Rivoluzione Kindle: Amazon lancia quattro nuovi e-reader, tra cui il primo a colori
Il lettore di e-book più diffuso si rinnova con quattro modelli, prezzi da 109 euro fino a sforare i 400
Amazon ha appena annunciato quattro nuovi e-reader Kindle. Il Kindle Colorsoft Signature Edition è il primo Kindle a colori, progettato per offrire una "ricchezza cromatica simile alla carta" per copertine di libri e testo evidenziato. Le immagini possono essere ingrandite "senza preoccuparsi che il testo e le immagini si sgranino". È impermeabile, offre un rapido cambio pagina, ricarica wireless, fino a 8 settimane di autonomia e una nuova guida di luce con LED al nitruro. Sarà disponibile dal 30 ottobre al prezzo di 299 euro.
Il nuovo Kindle Scribe è sia un e-reader che un blocco note. Lo schermo da 300ppi è progettato per dare la sensazione di scrivere su carta quando si utilizza la Premium Pencil di Amazon, dotata di una nuova gomma a punta morbida. Offre anche un'esperienza di scrittura di libri "unica nel suo genere", oltre alla possibilità di prendere appunti. La funzione Active Canvas consente di aggiungere note direttamente sulle pagine di un libro e il testo si adatta automaticamente. Presto sarà anche possibile aggiungere note nel pannello laterale, che potranno essere nascoste in seguito. Il quaderno integrato è dotato di intelligenza artificiale per riassumere le pagine in punti concisi. Le note possono anche essere rese leggibili in preparazione per l'esportazione con un font in stile calligrafico. Il Kindle Scribe, con un prezzo di 429 euro, sarà disponibile dal 4 dicembre, con preordini a partire da oggi.
Il Kindle Paperwhite è il "Kindle più veloce di sempre", secondo Amazon. Il Kindle più venduto ha ora uno schermo più grande da 7 pollici, che gli consente di essere più sottile delle generazioni precedenti, pur vantando una durata della batteria fino a tre mesi. È resistente all'acqua e ha 16GB di memoria. Il Kindle Paperwhite è disponibile da oggi a partire da 169 euro. Infine, il Kindle entry-level è disponibile da oggi a partire da 109 euro e pesa solo 160 grammi. Offre uno schermo antiriflesso da 300ppi con un cambio pagina più veloce e 16GB di memoria.
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Como Lake Conferences 2024, Ferrieri (ANGI): “Aumentare...
L’Associazione Nazionale Giovani Innovatori tra i protagonisti della kermesse a Como con la presenza del gotha delle istituzioni e delle imprese
Como Lake Conferences 2024, dal titolo “The Great Challenge”, è tornata per la sua seconda edizione presso il Centro Internazionale Esposizione e Congressi di Villa Erba a Cernobbio, una delle cornici più suggestive del lago di Como. Temi centrali: Reti e Infrastrutture, Energia, Mobilità e Trasporti, Banking e Fintech, Intelligenza Artificiale, Sanità Digitale e Pubbliche Amministrazioni. Tra i presenti alla kermesse anche l’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori che, ospite di Como Lake Conferences e del direttore Raffaele Barberio, ha realizzato un importante innovation talk dove ha messo al centro il tema “Giovani e Europa” attraverso un momento di confronto sul tema dell’intelligenza artificiale, della digital trasformation e delle future generazioni.
“Innovazione, investimenti e Intelligenza artificiale saranno alla base dello sviluppo dell'ecosistema paese, con una rinnovata sinergia pubblico privata ulteriormente rilanciata qui alla Como Lake Conferences 2024 – così Gabriele Ferrieri Presidente ANGI – “La sfida sarà sicuramente quella di aumentare la spesa in ricerca sviluppo, molto al di sotto della media europea. E parallelamente mettere al centro dell’agenda le imprese e in particolare il mondo startup che rappresenta una filiera in crescita e che sta dando un grande input anche ai livelli occupazionali. Come ANGI siamo lieti di aver creato questo momento di confronto che ci auguriamo possa aver dato un prezioso contributo al dibattito all’interno di Como Lake e che possa dare spunto anche a nuove iniziative legislative al Governo Meloni. I nostri complimenti al lavoro del Sottosegretario Alessio Butti con il quale speriamo di sviluppare sempre più sinergia a sostegno dell’innovazione in Italia e in Europa”. Conclude il Presidente Gabriele Ferrieri (già ForbesU30).
Un momento di grande valore che ha reso così protagonisti anche i giovani innovatori italiani in un confronto propositivo al quale hanno partecipato importanti stakeholder tra cui: Marco Travaglini, Founder di Mama Industry; Danilo Broggi, Presidente del Centro per la cultura di Impresa; Enrico Bombelli, Segretario generale presso ConfLombardia; Lorenzo Gubian, Direttore Generale Aria Spa; Marco Molinaro, Accenture Security Lead for Italy, Central Europe and Greece; Federica Biancon, PhotonPath COO;Antonio Di Feo, Chief Transformation Officer at Indosuez Wealth Management Italy; Matteo Rivolta, Ceo di Rifra Teuco e Luxury Academy; Riccardo Cavanna, Presidente e Lead Strategist presso Cavanna SpA; Marco Sampietro, Associate Professor of Practice, SDA Bocconi School of Management; Alessandro Proietti, Customer experience & Innovation Director Adecco Group; Fabio Papa, Docente e 24Ore Business School e Direttore e Founder I-AER; Pier Francesco Jelmoni, Co- founder di Way; Max Sardella, Social media Manager dei calciatori; Arianna Burloni, Socio Fondatore Cosmos XP; Natalia Generalova, MSA Manager Sportivi Associati Dirigente sportivo, manager sportivo, organizzatore grande eventi sportivi, podcaster.
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Su Pokémon GO debuttano i Pokémon Gigamax
Niantic annuncia nuove sfide per gli allenatori e una collaborazione con il compositore Ramin Djawadi
Niantic Inc. ha annunciato, con una nota ufficiale, l'introduzione di una grande novità per gli appassionati di Pokémon GO: la funzione Gigamax. Questa nuova funzione permetterà ai giocatori di incontrare i Pokémon Gigamax durante eventi a tempo limitato, iniziando con il debutto di Venusaur, Charizard e Blastoise nelle loro forme Gigamax.
Questi potenti Pokémon faranno il loro ingresso nelle Lotte Dynamax di livello sei dalle ore 10:00 di sabato 26 ottobre alle 20:00 di domenica 27 ottobre 2024 (ora locale). I Pokémon Gigamax saranno più difficili da sconfiggere rispetto ai tradizionali Pokémon Dynamax, richiedendo una maggiore collaborazione tra i giocatori. Per affrontare con successo i Pokémon Gigamax, sarà necessario formare gruppi composti da 10 a 40 Allenatori e Allenatrici, per incoraggiare la cooperazione e la strategia di squadra, offrendo un'esperienza di gioco più coinvolgente e stimolante.
Niantic ha inoltre annunciato una collaborazione con il rinomato compositore cinematografico Ramin Djawadi, noto per le colonne sonore di serie come Game of Thrones e film come Pacific Rim. Djawadi ha realizzato una colonna sonora epica per il trailer che presenta l'arrivo dei Pokémon Gigamax in Pokémon GO.
"Gigamax è più grande che mai, ed è l'occasione perfetta per comporre una colonna sonora epica per il trailer di Pokémon GO", ha commentato Djawadi. "Abbiamo lavorato con dedizione per creare una musica che rifletta il viaggio dell'eroe. Mentre le tensioni crescono all'ombra di questi giganteschi Pokémon, i giocatori si uniscono per vivere un'esperienza indimenticabile, superando l'impossibile".
Per maggiori dettagli su come partecipare agli eventi e sulle specifiche delle Lotte Dynamax di livello sei, gli Allenatori sono invitati a visitare il blog ufficiale di Pokémon GO.
Tecnologia
IA, Ibarra (Engineering): ‘Ecco perché l’Ue...
Per l’ad del gruppo è necessario ‘rompere le barriere’ e ‘armonizzare le legislazioni’ per permettere alle realtà europee di fare sistema e competere. Possibile +10% di produttività nei prossimi mesi con l'intelligenza artificiale in azienda. Il ruolo di Bruxelles, dei dati, dell’energia
La collaborazione europea in campo tecnologico è “l'unica soluzione possibile” per rendere l’Ue in grado di competere su scala globale. Urge “rompere le barriere, armonizzare le legislazioni, cercare di far sì che possano esserci più campioni europei”. Così l’amministratore delegato di Engineering, Maximo Ibarra, in una conversazione con Adnkronos a margine della conferenza Comolake.
Nella corsa allo sviluppo dell’intelligenza artificiale i campioni americani partono chiaramente avvantaggiati. Anche perché vantano risorse molto più importanti rispetto a quelle dei player europei, spiega l’ad del gruppo italiano. Quindi nonostante la creatività delle aziende europee – “sicuramente con un asset che non bisogna sottovalutare” – diventa necessario porre le condizioni per raggiungere la massa critica necessaria a competere.
La competitività europea passa anche da un’integrazione della formazione, con ricadute importanti anche sugli investimenti in ricerca e sviluppo o ricerca e innovazione, spiega Ibarra. Secondo l’ad, programmi come quelli lanciati nel post-pandemia come il Pnrr “sono fondamentali” perché “aiutano le istituzioni a collaborare con le imprese e viceversa, anche dal punto di vista della formazione”.
Quando la risorsa delle competenze è scarsa – ed è scarsa in tutto il mondo, puntualizza – è chiaro che bisogna mettere quelle delle aziende a fattor comune in una collaborazione win-win. “Come Engineering abbiamo proposto e di fatto già messo in piedi un'alleanza per l'Italia tecnologica con un altro player del settore. Questa è un'alleanza aperta a tutti, con l’obiettivo di lavorare insieme su soluzioni di tecnologia efficaci nel dialogo con istituzioni e pubblica amministrazione.
Il ruolo dell’Ue
Un sistema del genere richiede un’Unione europea “che deve ragionare come se fosse un’insieme di Paesi con zero barriere per quanto riguarda tecnologia e formazione, infrastrutture e le regole”, spiega Ibarra.
Il suo appello alle istituzioni Ue è quello di farsi promotrici di un’armonizzazione legislativa, ma anche bilanciare la necessità di regolamentare e quella di innovare, aspetti che “devono andare di pari passo”. Un equilibrio del genere potrebbe permettere alle aziende Ue di “primeggiare nel mondo rispetto ad altre geografie, perché noi abbiamo entrambi gli elementi”.
Per garantire la competitività europea si passa anche dalla disponibilità di dati di quantità e qualità, ricorda l’ad. Al pari degli altri settori, anche qui serve una maggiore armonizzazione: “se si costruisce un modello linguistico in Italia sarebbe opportuno poter anche disporre dei dati che sono generati in altri Paesi europei, e viceversa”. Più dati per continuare ad allenare i modelli, non necessariamente nella lingua del Paese di origine, cosa che “potrebbe facilitare la creazione di operatori di IA generativa che abbiano le caratteristiche per poter competere anche con altre aree geografiche”.
Attenzione anche al caro-elettricità, che svantaggia le realtà europee rispetto ai competitor esteri. Alcune grandi aziende Usa affrontano l’aumento di consumo di elettricità con contratti a lungo termine con centrali nucleari. In Ue, invece, “bisogna lavorare molto” sul garantire energia a basso costo per mantenere infrastrutture computazionali, data center, server che siano in grado di rispondere alle esigenze del continente. Solo allora si potrà ragionare su un ecosistema tecnologico europeo “che può far tranquillamente concorrenza ai giganti asiatici o americani”.
In Italia e altrove l’adozione di sistemi IA è già assodato, con la stabilizzazione di alcune applicazioni che genera un incremento medio della produttività tra l’1 e il 5%. Una cifra che può “tranquillamente raddoppiare” nel giro del prossimi anno e mezzo. Si riscontrano già cifre del genere in alcuni casi specifici e non solo in Italia, continua Ibarra. Peraltro le stime sullo sviluppo dell'IA spesso vengono disattese in positivo, nel senso che si accorciano i tempi, aggiunge.
Nessun rallentamento in vista perché “sono molto chiari gli ambiti di applicazione”, specie in alcuni settori industriali come nel mondo manifatturiero, dove c’è “un utilizzo molto intensivo di strumenti di machine learning, quindi fondamentalmente strumenti predittivi”, spiega l'ad.
Altri settori sono più lenti nell’implementare l’IA per migliorare i prodotti, anche se l’automazione dei processi ripetitivi “comincia ad essere nel dna di un po’ tutte le aziende in tutti i settori, dal retail al fashion al manifatturiero”. Le novità oggi sono nel campo del miglioramento del servizio al cliente, per esempio tramite chatbot di nuova generazione, continua Ibarra.
Cresce anche l’adozione combinata di IA e gemelli digitali (digital twin) che “cominciano a lavorare sempre più insieme” e si rafforzano a vicenda. L’esempio è il campo della medicina, dove “la sanità pubblica sta investendo moltissimo” ed Engineering gestisce la piattaforma nazionale di telemedicina realizzata per Agenas. L’ad del gruppo prevede che questa accelerazione “darà sorprese molto positive nei prossimi due anni”.
“Engineering esiste da più di quarant'anni e ha accumulato un set informativo di tutte le industrie nelle quali operiamo, che sono praticamente tutte quelle presenti in Italia e non solo. Avendo accumulato quel patrimonio informativo, noi abbiamo pre-allenato la nostra piattaforma in ottica business-to-business con le informazioni più rilevanti di open industry. Non solo dal punto di vista dei processi produttivi, dal punto di vista del business, ma anche dal punto di vista legislativo, normativo e regolamentare”, racconta Ibarra.
Il risultato: per un’azienda dotarsi di un modello del genere equivale a dotarsi di un patrimonio di dati che difficilmente sarebbe stata capaci di costruire da sola. Questo le permette di accelerare una serie di processi, continua l’ad: “capire gli insight, capire i casi d'uso, trovare sostanzialmente soluzioni per automatizzare o diventare più capaci nell'ambito delle analisi predittive”. In sostanza, la lezione di Engineering è che le aziende “hanno bisogno di piattaforme pre-allenate sulle loro esigenze specifiche di settore”.
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