Ue, Pinotti: “Commissario Difesa Ue passo avanti, ma lavori con industria”
Così la ex ministra della difesa nel corso della conferenza organizzata da Adnkronos/Eurofocus 'La nuova Commissione Ue: un accento su Difesa, Mediterraneo e Housing
"Siamo a trattati non modificati e la difesa è un tema che riguarda gli Stati, ma il percorso è iniziato: prima non c'erano riunioni dei ministri della Difesa in Europa, arrivare a una nuova Commissione e a un commissario per la Difesa è un passo avanti. Si sono scritte linee per i passi che deve compiere la Difesa, è stato istituito il fondo per la pace, c'è l'Agenzia europea della difesa". Lo ha detto Roberta Pinotti, già ministro della Difesa, parlando durante il panel 'Difesa, l’industria tra coordinamento e competitività', nel corso della conferenza organizzata da Adnkronos/Eurofocus 'La nuova Commissione Ue: un accento su Difesa, Mediterraneo e Housing'.
"Sono passi iniziali che saluto positivamente - ha detto ancora la Pinotti - Il nuovo commissario dovrà lavorare con l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri Kaja Kallas, con cui ci dovrà essere un rapporto molto stretto per quanto riguarda le strategie. Sono per scorgere i passi e la scelta di fare un commissario alla Difesa la vedo come importante e la saluto positivamente".
"Nel campo dell'industria della difesa - ha aggiunto l'ex ministro - la scelta del commissario europeo alla Difesa collegato all'industria è importante. E' importante allineare gli interessi, con alcune attenzioni: ad esempio, l'accordo Leonardo e Rheinmetall. Prima della guerra in Ucraina, pochissime forze armate si muovevano sul tema dei carri armati, poi abbiamo visto l'attacco della Russia all'Ucraina e abbiamo capito che i carri armati sono importanti. Ci saranno degli investimenti e possibilità di sviluppo, che non ci sono in altri contesti".
"Ancora - la Pinotti cita l'esempio dell'Eurofighter - perché nascono due possibili sviluppi di aerei? Perché non si guarda solo alla difesa europea, ma quanto è sostenibile quel progetto. C'è l'esempio del consorzio Eurofighter, con la Francia che si ritirò perché era un progetto che poteva non essere sostenibile. L'industria si comincia a muovere anche se è vero che c'è dispersione, a causa di una molteplicità di produzioni che non consentono di avere economie di scala. Bisogna immaginare di vedere una nuova geografia, con l'aiuto dei governi oltre che con il lavoro del commissario. Ci vuole un disegno intelligente e comprensivo, in cui l'industria deve fare la sua parte ma che dev'essere aiutata".
Esteri
Urbanistica, Brancaccio (Ance): “Affrontare la...
Così la presidente Ance Ass. Nazionale Costruttori Edili, parlando durante il panel 'Housing, dall’emergenza a un piano comune per l’abitare', nel corso della conferenza organizzata da Adnkronos/Eurofocus 'La nuova Commissione Ue: un accento su Difesa, Mediterraneo e Housing'
"L'ultimo vero piano casa risale al piano Fanfani, per rispondere alle esigenze di una società che cambiava. Oggi abbiamo un enorme patrimonio pubblico e privato che si sta spopolando. Ci sono pochissimi affitti o prezzi di vendita non accessibili. Ci sono varie fasce di esigenze, tutte diverse, a cui rispondere: anziani, studenti, giovani, mobilità, famiglie numerose o piccole. La flessibilità dell'abitare è da affrontare. Con il Covid è uscita fuori l'esigenza dell'abitare con una serie di servizi". Lo ha detto Federica Brancaccio, presidente Ance Ass. Nazionale Costruttori Edili, parlando durante il panel 'Housing, dall’emergenza a un piano comune per l’abitare', nel corso della conferenza organizzata da Adnkronos/Eurofocus 'La nuova Commissione Ue: un accento su Difesa, Mediterraneo e Housing'.
"Il welfare riguarda la possibilità di dare ai lavoratori un contributo per chi vive lontano dalla sede di lavoro - propone la Brancaccio - Come fare a rendere accesibile la locazione o ad acquistare una casa? Con strumenti innovati finanziari che devono attrarre l'investitore istituzionale ma anche il piccolo risparmiatore che investe con un fondo di garanzie pubblico. Bisogna ripopolare molti centri che si sono spopolati, ma prima bisogna creare un tessuto economico, nel quale potrebbero trovare posto anche gli immigrati".
""Siamo molto contenti che il problema, che pensavamo fosse soltanto italiano, sia sentito in tutta Europa - dice ancora la presidente dell'Ance - Il problema della casa e dell'abitare lo hanno Francia, Germania e Spagna, speriamo che si lavori a un piano comune. Il nuovo commissario danese credo sia attento all'aspetto sociale dell'abitare. Auspichiamo che gli investimenti siano fuori dal patto di stabilità. Bisognerebbe mappare quello che c'è - ci vogliono fondi per farlo perché è molto costoso - anche per il tema idrogeologico, ad esempio. La casa è un tema degli stati membri. Un investimento forte pubblico sulla casa non è facile da sostenere, ma è il futuro e dobbiamo dare la possibilità ai giovani di mettere su famiglia e se non lo facciamo l'Europa si impoverirà sempre di più. E' un tema anche fortemente economico".
Esteri
Urbanistica, Albano: “Sia casa che servizi, dobbiamo...
Così la sottosegretaria ministero Economia e Finanze, parlando durante il panel 'Housing, dall’emergenza a un piano comune per l’abitare', nel corso della conferenza organizzata da Adnkronos/Eurofocus 'La nuova Commissione Ue: un accento su Difesa, Mediterraneo e Housing'
"Interessante che si parli di abitare, parola che comprende non solo l'immobile ma anche i servizi, oggi importanti per la qualità della vita. E' un tema legato alla visione dei giovani. Ci sono mutamenti nella società che dobbiamo saper leggere". Lo ha detto Lucia Albano, sottosegretaria ministero Economia e Finanze, parlando durante il panel 'Housing, dall’emergenza a un piano comune per l’abitare', nel corso della conferenza organizzata da Adnkronos/Eurofocus 'La nuova Commissione Ue: un accento su Difesa, Mediterraneo e Housing'.
"Il nostro tesoro pubblico immobiliare, l'agenzia del demanio, i beni sequestrati alla mafia. Sono i temi da cui parte e prende una direzione il nostro lavoro - ha spiegato la Albano - grazie alla realizzazione di una banca dati centralizzata che avrà anche funzioni di supporto legislativo. Nel decreto anziani dello scorso anno è prevista, fra le politiche di servizio alle persone longeve, il senior housing, questione urgente su cui lavorare, con modelli di abitare, diversi da quelli che riguardano soltanto la casa e che si devono legare ai soggetti dell'economia sociale, contribuendo alla costruzione di un tessuto sociale attualmente assente".
"E' necessario investire risorse pubbliche e private per questo, per la sostenibilità sociale ma anche ambientale, che può essere una leva economica e sociale per tutto ciò che dovremo affrontare, a causa delle carenze abitative nelle città. Dobbiamo lavorare anche su politiche abitative che contrastino lo spopolamento da una parte ma anche l'aumento della densità abitativa dall'altra. Il governo vorrebbe costruire nel presente per abitare nel futuro, vicino al nostro modo di vivere. In Germania ci sono strutture di social housing enormi, con servizi legati all'abitare, che internalizzano servizi che solitamente un immobiliare non gestisce. Il trasloco, ad esempio, è il servizio più richiesto. La riflessione che pongo e che dovremmo lavorare su questo aspetto, costruendo delle politiche sociali".
Esteri
Commissione Ue, Albano (Mef): “Necessario partire da...
“La cosa più importante è quella di fare una mappatura dell’housing per capire da dove partiamo. Se a livello europeo ci fosse la possibilità di interlocuzione con il commissario Fitto si potranno destinare risorse ai progetti che riguardano questi problemi può essere utile.” Ha dichiarato il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano a margine dell’evento “La nuova Commissione UE: un accento su Difesa, Mediterraneo e Housing” che si è tenuto allo spazio Esperienza Europa - David Sassoli a Roma.