Migranti, von der Leyen: “Sviluppare hub rimpatri fuori Ue, guardiamo a intesa Italia-Albania”
Nelle politiche migratorie Ue "dovremmo continuare a esplorare possibili modi per procedere per quanto riguarda l'idea di sviluppare hub di rimpatrio al di fuori dell'Unione, soprattutto in vista di una nuova proposta legislativa sul rimpatrio. Con l'avvio delle operazioni del protocollo Italia-Albania, saremo anche in grado di trarre lezioni da questa esperienza nella pratica". Lo scrive, nella consueta lettera ai capi di Stato e di governo Ue in materia di migrazioni, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Esteri
Ucraina, Nordcorea nega invio truppe per aiutare i russi:...
Per un rappresentate di Pyongyang all'Onu si tratta di notizie che puntano a "compromettere le relazioni legittime, amichevoli e di cooperazione tra due Stati sovrani"
Truppe nordcoreane in Russia? La Corea del Nord nega. Pyongyang ha affermato di non aver messo a disposizione di Mosca truppe che potrebbero essere mobilitate nel conflitto in Ucraina. Un rappresentate di Pyongyang all'Onu ha bollato le notizie degli ultimi giorni come "voci prive di fondamento".
"Per quello che riguarda la cosiddetta cooperazione militare con la Russia, la mia delegazione non sente la necessità di commentare queste indiscrezioni stereotipate, infondate", ha detto nelle scorse ore dopo che Seul aveva convocato l'ambasciatore russo in Corea del Sud per chiedere il ritiro "immediato" delle truppe inviate, secondo Seul, da Pyongygang per sostenere Mosca mentre prosegue il conflitto in Ucraina, innescato dall'invasione russa su vasta scala iniziata nel febbraio di due anni fa.
Venerdì l'intelligence sudcoreana aveva denunciato il dispiegamento di truppe su "vasta scala" da parte di Pyongyang per aiutare i russi, affermando che 1.500 forze speciali si stanno già addestrando a Vladivostok, in Russia, e sono pronte a essere dispiegate presto al fronte mentre prosegue la guerra in Ucraina.
Per il rappresentante nordcoreano le notizie diffuse da Seul, mai commentate dai media ufficiali di Pyongyang né confermate dalla Russia, puntano a "diffamare l'immagine" della Corea del Nord e a "compromettere le relazioni legittime, amichevoli e di cooperazione tra due Stati sovrani".
La Russia difende la sua cooperazione militare con la Corea del Nord. Dopo la convocazione dell'ambasciatore russo a Seul, il diplomatico ha "sottolineato che la cooperazione tra Russia e Corea del Nord non è rivolta contro gli interessi di sicurezza della Corea del Sud".
Seul valuta invio personale in Ucraina
Intanto secondo quanto scrive l'agenzia sudcoreana Yonhap, che cita fonti governative sudcoreane, Seul "valuta l'invio di personale in Ucraina per monitorare tattiche e capacità di combattimento delle forze speciali nordcoreane dispiegate come supporto per la Russia".
In caso di dispiegamento, potrebbe trattarsi di personale militare di unità di intelligence, precisa la Yonhap, aggiungendo che il governo sudcoreano sta anche valutando sostegno militare all'Ucraina. "Analizzando i segnali della cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia, le misure di risposta verranno adottate per fasi", ha detto la fonte, sottolineando che "si darà la priorità ad armi difensive".
La cronaca
Intanto sul fronte della cronaca, almeno tre persone, tra le quali un bambino, sono morte in un attacco russo con droni che nella notte ha colpito la città ucraina di Sumy, nel nordest del Paese. Le autorità militari della regione hanno confermato il bilancio su Telegram, precisando che nonostante siano stati intercettati e abbattuti 25 droni, un bombardamento ha colpito un appartamento e un'infrastruttura.
Le Forze aeree di Kiev hanno invece riferito che la difesa ucraina ha distrutto 42 dei 60 droni lanciati dalla Russia nel corso degli attacchi sferrati la notte scorsa. I droni sono stati abbattuti nelle zone del centro, del sud e dell'est del paese.
Esteri
Israele-Libano, Hezbollah: “Raffica di razzi contro...
Sirene d'allarme a Tel Aviv, 20 razzi lanciati contro Israele. Sirene hanno suonato anche a Haifa e Acre
Gli Hezbollah libanesi affermano di aver lanciato razzi contro due siti "nella periferia di Tel Aviv". Un comunicato parla di una "raffica di razzi" contro "la base Glilot dell'Unità 8200 dell'intelligence militare", dopo una rivendicazione analoga arrivata ieri sera. Il gruppo ha anche rivendicato il lancio di razzi contro un altro sito "alla periferia di Tel Aviv".
Gli Hezbollah libanesi rivendicano anche il lancio di razzi in direzione di una "base navale" nei pressi della città di Haifa, nel nord di Israele. Una dichiarazione del gruppo parla di una "raffica di razzi" contro "la base navale Stella Maris a nordovest di Haifa".
Sirene hanno suonato a Tel Aviv, Haifa e Acre
Le sirene dei raid aerei sono tornate a suonare a Tel Aviv per cinque razzi lanciati dal Libano in direzione del centro di Israele e altri 15 lanciati contro il nord di Israele e la zona settentrionale delle Alture del Golan. I militari israeliani con notizie diffuse via Telegram hanno precisato che la maggior parte dei razzi sono stati intercettati, mentre uno è caduto in campo aperto nel centro di Israele. Nel nord, "alcuni" sono stati intercettati, altri sono caduti in zone aperte.
Nella notte sono risuonate le sirene anche ad Haifa, Acre e in altri territori israeliani limitrofi per avvisare i residenti di un possibile attacco dal Libano.
Blinken arrivato in Israele
intanto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, è arrivato in Israele. Lo riferisce l'agenzia Afp. Il Dipartimento di Stato ha confermato una missione in Medio Oriente fino al 25 ottobre e, secondo le notizie diffuse ieri dai media israeliani, oggi Blinken dovrebbe vedere sia il premier israeliano Benjamin Netanyahu che il presidente Isaac Herzog.
Israele, altri 7 arresti per presunto spionaggio a favore dell'Iran
La polizia israeliana ha invece arrestato sette persone residenti a Gerusalemme est con l'accusa di spionaggio a favore dell'Iran. A scriverlo è il 'Jerusalem Post', citando notizie diffuse questa mattina da altri media israeliani. I sette arresti, precisa, si aggiungono a quelli compiuti ieri.
Attacchi di Israele su Beirut
Intanto, negli attacchi israeliani a Beirut, secondo soccorritori legati a Hezbollah., darebbero morte 4 persone. Israele ha lanciato altri attacchi sul bastione di Beirut sud di Hezbollah, a quanto riferito dai media statali libanesi, dopo aver avvisato i residenti di diverse aree di evacuare. "Un attacco aereo israeliano ha preso di mira l'area di Ouzai. Questo è il primo attacco al distretto di Ouzai dall'inizio dell'aggressione israeliana al Libano", ha affermato la National News Agency.
La densamente popolata area residenziale di Ouzai era ancora piena di persone perché non era mai stata presa di mira prima. La NNA ha anche segnalato attacchi al quartiere di Haret Hreik, appena a sud di Ouzai e vicino al più grande ospedale pubblico del Libano.
I soccorritori affiliati a Hezbollah hanno detto all'Afp che stavano cercando sopravvissuti in mezzo alla devastazione di Ouzai, aggiungendo che l'ordine di evacuazione, poi l'attacco, hanno causato "panico tra i residenti" che "hanno iniziato a correre per le strade". "Non hanno lasciato spazio alle persone per scappare. L'attacco è arrivato subito dopo l'avvertimento".
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Esteri
Cuba, 6 morti per uragano Oscar: blackout per quarta notte...
Le autorità parlano di almeno mille case danneggiate
E' di almeno sei morti il bilancio che arriva da Cuba a causa dell'uragano Oscar, che ha flagellato la parte orientale dell'isola. Il bilancio è stato confermato nelle scorse ore dal presidente Miguel Díaz-Canel, mentre buona parte dell'isola con circa dieci milioni di abitanti è rimasta al buio per la quarta notte consecutiva.
Nella provincia di Guantánamo, intere aree sono allagate e i soccorritori non sono riusciti a raggiungere le zone colpite, ha detto Díaz-Canel. Le autorità parlano di almeno mille case danneggiate. Sinora, secondo Díaz-Canel che ha fatto sapere che per seguire l'emergenza non sarà al summit dei Brics a Kazan (in Russia), la fornitura di elettricità è stata ripristinata solo per un terzo. A L'Avana è finito il blackout per circa il 90% delle utenze.
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