Tosca: “Donne non devono essere solo sexy, serve più cultura”
L'artista ospite al Premio Tenco: "Questa rassegna è una riserva protetta, va preservata".
Al Premio Tenco Tosca è di casa. Lei ci scherza su, ma non troppo. “Ho anche la tessera come membro onorario dal 2002, vi voglio molto bene” racconta la cantante, premiata negli scorsi anni con diverse targhe dallo storico Club. E venerdì salita sul palco come ospite assieme all’argentina Teresa Parodi, premio Tenco 2024, alla quale è molto legata. “Per me questo luogo è una riserva protetta, va coccolato e preservato - dice -. C’è bisogno di bellezza e di qualcosa fuori dal tempo” proprio come è la kermesse dedicata alla canzone d’autore.
Alll’Ariston, assieme alla cantante argentina, Tosca ha eseguito diversi brani tra cui 'La Cigarra’, brano scritto nel 1973 e cantato da María Elena Walsh che diventò con gli anni un inno popolare per tutti i cantautori vittime della censura o dell'esilio durante la dittatura militare post Peron. “E’ una sorta di ‘Bella Ciao’” spiega Tosca, che ha dedicato anche un omaggio a Sergio Endrigo, con una versione in spagnolo di ‘Io che amo solo te’. “Teresa Parodi è il simbolo della libertà - evidenzia Tosca - una donna fuori dal tempo, che va oltre qualsiasi cosa. Rappresenta quell’arte che in Italia ci siamo dimenticati".
Del resto, fa notare, "la moda passa, le cose radicate con il nostro sangue e vissuto con la cultura rimangono. Mi piacerebbe che anche in Italia ci fossero di nuovo personaggi così, perché è importante essere una luce per le nuove generazioni, soprattutto per le donne che non devono essere solo sexy, belle e accattivanti ma devono avere un background importante che permetta di parlare con intelligenza e cultura e non solo con il nostro corpo”.
Da questo punto di vista, Teresa Parodi è un esempio a tutto tondo. “Non ha paura di invecchiare con la sua arte - osserva Tosca - in Italia lo abbiamo dimenticato e lo dobbiamo rivendicare. Ecco perché portarla in Italia era molto importante”. Questa sera il pubblico dell'Ariston, tra le altre canzoni, potrà ascoltare anche ‘Ho amato tutto', brano che le è valso una targa nel 2020: “Sarà il mio piccolo regalo” assicura.
Spettacolo
Madonia via da Ballando, Zazzaroni: “Lucarelli e...
Il giornalista e giudice del talent show, 'richiesta dalla Chiesa Vigilanza Rai? Mi sembra eccessiva'
Ivan Zazzaroni si è espresso sul caso di Angelo Madonia, il maestro di ballo escluso dal cast di Ballando con le stelle: ''Madonia non è stato cacciato, hanno trovato una soluzione. E non c’entrano assolutamente nulla né Selvaggia Lucarelli né Federica Pellegrini, entrambe non c’entrano''.
La verità di Zazzaroni
Ivan Zazzaroni, giornalista e giudice di 'Ballando con le Stelle', intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari a 'Un Giorno da Pecora', su Rai Radio1, ha raccontato quello che è accaduto tra la produzione di Ballando e Madonia, partner di Federica Pellegrini e protagonista di un acceso confronto con Selvaggia Lucarelli.
Molti hanno puntato il dito sull'allontanamento del maestro di ballo contro la campionessa di nuoto. ''Forse lei non è stata curata adeguatamente dal maestro - ha continuato - Federica ha resistito finché ha potuto. Si balla in coppia e la coppia deve essere composta da due persone: diciamo che Angelo era accoppiato diversamente''. Con Sonia Bruganelli? ''Sì ma non mi sembra un grande problema, Angelo l’ha presa bene e con grande diplomazia''.
Quindi il problema è stato solo il tipo di rapporto con la Pellegrini? ''Secondo me andava curata un po’ di più, Federica è una competitiva - ha proseguito Zazzaroni - voleva fare un certo tipo di discorso e probabilmente Angelo era un po’ distratto. Lei però non ha fatto nulla per rompere la coppia, è stata grandissima''. Sarebbe stato meglio che la coppia fosse Bruganelli-Madonia? ''Si - ha risposto il giornalista - la coppia sarebbe stata perfetta''.
Rita dalla Chiesa ha addirittura richiesto l’intervento della Vigilanza Rai su 'caso': ''So che lei è appassionatissima di Ballando - ha detto - ma credo sia un non problema, farlo arrivare alla Vigilanza Rai mi sembra eccessivo''.
I conduttori hanno poi scherzato chiedendo a Zazzaroni: Anche lei è un giudice comunista? ''Si, sono nato nel 1958 e sono cresciuto a Bologna''. Chi è la maggior 'toga rossa' a 'Ballando'? ''Secondo me Mariotto'', è stato al gioco il giornalista. E quella meno rossa? ''Selvaggia', ha concluso Zazzaroni a 'Un Giorno da Pecora'.
Spettacolo
Giglio, la frase infelice contro Helena al Grande Fratello....
Le affermazioni del gieffino hanno scatenato una bufera sui social: gli utenti chiedono la squalifica
Al Grande Fratello quest'anno non mancano le polemiche da parte dei telespettatori. Prima è finito al centro della bufera Lorenzo Spolverato per le frasi "maschiliste" pronunciate nei confronti di alcune inquiline dentro la Casa, in particolare contro Helena Prestes. E ora, anche Giglio, cui bersaglio rimane la modella brasiliana, Helena.
La frase infelice
Giglio ed Helena hanno avuto uno scontro pesante durante l'ultima puntata del Grande Fratello andata in onda, lunedì 25 novembre. Il gieffino si è lamentato del suo atteggiamento e di come la modella brasiliana ha manifestato pubblicamente il suo malessere all'interno della casa.
Giglio, dopo la diretta, si è sfogato così con gli altri inquilini: "Non mi interessa se non sta bene, vai fuori e vai a fare una cura. Qua non ti voglio. Devo continuare a scusarti perché non stai bene?", ha detto il concorrente che non ha potuto dare la nomination alla modella essendo Helena la preferita del pubblico questa settimana.
Giglio su Helena: la metto nella sauna, la riscaldo e la faccio esplodere da sola
— Vans (@ViiVnss) November 27, 2024
BASTA! Se gli autori non intervengono su questi soggetti con la meritata squalifica non si meravigliassero che questo programma sta andando a rotoli #grandefratello pic.twitter.com/XfQLkI1Exc
Non scorre buon sangue tra i due inquilini, ma per gli utenti Giglio ha superato ogni limite: "La metto nella sauna, si scalda e si fa esplodere da sola lì dentro", queste le parole che ha utilizzato il concorrente e che in poche ore hanno fatto il giro del web.
Molti utenti su X hanno espresso la loro opinione a riguardo: "Basta. Gli autori devono intervenire su questi soggetti con la squalifica", ha scritto qualcuno. Per i telespettatori del reality show di Canale 5 è inaccettabile che frasi del genere vengano dette e trasmesse in diretta televisiva senza che la redazione prenda dei seri provvedimenti.
Spettacolo
Max Paiella in scena alla Sala Umberto con...
Il comico in scena con Simone Colombari alla Sala Umberto fino all'1 dicembre
"Un erede di Enzo Jannacci? Zerocalcare. Lo so, non fa parte del mondo della musica. Ma in un certo senso è scomodo come lui. Molti artisti ci rassicurano, sappiamo già cosa andremo a vedere o ad ascoltare perché sono le copie di qualcosa di già visto. Zerocalcare come Jannacci non ha etichette - i geniacci non c'hanno una targa - ed entrambi, attraverso le rispettive arti, riescono a parlare di temi complessi ma con leggerezza, che non significa superficialità". A dirlo all'Adnkronos è il comico, cantante, musicista e conduttore radiofonico Max Paiella, in scena alla Sala Umberto fino all'1 dicembre con 'Jannacci...e dintorni' insieme all'attore Simone Colombari. Un tributo appassionato a un personaggio, che ha saputo coniare un linguaggio unico e universale. "Portiamo in scena un concentrato di Jannacci, tra l'amore per il jazz e il rock, e di chi c'era nei suoi dintorni. Dagli inizi con Adriano Celentano agli incontri fortunati con Giorgio Gaber, Dario Fo, Paolo Conte o Beppe Viola, ma anche Cochi e Renato", spiega Paiella, che sottolinea come questo gruppo di artisti abbia vissuto un periodo culturalmente complesso ed elevato" e in più, "si aiutavano tra di loro. Più erano colti e più collaboravano". Al contrario dell'oggi: "per fare un esempio, c'è una solitudine e un individualismo diffuso, anche tra i comici. I giovani, invece, cercano di cambiare questa tendenza".
Lo spettacolo "un po' cantato e un po' suonato" - con la regia di Lorenzo Gioielli e alla direzione musicale Attilio Di Giovanni - "ci dà l'opportunità di far riscoprire Jannacci, forse un po' incompreso. Lui si definiva un 'saltimbanco', che apparentemente è un termine che si riferisce a una persona poco seria, che fa solo ridacchiare", in realtà, "nel Medioevo era un artista abile a praticare diversi tipi di arte. Lui era così", dice Paiella. "Il nostro obiettivo è anche combattere la solitudine e far riscoprire l'empatia verso il mondo. Jannacci, infatti, nei suoi brani ha cantato l'emarginazione e le persone sottovalutate e abbandonate", racconta il comico. "Riscoprire i suoi testi, così innovativi, che parlavano negli anni Sessanta e Settanta di temi come l'emarginazione, la solitudine, la povertà con parole pesanti dette sorridendo è una cosa doverosa - dice Paiella - sono canzoni che potrebbero essere minifilm, tanto forti sono le immagini che trasmettono". È uno spettacolo "che va oltre la semplice esecuzione musicale, proponendosi come un vero e proprio racconto di vita e di impegno sociale, in cui la quotidianità e le sue contraddizioni vengono trasformate in opere d’arte", conclude.
Dopo la Sala Umberto, 'Jannacci...e dintorni' arriva dal 2 dicembre su RaiPlay, grazie alla squadra multipiattaforma di Radio Rai, con la regia di Ilaria Pacelli e Lorenzo Gioielli. Sul palco della storica sala A di via Asiago musica dal vivo con Attilio Di Giovanni (pianoforte e direzione musicale), Gino Mariniello (chitarra classica ed elettrica), Alberto Botta (batteria e percussioni), Flavio Cangialosi (basso e fisarmonica), Mario Caporilli (tromba e flicorno) e Claudio Giusti (sax, tenore e contralto).