Manovra, Schillaci: “Salute mentale tema centrale nell’agenda di Governo”
Il ministro della Salute ospite dello spettacolo 'Pinocchio: una favola alla rovescia' a cura del Teatro Patologico questa sera in scena al Parioli
"La salute mentale è un tema a cui teniamo molto, abbiamo istituito già dallo scorso anno un Tavolo di lavoro per avere delle proposte in questa direzione. Abbiamo aumentato il bonus psicologico rispetto a quanto era stato stanziato negli anni precedenti, e lo abbiamo anche allargato alla fascia di persone che ne possono usufruire, a testimonianza che la salute mentale è un argomento centrale nell'agenda del Governo". Lo ha detto all'Adnkronos Salute il ministro della Salute Orazio Schillaci, in occasione dello spettacolo 'Pinocchio: una favola alla rovescia', a cura della Compagnia stabile del Teatro Patologico, composta da attori con disabilità fisiche e psichiche, questa sera in scena al Parioli Costanzo di Roma.
L’evento nasce da un’idea del senatore Antonio Guidi, neuropsichiatra, già ministro per la Famiglia e attualmente membro della commissione Affari Sociali-Sanità, ed è realizzato grazie al contributo non condizionato di Lundbeck Italia. L'iniziativa ha il patrocinio del Senato, del Ministero della Salute, dell'Iss, del CNG-Consiglio Nazionale Giovani e di Tor Vergata.
"Sono qui per testimoniare la mia vicinanza a questi temi, in particolare al Teatro Patologico che conosco da tempo e che apprezzo molto - ha poi aggiunto Schillaci che sulla manovra ha assicurato: "Abbiamo previsto di dare spazio a questo tipo di interventi proprio sulla salute mentale e quindi credo che, anche nella manovra, ci sarà una risposta a questo problema che ci sta particolarmente a cuore" conclude.
Cronaca
Tumori, 860 casi di linfoma mantellare ogni anno: ok Aifa a...
Pirtobrutinib indicato per il trattamento di pazienti adulti con malattia recidivata o refrattaria
L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità di una nuova terapia mirata, pirtobrutinib, in pazienti adulti con linfoma mantellare recidivato o refrattario, precedentemente trattati con un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (Btk). Pirtobrutinib - riporta una nota - è caratterizzato da un meccanismo d'azione innovativo ed è infatti il primo e unico inibitore di Btk reversibile (non covalente) approvato in questi pazienti. Nello studio registrativo Bruin la nuova molecola ha evidenziato una risposta globale nel 56,7% dei casi. La durata mediana della risposta è stata di 17,6 mesi. I passi avanti nella cura della malattia sono presentati oggi a Roma in conferenza stampa.
"Il linfoma mantellare è un tumore del sangue che ha origine nei linfonodi, diffusi in tutto l'organismo, e deriva dai linfociti B - spiega Marco Ladetto, presidente FIL (Fondazione italiana linfomi), direttore dell'Ematologia dell'Azienda ospedaliera universitaria Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria e professore associato al Dipartimento di Medicina traslazionale dell'Università del Piemonte Orientale - Rappresenta il 6% dei linfomi non Hodgkin e si stimano in Italia, ogni anno, circa 860 nuovi casi. Le persone colpite hanno, nella maggior parte dei casi, un'età superiore a 65 anni. I linfomi mantellari si sviluppano in seguito ad una mutazione genetica che insorge nei linfociti B per motivi ancora ignoti, la traslocazione t. Questa anomalia cromosomica determina una produzione in eccesso della proteina ciclina D1, causando la moltiplicazione incontrollata dei linfociti B che vanno ad accumularsi in varie zone del corpo".
La malattia, pertanto, "può presentarsi in diverse forme - evidenzia Ladetto - ad esempio con l'ingrossamento di un linfonodo del collo, dell'ascella o dell'inguine, oppure può localizzarsi a livello gastroenterico. In questi casi, la sintomatologia d'esordio è simile alla gastrite e alla colite, con nausea, dolori addominali e diarrea. La terza forma di presentazione è caratterizzata da alterazioni dell'emocromo come linfocitosi, anemia o piastrinopenia". Spesso i pazienti lamentano anche sintomi aspecifici come febbre, sudorazione eccessiva soprattutto nelle ore notturne, perdita di peso e appetito, prurito, stanchezza e malessere generale.
"Alla diagnosi si arriva tramite un esame istologico, per cui è necessaria una biopsia, che è un'asportazione di un linfonodo in caso di presentazione linfonodale, una biopsia dello stomaco o dell'intestino se la presentazione è a livello gastroenterico - continua Ladetto - Dopo la diagnosi, è necessaria la stadiazione con test per immagini come Tac, Pet e risonanza magnetica, valutazione gastroenterologica e del midollo osseo, che permettono di stabilire quanto è estesa la malattia, assegnando uno stadio prognostico e definendo così un adeguato programma terapeutico, basato sia sull'estensione della malattia che sulle caratteristiche del paziente".
"Il trattamento di prima linea consiste nell’immunochemioterapia - illustra Maurizio Martelli, professore ordinario di Ematologia all'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Umberto I di Roma, Università La Sapienza - Nei pazienti di età inferiore a 65 anni e in buone condizioni generali vengono utilizzati schemi intensivi di terapia, per ottenere la remissione completa di malattia e accedere al trapianto autologo di cellule staminali. Purtroppo, il linfoma mantellare di solito è molto aggressivo e tende a ripresentarsi, cioè a recidivare. Dopo il trattamento di seconda linea, qualora il paziente ricada di nuovo, in alcuni casi si può ricorrere alla terapia cellulare con Car-T. La nuova terapia mirata, pirtobrutinib, risponde a bisogni clinici finora insoddisfatti, perché può essere utilizzata dopo un precedente inibitore di Btk, indipendentemente dalla linea di terapia".
A novembre 2023 l'ente regolatorio europeo (Ema) - ricorda la nota - ha approvato pirtobrutinib in base ai risultati dello studio Bruin. "Sono stati coinvolti 164 pazienti con linfoma mantellare, trattati con una mediana di 3 linee di terapia precedenti - dettaglia Martelli - I risultati ottenuti, cioè il 56,7% di risposta globale, sono davvero significativi perché si tratta di pazienti pesantemente pretrattati. Inoltre, va evidenziata l'ottima tollerabilità della nuova molecola. Questo si traduce nella possibilità di mantenere o ritrovare una buona qualità di vita, parametro che va sempre considerato, soprattutto in presenza di pazienti anziani e fragili".
"Gli inibitori di Btk attualmente in uso sono caratterizzati dal fatto di inibire la Btk attraverso un legame covalente, e quindi irreversibile, con uno specifico aminoacido, peraltro presente in tante altre proteine - rimarca Giorgio Minotti, professore ordinario di Farmacologia all'Università e Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma - Pirtobrutinib può essere definito un inibitore di Btk di nuova generazione e rappresenta un'importante innovazione all'interno di questa classe di farmaci. La sua peculiarità è infatti rappresentata dalla capacità di legarsi alla Btk in maniera non più covalente e con un determinato aminoacido, bensì attraverso interazioni reversibili e con vari altri aminoacidi. Questo consente a pirtobrutinib di occupare la Btk e inibirla molto efficacemente nonché selettivamente, con importanti miglioramenti in termini di efficacia e tollerabilità. Inoltre, sebbene le modalità di legame e inibizione siano, come detto, reversibili, i livelli raggiunti da pirtobrutinib nel sangue sono sufficientemente alti da consentire a questo farmaco di occupare e inibire la Btk in maniera persistente, così da garantire un effetto terapeutico duraturo".
"Sappiamo inoltre - continua Minotti - che la Btk può sviluppare nel tempo mutazioni dello aminoacido cui si legano gli inibitori covalenti, che quindi perdono efficacia. Proprio per il fatto di non doversi legare a questo aminoacido, pirtobrutinib ha dimostrato di essere efficace anche in quei pazienti che, in seguito all'avvenuta mutazione, non rispondono più agli inibitori di Btk covalenti. Siamo quindi di fronte a una nuova frontiera della cura, caratterizzata da importanti miglioramenti farmacologici e clinici".
"La nostra azienda è impegnata in ricerca e sviluppo da 150 anni - conclude Elias Khalil, presidente e amministratore delegato Lilly Italy Hub - La nostra priorità è rispondere ai bisogni ancora insoddisfatti dei pazienti, offrendo opportunità di cura che abbiano un impatto significativo sulla vita delle persone. Va proprio in questa direzione lo sviluppo di un farmaco come pirtobrutinib. Siamo molto soddisfatti della decisione di Aifa di approvarne la rimborsabilità. Il nostro obiettivo è contribuire a migliorare il percorso di cura di pazienti affetti da neoplasie ematologiche, per questo continuiamo a collaborare con i clinici e con le associazioni dei pazienti".
Cronaca
Escherichia coli in hamburger McDonald’s, “è...
Pregliasco: "Questo batterio è tra quelli che possono causare sintomi emorragici"
Il ceppo di Escherichia coli O157:H7, quello che negli Usa ha infettato 49 persone dopo un pasto da McDonald's, è fra i batteri più pericolosi. Lo spiega all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, a seguito dell'alert lanciato dai Cdc americani su una "grave epidemia" di E. coli in 10 Stati Usa, con 10 ricoverati, un anziano morto e un bimbo in ospedale con complicazioni da sindrome emolitico-uremica (Seu).
"L'E. coli O157:H7 o E. coli enteroemorragico, causa come in questo caso un'infezione da esposizione alimentare con un quadro molto serio", sottolinea il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano. "Provoca spesso diarrea emorragica e, in particolare, questo ceppo è tra quelli capaci di causare la Seu, una sindrome che nei bambini determina insufficienza renale acuta, anemia emolitica e trombocitopenia. E' davvero una problematica che va considerata con grande attenzione, perché può avere effetti pesanti", avverte l'esperto.
L'epidemia in corso negli Stati Uniti, che sembrerebbe collegata a un hamburger citato da diversi pazienti - il Quarter Pounder, in Italia McRoyal DeLuxe - dimostra "l'importanza del controllo degli alimenti e soprattutto di quelli messi a disposizione dei più piccoli", rimarca Pregliasco.
Cronaca
Ikea introduce ‘quiet hours’ e ‘stanza...
Realizzata con il supporto di Angsa di Lazio e Lombardia l'iniziativa è presente nei 22 punti vendita nazionali
Rendere ancora più accessibili e accoglienti i propri negozi, per tutte le persone: con questo obiettivo Ikea Italia introduce le 'Quiet Hours' (ore di quiete) all'interno dei suoi 22 punti vendita sul territorio nazionale e mette a disposizione dei visitatori una 'Stanza relax' accessibile in ogni momento, in cui poter fare una pausa e ritrovare tranquillità e serenità in caso di situazioni di sovraccarico sensoriale, in particolare per le persone con neurodivergenze. Dopo una fase pilota che ha interessato gli store del Lazio e della Lombardia, l'iniziativa è stata estesa a tutti i negozi italiani ed è stata realizzata proprio con il supporto delle due Angsa regionali (Associazione nazionale genitori persone con autismo) che, grazie alla loro preziosa consulenza sul campo, hanno reso possibile l'adozione delle misure necessarie all’implementazione del progetto.
“Vogliamo prenderci cura dei nostri clienti non solo attraverso le nostre proposte di arredo, ma anche migliorando l'esperienza di tutti coloro che visitano ogni giorno i nostri negozi, rendendo questi luoghi ancora più accessibili e dove sentirsi come 'a casa'", sottolinea Cristina Broch, direttore Comunicazione e relazioni istituzionali di Ikea Italia.
In ognuno dei 22 negozi Ikea - si legge in una nota - le 'Quiet Hours' saranno attive ogni mercoledì nelle 3 ore che precedono la chiusura degli store: in questa finestra temporale saranno adottati accorgimenti finalizzati a ridurre le sollecitazioni sonore per permettere, a chi è particolarmente sensibile ai rumori e agli stimoli uditivi, come chi ha una neurodivergenza, di sperimentare un ambiente sereno. Infatti, nel giorno e nella fascia oraria indicati, i negozi interverranno sull'eliminazione di musica e annunci vocali, così come su quella di mezzi meccanici che possano essere di disturbo. Per maggiori informazioni sugli orari di attivazione è possibile visitare la pagina del proprio negozio di riferimento (trova il negozio Ikea più vicino a te - Ikea Italia). Il retailer è anche il primo, in Italia, ad ospitare le Stanze relax, ovvero spazi allestiti ad hoc per accogliere anche le persone con neurodivergenze durante la loro visita in negozio. Posizionate al piano terra dei punti vendita vicino all'ingresso, queste stanze saranno a disposizione dei visitatori in ogni momento della giornata, arredate appositamente per garantire una permanenza in tutta sicurezza grazie all’adozione di accorgimenti specifici. Nell'orario dedicato alle Quiet Hours, anche all'interno di queste stanze saranno eliminati gli annunci vocali e la musica.