vincitori a Melbourne nel 2015.
Ultima ora
Dal gelo all’autunno mite, altro ribaltone meteo in...
Che tempo farà fino a lunedì 25 novembre
Contrordine, arriva un nuovo ribaltone meteo. Dal gelo che sta caratterizzando le ultime giornate, ecco infatti arrivare un nuovo 'cambio di stagione' con temperature in salita, un clima autunnale decisamente più mite, ma anche qualche pioggia. Queste le previsioni di oggi, 23 novembre 2024, a cura degli esperti.
Nuovo ribaltone termico, cosa dice l'esperto
Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che, anche nei prossimi giorni, vivremo un nuovo ribaltone termico: le temperature, dopo il gelo delle ultime ore, torneranno a salire decisamente con massime di nuovo intorno ai 20°C, anche al Centro-Nord.
Domenica è previsto un aumento delle massime di 10°C sulle Alpi, di circa 6-8°C su buona parte del territorio italiano: anche lunedì e martedì, complici venti miti ed umidi meridionali, i valori termici continueranno a salire anche nelle minime.
Nelle ultime ore il termometro ha registrato gelate estese al Nord e parte del Centro, con una ben definita sembianza di inverno: sono spuntati, anche in pianura, piumini, berretti, sciarpe, scarpa robuste e guanti di lana.
Da domenica 24 novembre tornerà un mite autunno, localmente simile ad una fine d’estate: avremo molte nubi al settentrione e su parte del Centro ma, dove prevarrà il sole, le massime saranno tipiche di fine settembre.
Nel dettaglio, dunque, il ribaltone meteo porterà un forte aumento delle temperature ma anche qualche pioggia: precipitazioni via via più organizzate bagneranno Liguria, poi Toscana, Umbria, Lazio e, nella giornata di martedì, gran parte del Nord. Al Sud, dove il sole sarà prevalente, raggiungeremo massime di 23-24°C alle porte di Dicembre.
In sintesi, dopo un sabato sereno e terso ma a tratti gelido, entreremo in una lunga fase più mite che ci accompagnerà verso un mese di dicembre che, stando alle previsioni sub stagionali e stagionali del prestigioso centro meteo europeo ECMWF, si preannuncia termicamente sopra la media (anche 2°C in più) e con poche precipitazioni.
Un altro inverno anomalo? Ci saranno probabilmente altri ribaltoni meteo legati ai cambiamenti climatici e questo sarà sempre più spesso il nuovo profilo del tempo in Italia.
Le previsioni nel dettaglio
Sabato 23. Al Nord: soleggiato, gelo fino al mattino e dopo il tramonto. Al Centro: soleggiato, venti in attenuazione, più freddo. Al Sud: in prevalenza soleggiato, venti in attenuazione, deciso calo termico.
Domenica 24. Al Nord: nuvoloso con pioviggine in Liguria, più mite. Al Centro: da poco nuvoloso a nuvoloso, aumento delle massime. Al Sud: soleggiato e mite, massime in aumento.
Lunedì 25. Al Nord: nuvoloso con pioviggine in Liguria; tempo mite. Al Centro: pioviggine tra Toscana, Umbria e Lazio; tempo mite anche nella notte. Al Sud: soleggiato e mite.
Tendenza: tempo più umido con temperature in aumento, cielo spesso nuvoloso specie al Centro-Nord con qualche pioggia.
Esteri
Nuovo raid su Beirut, media: “Distrutto palazzo di 8...
Times of Israel: obiettivo Idf nuova leadership Hezbollah
Sarebbe di almeno quattro morti e 23 feriti il bilancio di un nuovo raid su Beirut attribuito a Israele. Lo ha riferito la tv al-Manar, affiliata a Hezbollah, citando le autorità sanitarie libanesi.
Secondo l'agenzia di stampa statale libanese Nna, gli aerei israeliani hanno "completamente distrutto un palazzo residenziale di otto piani con cinque missili", lasciando un cratere sul terreno. Giornalisti dell'Afp sul posto hanno confermato di aver udito almeno tre forti esplosioni.
Le Idf non hanno emesso un ordine di evacuazione dei civili prima del raid come era stato fatto in occasione di precedenti attacchi contro obiettivi di Hezbollah nei sobborghi meridionali di Beirut.
Sarebbero stati il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, o uno dei comandanti del gruppo sciita, Talal Hamiya, gli obiettivi del massiccio attacco israeliano condotto stamane, riferisce il Times of Israel, parlando di voci che circolano su "media in lingua ebraica e social media".
Qassem, ricorda il sito di notizie israeliano, è stato nominato alla guida di Hezbollah dopo l'uccisione di Hassan Nasrallah in un attacco aereo sul quartier generale del gruppo alleato dell'Iran nel sud di Beirut. Hamiya è stato nominato a capo della divisione operativa di Hezbollah dopo l'uccisione - il 20 settembre a Beirut - del capo delle operazioni militari, Ibrahim Aqil.
Ultima ora
Libano, attacco a Unifil e Caschi blu italiani feriti:...
Nuovi raid su Beirut, media: "Distrutto palazzo di 8 piani e bombardamento vicino Università". Attacco nella notte a Gaza: "Almeno 19 vittime"
Dopo i razzi che hanno colpito ieri il quartier generale della missione Unifil nel sud Libano, con il ferimento di quattro Caschi blu italiani, le Forze di difesa israeliane (Idf) puntano il dito contro Hezbollah, ritenendo il gruppo sciita responsabile dell'attacco. In un post sul social X, le Idf hanno sostenuto che gli attacchi sono stati lanciati dal villaggio di Deir Qanoun al-Nahr.
A colpire la base Unp 2-3 di Shama, che ospita il contingente italiano e il comando del settore ovest di Unifil, sono stati due razzi da 122 millimetri. Da una prima ricostruzione, i razzi esplosi avrebbero centrato un bunker della base e un locale nei pressi della polizia militare internazionale, provocando danni alle infrastrutture vicine. Alcuni vetri, a causa dell’esplosione si sono frantumati colpendo i quattro militari italiani. Martedì scorso altri otto razzi avevano centrato la base di Shama, coinvolgendo cinque militari della forza multinazionale Onu.
Nuovi raid su Beirut
Sarebbe intanto di almeno quattro morti e 23 feriti il bilancio di un nuovo raid su Beirut attribuito a Israele. Lo ha riferito la tv al-Manar, affiliata a Hezbollah, citando le autorità sanitarie libanesi.
Secondo l'agenzia di stampa statale libanese Nna, gli aerei israeliani hanno "completamente distrutto un palazzo residenziale di otto piani con cinque missili", lasciando un cratere sul terreno. Giornalisti dell'Afp sul posto hanno confermato di aver udito almeno tre forti esplosioni.
Le Idf non hanno emesso un ordine di evacuazione dei civili prima del raid come era stato fatto in occasione di precedenti attacchi contro obiettivi di Hezbollah nei sobborghi meridionali di Beirut.
Sarebbero stati il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, o uno dei comandanti del gruppo sciita, Talal Hamiya, gli obiettivi del massiccio attacco israeliano condotto stamane, riferisce il Times of Israel, parlando di voci che circolano su "media in lingua ebraica e social media".
Qassem, ricorda il sito di notizie israeliano, è stato nominato alla guida di Hezbollah dopo l'uccisione di Hassan Nasrallah in un attacco aereo sul quartier generale del gruppo alleato dell'Iran nel sud di Beirut. Hamiya è stato nominato a capo della divisione operativa di Hezbollah dopo l'uccisione - il 20 settembre a Beirut - del capo delle operazioni militari, Ibrahim Aqil.
Un altro raid israeliano ha poi preso di mira stamane la periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, secondo quanto riferito dall'agenzia ufficiale libanese Ani. L'organo di stampa parla di un "bombardamento feroce" sul quartiere di al-Hadath, non lontano dall'Università. Il raid è stato preceduto da un appello all'evacuazione dei civili nella zona da parte dell'esercito israeliano.
Raid nella notte su Gaza, "19 morti"
Sarebbe quindi di 19 morti, tra cui alcuni bambini, il bilancio dei raid notturni condotti da Israele sulla Striscia di Gaza. Lo ha indicato il portavoce della Protezione civile dell'enclave palestinese, che è sotto il controllo di Hamas, Mahmud Bassal. "Diciannove persone sono state uccise e più di 40 sono rimaste ferite in tre massacri causati dagli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza tra mezzanotte e questa mattina", nonché dal fuoco dei carri armati a Rafah, ha dichiarato Bassal.