G7, Marcegaglia: “Cooperazione fondamentale per aiutare Paesi che stanno peggio”
"I Paesi del G7 si debbono occupare dei Paesi che stanno peggio ed è in quest’ottica che stiamo qui affrontando il tema della cooperazione. In questo le imprese vogliono essere una parte importante, per fornire aiuti ai Paesi in via di sviluppo, in particolare all'Africa. Sentiamo questa responsabilità".
E’ quanto ha affermato Emma Marcegaglia, al G7 Industry Stakeholder Conference, che si sta svolgendo a Pescara. "Sentiamo la responsabilità di fornire aiuti per non lasciare nessuno indietro". Marcegaglia ha sottolineato che "i Paesi del G7 sono i principali fornitori di assistenza e valgono più del 60 per cento dei flussi globali".
“Dall'inizio del B7, a dicembre dell'anno scorso, fino ad oggi, in questa nostra ultima tappa qui a Pescara, abbiamo percorso molta strada. Per la prima volta B7 e G7 hanno interagito da vicino, confrontandosi nel concreto e molto spesso. Sono orgogliosa di questo dialogo: credo sia stato qualificante sia per i governi sia per le imprese". Oggi abbiamo scelto quattro semplici parole per sottolineare come il mondo del business vuole impegnarsi per lo sviluppo: "Non lasciare indietro nessuno". I paesi G7 sono i maggiori fornitori di sostegni pubblici allo sviluppo a livello mondiale: secondo dati Ocse, elaborati da Confindustria, nel 2023 hanno destinato circa 169 miliardi di dollari, quasi il 60% dei flussi globali". Così il presidente del B7 Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, a Pescara, al G7 Industry Stakeholders Conference, durante l'incontro del B7 "Leaving no one behind: industry for development".
"Oggi - ha evidenziato - la parola chiave è cooperare. Le guerre, gli shock sistemici e gli attriti geopolitici colpiscono tutti, ma in modo particolarmente pesante i più vulnerabili. Le imprese sentono la responsabilità di contribuire a costruire ponti inclusivi, stabili ed efficaci tra le economie avanzate e quelle meno sviluppate. Il business deve essere parte integrante di tutte le strategie di sviluppo. Dobbiamo cambiare approccio e mettere a disposizione le nostre capacità anche per sostenere lo sviluppo di un’industria manifatturiera locale, penso soprattutto all’Africa, vista la posizione geografica del nostro Paese".
"Se c'è una lezione che dovremmo aver imparato dalla pandemia - ha sottolineato la presidente - è che divisi, perdiamo tutti: la cooperazione non è solo un obiettivo; è un imperativo collettivo. I progetti sul tavolo sono tanti, a cominciare proprio dal Piano Mattei, con cui l'Italia sta mostrando un modo innovativo per supportare uno sviluppo autosostenibile nel continente africano. Le imprese del G7 possono contribuire in modo sostanziale ad espandere e diversificare le catene del valore manifatturiere nazionali, potenziare la creazione di posti di lavoro, trasferire tecnologia e know-how, ridurre la vulnerabilità alle fluttuazioni dei prezzi e alla volatilità del mercato, migliorare la resilienza, accrescere le opportunità commerciali e catalizzare gli investimenti, sostenendo così la crescita e la stabilità a lungo termine. L'impegno del B7 a massimizzare gli sforzi di tutti ha a che fare certo con il commercio e gli investimenti, l’occupazione, l’industrializzazione e la crescita sostenibile, concetti che significano però anche dignità, diritti umani, inclusione, uguaglianza e solidarietà, perché dove non c’è crescita e sviluppo non ci può essere democrazia”.
Economia
La Sardegna come laboratorio per il futuro del trasporto...
Come migliorare l'offerta del trasporto pubblico locale e attrarre nuova domanda, attraverso soluzioni innovative e sostenibili. Questi i temi della conferenza internazionale tenutasi al T Hotel di Cagliari e organizzata da "Asstra imprese in movimento". Tanti gli ospiti e ancora di più gli spunti nati durante la conferenza che ha visto intervenire, tra gli altri, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. La grande sfida in Sardegna è quella di rendere il trasporto omogeneo in un territorio che, dal punto di vista demografico, non lo è. "Passiamo da zone in cui ci sono più di mille persone per chilometro quadrato, fino a zone che ne contano 50", spiega Paolo Depperu, presidente Asstra Sardegna. "Servono investimenti per connettere i diversi trasporti già presenti nell'Isola, e ideare nuove soluzioni". Il sindaco, durante la conferenza, ha spiegato che il trasporto pubblico può rispondere ad altre problematiche trasversali: "Vorremmo lanciare una sfida: più interventi sul trasporto pubblico e sulle infrastrutture, (corsie preferenziali, accessibilità e tanto altro), per ridurre i costi del primo soccorso e del primo intervento sulle strade regionali". Da non sottovalutare le infrastrutture digitali nel futuro della mobilità: "Il trasporto pubblico come lo conosciamo potrà evolvere anche con il sistema a chiamata. Questo si può fare con i sistemi digitali", ha dichiarato il presidente Asstra, Andrea Gibelli. "In questo e molto altro la Sardegna può essere un laboratorio, dove provare e testare nuove soluzioni da esportare".
Economia
Coldiretti: esportazione agroalimentare +8% nel 2024
“Le esportazioni agroalimentari crescono dell’8% nel 2024 in controtendenza rispetto al dato generale, che vede una sostanziale stagnazione dei movimenti (-0,6%), nonostante le tensioni internazionali e il rischio di nuovi blocchi”. È quanto emerge da un'analisi Coldiretti sui nuovi dati Istat relativi al commercio estero nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023.
Economia
Stellantis, Landini: “Il tavolo va fatto a Palazzo...
Il leader della Cgil all'Adnkronos: "Urso è impegnato a discutere con Orsini della legge di bilancio, i sindacati non li convoca. La premier si occupa più dell'Albania che dei problemi del Paese"
"Leggo sui giornali che Urso è particolarmente impegnato a discutere con Confindustria e con Orsini della legge di bilancio, ma le organizzazioni sindacali non le convoca". Lo dice all’Adnkronos il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a margine del convegno ‘Un referendum per l’Italia - quale idea di Paese?’ promosso dalle Acli. Sulla convocazione del tavolo su Stellantis, preannunciata ieri dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, però, Landini sottolinea che "lo sciopero dei metalmeccanici ha chiesto una cosa diversa: ha chiesto che la presidente del consiglio convochi un tavolo di trattativa con tutti i sindacati, le aziende della componentistica e Stellantis. Questo abbiamo chiesto e ad oggi a queste rivendicazioni non abbiamo avuto risposta".
"Dalla presidente del consiglio - sottolinea Landini - non abbiamo avuto risposte: vedo che si stanno occupando molto dell’Albania e non si stanno occupando dei problemi del nostro paese". E il tavolo al ministero? "È da un anno che c’è quel tavolo lì e ad oggi non ha prodotto assolutamente nulla. È inutile che il ministro Urso faccia finta di convocare tavoli perché ad oggi quello che doveva realizzarsi, un accordo per fare un milione di auto nel nostro paese e far ripartire la produzione, non è successo. E anche gli incentivi messi a disposizione hanno semplicemente aumentato la cassa integrazione perché se tu non hai nuovi prodotti e non c’è un progetto industriale serio, allora stiamo facendo delle chiacchiere e da questo punto di vista quello che abbiamo chiesto e che stiamo chiedendo da un anno e mezzo ancora non è stato realizzato".
Il tavolo su Stellantis va dunque spostato a Palazzo Chigi perché, dice Landini, "è un problema del governo. Servono scelte di politica industriale di tutto il governo, non pacche sulle spalle. E serve che Stellantis e tutta la componentistica discutano e definiscano un piano industriale serio e di rilancio delle produzioni dell’automotive. Stiamo parlando di un settore che in tutto il mondo si sta riorganizzando e noi , come è noto, stiamo vivendo i ritardi legati agli investimenti non fatti e alle scelte sbagliate fatte negli anni passati, sia da Stellantis sia dai governi che hanno sostenuto le scelte sbagliate di quel gruppo".
Automotive, Landini in piazza il 25 ottobre con i lavoratori del chimico
Intanto "venerdì prossimo, il 25 ottobre, ci sarà una grande manifestazione del settore chimico perché quando parliamo di automotive non è solo metalmeccanico, ma riguarda filiere produttive. Quindi ci sarà un grande e importante sciopero di tutte le aziende della componentistica non metalmeccanica che chiedono esplicitamente un cambiamento dal governo", dice Landini che sarà con i lavoratori della chimica in sciopero il 25 ottobre, al presidio a piazza Santi Apostoli a Roma. La manifestazione, in programma dalle ore 10.30, è stata proclamata unitariamente da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil.