Halloween, lungo weekend di appuntamenti ‘paurosi’ a Mirabilandia
Mirabilandia propone un calendario con aperture speciali fino a tarda notte per godere delle atmosfere dell’Halloween più grande d’Italia
La notte più paurosa dell’anno con Halloween sta per arrivare e Mirabilandia propone un calendario con aperture speciali fino a tarda notte per godere delle atmosfere dell’Halloween più grande d’Italia. Giovedì 31 ottobre chiusura speciale alle ore 24.00, venerdì 1° novembre alle ore 23.00 e sabato 2 novembre alle 22.00. Ad accogliere i visitatori più coraggiosi - dai 12 anni in su - la nuova Suburbia di oltre 30.000 mq, l'horror zone più grande mai costruita in un parco divertimenti in Italia, che quest’anno ospita due nuove aree a tema con oltre 100 creature spaventose: un oscuro cimitero da esplorare e il campo di addestramento per i vampiri della Regina. Da non perdere il tunnel horror Mr Blackmoon's Hypnotic Circus novità 2024 con inquietanti personaggi per delle performance terrificanti. Ansia e terrore anche per i tunnel Apartment#162, Acid Rain e Llorona. A disposizione degli appassionati anche l’horror house The Walking Dead (ingresso con biglietto aggiuntivo) con ambientazioni tratte dall’omonima serie televisiva.
Sabato 26 ottobre, giovedì 31 ottobre e ancora l’1 e il 2 novembre sono gli ultimi appuntamenti con Fantasmi, il nuovo show dell’illusionista Antonio Casanova, realizzato in esclusiva per Mirabilandia in occasione dell’Halloween 2024. Una vera seduta spiritica, senza trucchi ma in compagnia di tanti fantasmi, in cui agli spettatori non resterà che credere ai loro occhi. Per i più piccoli tante esperienze uniche a misura di bambino, tra il fantastico e il misterioso. La novità di quest’anno è The Mini Zombie Academy, una scuola molto speciale in cui i più piccoli potranno imparare tutte le abilità necessarie per diventare zombie professionisti. Magia e speciali animazioni anche per il tunnel bimbi La Camera delle Meraviglie.
Imperdibile il nuovo musical Dracula in scena al Pepsi Theatre, adatto a tutta la famiglia, che in queste settimane ha già riscosso un grandissimo successo. Consigliato ad un pubblico più adulto è lo spettacolo Jackie, don’t call me clown. Sul palco di Piazza della Fama si alterneranno il nuovo The Bubble Bewitchment Show, Frankestein e Demons. Nella Far West Valley l’appuntamento messicano e coloratissimo è con El Día De Los Muertos. Per diventare un vero mago lo spettacolo da seguire è l’Apprendista Stregone. In Piazza Katun ad attendere i visitatori c’è lo spettacolo lo Spirito del Fuoco. Immancabili anche i momenti Let’s Party con tutti gli amici di Nickelodeon, i Meet & Greet, la speciale Sponge Bob Parade e la Paw Patrol Parade. A disposizione dei visitatori non mancherà il divertimento e l’adrenalina delle tante attrazioni del Parco. La paura è di casa a Mirabilandia fino a domenica 3 novembre 2024, ultimo giorno di apertura stagionale del Parco.
Cronaca
Un’altra notte di sangue in Trentino: l’orso...
L’abbattimento dell’orso M91, avvenuto nella notte tra Sporminore e i boschi del Trentino, segna l’ennesima pagina nera nella storia della gestione della fauna selvatica italiana. Sembra quasi di rivivere un brutto film, già visto e rivisto: è la storia di orsi che non fanno del male a nessuno, ma che, da un momento all’altro, diventano un “problema” da risolvere, un peso per chi amministra queste terre. E il metodo per “risolvere” sembra sempre essere lo stesso: uccidere.
L’onorevole Michela Vittoria Brambilla, voce accesa e instancabile per i diritti degli animali, è intervenuta senza mezzi termini: “L’ossessione dei politici trentini per gli orsi è inaccettabile. Quello che è successo è l’ennesima dimostrazione di una politica che non ama gli animali e non ascolta le persone che li difendono.”
Ma la storia di M91 è ancora più dolorosa: questo orso non ha mai rappresentato un pericolo, non ha mai compiuto azioni violente. Eppure, come già successo con M90 e KJ1, la sua vita è stata spezzata di colpo, poche ore dopo un decreto di condanna. Senza appello, senza discussione. Un atto che, a detta di Brambilla, è stato studiato per impedire ogni tentativo di ricorso da parte delle associazioni animaliste.
“Non è così che si dovrebbe agire. Gli animali selvatici sono un patrimonio dello Stato, appartengono a tutti noi e meritano protezione, non la morte”, ha proseguito la deputata. La legge Brambilla, che punisce chi maltratta e uccide gli animali, è chiara, ma sembra che proprio le istituzioni si siano dimenticate di dare il buon esempio.
E allora, la domanda viene spontanea: perché si sceglie la via più facile, la più brutale, invece di provare a convivere davvero con questi animali? Perché non investire in soluzioni non cruente, come i cassonetti anti-orso, le aree protette, i corridoi faunistici? Soluzioni che altrove funzionano e che qui, invece, vengono ignorate.
La battaglia, però, non finisce qui. La Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente ha già annunciato di voler portare avanti tutte le azioni possibili in sede giudiziaria per fermare questa prassi inaccettabile. Perché è tempo che la voce di chi ama gli animali si faccia sentire più forte, più chiara. Basta con le esecuzioni senza senso, è tempo di rispetto e convivenza vera. Chiunque ami queste montagne, i loro abitanti e la bellezza selvaggia che rappresentano, non può fare a meno di chiedere giustizia. E di farlo ora.
Cronaca
Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 30...
Nessun '6', ma un '5+1' da oltre 598mila euro
Nessun '6', ma un '5+1' che si è aggiudicato 598.757,64 euro al concorso SuperEnalotto - SuperStar numero 191 di oggi, sabato 30 novembre. Il jackpot per il prossimo concorso a disposizione dei punti '6' è pari a 39,3 mln di euro.
Quali sono i punteggi vincenti
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come faccio a sapere se ho vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente
La combinazione vincente di oggi è: 27, 48, 50, 69, 74, 81. Numero jolly 13 e numero Superstar 36.
Cronaca
Omicidio Pamela, si torna in Cassazione. La mamma della...
La difesa di Oseghale spera in una revoca dell'ergastolo e nella riduzione della pena
Dolore e rabbia di Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, la 18enne romana che si allontanò da una comunità di Corridonia (Macerata) e i resti della quale furono ritrovati chiusi in due trolley il 30 gennaio 2018, alla notizia di una nuova udienza in Cassazione, il 16 gennaio, in seguito a un ricorso straordinario presentato dalla difesa di Innocent Oseghale, condannato in via definitiva, perché venga rimessa in discussione l'accusa di violenza sessuale e sia revocata quindi la pena dell'ergastolo. "Sto veramente male. A sei anni e dieci mesi (dalla morte di Pamela ndr) mi arriva questa nuova batosta, è troppo: non c'è rispetto per le vittime e per le famiglie delle vittime. Non è giusto", afferma all'Adnkronos Alessandra Verni.
"Io spero che rispettino il dolore, tutta la violenza che ha vissuto Pamela quel giorno. Spero che rispettino il dolore di noi familiari, che di riflesso siamo anche noi vittime - continua - Per quanto mi riguarda, io sto pagando anche con la salute questo dolore, mentre il papà di Pamela è morto lo scorso anno". La mamma di Pamela spera che il 16 gennaio la condanna all'ergastolo sia confermata: "Spero che i magistrati si mettano una mano sulla coscienza e rigettino tutto". Era il 23 gennaio dello scorso anno quando, dopo un appello bis, Oseghale fu condannato in via definitiva e Alessandra Verni pensava di essersi lasciata alle spalle l'iter giudiziario; qualche settimana dopo, ha dato vita a un'associazione di volontariato intitolata e in memoria della figlia.
"Ora è come tornare indietro", sottolinea la mamma di Pamela che da anni si batte anche per far riaprire le indagini, convinta fin dall'inizio che ci siano dei complici. Adesso Alessandra Verni proprio non si aspettava un ritorno davanti alla Corte di Cassazione: "E' la conferma che, dietro alla morte di Pamela, c'è qualcosa di più grosso", sostiene. "Noi, tante famiglie di vittime, siamo stanche - conclude - Parlano di carceri, di rieducazione, parlassero anche di t utela e di diritti delle vittime e delle loro famiglie, di certezza delle pene, dure e senza sconti per chi commette delitti efferati, omicidi volontari e violenza".
Dal canto suo, invece, la difesa di Oseghale spera in una riduzione della pena. "Ci auguriamo che la Corte di Cassazione prenda atto del nostro ricorso, annulli o revochi la sentenza, dunque revochi la condanna all'ergastolo", afferma all'Adnkronos l'avvocato Simone Matraxia, legale insieme al collega Umberto Gramenzi, sostenendo che sia stato commesso un errore nella ricostruzione sancita dalla sentenza: "La Corte sostiene che Oseghale abbia ritardato la cessione della sostanza stupefacente affinché (Pamela ndr) entrasse in casa sua" e avessero un rapporto. "Ma in realtà non è stato Oseghale a dare la droga, lui ha fatto solo da tramite", sottolinea Matraxia ricordando che Oseghale ha sempre negato la violenza sessuale. "Si tratta di un ricorso straordinario e già il fatto che sia stata fissata l'udienza il 16 gennaio per noi è un risultato - conclude il legale - Ci aspettiamo che si prenda atto di questo errore e si vada a rivalutare, quindi, il reato di violenza sessuale che ha determinato l'ergastolo".