Baby Gang, 3 anni e 4 mesi al trapper: “Oggetti lanciati contro polizia”
I disordini durante le riprese di un suo video
Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, è stato condannato a Milano - al termine del processo con rito abbreviato - a 3 anni e 4 mesi per resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata per l'assembramento - organizzato per realizzare un video musicale - del 10 aprile del 2021 in zona a San Siro, poi sfociato in un lancio di oggetti contro la polizia. Secondo le indagini, il giovane trapper - che a breve inizierà un tour in giro per l'Europa - avrebbe partecipato alla realizzazione di un videoclip musicale di Amine Ez Zaaraoui, noto come Neima Ezza, oggi 'punito' con un anno e sei mesi di messa alla prova.
L'appello via social era stato raccolto, nonostante fosse un periodo di piena pandemia, da circa 300 giovani e giovanissimi, poi scappati in gran parte all'arrivo della polizia. A 'incastrare' Baby Gang sarebbe un video social in cui si vedrebbe il giovane trapper inneggiare alla fuga. Una tesi che il difensore Niccolò Vecchioni, che preannuncia ricorso contro la sentenza del giudice Tommaso Perna, respinge sostenendo che il suo assistito non era presente quando sono intervenuti gli agenti.
Cronaca
Omicidio Desirée, definitive condanne per tutti imputati:...
La sedicenne era stata trovata senza vita il 19 ottobre del 2018, dopo essere stata abusata in un immobile abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo a Roma
Diventano definitive le ultime due condanne per l'omicidio di Desirée Mariottini, la sedicenne, trovata senza vita il 19 ottobre del 2018, dopo essere stata abusata in un immobile abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo a Roma.
La Cassazione ha confermato la sentenza dello scorso 29 maggio emessa dalla Corte d’Assise nel processo di Appello bis con cui i giudici avevano condannato a 22 anni Mamadou Gara e a 26 anni Alinno Chima. Per altri due imputati, Brian Minthe e Yousef Salia, erano già diventate definitive le condanne, rispettivamente, a 18 anni e all’ergastolo.
Per tutti, a vario titolo, le accuse sono di omicidio, violenza sessuale, spaccio e morte come conseguenza di altro reato.
Le motivazioni
"Volontarietà della azione criminosa" compiuta ai danni di Desirée Mariottini "dagli imputati Salia, Alinno e Minteh, i quali, a fronte della ormai gravissima condizione di debilitazione psico-fisica in cui versava la minore, che a quel punto già appariva in stato di incoscienza, non solo non prestavano il soccorso dovuto alla persona offesa, mostrando un'assoluta indifferenza verso la vita della giovane vittima, ma si opponevano fermamente e minacciavano chi suggeriva l'intervento di un'ambulanza che avrebbe impedito la morte della ragazza", sottolineavano nelle motivazioni i giudici della Corte d’Assise di appello di Roma.
Cronaca
StatisticAll, Gazzelloni (Istat): “Censimento annuale aiuta...
Saverio Gazzelloni, direttore centrale delle Statistiche demografiche e del Censimento della Popolazione dell’Istat, è intervenuto durante il panel dal titolo "Nuove tecnologie e nuove metodologie statistiche. Una sfida, anche etica, per la raccolta, analisi e comunicazione dei dati" inserito nel programma di StatisticAll, il festival della statistica e della demografia.
Cronaca
Pisa, Maria Rosaria Boccia indagata per reati contro il...
Secondo un'anticipazione del Fatto Quotidiano l'imprenditrice di Pompei avrebbe ricevuto una notifica dalla Guardia di Finanza
Maria Rosaria Boccia sarebbe indagata per reati contro il patrimonio dalla Procura di Pisa. È quanto emerge nelle ultime ore, in seguito alla notifica di alcuni atti da parte della Guardia di Finanza del Gruppo di Torre Annunziata (Napoli), che hanno consegnato la documentazione all'imprenditrice di Pompei, coinvolta nella vicenda che ha portato alle dimissioni dell'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Ad anticiparlo è stato Il Fatto Quotidiano.
Al momento, dagli ambienti investigativi si mantiene il più stretto riserbo sulla vicenda, ancora nelle fasi delle indagini preliminari. Secondo quanto si apprende, i fatti contestati risalirebbero al 2021 e sarebbero accaduti in provincia di Pisa, anche se dalla Procura pisana non trapelano informazioni neanche sulla tipologia di reato contestato alla 41enne.