Treno cancellato, come fare? Ecco l’ABC del risarcimento
Ecco cosa fare e quali sono i diritti del viaggiatore, le risposte dell'Unione nazionale dei consumatori
Se il treno è stato cancellato (caso diverso rispetto al treno in ritardo) ecco cosa fare e quali sono i diritti del viaggiatore. A rispondere l'Unione nazionale dei consumatori. In caso di treno cancellato, puoi scegliere tra: annullare il viaggio e chiedere il rimborso del biglietto (può trattarsi di un rimborso totale o parziale se relativo alla parte del viaggio non effettuata); proseguire il viaggio in condizioni analoghe per raggiungere la destinazione finale non appena possibile, senza costi aggiuntivi. Ciò comprende l’uso di mezzi di trasporto alternativi se il treno è bloccato e il servizio è sospeso.
L’impresa ferroviaria può, su richiesta, dare la possibilità di ricercare soluzioni alternative con altri fornitori di servizi di trasporto (ferroviario o meno), per consentirti di raggiungere la destinazione finale in condizioni comparabili. In questo caso, l’impresa ferroviaria rimborserà i costi sostenuti.
Tuttavia, se l’impresa ferroviaria non informa delle opzioni disponibili per un itinerario alternativo entro 100 minuti dalla partenza prevista del treno cancellato, hai il diritto di trovare direttamente soluzioni alternative con altri servizi di trasporto pubblico (treno o autobus) senza l’accordo dell’impresa ferroviaria, la quale dovrà poi rimborsare i costi necessari, adeguati e ragionevoli sostenuti con tali soluzioni alternative. In ogni caso il consumatore ha il diritto l’assistenza sotto forma di pasti e bevande (in base ai tempi di attesa) se il ritardo è superiore a 1 ora e persino una sistemazione se fosse necessario pernottare.
Se si deve proseguire il viaggio nonostante il treno cancellato, accettando un trasporto alternativo si potrebbe avere diritto a un risarcimento, qualora all’arrivo il ritardo sia di almeno 60 minuti: di importo pari al 25% del prezzo del prezzo del biglietto (se il ritardo è superiore a 1 ora e inferiore a 2 ore) di importo pari al 50% del prezzo del prezzo del biglietto (se il ritardo è superiore a 2 ore).
Quando non si ha diritto a un risarcimento
Non si ha diritto a un risarcimento se il consumatore ha optato per il rimborso del biglietto se: il consumatore era stato informato del ritardo del treno prima dell’acquisto del biglietto; la cancellazione è stata causata da circostanze eccezionali.
Non si ha diritto al risarcimento se l’impresa ferroviaria è in grado di dimostrare che la cancellazione è causata da eventi le cui conseguenze non era in grado di impedire o evitare, pur adottando tutte le misure ragionevoli del caso, ad esempio: condizioni meteorologiche estreme, gravi catastrofi naturali o pandemie – problematiche non connesse al funzionamento della ferrovia; presenza di persone sui binari, furto di cavi, emergenze a bordo, attività di contrasto, sabotaggio o terrorismo problematiche connesse alla condotta di terzi.
In queste situazioni non hai diritto a un risarcimento, anche se continuano ad applicarsi gli altri diritti: il rimborso del biglietto o il trasporto alternativo e l’assistenza. Gli scioperi del personale ferroviario non sono considerati circostanze eccezionali.
Il Regolamento europeo 2021/781 ha allargato il concetto di 'circostanza eccezionale' previsto per il trasporto aereo anche al trasporto ferroviario.
Secondo le nuove regole "un’impresa ferroviaria non dovrebbe essere tenuta a corrispondere un indennizzo qualora sia in grado di dimostrare che il ritardo è stato causato da circostanze straordinarie quali condizioni meteorologiche estreme o gravi catastrofi naturali che mettevano a rischio l’esercizio sicuro del servizio".
Economia
Cercasi vigilantes, a Roma recruiting day per 200 guardie...
L'incontro domani dalle 9.00 alle 18.00 presso la sede Coopservice di via Marghera 32
Opportunità di lavoro per i romani: si cercano 200 guardie giurate armate nel mondo della sicurezza e vigilanza privata da assumere entro le prossime settimane in città, che opereranno in un importante ente pubblico con più sedi a Roma. Per questo scopo domani martedì 15 ottobre, Istituto di Vigilanza Coopservice Spa organizza il secondo recruiting day in città per selezionare guardie particolari giurate (Gpg), l’incontro si terrà dalle 09:00 alle 18:00 presso la sede Coopservice di via Marghera 32. Istituto di Vigilanza Coopservice (Ivc) fa parte del gruppo Coopservice, uno dei principali operatori nella fornitura di servizi di pulizia e sanificazione, vigilanza privata, logistica e traslochi, gestione immobiliare ed efficientamento energetico con un fatturato di oltre 1 mld di euro e più di 20.000 dipendenti.
Il piano industriale di Istituto di Vigilanza Coopservice (Ivc) prevede una crescita importante entro il 2026: per far fronte allo sviluppo di business, l’azienda prevede di assumere in totale 700 addetti nel mondo della sicurezza e vigilanza privata (guardie armate, addetti ausiliari alla sicurezza, installatori e tecnici manutentori) entro i prossimi mesi, tramite giornate di reclutamento in varie città italiane. I nuovi inserimenti andranno a sommarsi ai quasi 3.700 dipendenti attualmente in organico.
“I recenti rinnovi del contratto collettivo di lavoro, iniziati lo scorso anno, porteranno ad aumenti salariali per il settore della vigilanza privata – afferma Antonio Di Prima, amministratore delegato di Istituto di Vigilanza Coopservice – e all’introduzione della quattordicesima mensilità per gli addetti ausiliari alla sicurezza. Istituto di Vigilanza Coopservice intende crescere nel mondo della vigilanza e della sicurezza privata continuando ad operare con grande attenzione al benessere dei propri dipendenti, come testimoniato anche dalle numerose certificazioni ottenute in materia di salute e sicurezza, parità di genere, diversità e inclusione”. Per partecipare al recruiting day è sufficiente candidarsi tramite la sezione “Lavora con noi” del sito di Istituto di Vigilanza Coopservice al link: https://gruppocoopservice.intervieweb.it/jobs/guardia-particolare-giurata-gpg-roma-49592/it/.
Economia
Ia, Cartia d’Asero (Gruppo 24 ore): “Centrale ruolo...
Mirja Cartia d’Asero, ad del 'Gruppo 24 ore', intervenendo alla presentazione oggi a Roma del VI rapporto dell'Osservatorio di 4.Manager 'Intelligenza Artificiale. Cambiamento culturale e organizzativo per imprese e manager: nuove traiettorie della managerialità'
“Il mondo dei media e dell’informazione è uno dei settori più impattati dall’avvento dell’intelligenza artificiale generativa e ha scatenato grandi dibattiti sui rischi del deep fake e della misinformation. Per questo nell’avviare progetti che prevedono l’implementazione dell’IA sui nostri contenuti di qualità abbiamo prima di tutto condiviso al nostro interno un Codice di Autodisciplina per l’applicazione etica delle intelligenze artificiali all'interno delle nostre attività editoriali, che punta in primo luogo sulla centralità del ruolo umano e professionale nel processo di sviluppo e adozione dell’IA”. Lo ha detto Mirja Cartia d’Asero, ad del 'Gruppo 24 ore', intervenendo alla presentazione oggi a Roma del VI rapporto dell'Osservatorio di 4.Manager 'Intelligenza Artificiale. Cambiamento culturale e organizzativo per imprese e manager: nuove traiettorie della managerialità'.
Economia
Ia, Tripi (Confindustria): “Si usa molto più di...
Così Alberto Tripi, special advisor di Confindustria per l’intelligenza artificiale, intervenendo alla presentazione del l VI rapporto dell'Osservatorio di 4.Manager 'Intelligenza Artificiale. Cambiamento culturale e organizzativo per imprese e manager: nuove traiettorie della managerialità'
"A parere mio l'intelligenza artificiale si usa molto di più di quanto la gente se ne rende conto. Perché se tu chiedi a una piccola azienda cos'è l'intelligenza artificiale, pensa al robot che gli va in casa e gli fa il manager al posto suo. E poi pensa a qualcosa di molto avveniristico. Non è vero, la stiamo usando. Chi è che nella propria azienda manifatturiera non ordina le materie prime interrogando una vasta schiera di opportunità? Questo si chiama intelligenza artificiale. Che fa l'intelligenza artificiale? Interroga delle grandi banche dati, tira fuori, col famoso algoritmo, quello che chi interroga vuole sapere e quindi dà diverse possibilità a chi sta interrogando. Quindi parecchie aziende già fanno. Se non lo fanno, la loro concorrenza lo fa e quindi già partono svantaggiati". Lo ha detto Alberto Tripi, special advisor di Confindustria per l’intelligenza artificiale, intervenendo alla presentazione del l VI rapporto dell'Osservatorio di 4.Manager 'Intelligenza Artificiale. Cambiamento culturale e organizzativo per imprese e manager: nuove traiettorie della managerialità'