A Milano Human&Green Retail Forum, Mamo (Plef): “Momento unico per distribuzione”
"Un confronto veramente aperto, franco, sincero e molto competente su tutte le tematiche di questo passaggio del cammino verso la sostenibilità"
La sostenibilità nel largo consumo è a un punto di svolta, grazie da un lato a una nuova sensibilità del mercato rispetto al greenwashing, dall'altra dalle nuove normative europee. Se ne è discusso oggi, al Palazzo Reale di Milano, dove si è svolta l'edizione 2024 dello Human&Green Retail Forum. Un "momento unico per la distribuzione italiana, un confronto veramente aperto, franco, sincero e molto competente su tutte le tematiche di questo passaggio del cammino verso la sostenibilità. La seconda fase oggi a livello teorico è stata affrontata molto bene. Infatti sono estremamente soddisfatto", racconta a fine giornata Paolo Mamo, presidente di Planet Life Economy Foundation Ets.
Lo Human&Green Retail Forum è giunto alla quattordicesima edizione. In questi anni l'approccio dei consumatori al tema della sostenibilità "è cambiato in maniera molto importante, anche perché 14 anni fa c'era una sensibilità inferiore. La sostenibilità non era vista come esplicitamente green, ma piuttosto come sostenibilità sociale. Allora esistevano molte meno normative e meno consapevolezza ed era molto più facile confondere le acque", spiega Mamo. In realtà il fenomeno del cosiddetto 'greenwashing' esiste ancora, "soprattutto in Italia".
Il problema è che a fronte delle dichiarazioni delle aziende su prodotti green e riciclabili, a cui "viene data molta enfasi", spesso manca "una terza parte che possa veramente garantire che un certo processo sia stato fatto in maniera sostenibile". Prova ne sia - racconta il presidente di Planet Life Economy Foundation Ets - che "in tutti questi anni siano aumentate enormemente le aziende che si dichiarano carbon neutral, ma sia aumentata anche la CO2 nell'aria". Quindi - esorta Mamo - nel futuro "si deve essere molto più attenti e rigorosi".
La speranza è riposta nel mondo produttivo. "Io confido moltissimo nella capacità degli imprenditori e dei grandi manager italiani, che hanno saputo inventarsi delle cose straordinarie a livello di proposte industriali e di prodotti, di saper guardare in maniera visionaria al futuro, più di quello che stia facendo la politica, e riconvertirsi. E credo che questo sarà possibile", dice il presidente di Planet Life Economy Foundation Ets.
Fare affidamento solo alla sensibilità del consumatore, d'altra parte, non è possibile, considerando "la situazione economica molto sfavorevole per le famiglie italiane, per la quali il problema a volte è alimentare i propri figli, più che avere una corretta alimentazione". A frenare il percorso verso la sostenibilità "è anche la tendenza a fare una battaglia dei prezzi". Per cui l'invito ai distributori del presidente di Planet Life Economy Foundation Ets è di "alzare la testa, avere un approccio più largo ai prezzi e cercare di non fare margine, strozzando i produttori".
Cultura
Giuli e Rocca: “Oggi importante passo verso il Museo...
Ministro della Cultura: "Oggi, con l'approvazione definitiva della legge che istituisce il Museo del Ricordo nella Capitale, riportiamo nel cuore della nostra Nazione una storia troppo a lungo nascosta"
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, hanno espresso la loro soddisfazione per l’approvazione definitiva, oggi in Commissione Cultura alla Camera, in sede legislativa, del disegno di legge che istituisce a Roma il Museo del Ricordo. Il ddl, varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 31 gennaio su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro della Cultura, prevede lo stanziamento di otto milioni di euro e la nascita di una Fondazione, di cui faranno parte come soci fondatori il MiC, la Regione Lazio, Roma Capitale e la Regione Friuli-Venezia Giulia.
"Ricordare -ha affermato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli - significa 'riportare al cuore'. Oggi, con l'approvazione definitiva della legge che istituisce il Museo del Ricordo nella Capitale, riportiamo nel cuore della nostra Nazione una storia troppo a lungo nascosta. Lo facciamo celebrando in questo modo anche il ventesimo anniversario dell’approvazione della legge n. 92 del 30 marzo 2004, che ha istituito il Giorno del Ricordo dei martiri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. Legge storica, che il Parlamento ha di recente implementato e che ha consentito di spezzare quella congiura del silenzio che per troppo tempo ha avvolto la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo nell’oblio e nell’indifferenza. Ringrazio il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il mio predecessore Gennaro Sangiuliano, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, per aver promosso questa iniziativa. E deputati e senatori che hanno sottoscritto, in maniera unanime, questa proposta. Il cammino della memoria prosegue, e siamo già al lavoro per organizzare nel 2025 una grande mostra al Vittoriano dedicato all’esodo giuliano-dalmata. Rinnovo il mio affetto e il mio ringraziamento per lo straordinario lavoro portato avanti dalle associazioni degli esuli, instancabili testimoni del ricordo".
"Finalmente - ha sottolineato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca - il Museo del Ricordo sorgerà, in un importante spazio della Regione Lazio che sarà riqualificato ad hoc, colmando un vuoto durato troppo a lungo. Roma, Capitale d’Italia, e il Lazio, divengono custodi e promotori di una doverosa memoria collettiva e nazionale. Gli orrori generati dai totalitarismi del XX secolo devono farsi testimoni concreti e attuali presso le giovani generazioni e, soprattutto, presso quelle del futuro. Ringrazio, innanzitutto il Presidente del Consiglio per aver sostenuto sin da subito questa iniziativa, l’ex Ministro Sangiuliano per lo sviluppo dell’ambizioso progetto e il Ministro Giuli per aver dato continuità a questo lavoro sinergico. Il Museo del Ricordo è un progetto che, nel suo iter parlamentare, si è arricchito di partner importanti come Roma Capitale e la Regione Friuli Venezia-Giulia. Finalmente, in Italia e con una iniziativa votata all'unanimità, sorgerà un luogo-simbolo in grado di ricostruire non solo la storia del dramma vissuto dai nostri connazionali del confine orientale nel corso di tutto il '900, ma di far emergere dall'oblio tutti i ‘ricordi’ cancellati dalla storia. È un dovere morale cui la Regione ha sempre creduto fermamente".
Cronaca
Omicidio Desirée, definitive condanne per tutti imputati:...
La sedicenne era stata trovata senza vita il 19 ottobre del 2018, dopo essere stata abusata in un immobile abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo a Roma
Diventano definitive le ultime due condanne per l'omicidio di Desirée Mariottini, la sedicenne, trovata senza vita il 19 ottobre del 2018, dopo essere stata abusata in un immobile abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo a Roma.
La Cassazione ha confermato la sentenza dello scorso 29 maggio emessa dalla Corte d’Assise nel processo di Appello bis con cui i giudici avevano condannato a 22 anni Mamadou Gara e a 26 anni Alinno Chima. Per altri due imputati, Brian Minthe e Yousef Salia, erano già diventate definitive le condanne, rispettivamente, a 18 anni e all’ergastolo.
Per tutti, a vario titolo, le accuse sono di omicidio, violenza sessuale, spaccio e morte come conseguenza di altro reato.
Le motivazioni
"Volontarietà della azione criminosa" compiuta ai danni di Desirée Mariottini "dagli imputati Salia, Alinno e Minteh, i quali, a fronte della ormai gravissima condizione di debilitazione psico-fisica in cui versava la minore, che a quel punto già appariva in stato di incoscienza, non solo non prestavano il soccorso dovuto alla persona offesa, mostrando un'assoluta indifferenza verso la vita della giovane vittima, ma si opponevano fermamente e minacciavano chi suggeriva l'intervento di un'ambulanza che avrebbe impedito la morte della ragazza", sottolineavano nelle motivazioni i giudici della Corte d’Assise di appello di Roma.
Cronaca
StatisticAll, Gazzelloni (Istat): “Censimento annuale aiuta...
Saverio Gazzelloni, direttore centrale delle Statistiche demografiche e del Censimento della Popolazione dell’Istat, è intervenuto durante il panel dal titolo "Nuove tecnologie e nuove metodologie statistiche. Una sfida, anche etica, per la raccolta, analisi e comunicazione dei dati" inserito nel programma di StatisticAll, il festival della statistica e della demografia.