Bianca Balti mostra la cicatrice e comincia la chemioterapia: “Un passo alla volta”
La top model comincia il percorso di cura dopo la difficile operazione e manda un messaggio sui social
Bianca Balti è pronta a cominciare il percorso di chemioterapia. La top model sta affrontando una dura battaglia: qualche settimana fa aveva condiviso pubblicamente di essersi operata per un tumore ovarico al terzo stadio , oggi Bianca Balti si presenta con un nuovo look, pronta per affrontare il percorso di cure.
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La cicatrice di Bianca Balti
Fare prevenzione è importante, parlarne apertamente ancora di più. La top model ha voluto condividere il suo percorso di terapia sui social, mandando un messaggio a chi sta affrontando un momento simile: "Coraggio a chi, come me, sta iniziando la terapia", scrive la top model a corredo dello scatto che mostra in primo piano la cicatrice all'addome dovuta all'intervento.
Bianca è ora pronta a lottare. Oggi, 14 ottobre, la 40enne comincia la chemioterapia e per farlo ha abbondato la sua lunga chioma castana per dare il benvenuto a un nuovo look: un caschetto corto che sfoggia con un grande sorriso.
Bianca Balti si è lasciata immortalare in alcuni scatti in bianco e nero in cui mostra fiera la sua cicatrice, simbolo di coraggio, forza e tanta speranza. "Un passo alla volta... la vita è bella", scrive ancora la modella sui social, perché la voglia di guarire non muore mai.
Spettacolo
Marco Salvati accusa Sonia Bruganelli, la risposta (senza...
Dopo l'accusa lanciata dall'ex collaboratore di Bonolis, la storia su Instagram
Nuova storia di Sonia Bruganelli su Instagram dopo le accuse mosse da Marco Salvati al termine della puntata di Ballando con le Stelle, andata in onda sabato 12 ottobre. L'ex moglie di Paolo Bonolis sembra così aver replicato - senza mai citarlo - al tweet scritto dall'ex autore di 'Avanti un altro', tweet in cui accusava apertamente la produttrice di aver costretto l'ex marito ad allontanarlo dal programma. Ma andiamo con ordine.
La stoccata di Marco Salvati e la replica
Durante la puntata di Ballando con le Stelle, Sonia Bruganelli si è scontrata - nuovamente - con la giurata Selvaggia Lucarelli . Il discorso si è legato, poi, all'intervista che Bruganelli ha rilasciato prima dello show, in cui ha fatto riferimento all'ex marito: "Prima, quando ero accanto a una persona (Paolo Bonolis, ndr) che agli altri interessava, anche se ero brutta se lo facevano andare bene. Ora, se sono brutta, non me lo fanno passare", ha confessato l'imprenditrice.
A commentare queste parole è stato Marco Salvati, ex collaboratore di Paolo Bonolis, che con un tweet ha scatenato diverse polemiche: "Cara Sonia Bruganelli, parlo adesso e poi mai più. Non è vero che la gente ti critica perché adesso non sei più la moglie di. Io l'ho fatto quando lo eri, e hai costretto tuo marito a cacciarmi da un programma che per me era un figlio. Pensa che ora mi fai tenerezza", ha scritto Salvati sulla piattaforma di Elon Musk, accusando pesantemente Bruganelli di aver agito contro di lui.
Quindi la storia su Instagram di Bruganelli, che non è tardata ad arrivare. Con un gelido messaggio, la produttrice risponde così: "Star zitti molto spesso è di una raffinatezza assoluta", riprendendo una citazione di Charles Bukowski e non aggiungendo nient'altro.
Spettacolo
Da ‘Twin Peaks’ a ‘Squid Game’, a...
Al via al Museo nazionale del Cinema di Torino fino al 24 febbraio
E’ il Museo nazionale del Cinema di Torino a ospitare da oggi, lunedì 14 ottobre, al 24 febbraio prossimo il primo progetto in Italia di una mostra sulle serie tv che stanno ridefinendo un nuovo modo di guardare i film, affiancandosi ai metodi più tradizionali.
La mostra, intitolata '#Serialmania. Immaginari narrativi da Twin Peaks a Squid Game', curata da Luca Beatrice e Luigi Mascheroni e allestita al piano di accoglienza della Mole Antonelliana, è infatti un percorso espositivo che ripercorre gli strettissimi legami, le influenze, le connessioni, le affinità e le differenze fra il cinema e le serie tv dagli anni ‘90 a oggi, sottolineando come il cinema, nel corso degli anni, abbia dovuto affrontare passaggi di profonda modificazione genetica necessari per un mezzo in continua espansione ed evoluzione.
"Questa mostra ben rappresenta gli obiettivi del Museo nazionale del Cinema: mettere in luce tutte le declinazioni del cinema e ipotizzarne gli sviluppi futuri - sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo - dopo il Vr e il video game, era tempo che il museo dedicasse una mostra alle serie tv, entrate oramai prepotentemente in tutte le case e Luca Beatrice e Luigi Mascheroni hanno sapientemente mescolato linguaggi, arte visiva e contenuti, provando a raccontare l’immaginario creato dalle serie Tv e il nuovo modo di fruire della narrazione".
"Con uno straordinario sforzo sul piano dell’innovazione, della qualità di scrittura e degli investimenti produttivi, le serie tv hanno dimostrato come, al pari del cinema, la narrazione televisiva sia in grado di influenzare profondamente i costumi e i consumi culturali del pubblico - spiegano Beatrice e Mascheroni - grandi serie non si limitano a raccontare storie, ma dettano mode, introducono nuovi modi di dire, impongono personaggi che restano nell’immaginario collettivo, ridefinendo e dando nuova vita ai generi cinematografici classici". "Tuttavia, - sottolineano - c’è una cosa che la serialità televisiva ha cambiato: il concetto di tempo. In un flusso continuo di episodi, senza un vero inizio e una vera fine, la struttura narrativa si è dilatata all’infinito. Ogni serie ha sempre più puntate, stagioni, protagonisti, con un unico obiettivo, che il cinema non ha mai avuto: tenerti attaccato allo schermo, trasformando il piacere in fidelizzazione, in una mania".
La mostra
Il percorso espositivo incrocia la linea cronologica con quella delle tematiche e presenta una selezione di dodici serie: 'I segreti di Twin Peaks', 'Friends', 'Breaking Bad', 'House of Cards', 'E.R. Medici in prima linea', 'I Simpson', 'Sex and the City', 'The Crown', 'Il Trono di Spade', 'Squid Game', 'Romanzo Criminale' e 'Mare Fuori'. Ciascuno rappresentativo di un genere, spiegano i curatori, sono stati scelti tra gli innumerevoli possibili e tra i più raccontabili, quelli che meglio possono reggere ‘fuori dallo schermo’ per diventare oggetto tridimensionale e accendere nuove connessioni, talora impreviste.
Sparsi tra inquadrature e sequenze si trovano, lungo il percorso della mostra, molti riferimenti all’arte: le fotografie della periferia americana di Gregory Crewdson sembrano addirittura citazioni di Twin Peaks, Mario Schifano è una sorta di antieroe nella Roma degli anni ‘70 protagonista in Romanzo criminale, le immagini dei Car Poolers di Alejandro Cartagena ricordano in modo stringente le disavventure di Breaking Bad. E non mancano le citazioni esplicite: in Squid Game registi e sceneggiatori hanno individuato in un’opera di Escher degli anni ‘50 una fonte iconografica precisa per esemplificare l’angoscia del futuro distopico.
Spettacolo
A Cammariere il ‘Pitagora d’oro’ di...
Il musicista è stato insignito della massima onorificenza cittadina, per la sua carriera artistica e il suo contributo nel diffondere il nome della città a livello internazionale
Crotone celebra uno dei suoi figli più illustri: Sergio Cammariere. Il musicista, compositore e interprete crotonese ha infatti ricevuto il 'Pitagora d'Oro', la massima onorificenza cittadina. "Sono davvero onorato di ricevere questa riconoscimento che rappresenta una tappa significativa nel mio percorso di artista. Grazie di cuore per avere riconosciuto il mio impegno, i miei sforzi, la mia dedizione. Questo premio non solo riconosce il mio lavoro, ma afferma anche l’importanza dell’arte nella nostra comunità. Oggi è una giornata da incorniciare, un momento speciale e fonte di ispirazione per continuare a creare musica con ancora più passione”, ha dichiarato Cammariere nel ricevere il premio.
Il 'Pitagora d'Oro', massima onorificenza cittadina conferita dal Comune di Crotone, è destinato a organizzazioni, associazioni, enti o personalità che, attraverso opere concrete in ambito scientifico, culturale, comunicativo, artistico, industriale, lavorativo, sociale o filantropico, abbiano elevato il prestigio di Crotone in Italia e nel mondo. Istituito lo scorso anno, il premio è stato assegnato per la prima volta al maestro orafo Gerardo Sacco.
L'onorificenza è stata conferita a Sergio Cammariere "per essersi distinto per la sua creatività, il suo innato talento ed allo stesso tempo per il senso di appartenenza alla città, ricevendo riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale e portando la sua arte ed il nome di Crotone in tutto il mondo".