Inter, Inzaghi avvisa: “Conosco Juric, con la Roma servirà una grande partita”
Il tecnico nerazzurro ha parlato alla vigilia del match dell'Olimpico
"Sappiamo che avversaria incontreremo, abbiamo affrontato Juric tante volte in questi anni. Sta portando la sua filosofia alla Roma, dobbiamo farci trovare pronti per fare una partita importante in entrambe le fasi. Ci vorrà una grande Inter. La sosta non ci deve influenzare: veniamo da tre vittorie e dobbiamo proseguire nel nostro percorso". Così l'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi al microfono della tv del club nerazzurro alla vigilia del match dell'Olimpico contro la Roma. Inzaghi parla poi di Marcus Thuram: "Sta lavorando bene come faceva anche lo scorso anno. Il suo modo di giocare non è cambiato, con lo staff lavoriamo su qualche piccolo accorgimento. L'importante è che continui a lavorare come ha fatto in questo anno e mezzo".
Molti nerazzurri, durante la sosta, hanno giocato con le proprie nazionali: "Tanti giocatori hanno fatto tanti minuti e tanti chilometri, ma a parte Zielinski, che non ci sarà, sono rientrati bene. Asllani ieri ha avuto una leggera distorsione al ginocchio, porteremo Berenbruch che è un ragazzo della Primavera molto promettente". Inzaghi è molto soddisfatto anche dei nuovi: "Si sono inseriti bene, anche grazie all'aiuto di chi è già qui da tempo. Sono molto soddisfatto: qualcuno ha giocato di più, qualcuno di meno, ma il mio obiettivo è portarli tutti a giocarsi le proprie partite nel migliore dei modi. Andremo incontro a 7 partite in 20 giorni: dovremo essere bravi tutti. Ma in questo momento l'unico pensiero è prepararsi bene per la partita con la Roma. Attingendo a tutta la rosa".
Le probabili formazioni
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Angelino; Dybala, Pellegrini; Dovbyk. All. Juric
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. All. Inzaghi
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Roma, Juric: “L’Inter non ha punti deboli....
Il tecnico giallorosso ha parlato alla vigilia del match con i nerazzurri
Ivan Juric ha parlato alla vigilia della sfida all'Inter, in programma alle 20.45 di domenica 20 ottobre: "Dell'Inter sappiamo tutto. Una squadra top che gioca una grande calcio. Chi è rimasto a Trigoria si è allenato molto forte per questa partita". I nerazzurri, secondo l'ex allenatore del Torino, "non hanno punti deboli. C'è sempre una forte difficoltà nell'affrontarli perché si conoscono da anni, sanno quello che devono fare. Noi cercheremo di metterli in difficoltà come meglio crediamo".
Sul modulo Juric non si è sbilanciato: "Possiamo affrontarli in tutti e due i modi sia con la linea a quattro che a tre. Contro di loro tutto deve essere perfetto, tutti devono essere concentrati. Se non sei al 100% può succedere quello che è successo all'Atalanta (battuta dal'Inter 4-0 a San Siro, ndr). I cambi saranno importanti. Bisogna avere una mentalità giusta. Possiamo fare molto bene mettendo pressione e facendo la nostra partita". Una battuta su Dybala e Dovbyk, recuperati dopo qualche problema fisico: "Artem è tornato con un piccolo fastidio ma ha recuperato bene, Paulo ha fatto una fase di recupero e anche gli allenamenti sono andati bene. Sono tutti e due al 100%. Stanno bene".
Le probabili formazioni
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Angelino; Dybala, Pellegrini; Dovbyk. All. Juric
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. All. Inzaghi
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Serie A, Genoa-Bologna 2-2: Pinamonti rimonta i gol di...
Italiano spreca il doppio vantaggio, Gilardino trova un punto importante
Pari e spettacolo al Ferraris. Il Genoa rimonta due gol di svantaggio grazie alla doppietta di Pinamonti, decisivo per fissare il risultato sul 2-2. Amarezza per il Bologna, che spreca le reti, entrambe nel primo tempo, firmate Orsolini e Odgaard. Italiano conquista un solo punto quindi, salendo a 9, mentre Gilardino muove una classifica che stava cominciando a diventare preoccupante raggiungendo quota 6 e lasciando così il terzultimo posto in classifica.
La partita
Tante assenze al Ferraris: Gilardino deve rinunciare a Vitinha oltre a Malinovskyi e Messias, mentre Italiano perde Ndoye, infortunatosi in nazionale. Partenza a rilento per le sue squadre, con la partita che si accende intorno al quarto d'ora. È il Bologna a rendersi pericoloso: Leali para prima sul tiro a giro di Orsolini e poi su Beukema, pericoloso sugli sviluppi di un corner. Gli emiliani continuano a spingere e si fanno vedere con Dominguez, all'esordio in Serie A, che prima colpisce debolmente di testa e poi impegna il portiere genoano da fuori area. Leali è ancora decisivo alla mezz'ora, quando Orsolini si presenta solo in area ma viene chiuso dall'uscita provvidenziale del numero uno rossoblù.
Il Genoa è confuso, non riesce a mantenere le distanze tra i reparti e soffre la freschezza di Dominguez, a cui viene annullato un gol per tocco di mano al 36'. Il vantaggio del Bologna però è soltanto rimandato: al 38' Orsolini riceve sulla sinistra e calcia a giro, trovando la decisiva deviazione di Vasquez per l'1-0 rossoblù. Il Genoa prova a reagire alzando il pressing, ma va all'intervallo sotto 1-0 tra i fischi del suo pubblico.
La ripresa inizia con due cambi nel Genoa: fuori Marcandalli e Melegoni, dentro Norton-Cuffy ed Ekhator. Il Grifone cambia atteggiamento e si rende subito pericoloso con Martin, ipnotizzato da Ravaglia. Al 56' però, nel miglior momento dei rossoblù, arriva il raddoppio del Bologna con uno splendido destro da fuori di Odgaard. Gilardino corre ai ripari: Masini e Zanoli prendono il posto di Thorsby e Miretti, fischiatissimo dal Ferraris. La reazione del Genoa è nervosa ma innocua, con gli emiliani che non concedono spazi e provano a ripartire in contropiede con Orsolini, in giornata di grazia, che sfiora la doppietta. Al 73' però il Genoa riapre la partita: Ekhator serve Pinamonti, che batte Ravaglia e accorcia le distanze. Il Bologna si abbassa, il Grifone prende coraggio e all'85' trova il pareggio: è ancora Pinamonti a trovare di testa la sua prima doppietta in maglia rossoblù e fissare il risultato sul 2-2 finale.
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Serie A, Como-Parma 1-1: Nico Paz risponde a Bonny
Fabregas sale a quota 9 punti, Pecchia a 7
Finisce 1-1 la sfida tra Como e Parma. Succede tutto nel primo tempo, quando Bonny porta in vantaggio gli ospiti con una magia di tocco, a cui risponde, sul finale di frazione, Nico Paz. Un punto a testa quindi per Como e Parma, che raggiungono rispettivamente quota 9 e 7 punti.
La partita
Ritmi subito alti al Sinigaglia, con il Como che fa girare bene il pallone, ispirato dalla qualità di Nico Paz, e il Parma che attende per ripartire. È proprio il talento argentino, fresco di esordio in nazionale con tanto di assist per Leo Messi, a servire Strefezza in area di rigore, ma il destro dell'ex Lecce si spegne alto. La risposta degli ospiti è immediata: Bonny sfonda sulla sinistra e serve Almqvist a rimorchio, che centra il palo. Al 20' la partita si sblocca: Hernani sfonda sulla destra e serve Bonny, che tiene a distanza il marcatore e con il tacco, quasi di suola, batte Audero per il vantaggio del Parma. La reazione del Como non si fa attendere: Alberto Moreno viene servito sulla sinistra e mette in mezzo per Fadera, che trova la parata di piede di Suzuki e la bandierina alta del guardalinee.
Il Como alza il baricentro e colleziona occasioni: Cutrone prende bene il tempo ai due centrali ducali ma di testa trova il riflesso di Suzuki. Il Parma torna a farsi vedere su punizione, con Bernabé che centra la traversa, ma al 44' arriva il pari del Como: bel passaggio filtrante di Fadera che trova Nico Paz, il talento ex Real Madrid incrocia il sinistro, batte Suzuki in uscita e trova così il suo primo gol in Serie A. Il primo tempo termina quindi 1-1.
Nessun cambio dopo l'intervallo. Il Como riprende da dove aveva lasciato: Moreno mette un bel cross che Van der Brempt gira di testa, ma tra le braccia di Suzuki. Un minuto dopo è Cutrone a sfiorare il gol da fuori area, ma il suo sinistro si spegne alto. Pecchia prova a dare una scossa ai suoi inserendo Man e Mihaila, i grandi esclusi dopo le fatiche in nazionale, al posto di Cancellieri e Almqvist. La stanchezza comincia a farsi sentire e le occasioni latitano. Ogni calcio piazzato diventa un'occasione: Nico Paz taglia un bel cross dalla destra ma Mazzitelli, neoentrato, non riesce ad arrivare in tap-in per centimetri. Finisce quindi 1-1 tra Como e Parma.