Escherichia coli in hamburger McDonald’s, “è tra ceppi più pericolosi”
Pregliasco: "Questo batterio è tra quelli che possono causare sintomi emorragici"
Il ceppo di Escherichia coli O157:H7, quello che negli Usa ha infettato 49 persone dopo un pasto da McDonald's, è fra i batteri più pericolosi. Lo spiega all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, a seguito dell'alert lanciato dai Cdc americani su una "grave epidemia" di E. coli in 10 Stati Usa, con 10 ricoverati, un anziano morto e un bimbo in ospedale con complicazioni da sindrome emolitico-uremica (Seu).
"L'E. coli O157:H7 o E. coli enteroemorragico, causa come in questo caso un'infezione da esposizione alimentare con un quadro molto serio", sottolinea il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano. "Provoca spesso diarrea emorragica e, in particolare, questo ceppo è tra quelli capaci di causare la Seu, una sindrome che nei bambini determina insufficienza renale acuta, anemia emolitica e trombocitopenia. E' davvero una problematica che va considerata con grande attenzione, perché può avere effetti pesanti", avverte l'esperto.
L'epidemia in corso negli Stati Uniti, che sembrerebbe collegata a un hamburger citato da diversi pazienti - il Quarter Pounder, in Italia McRoyal DeLuxe - dimostra "l'importanza del controllo degli alimenti e soprattutto di quelli messi a disposizione dei più piccoli", rimarca Pregliasco.
Cronaca
Pionati (Rai Radio 1): “Organi di informazione in...
Il rettore Rai Radio1 e GR spiega 'Come un'onda contro la violenza sulle donne', la campagna itinerante che Rai Radio 1 e GR portano avanti da novembre 2023 e che domani farà tappa all'Università di Roma Tre.
Cronaca
Farmacologo Minotti: “Pirtobrutinib cambia pratica...
'Farmaco innovativo, efficace e molto tollerabile per pazienti adulti con il tumore raro del sangue e che spesso presentano anche altre patologie'
"Pirtobrutinib può essere definito un inibitore di Btk di nuova generazione e rappresenta un'importante innovazione all'interno di questa classe di farmaci per pazienti adulti con linfoma mantellare, tumore raro del sangue, ma anche uno dei linfomi più aggressivi. Questo farmaco che arriva in Italia dopo l'ok di Aifa, indicato per pazienti con linfoma mantellare che hanno già ricevuto due linee terapeutiche di cui una con un inibitore Btk di tipo covalente, cambia la pratica clinica della malattia". Lo ha detto Giorgio Minotti, professore ordinario di Farmacologia all'Università e Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, durante una conferenza stampa - oggi a Roma - sui progressi nella cura della malattia.
"Pirtobrutinib è indicato per il trattamento di pazienti adulti con malattia recidivata o refrattaria - spiega Minotti - E' un farmaco indirizzato a una malattia molto impegnativa e nella quale però ha dato delle risposte veramente egregie e che si segnala per un meccanismo innovativo. Rispetto ad altri inibitori della Btk, che sono inibitori irreversibili, pirtobrutinib è un inibitore reversibile, quindi con un meccanismo d'azione molto più dinamico, molto più flessibile, che comunque continua da associarsi con una inibizione persistente del bersaglio molecolare".
La nuova terapia è indicata "in pazienti abitualmente piuttosto avanti con l'età - conclude Minotti - e che quindi molto spesso si presentano ai trattamenti con qualche morbidità cardiovascolare e metabolica, con una malattia linfoproliferativa impegnativa, che ha già avuto altre linee terapeutiche. Pirtobrutinib si inquadra in questo scenario come un farmaco che è efficace, perché interviene anche quando il paziente si è sganciato dalle linee precedenti, in aggiunta è tollerabile. Molte volte passare da un farmaco all'altro dipende dalla tollerabilità oltre che dalla presenza o meno dell'azione terapeutica. E' quindi un farmaco che ha tutte le caratteristiche per 'andare d'accordo' con il paziente rispettandone la qualità di vita".
Cronaca
Khalil (Lilly Italy): “Orgogliosi per nuova terapia...
'Con pirtobrutinib cerchiamo di dare tempo ai pazienti e alle loro famiglie per vivere la loro vita'
"La nostra azienda è impegnata in ricerca e sviluppo da 150 anni, dal 1974 anche in oncologia. Oggi sono molto orgoglioso di poter annunciare che è finalmente disponibile anche in Italia pirtobrutinib, nuova terapia indicata per il trattamento di pazienti adulti con linfoma mantellare, un raro tumore del sangue che colpisce ogni anno 860 italiani, in particolare anziani". Così Elias Khalil, presidente e amministratore delegato Lilly Italy Hub, durante una conferenza stampa - oggi a Roma - sui progressi nella cura della malattia.
"Stiamo lavorando per poter assicurare l'accesso alla terapia innovativa ai pazienti - sottolinea Khalil - ma per farlo è fondamentale la collaborazione con le associazioni dei pazienti, medici e con le istituzioni. Lilly è profondamente impegnata a migliorare la vita dei pazienti in varie aree terapeutiche. E oggi siamo molto felici di poter cominciare un nuovo capitolo in area oncoematologicalogica".
Negli ultimi "10 anni abbiamo visto lo sviluppo di nuove terapie, nuove soluzioni per la vita dei pazienti. Anche noi siamo impegnati al trovare soluzioni per questi pazienti che stanno cercando tempo per vivere la loro vita con la loro famiglia, tempo per vivere la loro vita", conclude.