Putin e i controlli in ospedale, il Cremlino interviene: “Sta bene”
Il presidente parla di esami. Peskov: "Solo controlli di routine"
Vladimir Putin parla di controlli in ospedale e il Cremlino chiarisce subito: "Nessun problema". Il presidente russo, in una riunione con gli altri membri del governo, affronta diversi temi e si sofferma anche sulla sanità, secondo quanto riferisce la Tass. Si parla di vaccini in vista dell'epidemia di influenza e Putin fa riferimento alle indicazioni dei medici dell'Ospedale Centrale, che consigliano l'utilizzo di vaccini russi.
"Vado all'Ospedale per controlli periodici", dice il 72enne presidente, negli ultimi mesi al centro di ipotesi e rumors relativi alle condizioni di salute. La frase del leader russo appare innocua ma evidentemente, secondo il portavoce del Cremlino, potrebbe prestarsi a interpretazioni particolari. Per questo, riporta la Tass dal proprio profilo Telegram, interviene il portavoce Dmitry Peskov con una puntualizzazione: "Putin non ha problemi di salute. Gli esami a cui ha fatto riferimento sono controlli di routine".
Esteri
Mosca: “Negato visto a delegazione russa per...
E' quanto afferma la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, protestando e dicendosi "indignata"
L'Italia ha negato il visto ai membri della delegazione russa ad un Congresso sullo spazio che si sta svolgendo a Milano. E' quanto afferma la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, riporta l'agenzia Ria Novosti, protestando per il nuovo gesto di inimicizia da parte dell'Italia e dicendosi "indignata".
Zakharova ha detto che una delegazione di funzionari russi guidati dal Ceo di Roscosmos, Yuri Borisov, intendeva partecipare al 75esimo Congresso internazionale astronautico.
"Nonostante la piena adesione della Russia alla Federazione astronautica, l'assenza di debiti finanziari o di altro tipo, il governo italiano non ha concesso il visto ai delegati russi", ha concluso la portavoce russa.
Esteri
Ucraina, nuovi aiuti Usa: anche armi a lungo raggio
Biden annuncia un pacchetto da 425 milioni di dollari
Gli Stati Uniti inviano nuove armi all'Ucraina in una fase cruciale della guerra con la Russia. Alla vigilia della sua partenza per la Germania, Joe Biden ha parlato oggi con Volodymyr Zelensky, che domani sarà a Bruxelles per incontri alla Nato e con la Ue.
Mentre il leader ucraino si appresta a presentare il suo Piano per la vittoria, per porre fine al conflitto, il presidente americano annuncia "un nuovo pacchetto di sicurezza di 425 milioni di dollari di aiuti militari all'Ucraina, che comprendono altre difese aree, munizioni aria-terra, veicoli corazzati e altri munizioni cruciali per le necessità urgenti dell'Ucraina", rende noto la Casa Bianca in un comunicato in cui riferisce che nella telefonata Biden "ha aggiornato Zelensky sui suoi sforzi di aumentare l'assistenza militare a Kiev nei mesi che rimangono del suo mandato".
"Nei prossimi mesi, gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina una vasta gamma di altri mezzi militari", aggiunge la nota, sottolineando che, da parte sua, il presidente ucraino ha "aggiornato Biden sul suo piano per ottenere una vittoria sulla Russia e i due leader hanno assegnato ai loro team il compito di portare avanti altre consultazioni per i prossimi passi".
Zelensky , con un post su X, Biden e gli Stati Uniti "per il loro incrollabile sostegno" all'Ucraina. In un post su X, nel sottolineare "la leadership del presidente americano nell'unire il mondo". Il presidente ucraino si dice "grato a Biden, a entrambi i partiti del Congresso e al popolo americano per il pacchetto di difesa da 425 milioni di dollari annunciato oggi, che comprende nuovi sistemi di difesa aerea e - evidenzia - armi a lungo raggio".
Quest'ultimo dettaglio appare particolarmente importante per Zelensky. L'Ucraina da oltre 2 mesi ha invaso la regione russa di Kursk, arrivando a controllare - secondo Kiev - circa 1200 km quadrati. Zelensky ha chiesto, senza ottenerlo, il via libera per utilizzare armi a lungo raggio occidentali per colpire obiettivi militari in territorio russo. Biden non ha autorizzato l'uso di missili a lungo raggio Atamcs al di là del confine ma, come dimostra l'annuncio di oggi, continua a fornire armi in grado di colpire in profondità il territorio nemico.
Esteri
Banca mondiale: quasi 700 milioni di persone vivono in...
La riduzione della povertà globale ha rallentato fino a raggiungere un punto morto. Oggi, quasi 700 milioni di persone, pari all'8,5% della popolazione mondiale, vivono in condizioni di povertà estrema, con meno di 2,15 dollari al giorno. E' quanto rileva la Banca mondiale.