Surfista italiana 36enne muore trafitta da pesce spada in Indonesia
E' deceduta per una ferita di cinque centimetri
Una 36enne piemontese, Giulia Manfrini, è morta trafitta da un pesce spada mentre faceva surf nelle acque indonesiane al largo delle isole Mentawai. Lo hanno riferito i media locali, citando Lahmudin Siregar, capo ad interim dell'Agenzia per la mitigazione dei disastri delle Mentawai, secondo il quale l'incidente è avvenuto in una zona frequentata da surfisti chiamata Bengbeng.
Stando ai media, il pesce spada ha colpito Manfrini al petto. Due turisti, identificati come Alexandre Ribas e Massimo Ferro, hanno notato la donna in pericolo e hanno prestato i primi soccorsi per poi trasportarla all'ospedale di Pei Pei. Secondo gli esami medici, la surfista è morta per una ferita profonda cinque centimetri.
Nel giugno di quest'anno un altro surfista, l'americano Erick Robert Soreker, era morto in circostanze analoghe nell'isola di Pagai Selatan.
Esteri
Netanyahu dopo attacco con drone a casa sua: “Iran ha...
"Teheran a Asse del Male pagheranno prezzo altissimo"
"Gli agenti dell'Iran che oggi hanno cercato di assassinare me e mia moglie hanno commesso un grave errore", ma quanto accaduto "non scoraggerà me e lo Stato di Israele dal continuare la guerra di rinascita contro i nostri nemici per garantire la nostra sicurezza per generazioni". Lo afferma sul social X il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dopo il raid con un droni condotto stamane sulla sua residenza a Cesarea.
"Chiunque danneggi i cittadini dello Stato di Israele pagherà un prezzo altissimo", ha proseguito Netanyahu, rivolgendosi "agli iraniani e ai loro alleati nell'Asse del Male".
"Continueremo a eliminare i vostri terroristi, libereremo i nostri ostaggi a Gaza e faremo tornare i nostri cittadini nel nord" di Israele, ha proseguito il primo ministro israeliano, sottolineando che tutti gli obiettivi della guerra saranno raggiunti e "cambieremo la realtà della sicurezza nella nostra regione per generazioni".
L'attacco "ha svelato il vero volto dell'Iran e l'asse malvagio che guida" ha detto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. "I nemici di Israele pagheranno un prezzo elevato per ogni tentativo di danneggiare i nostri cittadini, soldati e leader", ha aggiunto.
Israele ha in programma di rispondere al tentato omicidio del primo ministro, Benjamin Netanyahu. Lo ha riferito una fonte diplomatica al Jerusalem Post, dopo il raid con un drone lanciato da Hezbollah sulla residenza di Netanyahu a Cesarea. "Hezbollah è un rappresentante dell'Iran, quindi anche l'Iran è responsabile di questo incidente ha detto la fonte -. Ci sarà una risposta al tentato assassinio".
L'attacco all'abitazione privata di Netanyahu
L'ufficio del premier israeliano ha confermato che l'abitazione privata del premier è stata bersaglio di un attacco con drone, proveniente dal Libano. In una breve dichiarazione, l'ufficio aveva precisato che né Netanyahu né la moglie si trovavano all'interno della casa al momento dell'attacco e che non ci sono feriti.
A riferire dell'attacco prima della conferma ufficiale era stata l'agenzia di stampa qatariota Al Araby, citata dal quotidiano iraeliano 'Ha'aretz'. Precedentemente le forze di difesa israeliane avevano reso noto che un drone proveniente dal Libano aveva colpito oggi la città di Cesarea. Altri due droni erano stati intercettati. Il drone, avevano detto, ha "colpito una struttura nella zona di Cesarea" senza causare vittime o feriti.
Usa a Israele: "Ridurre gli attacchi a Beirut"
Gli Stati Uniti vorrebbero che Israele riducesse i suoi attacchi su Beirut. Lo ha sottolineato il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, che oggi ha partecipato al G7 dei ministri della Difesa a Napoli. "Il numero delle vittime civili è troppo alto", ha affermato Austin, auspicando che "Israele riduca gli attacchi su Beirut e nei dintorni". Il segretario alla Difesa Usa ha anche chiesto "una transizione verso negoziati che consentano ai civili di entrambe le parti di tornare alle loro case".
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, si recherà martedì in Israele nell'ambito di un tour in Medio Oriente. Lo ha riferito Axios, precisando che Blinken tenterà di rilanciare i negoziati sugli ostaggi e promuovere un piano per il dopoguerra a Gaza. Al centro della missione del segretario di Stato ci saranno anche altri due temi ovvero la risposta israeliana all'attacco iraniano e la guerra in Libano.
Esteri
Uccise runner italiano, slitta trasferimento...
L'orsa doveva essere trasferita già quest'anno in un recinto di massima sicurezza del 'Parco alternativo del lupo e dell'orso'. Ma il trasferimento è slittato al 2025
E' stato rinviato alla primavera del 2025 il trasferimento di JJ4 - o Gaia, l'orsa che nell'aprile del 2023 ha aggredito e ucciso il runner Andrea Papi nei boschi della valle di Sole - nel Wolf and Bear Park a Bad Rippoldsau-Schapbach nella Foresta Nera, nella parte sudoccidentale della Germania.
L'orsa doveva essere trasferita già quest'anno in un recinto di massima sicurezza del 'Parco alternativo del lupo e dell'orso'. Ma il trasferimento è slittato a causa dei ritardi nei lavori di costruzione per le condizioni di maltempo.
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Esteri
Ucraina-Russia, media: attacco con drone a San Pietroburgo
Diffusi video di esplosioni in una località della regione, interruzioni di energia elettrica in parte della città
San Pietroburgo sarebbe stata attaccata con un drone. Lo riferisce Nexta, sito bielorusso vicino all'opposizione, sul social X, citando media che parlano di interruzioni di energia elettrica in parte della città. Secondo il sito, sono stati anche diffusi video di esplosioni in una località della regione di San Pietroburgo. I media russi per il momento non hanno confermato l'attacco.
Mosca conquista Zoryane
Mosca ha intanto annunciato oggi che le sue truppe hanno preso il controllo del villaggio di Zoryane, nella parte orientale dell'Ucraina, riuscendo così ad avvicinarsi al centro industriale di Kurakhove. "La località di Zoryane è stata liberata", ha annunciato il ministero della Difesa russo.
Emirati mediano con Russia, scambio di 190 prigionieri con Kiev
Le autorità degli Emirati arabi uniti hanno intanto annunciato "il successo" dei nuovi sforzi di mediazione tra la Russia e l'Ucraina per lo scambio di "190 prigionieri di guerra per parte", portando il totale a 2.184. "La nona mediazione ha portato al rilascio di 190 prigionieri”, ha dichiarato il ministero degli Esteri emiratino, ringraziando Kiev e Mosca per "la loro cooperazione e la loro reattività agli sforzi di mediazione per far sì che il processo di scambio dei prigionieri abbia successo nonostante le sfide delle attuali condizioni di guerra".
Il ministero degli Esteri ha poi ribadito l'impegno a “continuare gli sforzi per trovare una soluzione pacifica al conflitto” e ha esortato alla “de-escalation”, invitando alla diplomazia e al dialogo, nonché a “tutte le iniziative per mitigare le ripercussioni umanitarie della crisi, compresi i rifugiati e i prigionieri”.
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