Tumori, tappa fiorentina per la prevenzione cardio-oncologica del Dragon Boat Festival
Sabato 19 ottobre sul Lungarno a Firenze la competizione delle pagaiatrici operate di cancro al seno tra informazioni e visite cardiologiche per il pubblico.
Sarà Firenze ad accogliere la terza tappa del CardioBreast CardioBreast Dragon Boat Festival 2024, la manifestazione di sensibilizzazione sul tumore al seno e le malattie cardiovascolari, nata nel 2022 da un'iniziativa dell'Istituto nazionale ricerche cardiovascolari (Inrc) con la collaborazione della Federazione italiana Dragon Boat (Fidb) e il contributo non condizionato di Daiichi Sankyo Italia.
Sabato 19 ottobre, dalla sede della Società Canottieri di Firenze, le squadre di Dragon Boat costituite da donne operate di tumore si sfideranno in una gara amichevole sull'Arno e, al termine dell'esibizione, condivideranno le loro esperienze di vita e sportive con pubblico e supporter. La partenza è prevista alle 10 dal Lungarno Anna Maria Luisa de' Medici 8. Per tutta la durata della manifestazione, dalle 9.30 alle 14, un camper Inrc sarà a disposizione degli spettatori e dei tifosi per effettuare visite cardiologiche gratuite, con controlli della funzionalità cardiaca, elettrocardiogramma, monitoraggio pressorio, monitoraggio della saturazione e controllo del quadro lipidico.
Oggi oltre 3 milioni di persone in Italia convivono con il cancro. Recenti studi - riporta una nota - hanno dimostrato che un paziente oncologico, dopo la diagnosi, presenta un aumento del 42% del rischio cardiovascolare e, in caso di evento cardiovascolare, la sua percentuale di sopravvivenza a 8 anni può ridursi del 20% rispetto al resto della popolazione. A ciò si aggiunge l'impatto psicologico della diagnosi e del trattamento delle neoplasie, che spesso sfocia nella depressione, come dimostrato da diversi studi.
Nel tumore al seno, una meta-analisi presentata al Congresso 2024 dell'European Psychiatric Association - si legge - evidenzia, per esempio, una correlazione significativa tra depressione e mortalità, con studi che indicano un aumento del 50% del rischio di mortalità per tutte le cause nei pazienti con depressione, rispetto ai pazienti non depressi con carcinoma mammario in stadio I-III. Il rischio di morte sarebbe 2,5 volte maggiore entro 8-15 anni per le donne con carcinoma mammario non metastatico e sintomi depressivi da lievi a moderati dopo l'intervento chirurgico, rispetto a quelle con sintomi depressivi minimi o assenti. Nel complesso, lo studio conclude che sia la depressione che l'ansia possono avere un impatto negativo sui tassi di sopravvivenza e ridurre la qualità della vita delle pazienti con cancro al seno.
"Le donne che hanno subito un intervento chirurgico per carcinoma mammario, spesso seguito o preceduto da altri trattamenti come chemioterapia, terapia ormonale e radioterapia, possono combattere il rischio di linfedema, di depressione e anche di eventi cardiovascolari attraverso la pratica sportiva - spiega Luca Visani, medico oncologo della Breast Unit dell'Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze - Il Dragon Boat, in particolare, è un'iniziativa in grado di portare alle pazienti notevoli benefici a livello psico-fisico che si aggiungono a quelli garantiti dalle terapie farmacologiche, tanto che negli anni si sono formate numerose squadre all'interno delle associazioni a supporto dei pazienti oncologici in tutto il mondo".
Durante la manifestazione sarà inoltre distribuito dell'utile materiale informativo sulla prevenzione cardiovascolare e oncologica, realizzato in partnership con le associazioni pazienti che sostengono il progetto: Fondazione italiana per il cuore (Fipc), Coordinamento nazionale Associazioni del cuore (Conacuore), Associazione per la lotta all'ictus cerebrale (A.L.I.Ce), Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), Associazione nazionale donne operate al seno (Andos), Europa Donna e Onco Beauty Onlus. Il CardioBreast Dragon Boat Festival 2024 si concluderà in Sicilia, con la quarta e ultima tappa che si svolgerà a Palermo il prossimo 26 ottobre.
Cronaca
Baby Gang, 3 anni e 4 mesi al trapper: “Oggetti...
I disordini durante le riprese di un suo video
Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, è stato condannato a Milano - al termine del processo con rito abbreviato - a 3 anni e 4 mesi per resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata per l'assembramento - organizzato per realizzare un video musicale - del 10 aprile del 2021 in zona a San Siro, poi sfociato in un lancio di oggetti contro la polizia. Secondo le indagini, il giovane trapper - che a breve inizierà un tour in giro per l'Europa - avrebbe partecipato alla realizzazione di un videoclip musicale di Amine Ez Zaaraoui, noto come Neima Ezza, oggi 'punito' con un anno e sei mesi di messa alla prova.
L'appello via social era stato raccolto, nonostante fosse un periodo di piena pandemia, da circa 300 giovani e giovanissimi, poi scappati in gran parte all'arrivo della polizia. A 'incastrare' Baby Gang sarebbe un video social in cui si vedrebbe il giovane trapper inneggiare alla fuga. Una tesi che il difensore Niccolò Vecchioni, che preannuncia ricorso contro la sentenza del giudice Tommaso Perna, respinge sostenendo che il suo assistito non era presente quando sono intervenuti gli agenti.
Cronaca
Inchiesta ultrà, Calhanoglu: “Mai pressioni dalla...
Il centrocampista nerazzurro è stato ascoltato come testimone
"Nessuna pressione". Il calciatore nerazzurro Hakan Calhanoglu è stato sentito dal personale della squadra Mobile di Milano come testimone nell'inchiesta 'Doppia curva', che ha permesso di azzerare i direttivi delle curve milanesi per sospette infiltrazioni criminali. Il nome del giocatore turco viene tirato in ballo, si legge nelle carte dell'inchiesta coordinata dai pm della Dda Sara Ombra e Paolo Storari, da Marco Ferdico, tra i 19 arrestati.
Calhanoglu ha ammesso di aver conosciuto alcuni vertici della curva nerazzurra, da cui aveva ricevuto solidarietà nell'occasione del terremoto in Turchia, e di aver avuto rapporti sporadici "solo a titolo personale", sebbene "la società ci aveva detto di non avere contatti con gli ultrà". In particolare il giocatore avrebbe conosciuto oltre Ferdico anche Antonio Bellocco, ucciso lo scorso settembre a Cernusco sul Naviglio, ma di aver scoperto realmente chi fosse il rampollo del clan di Rosarno "solo dopo aver visto la fotografia in seguito alle notizie sul suo omicidio".
Cronaca
Mascherine di nuovo obbligatorie negli ospedali
Con l'arrivo dell'inverno e l'aumento della circolazione dei virus respiratori
Torna l'obbligo della mascherina negli ospedali per il Covid. Con l'aumento della circolazione dei virus respiratori nella stagione invernale i direttori di alcuni ospedali hanno deciso, come previsto dall'ultima circolare Covid, di reintrodurre l'uso del dispositivo per l'ingresso o per alcuni reparti sensibili.