Alimentazione, Scarsciotti (Oricon): “Grandi disparità uso fondi Pnrr per tempo pieno”
Il presidente: "Un bambino in Lombardia è a scuola per 40 ore a settimana, in Sicilia solo per 27"
“La sostenibilità si basa su tre assi: sociale, ambientale ed economica. Se questi tre assi non sono coerenti tra loro, le dichiarazioni sugli aspetti sociali e ambientali rischiano di cadere di fronte alla realtà economica. In particolare, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) doveva essere un’occasione per investire nelle infrastrutture e nell’organico per migliorare il tempo pieno nelle scuole, ma l’implementazione ha mostrato grandi disparità tra regioni. Ad esempio, un bambino in Lombardia frequenta la scuola per 40 ore settimanali, mentre in Sicilia solo per 27 ore, creando una differenza notevole nell’accesso all’istruzione. Questo ha un impatto significativo sulla dispersione scolastica, che è un tema cruciale per il futuro del Paese”. Sono le parole di Carlo Scarsciotti, presidente Oricon, al Secondo Summit della ristorazione collettiva organizzato al Cirfood District, oggi a Reggio Emilia.
“Per quanto riguarda l’asse ambientale, nel 2015 durante Expo Milano, si parlò molto degli “acquisti verdi” o Green Public Procurement, ma il problema, almeno in Italia, è stato sempre su chi dovesse sostenere i costi - illustra Scarsciotti - Nel contesto italiano, la ristorazione collettiva si è dovuta adattare a un groviglio di leggi, regolamenti e direttive che complicano il lavoro, anche se offrono opportunità per il settore agricolo, specialmente per il biologico, Dop, Igp e prodotti locali. Tuttavia, molte di queste normative non sono allineate con i reali costi economici, creando un divario tra le aspettative delle politiche ambientali e la loro fattibilità economica. L’aspetto economico della sostenibilità è spesso trascurato o gestito male”.
Secondo il presidente Oricon, “non si può parlare di sostenibilità economica quando le basi d’asta per i pasti scolastici sono fissate a circa 5 euro per pasto, includendo richieste come ingredienti biologici, a chilometro zero, equo-solidali, e rispetto per il benessere animale. A Milano - osserva - con 5 euro è difficile acquistare persino un panino, ma nella ristorazione scolastica si pretende che tutti questi requisiti siano rispettati senza un adeguato compenso economico. Questo rappresenta uno ‘strabismo istituzionale’: da una parte si impongono requisiti stringenti, dall’altra non si garantiscono risorse sufficienti per rispettarli”.
Il nuovo Codice dei contratti pubblici introduce dei principi importanti, come il mantenimento dell’equilibrio contrattuale. “Tuttavia, questo equilibrio è difficile da mantenere se l’aumento dei costi deve superare il 5% per richiedere una revisione dei prezzi e, anche in quel caso, viene applicata una riduzione del 20% - precisa Scarsciotti - Questa regola non tiene conto delle circostanze straordinarie, come l’inflazione, che stanno mettendo a dura prova molte aziende del settore. C’è poi un altro aspetto rilevante: le autogestioni, come quelle in alcuni grandi comuni italiani, che hanno la libertà di chiedere alle famiglie aumenti delle rette in caso di incremento dei costi. Invece, nella ristorazione collettiva in appalto, non è possibile adeguare i prezzi liberamente, il che crea una disparità di trattamento e un rischio per la qualità del servizio pubblico. A lungo termine, l’assenza di adeguamenti potrebbe portare a una riduzione della qualità dei pasti forniti”.
Per questo “se si vuole veramente garantire una sostenibilità a 360 gradi - conclude Scarsciotti - è necessario ripensare il modello attuale. Non si può continuare a caricare la ristorazione collettiva di obblighi senza fornire le risorse adeguate. È fondamentale un disegno organico che tenga conto di tutti e tre gli assi della sostenibilità: sociale, ambientale ed economico, evitando iniziative disorganiche e incoerenti. Un testo unico per la ristorazione collettiva potrebbe essere la soluzione per garantire una maggiore equità e sostenibilità”.
Economia
Mattarella consegna i “Premi Eni Award 2024”
Sostenibilità, innovazione, energia e futuro: questi i temi centrali della cerimonia di premiazione degli Eni Award 2024, tenutasi al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei vertici di Eni. Giunto alla sua sedicesima edizione, l’Eni Award è diventato un prestigioso punto di riferimento internazionale nel campo della ricerca scientifica, dimostrando l’impegno costante di Eni nel favorire l’innovazione, la sostenibilità e l’accesso all’energia, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Uniti
Economia
Rotocalco n. 42 del 16 ottobre 2024
Generazione G, Prénatal presenta i risultati del primo anno di attività dell’iniziativa che rilancia la natalità; Eni Supply Chain Day 2024, filiera ruolo chiave per obiettivi transizione energetica; Icch presenta i risultati della ricerca ‘Corporate reputation: tendenze emergenti e implicazioni strategiche’; Philip Morris International presenta Iqos Iluma i Prime, l’innovativo dispositivo a tabacco riscaldato; Gender, Pro Vita & Famiglia porta in tutta Italia la testimonianza della destransitioner Luca Hein per salvaguardare i ragazzi.
Economia
Il 25 ottobre online nuova edizione Inclusion Job Day
L’evento dedicato all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità
Appuntamento venerdì 25 ottobre con la nuova edizione di Inclusion Job Day, l’evento online ideato e promosso da Hidoly e Cesop HR Consulting Company. Obiettivo: offrire alle persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette (come previsto dalla legge 68 del 1999) la concreta possibilità di realizzarsi professionalmente.
L’accesso alla piattaforma https://inclusionjobday.com/ per i candidati è completamente gratuito: in questo spazio virtuale, dalle 11 alle 18, gli utenti possono incontrare decine di aziende italiane in cerca di personale qualificato. Basta registrarsi alla piattaforma, compilare il form e allegare il proprio cv. Chi si sarà registrato potrà partecipare a due sessioni di formazione nei giorni precedenti l’evento per conoscere tutti i servizi disponibili: seguire le presentazioni aziendali, visitare gli stand virtuali, candidarsi per specifiche posizioni, partecipare ai colloqui one-to-one. La piattaforma è accessibile secondo linee guida WCAG 2.0.
Dal 2020, anno di nascita del progetto, Inclusion Job Day conta oltre 4.000 iscritti e una partecipazione di più di 200 aziende tra medie imprese e multinazionali di diversi settori. Hanno già dato la loro adesione all’edizione di ottobre: a2a, Accenture, Axa, Axians Italia, Bristol Myers Squibb, Costa Crociere, Deloitte, DGS, Direzione Lavoro, Eli Lilly, Fiamm, Fincantieri, Fineco, Fondazione Bruno Kessler, Gruppo Autostrade per l’Italia, Gruppo BCC Iccrea, Gruppo Lactalis, Gruppo Lutech, Iberdrola, Korian, Maire Spa, Maldarizzi, Mediocredito Centrale, Particle Measuring Systems, Poste Italiane, Relatech, Sephora Italia, Siram, Sisal, Umana, Worldline.
Come di consueto, l’evento del 25 ottobre sarà preceduto da Inclusion Job Talk, la tavola rotonda organizzata on line dalle 10 alle 11 con esperti DE&I del mondo imprenditoriale, accademico e istituzionale. Moderatore dell’incontro Fabio Insenga, vice direttore dell’agenzia Adnkronos, media partner dell’evento. Tema scelto per questa edizione: 'Diversità e integrazione per vivere bene sul luogo di lavoro'.
Ne discutono Barbara Bichiri, assessore alle Politiche Sociali; Giuseppe Perfetto, psicoterapeuta e psicologo del lavoro; Dario Migliavacca, People and Team Development coach; Manuela Pioltelli, responsabile area collocamento mirato dell’agenzia per il lavoro Umana.
La terza e ultima edizione 2024 di Inclusion Job Day è in programma il 25 ottobre. Per rimanere aggiornato sui prossimi appuntamenti, le novità e le iniziative basta iscriversi alla piattaforma al link (https://inclusionjobday.com/visitatore/).