America’s Cup, New Zealand torna alla vittoria e allunga su Ineos
Alla settima regata il parziale è di 5-2
Dopo i due ko subiti nelle ultime due regate, il defender dell'America's Cup torna a dominare a Barcellona: la settima regata è di Emirates New Zealand, che si porta sul 5-2 dopo aver surclassato Ineos Britannia. I neozelandesi sono a 2 vittorie dal trionfo.
La regata
Il sorpasso dei kiwi arriva nel primo lato e nella prima virata, che costringe Britannia a lasciare acqua ed entrare nei rifiuti di New Zealand, anche chiamata Taihoro in omaggio alla componente Maori delle isole oceaniche.
La prima boa viene girata con 12" di vantaggio sui britannici, nel frattempo la giuria allunga il campo di regata visto il vento in aumento. A metà gara i secondi di vantaggio sono 20 e in progressivo aumento, la distanza supera ampiamente i 700 metri nel quinto lato. L'ultima boa vede un distacco mostruoso di 53", New Zealand taglia il traguardo con un distacco di un minuto e 13".
Sport
Milan, Fonseca: “Servono leader. Non mi importa dei...
Il tecnico rossonero ha parlato alla vigilia del match contro l'Udinese
Il tecnico del Milan, Paulo Fonseca, è intervenuto in conferenza stampa per presentare Milan-Udinese, in programma domani, sabato 19 ottobre, alle 18: "Milan-Udinese in equilibrio? È una statistica che non ho guardato, devo essere onesto. Sapevo che ci sono grandi difficoltà a vincere qui con l'Udinese, domani non sarà diverso. L'Udinese è una buona squadra che sta facendo un buon inizio di campionato, molto aggressiva, gioca bene ed è molto motivata. Sono sicuro che noi dobbiamo essere al nostro miglior livello per vincere domani. Sarà una partita intensa e molto difficile".
"Il primo giorno della settimana è stato buono, non ho visto nessuno. Ero arrabbiato, dopo questo tipo di partite non mi piace vedere nessuno" ha continuato riferendosi alla sconfitta con la Fiorentina, "non abbiamo avuto tanti giocatori per gli allenamenti, abbiamo approfittato per allenarci con i giovani del Milan Futuro. I nazionali sono arrivati solo ieri. Abbiamo fatto quello che è normale: abbiamo parlato della Fiorentina e abbiamo iniziato a preparare la partita con l'Udinese".
Problemi di leadership
"La mia leadership silenziosa dall'esterno viene fraintesa? La mia leadership non la ostento, non sono un attore. Quello che dico lo dico all'interno dello spogliatoio, faccia a faccia. Se abbiamo un problema non me ne frega un c.... del nome del calciatore, mi confronto direttamente con la squadra o con i giocatori che hanno sbagliato. Se ne ho parlato con Ibra? Siamo tornati insieme in treno, abbiamo parlato dopo la partita com'è normale che sia", ha proseguito Fonseca. "Chi ha sbagliato a Firenze domani verrà punito? Vediamo domani. Per me nessun calciatore è più importante della squadra. Bisogna prendersi le proprie responsabilità quando si sbaglia. E se qualcuno sbaglia in questo spirito di squadra per me è difficile. Vediamo domani come sarà. Mi accusano che non ho in mano lo spogliatoio? Non ho bisogno di dimostrare nulla, non sono un attore. Nel calcio oggi c'è tanta necessità di farsi vedere, io invece sono così, dal primo giorno. Fate questa domanda ai calciatori, se sono stato così dal primo giorno o meno".
"Domani può giocare Okafor? È una possibilità ma non so se giocherà. Pulisic trequartista con Chukwueze largo a destra? Sì. Pulisic non sta giocando aperto in questo momento, è un trequartista a destra. È possibile". Sicuramente però saranno assenti Calabria e Theo Hernandez. "Io sono arrivato qui e il Milan aveva già tre capitani: Calabria, Theo e Leao. Perché sono i giocatori con più partite nel Milan. Posso essere o no d'accordo con questo, ma ho rispettato questa cosa, devo rispettarla. Quello che io penso è che questa squadra ha bisogno di più leadership. Non è importante chi va in campo e usa la fascia, ma è importante avere nello spogliatoio 2-3 giocatori che condividono questa leadership. Penso che abbiamo altri giocatori che possono aiutare questi giocatori: è leader non solo chi indossa la fascia... Abbiamo altri giocatori che possono aiutare in questo", ha spiegato il tecnico rossonero.
Partite decisive
Da qui a fine ottobre tre gare di Serie A e una di Champions. Questo può essere il vero primo momento cruciale della stagione. "Qui tutte le partite sono importanti, per questo non penso troppo a lungo termine perché la più importante è domani. Abbiamo una partita troppo difficile, il poco tempo che abbiamo serve a concentrare il giocatore sulla prossima partita. Qui al Milan tutte le partite sono cruciali, decisive. Magari per i tifosi il derby è stato un momento decisivo, per me sono tutte decisive. Se mi sto divertendo? Mi piacerebbe divertirmi di più. Essere allenatore, non solo qui, non è una cosa molto divertente. Abbiamo momenti. Penso che a questo livello è difficile essere sempre con il sorriso in faccia. Non è facile. Ma so una cosa: porto sempre la mia passione tutti i giorni. Non cambierei il mio lavoro per nessun altro. Essere allenatori a questo livello vuol dire che abbiamo problemi tutti i giorni, ma quando ne risolvi uno allora arriva grande felicità".
Milan-Udinese, le probabili formazioni
Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Pavlovic, Terracciano; Fofana, Reijnders; Pulisic, Morata, Leao; Okafor. All. Fonseca.
Udinese (3-5-1-1): Okoye; Kabasele, Bijol, Touré; Ehizibue, Ekkelenkamp, Karlstrom, Lovric, Zemura; Bravo; Lucca. All. Runjaic.
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Inchiesta ultrà, Anghinelli: “Non ho mai guadagnato...
Il tifoso milanista ha parlato anche di Andrea Beretta e dell'omicidio di Vittorio Boiocchi
"Andrea Beretta faceva il parcheggiatore di macchine quando aveva 20 anni, poi si è ritrovato a fare il capo della curva. È fuori di testa. Secondo me si pentirà". Lo ha detto Enzo Anghinelli, ultrà milanista, in passato coinvolto in fatti di droga, nel corso di un colloquio con Klaus Davi che lo aveva già incontrato nel marzo 2020.
"Per me gli conviene pentirsi", dice Anghinelli, "secondo me gli conviene dire tutto quello che sa, anche se sa qualcosa di Vittorio Boiocchi, quello che hanno ucciso". E alla domanda se sia stato proprio Beretta a uccidere Boiocchi, Anghinelli risponde: "Io non lo posso sapere, ma secondo me lui lo dirà, dirà tutta la verità secondo me. Perché andare in galera a 50 anni, lui che la galera non se l'è mai fatta, non è bello. Dovrebbe farlo per suo figlio, per sua moglie. Poi secondo me non si uccide un essere umano, è un atto indegno".
Quanto a lui, riflette, "io non ho mai guadagnato un euro con le curve, altrimenti non andavo a vendere i pacchi in giro per Milano". Oltretutto, "è da un po' che ho chiuso con la malavita e anche con la droga". E "non è che ero un capo, io avevo un gruppo, noi ci facevamo i cavoli nostri, non ho mai fatto un reato allo stadio. Io e i miei compagni ne abbiamo combinate tante fuori dallo stadio e le ho pagate tutte giustamente, perché la droga rovina i ragazzi".
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Sinner e il caso doping, attesa per la decisione del Tas....
Il ministro dello Sport ha difeso il tennista azzurro
Nel 2024 da incorniciare di Jannik Sinner, aspettando le Finals di Torino, c'è ancora da sciogliere il caso doping. Il tennista azzurro era stato trovato positivo, a marzo scorso, a causa di una contaminazione da Clostebol, ma era stato poi scagionato da un processo condotto dall'Itia (International Tennis Integrity Agency). La Wada però, ovvero l'Agenzia mondiale antidoping, ha fatto ricorso al Tas , chiedendo da uno a due anni di squalifica.
L'intenzione è quella di dimostrare non l'uso intenzionale del cicatrizzante incriminato, bensì stabilire una responsabilità parziale di Sinner, che secondo la Wada sarebbe colpevole del comportamento negligente e non corretto del proprio staff, in particolare dell'ex preparatore Ferrara e soprattutto dell'ex fisioterapista Naldi, entrambi allontanati in seguito allo scoppio del caso. Sebbene sia difficile stabilire con certezza i tempi, il Tas non dovrebbe esprimersi prima del 2025.
L'Itia: "Nessun favoritismo verso Sinner"
Nella giornata di ieri è arrivato il comunicato dell'Itia, che ha voluto chiarire la sua posizione in seguito al ricorso della Wada: "Nel caso di Sinner, comprendiamo che il focus dell’appello è sull’interpretazione e sull’applicazione delle regole da parte del tribunale indipendente nel determinare quale livello di colpa possa coinvolgere il giocatore, piuttosto che sull’indagine dell’Itia sui fatti e sulla scienza", ha scritto la ceo Karen Moohouse, "detto questo, riconosciamo che è nostra responsabilità garantire che ci sia fiducia nel processo e invitiamo al dialogo con i giocatori, i loro rappresentanti e i media su questo argomento. Comprendiamo inoltre che il caso che ha coinvolto Sinner sia stato al centro dell’attenzione e abbia provocato tanti commenti e tante speculazioni, in seguito alla nostra decisione di non attribuire nessuna colpa e nessuna negligenza al giocatore".
"Il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping, e dal Programma antidoping del tennis", ha concluso l'Itia, "il modo in cui gestiamo i casi non cambia, indipendentemente dal profilo del giocatore coinvolto. Il modo in cui si svolge un caso è determinato dalle sue circostanze, dai fatti e dalla scienza".
Abodi: "Sinner ha già dimostrato la sua innocenza"
A difesa di Sinner sono arrivate anche le parole di Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani : "Sinner ha già dimostrato la sua innocenza. L’organismo che si occupa di antidoping all’interno del sistema tennistico lo ha certificato, confermandolo nuovamente proprio ieri. Mi auguro che la Wada, al di là degli aspetti formali forse quasi dovuti, arrivi alle medesime conclusioni".
"Jannik è di una trasparenza cristallina, assoluta, ha fatto una scelta anche corretta di allontanare delle persone che evidentemente avevano tradito la sua fiducia. Stiamo parlando di una presenza infinitesimale di sostanze che non determinano assolutamente nulla. Io credo che tutto questo verrà tenuto in conto", ha concluso.
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